lunedì 28 dicembre 2009

Ah però.....


                               Rosso non è il colore utilizzato per la notte di San Silvestro ? Voilà !

E col senno di poi se mi avessero detto che avrei corso così degnamente, per il mio attuale livello podistico ,la classica Maratona di San Silvestro anticipata quest'anno al 27 dicembre credo sarei scoppiato a ridere per la battuta :-)
Purtroppo io stesso, sportivamente parlando, non sono all'altezza di conoscermi in profondità quindi vivo la gara senza aspettative cronometriche ma sfrutto sin che posso le risposte positive percepite dal mio corpo.
La sveglia suona presto la domenica mattina ed in men che non si dica mi ritrovo in auto direzione Bologna per poi ,una volta uscito a Borgo Panigale , raggiungere la triste periferia bolognese ed arrivare a Calderara di Reno.
Oltre alla maratona corsa singolarmente vi è la possibilità di competere formando un'èquipe di quattro persone e suddividersi la fatica dei 42.195 metri. Tra i partecipanti che scelgono quest'ultima opzione ritrovo due cari amici ferraresi Paolo detto Pol e Giovanni conosciuto come " il Govo" e devo ringraziarli di cuore per l'incitamento avuto mentre aspettavano la loro frazione di corsa.
La sorpresa di giornata, dopo aver espletato il classico ritiro del pettorale ,è il cambiamento del circuito da percorrere, ridotto a poco più di 3.5 km invece dei quasi 5.5 previsti quindi saranno ben 12 i giri totali ! A fine gara "correremo" il rischio d'aver tutti quanti un leggero mal di testa :-)
La temperatura non è glaciale come nella passata edizione e conscio del considerevole aumento ponderale post natalizio e del problema muscolare agli ischiocrurali decido di partire ad un ritmo che a sensazione non mi dia l'impressione di faticare oltre misura e trovo ben presto interessanti alleati. Le sensazioni sono buone anche se la paura del calo fisico è tanta.....
Il buon Antonio Rossi e Denise Quintieri scattano foto a raffica e credo sia doveroso, da parte di noi podisti, tributar loro un grosso applauso perchè trasudano entrambi un'immensa passione per la corsa .
Decimo giro, rimango in compagnia di Massimiliano, podista umbro, il quale innesta la quarta e complice sia un calo fisico che la ricomparsa di un dolorino all'ischiocrurale sinistro mi ritrovo solo ed affaticato ad affrontare gli ultimi 7 km .
Si affianca in bicicletta l'amico Gira mi sprona a tener duro ,ormai l'energie son esaurite ma ho la consapevolezza d'aver corso dignitosamente e non aver patito le pene d'infermo come a Reggio..
Le sensazioni che avverto mentre percorro il vialone leggermente in discesa che conduce al traguardo sono un mix di stanchezza e gioia allo stato puro.
L'incredulità per la bella prestazione offerta si manifesta subito dopo aver tagliato il traguardo :-O
Qualche bicchiere di tè , una doccia calda , un pranzo veloce dove scambio due chiacchiere anche con l'amico Mazzo anch'egli protagonista d'una staffetta e felice d'aver corso bene la sua frazione.
Bravo Patacca, il Sangiovese e le birre delle festività non hanno intaccato la tua innata classe :-)))
La giornata sportiva è giunta alla sua conclusione , si risale in auto e si ritorna a casa felici d'aver trascorso qualche ora in compagnia di gente accumunata dalla stessa sana passione.
Continuo la mia dieta a base di dolci ed il periodo ahimé è favorevole ai peccati gola quindi spero d'esser in grado di correre e non rotolare alla tradizionale Maratona del Brembo del 6 gennaio.
Anche in quella occasione, per dirla alla milanese, si "pirlerà" per ben venti volte nel parco Callioni quindi occorre armarsi di tanta pazienza ma soprattutto "fa nà i gamp" (far andar le gambe) ! ;-)
God bless you !!!

lunedì 14 dicembre 2009

Maratona di Reggio : una sofferenza totale !!!!

                                                         Arrivo ? non mi sembra vero !!!!!

Il cronometro è un elemento-parametro del quale ho sempre fatto a meno e la mia delusione per la via crucis sopportata dal 30°km circa sino al traguardo della Maratona di Reggio Emilia è il non aver potuto onorare il mio personale motto che prevede l'arrivo col sorriso sulle labbra....
Oltre a non esser più in grado di mantenere un certo passo durante una prova molto impegnativa come lo è la maratona si è aggiunta anche una variabile che mi ha prosciugato l'energie ed il morale ovverosia il freddo pungente . Costui si è impossessato di me è penetrato nella mia muscolatura e non riuscivo nemmeno a muovere i muscoli facciali per imprecare contro un fastidioso signore che seguiva in bicicletta un concorrente e mi dava inutili consigli dei quali sinceramente non avevo bisogno dato il mio penoso stato fisico :-(
Col senno di poi malgrado la grande crisi ed i molti pensieri che in questo periodo affollano la mia testa , son riuscito a combattere il desiderio di fermarmi e ritengo sia sempre una grossa soddisfazione poter transitare sotto lo striscione d'arrivo della regina delle gare di corsa.
Prossimo appuntamento sarà la tradizionale Maratona di San Silvestro a Calderara di Reno (BO) anticipata quest'anno al 27 dicembre con l'intento di non prendere troppo freddo e di rispolverare il mio solito sorriso in prossimità del traguardo.

God bless you !!!

giovedì 3 dicembre 2009

Maratonina di Padenghe sul Garda

Avrei voluto scrivere codesto resoconto farcito della mia solita ironia ma dopo la tragica scomparsa dell'amico Emilio credo sia logico mantenere, per una questione di rispetto ,un basso profilo.
Nei giorni precedenti la mia partecipazione alla Maratonina di Padenghe la gola ha cominciato a bruciare e ad aggravare le mie condizioni fisiche si sono aggiunti anche una fastidiosa tosse e l'odiato catarro. Ciò nonostante mi son disimpegnato piuttosto bene sui saliscendi dell'impegnativa prova e la pioggia , per la gioia dei partecipanti ,si è materializzata solo dopo la conclusione della stessa.

God bless you !

lunedì 30 novembre 2009

Emilio rimarrai sempre nei nostri cuori....

                                   lo voglio ricordare così insieme a noi prima dell'Elbaman 2008...

Un amico, non il classico Presidente di Federazione che conosci solo per nome o col quale non puoi discutere di un qualsiasi argomento inerente al tuo sport.
Lui si fermava, ascoltava, si confrontava con te per poter comprendere meglio cosa l'atleta desiderava ricevere dalla sua Federazione.
Personalmente mi ricordo di quando ero in procinto di partecipare la mio 50° IM e lui mi disse : "Amedeo lo mettiamo in inteprima sul sito della Fi.Tri." ma io non volli e lui mise la notizia quando conclusi la gara a Lanzarote per poi farmi recapitare a casa uno scatolone con articoli della nazionale. Un Suo regalo per il mio traguardo cosa che m'emozionò tanto.
Il prossimo IM lo dedicherò a te è sarà ancora a Lanzarote....
R.I.P.

God bless you Emilio !!!

lunedì 23 novembre 2009

Alpin Cup in grande spolvero......

                     ecco la truppa al gran completo: EmixVeronica, Anna,Rino,Silvia e AME

 foto Roberto Mandelli
              sorridente prima del traguardo ma non fatevi ingannare pochi metri prima ero cianotico :-)

E pensare che dopo nemmeno un chilometro mi sentivo, come del resto per tutta la scorsa settimana, totalmente a disagio coi quadricipiti marmorei in attesa che il tendine d'Achille si scaldasse e mi lasciasse solo coi miei problemi muscolari......
Partiamo dal pre-gara dove, come da copione, mi ritrovo col mio discepolo Emilio "Emix" Lotti preso di mira dal "Re del Deserto" il Rino da Vimercate il quale ha lanciato il guanto di sfida e tra i due sarà guerra per tutti i 21,097 km da percorrere all'interno dello splendido Parco Nord ,polmone verde situato nella periferia nord di Milano.
A far da contorno alla sfida oltre al sottoscritto un trio di dolci fanciulle vale a dire Veronica colei che nella vita deve sorbirsi il gigante Emix, Silvia colei che sopporta durante l'orario lavorativo Rino e l'Anna la quale dopo un periodo burrascoso a livello d'infortuni fisici è da poco rientrata a competere e risultati alla mano alla fine sarà protagonista di una prova eccelsa.
Brava Anna !!!!!
Ovviamente si rivedono i soliti volti ,amici di tante battaglie con le scarpe da running ai piedi e con immenso piacere abbraccio il numeroso gruppo podistico dell' Ortica Team capitanati dal simpatico Gianfranco. Depositate le borse mi dirigo corricchiando con Emix and company in zona partenza e sin dai primi accenni di corsa il tendine mi ricorda che è infiammato ma ormai non ci faccio più caso .....
Scende una pioggerellina fine, l'umidità è elevata ma la temperatura è abbastanza gradevole ed al via della gara devo slalomeggiare per districarmi dai soliti furbi che, pur sapendo d'ostacolare i podisti più veloci di loro e fare da tappo a quest'ultimi ,non rinunciano ad essere in prima fila :-(
Con l'amico Massimo percorro i primi km. e, come sopra descritto, sin dalle prime battute pronosticavo una mezza molto sofferta invece correndo in perfetta solitudine, senza punti di riferimento cronometrici e gestendomi accuratamente son riuscito sorprendentemente ad estrarre dal cilindro un'ottima prova per le mie attuali possibilità.
Felicissimo della mia performance dopo una doccia ristoratrice ho aspettato con ansia di sapere il risultato della sfida e Rino col ghigno malefico mi comunicava d'aver asfaltato Emix il quale ahimè ha dovuto subire gli sfottò di tutta la truppa :-)
Discepolo attendo un pronto riscatto !!! ;-)
Ritengo sia indispensabile non prendersi troppo sul serio e farcire, questi ritrovi sportivi, di molta goliardia consapevoli d'essere amatori desiderosi di coltivare la passione dello sport pur mantenendo i piedi per terra ed accontentandosi del verdetto fornito dal campo.
Non dobbiamo di certo esser noi gli schiavi del cronometro.......
Ringrazio tutti quanti hanno contribuito a farmi trascorrere una piacevole mattinata e ci si rivede alla prossima tendine permettendo :-)
God bless you !!!

lunedì 9 novembre 2009

Ha retto !

Ebbene sì il buon tendine d'Achille è stato magnanimo ieri consentendomi di portare a termine una mezza ,quella di Busto Arsizio, dove il vento gelido contrario in alcuni tratti l'ha fatta da padrone ...
Il meteo ci ha risparmiato anche la tanto odiata pioggia e tutto sommato, viste le premesse della vigilia, posso ritenermi entusiasta della prova fornita considerando che il dolore avvertito durante la stessa è stato minimo, quasi impercettibile.
Ero alla mia prima apparizione sulle strade bustocche e devo complimentarmi con l' Atletica San Marco organizzatori dell'evento sottolineando la precisa organizzazione e la cura dei particolari nell'allestire una prova ormai famosa nel panorama podistico lombardo.
Tanti ,come ormai d'abitudine ,gli amici appassionati podisti incontrati ed a loro invio un significativo abbraccio. Sempre piacevole rivedere persone con la stessa passione, la voglia di soffrire e desiderosi di dare il meglio di se stessi anche sfidando ,com' è successo ieri ,un clima ostile.
Ora si rifà un'altra seduta di laser sul finir della settimana poi si vedrà ,ma la mente già fantastica riguardo i prossimi appuntamenti podistici malgrado la condizione fisico atletica non sia delle migliori .....

God bless you !

sabato 7 novembre 2009

Maledetta tendinite !

Ormai è quasi un mese che mi fa compagnia, dopo 10 giorni di stop assoluto dalla corsa mercoledi ,su consiglio dell'amico nonchè fisioterapista Cris che mi sta bombardando con onde d'urto e laser, ho rimesso le red Precison e di prima mattina ho riprovato a corricchiare.
Il primo km. non è stato piacevole ho dovuto stringere i denti speranzoso in un miglioramento col proseguo della corsa ed infatti cosi è avvenuto e il dolore si è trasformato in un leggerissimo fastidio.
Domani si ritorna in pista a Busto Arsizio per una mezzza solo con l'intento di testare il tendine d'Achille e di ritrovare i soliti amici.....
Speriamo di poter debellare al più presto questo fastidioso problema fisico per ritrovare un po' di serenità in questo momento non particolarmente positivo per il sottoscritto.

God bless you AME !!!

mercoledì 28 ottobre 2009

Cagliari Respira....Eia !


 in compagnia degli amici Federico ed Ivo prima della partenza

 il mio sport preferito :-))))))
                                                                   il sofferto arrivo... :-O

 con la sorridente Stefy spettatrice durante la mezza
                                              non male farsi un bagnetto in mare a fine ottobre :-)

Tipica espressione sarda che nello scorso fine settimana avrò udito un milione di volte tanto che alla fine io stesso la ripetevo spesso ....
L'idea di combinare la visita alle amiche sarde Betty e Stefy ,riviste in occasione della trasferta elbana a fine settembre, e contemporaneamente sgambettare nel capoluogo sardo era nata solo una decina di giorni fa quando ero venuto a conoscenza della disputa di una mezza maratona denominata Cagliari Respira. Dopo aver chiesto asilo all'amica Betty ed ottenuto il suo benestare mi son organizzato il viaggio prenotando un volo low cost tramite Ryan Air ed il gioco era fatto.
Purtropppo la tendinite al tendine d'Achille dopo la 100 km si era fatta sentire e malgrado l'assoluto riposo l'infiammazione non era stata debellata quindi la decisione di correre l'intera gara sarebbe stata presa solo durante la stessa.
Eccomi sabato mattina poco prima di mezzogiorno all'interno dell' aereoporto di Orio al Serio per il volo d'andata ed alle 14.30 posso incontrare Betty pronta per cimentarsi in una competizione podistica di soli 4 km ad Orroli, un paesino a circa 70 km da Cagliari.
Si prende la statale 131 ma la Forrest Gump in gonnella (nick name derivato dal fatto che cammina per km e km senza stancarsi..) ahimè allunga la strada quindi cartina alla mano mi tocca il ruolo, io brianzolo doc, di navigatore in terra di Sardegna :-)
La manifestazione podistica ,che prevede diverse gare al suo interno,dovrebbe aver inizio alle 16.30 ma per nostra fortuna il ritardo è significativo quindi nessun problema per Betty preoccupata di non arrivare in tempo per prendere parte alla sua prova. Dice d'esser stanca e dopo questa breve corsa prenderà un periodo di riposo per rigenerarsi ma vuole sparare qui le sue ultime cartucce rimaste. Purtroppo nell'ultimo dei tre giri previsti, l'amica cagliaritana ,crede di dover percorrere il solito tratto in salita dei giri precedenti prima d'arrivare al traguardo quando invece deve proseguire diritta e non svoltare perchè lo stesso è situato in fondo al lungo rettifilo. Voleva raggiungere e superare l'atleta che la sopravanzava di poco ma non vi riesce e la cocente delusione è dipinta sul suo volto....
Betty viene comunque premiata nella sua categoria d'età con un sostanzioso pacco regalo e l'amarezza viene in tal modo attenuata. La temperatura col calar del sole s'abbassa notevolmente e si fanno sentire i quasi 600 metri d'altitudine quindi dopo aver salutato l'amico Ivo Collu, che ritroverò il giorno dopo alla partenza della mezza, facciamo ritorno a Cagliari.
Pizza alla Rari Nantes , gelato e poi a nanna piuttosto stanco dopo una giornata movimentata.
Sveglia domenicale alle 7 circa ed il ritorno dall'ora legale a quella solare ci consente di dormire un'ora in più quindi, dopo colazione con Betty in versione fotografa, ci dirigiamo in zona partenza per il consueto ritiro del pacco gara.
Rivedo Ivo, mi scaldo corricchiando poi mi dirigo verso il comune in Piazza Matteotti ma a dieci minuti dal prestabilito orario d'inizio gara tutto è in alto mare perchè il traffico cittadino non è stato bloccato, il tappeto per il rilevamento del chip assente e la cosa mi lascia esterrefatto.
Trovo l'amico Federico Lisci col quale anche quest'anno ho condiviso l'Elbaman accompagnato dalla simpatica fidanzata Alessandra e son felice di poter correre in sua compagnia anche se solo per due dei tre giri previsti.
Con mezz'ora di ritardo finalmente avviene la partenza della Cagliari Respira atto secondo e sin dalle prime battute devo stringere i denti in attesa che il tendine si scaldi ed il dolore diminuisca . Il primo chilometro l'utilizzo per carburare ma le gambe subito mi lanciano segnali di pesantezza, cosa preventivata dopo la faticosa ultramaratona corsa solo otto giorni prima, però strada facendo riesco a correre a buon ritmo. Ogni tornata di 7 km è costituita da un andirivieni con giro di boa situato dopo 3.5 km e la presenza indesiderata di ben tre cavalcavia per ogni tratto influisce notevolmente sui miei già affaticati quadricipiti con l'aggravante che il ritorno verso il centro città è a sfavore di vento.
Come previsto per 14 km posso aver la piacevole compagnia dell'amico Federico ed una volta rimasto solo decido di spingere sull'accelleratore, ma poi negli ultimi chilometri le gambe presentano il conto della 100 col risultato che la fatica si fa sempre più accentuata cosi come il dolore al tendine. E' un'immensa gioia poter concludere la prova considerando che alla vigilia, era tanta la paura di non farcela.
Ottimi i malloreddu al sugo di pomodoro del ristoro finale e non mi posso esimere dal consumarne quattro piatti accompagnati dallo squisito Guttiau, versione condita con olio d'oliva del tradizione pane carasau :-)
Terminata la cerimonia di premiazione il clima estivo ci dona l'opportunità di sfruttare la presenza del meraviglioso mare sardo indi per cui, una volta giunto al Poetto la famosa spiaggia simbolo della città , decido di provare la temperatura dell'acqua con un memorabile tuffo ovviamente catturato dalla mia fotografa personale ;-)
La serata prevede una pizzata con amici cagliaritani qualcuno dei quali già conosciuto nella mia precedente visita effettuata a metà marzo e poi ,per festeggiare il compleanno della spagnola Ana, una bevuta in un locale presente tra i caratteristici bastioni della città vecchia.
Il lunedì lo passo da perfetto turista inerpicandomi tra le strette vie all'interno dei bastioni per poi ridiscendere nella centralissima Via Roma e fermarmi seduto su una panchina a godermi il caldo sole di fine ottobre.
La sveglia suona presto martedi mattina ed alle 5.20 sono già in aereoporto pronto a ritornare nella verde Brianza dopo un'altro piacevole soggiorno in un'isola che ormai mi è entrata nel cuore.
Grazie a Betty per l'ospitalità ,alla Stefy sempre sorridente e di compagnia ed un caloroso abbraccio a tutti gli amici incontrati molto cordiali col sottoscritto.
God bless you !


martedì 20 ottobre 2009

100 km non finiscono mai ....

.....se poi li devi correre o per lo meno cercare di farlo anche se ad andature ridicole , ti poni l'annoso quesito se sia logico o meno affrontare queste stressanti competizioni sportive. La risposta è presto data perchè noi sportivi dobbiamo ritenerci baciati dalla fortuna, se pensiamo che al mondo vi sono persone le quali darebbero chissà cosa per poter solo camminare anche un solo metro...
Non era stata programmata questa ultramaratona considerando che solo tre settimane prima avevo speso molto a livello fisico concludendo molto provato l'Elbaman quindi l'idea era di fare un paio di mezze e magari correre qualche maratona ma capita di sentire l'impellente necessità di doversi sfogare , soffrire per non pensare e quindi è nata l'idea di correrla.
Purtroppo dopo la Corri Pavia, corsa in modo brillante per le mie modeste possibilità su questa distanza e dopo un lungo periodo votato alle lunghe distanze ,quindi a ritmi blandi, il tendine d'achille ha mostrato segni d'insofferenza e comunicandomi amaramente d'essere infiammato.
Perdindirindina ma proprio ora dovevi farti vivo e inviperito, che ti ho fatto di male ?
Vabbè cerco di correre ai ripari ,chiamo l'amico Cristiano e affido le mie speranze di un miracoloso recupero fisico ad una seduta fisioterapica con onde d'urto e laser. Il giorno seguente completo l'opera grazie ad una salutare e saggia seduta dall'amico fisioterapista Roberto abile seguace del Metodo Mézières dove mediante l'allungamento delle catene muscolari si riporta la muscolatura all'originale elasticità.
Il tempo a disposizione prima della gara è ridotto quindi tramite anche l'uso di arnica cerco di salvare il salvabile e presentarmi al via ,della 100 km che da Torino porterà i concorrenti a giungere sino in Val d'Aosta e precisamente a Saint Vincent, con l'intento di provare a sfidare l'acciacco tendineo e sperare nella buona sorte.
Sabato 17 ottobre ore 7 si carica l'auto e via alla volta della periferia torinese dove in una megagalattica concessionaria d'auto multimarche è posto il quartier generale nonchè la partenza della prova. Facile trovare al via i soliti volti noti e con immenso piacere riabbraccio gli amici e compagni di squadra Marco "Inox" Cattaneo e Luciano Micheletti veri stakanovisti delle ultramaratone su qualsiasi terreno. Soprattutto col primo dei due ho condiviso diverse competizioni ed anche stavolta son felice di poter essere al suo fianco in quanto è da me stimato sia come persona, umile e disponibile ,che come atleta di grande valore.
Non amo partire troppo lentamente seppur la distanza consiglierebbe di farlo, ed infatti con Marco ben presto c'accorgiamo di tenere un andatura sostenuta oltre il lecito consentito ed i primi 30 km sono di una noia mortale, perchè corriamo su lunghi stradoni immersi nel traffico e costretti a subire l'assordante e fastidioso rumore dei motori. Infatti appena lasciata la strada principale ed esserci incanalati in una secondaria si possono udire solo il nostro respiro e le suole delle scarpe che senza soluzione di continuità calpestano l'asfalto.
Il paesaggio ai nostri occhi migliora col trascorrere dei chilometri si passa anche attraverso un caratteristico paesino dove decidiamo, io ed il mio compare, di camminare vista la pendenza dell'erta d'affrontare. La strada come da copione sale e si giunge al 50° km a quota 600 metri ad Alice Superiore ed il dolore al tendine comincia a farsi sempre più marcato tanto che nella successiva discesa mi devo fermare tre volte per dargli un po' di tregua col morale a terra. Ora la paura di non farcela diventa assillante, le motivazioni calano, la mente non ne vuol sapere di reagire ed i ristori non sono come previsto ogni 5 km ma capita di compiere tragitti più lunghi. Cerco con la mente di pensare a qualcosa di bello ,che mi distolga da questo stato di apatia totale e ci riesco .....
Le camminate, dopo aver sorseggiano e mangiato qualcosa ,diventano sempre più lunghe e ripartire è veramente un'impresa ardua perchè appena si rimettono in moto le gambe il dolore ai quadricipiti si sente eccome e per il sottoscritto a fargli compagnia c'è pure quello al tendine.
Corro male caricando soprattutto il piede sinistro per preservare quello destro mi sorpassano alcuni atleti dico a Marco di non riuscire più a tenere il suo ritmo quindi lo invito a proseguire da solo. Poi ,non chiedetemi perchè, dopo aver percorso più di 80km vedo Marco ahimè in crisi che si stacca ,cala il dolore al tendine, riprendo vigore cosa che mi permette di correre a ritmi decenti e non elefantiaci immerso nel buio e sul ciglio della strada. Ormai son solo, devo gestire le ultime energie rimaste sapientemente perchè è facile ripiombiare nell'ennesima crisi quindi assecondo le sensazioni che ricevo dalle mie gambe e se avverto troppa fatica diminuisco il ritmo.
Siamo arrivati alla salita finale, non vedo nulla, sento sotto i piedi la strada salire, soffia un vento gelido in direzione opposta al senso di marcia, e mi sorprendo d'avere ancora la forza di correrla seppur lentamente. Noto in lontananza l'ultimo ristoro ,bevo gli ultimi due bicchieri e dopo una breve camminata, riprendo, voglioso d'arrivare al traguardo.
Ma la sorpresa è dietro l'angolo e giunto nel centro abitato di Saint Vincent chiedo ad un signore locale quanto dista il traguardo e lui mi risponde circa un chilometro e mentre assaporo la gloria zac ecco la deviazione a destra e l'ennesimo tratto in salita :-(
Nooooo non me lo dovevate fare ! finisce la salita poi ancora un rettilineo seguito da una ripida discesa ( il tendine ringrazia....) poi giunto ad una rotonda chiedo piuttosto seccato " ma dove sta il traguardo?" ed il volontario mi dice a circa 400 metri e la strada tanto per cambiare anche se non in modo significato ma sale :-)
Alè AME è fatta, un centinaio di metri ti separano dall'ennesima soddisfazione sportiva ed in questi momenti è gioia infinita !!!
E' finita, son devastato , ritiro la borsa con i miei indumenti ,tremo dal freddo e chiedo un passaggio in auto ad un ragazzo dell'organizzazione il quale gentilmente m'accompagna in hotel dove una meritata doccia calda mi rigenera e comincio a rendermi conto d'aver concluso un'altra bella avventura che rimarrà per sempre nei miei ricordi.
Grazie a Marco per avermi accompagnato a lungo durante la gara ed avermela resa meno noiosa del previsto però sono al tempo stesso rammaricato perchè ha dovuto patire le pene dell'inferno per arrivare sotto lo striscione d'arrivo ma lui ha un carattere d'acciaio e se viene soprannominato Inox un motivo ci sarà ;-)
Complimenti anche all'amico Silvio Bertone per il suo terzo posto assoluto.
God bless you !!!

mercoledì 30 settembre 2009

Elbamaaaaaaaaaan ? oh yes !!!!!!

 il mio sport preferito ..mangiar dolci :-)

 alla vigilia l'avevo predetto a lui stesso ed ora eccolo il Campione Italiano ed amico Matteo Annovazzi
 altre due grandi e carine atlete Deborah e Micol
col Crazy Ing. Paolo ed il mio Grande amico il Patacca per eccellenza Mazzo

 con Federico "IronFede" Lisci un atleta di grido proveniente dalla favolosa Sardegna :-)

Una festa lunga quanto un fine settimana , amici che si ritrovano al termine della stagione pronti per svariate ore ad immolarsi sulle ostiche strade elbane ma consapevoli di soffrire per una causa comune : arrivare sulla finish line orgogliosi d'aver domato le crisi che immancabilmente attanagliano muscoli e mente durante un IM.....
Il viaggio ha inizio venerdì scorso quando raggiungo il quartiere di Baggio alla periferia di Milano per incontrare il mio compagno d'avventura Paolo "Crazy Ing." Marini, divertente nel suo approccio scanzonato nei confronti dello sport in generale cosa che ha sempre contraddistinto anche il sottoscritto.
Arriviamo con largo anticipo sulla tabella di marcia a Piombino quindi riusciamo ad imbarcarci col traghetto delle 12.40 approdando felici e contenti prima a Portoferraio poi in quella che sarà la nostra base per ben 4 giorni vale a dire il Residence Elite a Marina di Campo.
Sin da subito notiamo un clima tipicamente estivo e dopo aver depositato bagagli e biciclette in camera sbrighiamo la formalità del ritiro pacco gara dove,e qui mi scuso col Crazy Ing. , mi trattengo parecchio per salutare i tanti amici ritrovati :-)
Un salto in spiaggia per godere della brezza marina e poi via verso il pasta party al Ristorante "da Gianni" dove poter gustare delle ottime orecchiette e numerosi biscotti tipici elbani inzuppati nell'aleatico per la gioia del mio goloso palato.
La stanchezza della sveglia mattutina e del lungo viaggio comincia ad avvertirsi quindi lasciato il pasta party e rientrati al residence non ci risulta difficile prender sonno. Al risveglio la mattina seguente un caldo sole c'accoglie ,l'amico Paolo dopo colazione vorrebbe visionare il tracciato della frazione ciclistica ma lo dissuado dal farlo e ,di comune accordo ,andiamo nella parte orientale dell'isola per deliziare le nostre pupille con scorci panoramici da favola come il Golfo Stella e la salita a Capoliveri, un paese molto caratteristico ed irrinunciabile meta per i turisti.
Non posso scordare anche i passaggi da Porto Azzurro, Rio nell'Elba , Rio Marina , Cavo e noto con piacere come il Crazy Ing. sia positivamente colpito dalle belleze elbane ,ma il dovere ci chiama e quindi dobbiamo rientrare alla base e preparare le biciclette per il bike check-in.
Quest'ultima operazione dà il la a tutti i preparativi che caratterizzano l'approccio ad una competizione come l'IM nella quale occorre tener presente varie incognite, quale ad esempio l'abbigliamento da utilizzare il giorno dopo, in particolar modo durante la frazione sulle due ruote. Depositate le bici si pensa al carbo load serale, l'operazione più amata dal sottoscritto anche se vedo atleti cenare all' Hotel Select e chiedere della pasta in bianco che è come darsi tante botte alla Tafazzi :-)
L'unica cosa che sorprende chi non mi conosce è il piatto stracolmo di fette di torta cosa poco consigliabile da consumare nella cena della vigilia ma com'è possibile resistere davanti a siffatti capolavori dolciari ?
Il Crazy Ing. pur non riuscendo ad inglobare il mio quantitativo di cibo dice d'esser piuttosto pienotto e difatti la mattina della gara entrambi decidiamo che sia il caso di non intasare ulteriormente lo stomaco, ancora impegnato nella digestione della cena della sera prima, e di mangiucchiare qualcosina ma poco poco durante la colazione.
E' giunta l'ora di recarsi in zona cambio, sono le 6 del mattino e dopo aver dato una pompata alle ruote comincia la vestizione che consiste nell'infilarsi la muta in neoprene cosa sempre problematica a quest'ora del mattino, poi la truppa dei "pinguini" si dirige in spiaggia pronta ad udire il fatidico colpo di pistola il quale darà il via alla quinta edizione dell'Elbaman.
Si stempera la tensione scherzando con gli altri concorrenti ma alle ore 7 non c'è più tempo per ridere ci si butta tutti in acqua ed incomincia una lunga giornata di sport....
I lettori più assidui di questo mio blog sanno della mia avversione per il nuoto ma i Santi in cielo mi han fatto trovare per l'occasione un mare piatto facilitandomi nel mio sguazzare e concedendomi d'uscire indenne dalle acque elbane.
Forza Ame ora corri verso la zona cambio lo sai per esperienza che l'intontimento post nuoto passerà dopo qualche chilometro in sella e le preoccupazioni saranno altre considerando che dovrai pedalare per svariate ore....
Difatti per i primi due giri rido e scherzo con gli amici incontrati sul percorso poi a metà del terzo clic si spegne l'interruttore, la luce non c'è più, il buio s'impossessa di me e non vedo soluzioni per poter proseguire dignitosamente. Ogni due colpi di pedale mi devo fermare, sono completamente in tilt e credo sia dovuto ad ipoglicemia oppure a disidratazione e quando scorgo l'abitato di Marciana tiro un lungo sospiro di sollievo. Al ristoro poco distante dallo scollinamento divoro due gels e due pezzetti di barretta ,bevo molto ,mi riprendo un poco e di conserva raggiungo la seconda transizione in quel di Marina di Campo.
Non voglio minimamente pensare a cosa mi sta aspettando appena metterò le scarpe da corsa e uscito dalla zona cambio son curioso di sentire come reagiranno le mie gambe dopo la cotta subita negli ultimi 30 km n bici.
Però ! non vorrei parlar prima del tempo ma le sento reattive, i km volano e sorpasso un certo numero di concorrenti poi ovviamente, nonostante il tifo sfegatato degli amici presenti sul percorso, la stanchezza affiora. Raggiungo la leader femminile Maria Alfonsa Sella l'accompagno per un giro poi negli ultimi 2 km che la separano da una splendida vittoria aumenta la sua velocità ed io ,con ancora 10 km da percorrere ,non casco nella tentazione di seguirla e proseguo a ritmo costante.
Ame è l'ultimo giro lo so sei stanco , non hai voglia d'arrivare stremato, gestisci l'energie rimaste con intelligenza anche se rifare il lungo rettilineo in leggera salita verso l'aereoporto è una sevizia psicologica, ma poi raggiunto il ristoro posto al termine dello stesso ritorni verso l'abitato di Marina di Campo e il traguardo s'avvicina sempre più!
Ci siamo ormai ,svolta a destra poi ancora a destra s'intravvede lo striscione d'arrivo si sprigiona tutta quanta la gioia in corpo e si dedica questa "fatica sportiva" alla cara mamma come promesso alla vigilia, alzando le braccia la cielo mentre si taglia il traguardo :-)
Anche il Crazy Ing si disimpegna grandiosamente e conclude in bellezza la prova poi tutti a cena e qui mi scateno assaltando il buffet dei dolci :-))))
E' stato straordinario terminare l'annata 2009 in questo maniera attorniato dagli amici e vorrei,a tal proposito, inviare un caloroso abbraccio a tutti loro in quanto mi hanno dimostrato sincera amicizia ed incitato durante tutto l'arco della stagione nella multidisciplina.
Un sentito ringraziamento per Paolo che è stato in questa trasferta elbana un simpatico compagno di viaggio e complimenti vivissimi alle tre splendide donne in rigoroso ordine alfabetico Deborah, Micol e Stefania per aver concluso grandiosamente il 70.3.
Bravissime !!!

God bless you !!!

giovedì 24 settembre 2009

Elbaman : ci si prova.....

.......consapevoli che a fine stagione la condizione fisica è al minimo e con la speranza d'aver tratto beneficio dal trattamento fisioterapico al quale mi son sottoposto ieri dopo uno strano periodo dove erano comparsi d'inspiegabili dolori ai quadricipiti sia nella corsa che durante le brevi uscite in bici.
Il primo ostacolo sarà comunque l'uscire dalle acque del golfo di Marina di Campo evitando di ripetere l'esperienza di qualche anno fa dove la presenza di fastidiose onde mi avevano fatto penare per riuscire a concludere i fatidici 3,8 km.
La dura frazione ciclistica dovrò affrontarla con molta cautela per poi ,se la fortuna m'assisterà,alternare corsa e cammino nella maratona finale e......tagliare sorridente il traguardo come sono solito fare.
Oltre alla non perfetta forma fisica purtroppo devo associare anche una mancanza della proverbiale "voglia di soffrire" cosa fondamentale in una prova d'endurance qual è l'Ironman e prevedo sarà un cammino piuttosto spinoso quello che dovrò affrontare per raggiungere la finish line :-O
Se ce la farò la dedicherò alla mia grandiosa mamma !

God bless you !!!

martedì 8 settembre 2009

Power...me

                                               La Finish Line ovverosia il sogno di ogni partecipante....
 striscione di benvenuto.....

                                              l'imbarazzo della scelta per i golosi come l'AME :-)
Non lasciatevi ingannare dal titolo del post perchè potrebbe presagire una prova indecorosa in quel di Zofingen invece col senno di poi posso ritenermi pienamente soddisfatto della mia prestazione nel cantone d'Aargau considerate le premesse della vigilia.....
Il Powerman Zofingen è un appuntamento tradizionale nel mio calendario gare dedicato alla multidisciplina, è l'unico duathlon al quale partecipo e sin dalla prima presenza in codesta prova ho avvertito il fascino della stessa, teatro di sfide epiche tra i più grandi attori sia del triathlon che del duathlon.
Come sono solito fare parto il sabato mattina per raggiungere Zofingen in quanto la distanza che mi separa dalla cittadina svizzera non è molta anche se risulta particolarmente noioso transitare nel tunnel del S.Gottardo e non di rado s'incontrano numerosi cantieri stradali cosa che incide negativamente sul tempo di percorrenza.
Le previsioni meteo per il we davano cielo sereno ma temperature in sensibile calo rispetto all'ultimo periodo ed infatti sin dal mio arrivo nel Gasthof Linde a Kungoldingen (pensione che mi ospiterà per una notte..) avverto un'arietta fresca pur constatando che rimanendo al sole si gode di una temperatura gradevole. Mi sembra d'essere Totò alle prese col ghisa milanese mentre cerco di farmi comprendere dalla signora che gestisce il gasthof e la cosa si ripete ogni qualvolta soggiorno da queste parti perchè oltre alla lingua svizzera ogni altro idioma è bandito:-)
Tutto il mondo è paese quindi l'imporante è intendersi durante il pagamento della stanza poi tutto il resto son dettagli di poco conto...:-)
Giunto a Zofingen e sbrigate le formalità per il ritiro del pettorale rivedo con immenso piacere l'amico Fulvio Esposito e faccio la conoscenza di due ragazzi alessandrini Roberto e Riccardo alla prima esperienza in questa competizione e desiderosi di conoscerne tutti i particolari .
Riccardo per stemperare la tensione decide di farsi una corsetta mentre il resto dell'italica truppa si dirige nella sala al primo piano per assistere al briefing dove non vi sono novità di rilievo rispetto alle precedenti edizioni.
Come da tradizione consumo qualche dolcetto in un panificio pasticceria poi ,siccome a Roberto avanzano franchi in moneta, l'induco in tentazione allorchè ,scovato un negozio dove c' è il ben di Dio sotto forma di praline al cioccolato , entriamo e ci deliziamo il palato con alcune di queste prelibatezze. Ne è valsa la pena .......
Da due anni l'organizzazione dell'evento, per coinvolgere ancor di più i partecipanti ,ha creato un pasta party con annessa presentazione e consegna pettorali agli atleti di spicco ma ,dopo aver consumato qualche piatto di pasta ( un bel tris per il sottoscritto..) utile per il carbo load, di comune accordo con Roberto decidiamo d'andar a far quattro passi per aiutare la digestione post cena. La cittadina è deserta non vi è anima viva in giro ,quindi ricontattato Riccardo per vincere la noia non ci rimane che guardare distrattamente, in camera di Roberto, la nazionale italiana di calcio nella sua indecorosa prova contro la Georgia.
Al termine del primo tempo decido di ritornare al gasthof e ,dopo aver preparato alcune cose per la gara del giorno seguente, vado a dormire. Il risveglio è brusco, mi sento strano sarà che la voglia di gareggiare latita soprattutto dopo aver aperto la finestra della camera e constatato la rigida temperatura esterna. Praticamente un assaggio d'inverno sul finire dell'estate :-O
Ore 7.15 raggiungo la zona cambio ,deposito la bicicletta nello spazio assegnatomi ,quindi decido che è salutare coprire le mani coi guanti in quanto congelate. Incrociati Roberto e Riccardo ci fiondiamo negli spogliatoi dove mi cambio e rimaniamo al calduccio sino a 15 minuti dall'inizio della gara per poi dirigerci in zona partenza e riscaldarci con una breve corsetta.
E' giunta l'ora, lo speaker scandisce i minuti che ci separano dal fatidico start e con precisione svizzera, alle 8.49 di ode il colpo di pistola e non si ha nemmeno il tempo di pensare che immediatamente si sale lungo una pendente ed interminabile strada asfaltata. Al termine dell'impegnativa erta ,svolta a destra e ci s'addentra nella boscaglia dove ad attendere i valorosi duatleti ci sono continui saliscendi davvero gravosi a livello muscolare. Ridiscesi nell'Arena si compie un giro della stessa incitati dal pubblico ,poi si ripercorre di nuovo il medesimo percorso e personalmente mi risulta molto indigesto il secondo passaggio sulla salita iniziale !!!!
Eccomi al termine della prima frazione (10 km. ) e nell'ultimo chilometro cerco di rilassarmi in vista della lunga pedalata che m'aspetta ed una volta salito in bicicletta cerco di viaggiare senza utlilizzare rapporti duri ma facendo girare le gambe abbastanza agilmente. La sorpresa negativa di giornata si materializza al termine della prima ascesa quando volendo utilizzare il 23 m'accorgo che la catena non riesce a rimanere sul suddetto pignone e ritorna sul 21.
Oh my God son rovinato perchè ,conscio della durezza d'alcuni tratti presenti all'interno della seconda salita, mi sorge il dubbio che dovrò slalomeggiare per arrivare in cima quando l'affronterò per la terza volta....
In effetti i primi 100 km passano abbastanza rapidamente senza grossi problemi ,ma gli ultimi 50 sono una vera tortura in quanto le gambe cominciano a risentire della fatica e non potendo affrontare in agilità le salite mi ritrovo con due tronchi d'albero al posto dei quadricipiti! E' un sollievo giungere in zona cambio ma ahimè questo stato di rilassatezza durerà lo spazio della seconda transizione perchè m'aspettano gli ultimi 30km di corsa e credetemi sono peggio di un pugno in un occhio per il sottoscritto. Non mi lascio prendere dallo sconforto e utilizzo l'identico schema delle precedenti mie partecipazioni ,vale a dire camminare e riprendere fiato nei segmenti dove correre a velocità ridicole equivale solamente ad indurire ulteriormente i già dilaniati quadricipiti. Incrocio un sorridente Fulvio ,son felice di rivedere i due amici alessandrini con Roberto che mi comunica la sua stanchezza mentre Riccardo appare più tonico e mentre ridiscendo nell'arena per concludere il primo dei due giri libero la mente dalla stanchezza e non penso a quanto sarà dura risalire per la seconda volta nell'altopiano sopra Zofingen.
E' appena arrivata la vincitrice Erica Csomor le dò un cinque cosi come a Bernie la mascotte della gara ,mi godo l'incitamento del pubblico sugli spalti e riprendo la lunga salita percorsa con lunghe passeggiate respirando un po' d'aria fresca che mi ritempra l'animo e la mente :-)
Su e giù ,giù e su un susseguirsi di camminate e corse nel toboga presente sopra la cittadina sino a quando giungo ad affrontare le due ultime asperità,terminate le quali dall'inferno intravvedo la luce del paradiso che dapprima è ancora fioca mentre percorro gli ultimi due chilometri ,ma diventa fulgida quando metto i piedi nella magica Arena per affrontare l'ultimo giro accompagnato dagli applausi della folla e dallo speaker che scandisce il mio nome.
Taglio raggiante il traguardo dove a consegnarmi la medaglia vi è nientepopodimenoche il plurivincitore in passato di questa prova Olivier Bernhard ! Cosa volere di più dalla vita? :-)
Doccia,massaggio, un veloce piatto di pasta ed uno d'insalata poi ,una volta caricati bicicletta e bagagli nell'auto,si riprende la via di casa contenti d'aver vissuto un'altra significativa avventura sportiva.
Ringrazio gli amici Roberto,Riccardo e Fulvio per la simpatia e la cordialità dimostrata nei miei confronti ,mi complimento con loro, con tutti i Finishers ed i Volontari quest'ultimi indispensabili figure che svolgono un lavoro davvero prezioso.

God bless you all !!!



venerdì 4 settembre 2009

Powerman o Powderman ?


Come ho scritto sulla mia bacheca dell'ormai modaiolo Facebook : "domani si parte destinazione non Paradiso ma un principio d'Inferno :-) dopo un lungo periodo d'inattività si rimette il pettorale , peso record 73,2 :-O destinato ad aumentare in questi due giorni per cui ho noleggiato un carroattrezzi almeno per le frazioni di corsa :-))))) per la bici devo trovare un sosia per farla .....Zofingen abbi pietà di me !"
Leggendo tra le righe si può notare come nel mese d'agosto dopo la trasferta germanica per l'Osteseeman ho mollato le redini ,ed anche senza andar in vacanza spaparanzato su qualche spiaggia, ho dato sfogo alla mia passione per pizze e gelati e la bilancia ,giudice severa ed incorruttibile, ha sentenziato che sono ormai catalogato tra gli ippopotami ......
Domenica, conscio di cosa mi aspetta, m'adopererò per far ricorso a tutta la mia esperienza nonchè a qualche preghierina per giungere nella mitica Arena e ricevere la stretta di mano da Mr. Ruf, Presidente del Powerman Zofingen gesto lodevole carico di valori sportivi quali il rispetto per la fatica compiuta dall'atleta cosa che per il sottoscritto vale più di tutte le maglie e le medaglie da finishers ricevute nelle altre competizioni.

God bless you !

giovedì 6 agosto 2009

Ost see era fredda....

                                                         che due facce da pirla ! :-)
                                                          un pesce ed un pesot :-)
                                               lo splendido castello di Glucksburg
                                                 la zona cambio alla vigilia della gara

.......l'acqua del fiordo di Flensburg (Ger) e più precisamente quella della ridente cittadina di Glucksburg che si affaccia sullo stesso ed è famosa per le sue terme. Alla prima domenica d'agosto i triatleti teutonici e qualche straniero invadono questa località germanica al confine con la Danimarca per affrontare l' Ostseeman un IM fuori dal circuito ufficiale che, col senno di poi ,non ha nulla da invidiare alle prove col pallino soprattutto per quanto concerne la quota d'iscrizione che è meno della metà rispetto a quest'ultime.....
Il ritrovo con l'amico fidato Mazzo è alle 7.30 di venerdì scorso all'aereoporto di Orio al Serio ed a nostra insaputa riceviamo uno sgradito regalo da Ryanair in quanto al check-in richiedono per l'emissione dei biglietti il foglio del "check in on line" da stampare sul loro sito e la cosa ci risulta strana.
Morale della favola per avere i tanto agoniati tickets aerei dobbiamo sborsare altri 40 euro a testa e già di primo mattino l'umore non è dei migliori ma siamo solo all'inizio della giornata nera perchè giunti al gate leggiamo che il volo è stato ritardato di ben 2 ore che poi diverranno più di 3....
Giunti a Brema prendiamo in consegna la macchina a noleggio per raggiungere Glucksburg ma anche il tragitto sulle quattro ruote non sarà gradevole per i continui rallentamenti dovuti ai lavori stradali sull'autostrada che porta ad Amburgo e per il traffico del fine settimana.
Arriviamo fisicamente provati al ritiro pettorali e dopo il pasta party ,dove le penne gridavano vendetta tanto erano scotte, andiamo alla ricerca della pensione che ci ospiterà per 5 notti.
Lungo girovagare tra le selve locali poi finalmente, dopo aver chiesto informazioni a persone del luogo , raggiungiamo la Gasthaus denominata Hotel Seeblick gestita da un ciarliero ed attempato signore danese.
Stanchi ci corichiamo e in un batter d'occhio ci risvegliamo la mattina seguente pronti dopo un'abbondante colazione a visitare Flensburg ,deliziosa città situata sull'omonimo fiordo ed invasa dai turisti. La via centrale ricca di negozi e locali pullula di gente e la temperatura è gradevole ma il dovere ci chiama quindi a metà pomeriggio ,una volta caricate le bici sulla Mercedes, ci dirigiamo a Glucksburg.
Raggiunta la zona cambio ed espletato il consueto rituale del bike check- in sono incuriosito dal tastare con mano la temperatura dell'acqua e rimango negativamente impressionato di come quest'ultima sia gelata ...:-(
A mettermi ancor di più in agitazione è la visione di parecchie meduse vicino al molo e sono parecchio sconsolato e convinto di come sarà quasi improbabile riuscire a completare l'indomani la frazione di nuoto.Ritornati in camera concludiamo il carbo load consumando una cena a base di riso, tonno e poi, dopo una passeggiatina per aiutare la digestione ,tutti a nanna pronti per la sveglia mattutina.
Ame sveglia son le 4 e 10 lo so che non hai voglia d'alzarti !!!!! Come colazione tre barrette ingoiate svogliatamente ,una sbirciatina al cielo che è sereno, il Mazzo piuttosto agitato e poco dopo le 5 si sale in macchina direzione Glucksburg per scrivere un'altra pagina di sport....
Sono rilassato perchè conscio del fatto che sarà un'ardua battaglia riuscire a rimaner a bagnomaria con una temperatura di 17° per quasi un'ora e mezza ma non è da me rinunciare prima d'averci provato. Al colpo di pistola entro in acqua ed appena immergo i piedi rimango shockato da quanto sia fredda la stessa ,ma l'impatto più "ibernante" risulta essere quello della mia povera testa allorchè viene a contatto col fluido gelato !
Mani e piedi non li sento più facenti parte del mio infreddolito corpo e sino al termine del primo dei due giri previsti riesco a resistere, mentre nell'ultima tornata avverto brividi di freddo e sogno ardentemente che questa tortura termini il prima possibile! :-(
Ultime bracciate ,ormai son conscio d'avercela fatta e visibilmente tremante mi cambio con la dovuta calma curioso di conoscere il circuito ciclistico di 30 km che dovrò, anzi dovremo, ripetere per ben sei volte. Col senno di poi si rivelerà ostico in quanto caratterizzato da tanti cambi di direzione, qualche salitella e continui saliscendi ...
Sino all'ultimo giro pedalo avvertendo buone sensazioni poi all'arrivo della prevista crisi oltre alle gambe anche la mente accusa una marcata defaillance, quindi scalo la marcia e cerco d'arrivare al secondo cambio senza sovraccaricare troppo i quadricipiti per non pregiudicare la successiva maratona.
Purtroppo una volta calzate le scarpe da corsa rimango profondamente deluso dalla scarsa reattività degli arti inferiori ,sento la mia azione pesante e quindi mi rassegno a correre molto sottoritmo rispetto al solito. Se le gambe non girano c'è poco da fare, inutile forzare per poi ritrovarsi a metà gara svuotato d'energie. Non so per quale motivo ma col passare dei km. l'iniziale impaccio s'attenua e riesco a correre con più fluidità ed il morale ne trae una positiva iniezione di fiducia.
"Forza Ame stringi i denti finchè ne hai, mantieni questa andatura poi si vedrà" ...e cosi ho fatto riuscendo ad essere regolare sino al traguardo raggiunto provato fisicamente ma col caratteristico sorriso sulle labbra, applaudito dalla gentile popolazione locale sempre cortese e lodevole per tutta la durata della prova nell'incitare ogni concorrente. Questa è una grande testimonianza di cultura sportiva ,ogni volta tendo a sottolinearlo perchè ahimè nella nostra italietta tutto ciò per ora è solo una chimera....
Dopo abbondante degustazione delle torte presenti nel ristoro situato dopo l'arrivo ,mi cambio ed attendo l'arrivo del Mazzo, incrociato solo una volta durante la maratona e notato in ottima forma. Pochi secondi prima che il valoroso patacca bolognese :-) tagli il traguardo vengo punto sul collo per ben due volte da un ape "inviperita" e non lo vedo arrivare ,una vera disdetta !!!
Finalmente la sfortunata prova del Moraviaman è ora solo un brutto ricordo e l'amico felsineo può festeggiare come si deve con un tris di birre :-)
I giorni seguenti la gara sono stati dedicati ad una più approfondita visita di Flensbourg ed a una gita nella vicina Danimarca con sosta a Sonderborg carina località dov'è possibile notare la pace ,l'ordine e la tranquillità che regnano sovrani in queste lande dove lo stress è bandito..
Il ritorno a casa è piuttosto faticoso perchè la sveglia suona alle 2 di notte ma fortunatamente il traffico a quell'ora è molto easy e finalmente il volo è in perfetto orario cosa che ci permette d'arrivare a Orio di prima mattina.
Sono pienamente soddisfatto di questa trasferta perchè ho constatato che non occorre essere sotto l'egida della M col pallino per trovare IM ottimamente organizzati ad un costo molto inferiore ed una menzione particolare la riservo al tracciato della maratona, molto vario e non monotono, a mio parere uno dei migliori da me incontrati.
Un sincero ringraziamento al Mazzo per la spassosa compagnia ma gli ricordo che è sempre un patacca e non si deve montare la testa. Grande persona però....;-)

God bless you !!!

giovedì 30 luglio 2009

se esco vivo dalle fredde acque....

.... del Mare del Nord magari posso provare ad arrivare al traguardo altrimenti, e lo lascio scritto sul mio blog, vendetemi a tranci ad 1 euro al kg magari si riesce a sfamare qualche bisognoso :-))) Scherzi a parte me la stò facendo sotto ma sino a quando non mi ci butto non saprò se ne uscirò vivo....

God bless me !!!!!

giovedì 23 luglio 2009

lunedì 20 luglio 2009

Blumon Marathon

                                                 col Capitano d'Inzago Beppe

E chi l'avrebbe mai detto che un pachiderma come il sottoscritto poco avvezzo alla corsa in salita avrebbe un giorno concluso addirittura una sky race?
Seppur prendendola con spirito molto turistico ieri,udite udite ,son riuscito ad arrivare, sano e salvo nonostante varie peripezie da equilibrista palesemente impacciato, al traguardo della Blumon Marathon.
La prova svoltasi con un clima a dir poco stupendo è partita dalla Piana del Gaver ,situata a poco più di 10 km dall'abitato di Bagolino (BS) , a 1500 mt. di quota arrivando dopo circa 13km di salita sino ai 2633 mt. del Passo del Blumone raggiunto negli ultimi km con numeri da circo camminando sopra massi enormi per poi ridiscendere sempre al luogo di partenza.
Alla fine della fiera 25 km di saliscendi con buona pace per i miei poveri quadricipiti deliranti nei ripidi tratti corsi in discesa, in quanto tendevo a non lasciare andare le gambe ma cercavo di frenarle......
Fantastico è stato l'osservare e godere di paesaggi naturalistici da favola , camminare divertendosi in mezzo alla neve con molteplici scivolate correndo il rischio di posare le "dolci chiappe" sul manto nevoso :-)
Un'esperienza vissuta senza l'assillo della gara ma col solo gusto di trascorrere una giornata immerso completamente nella natura mi ha concesso l'opportunità di godermela sino in fondo. L'unico neo è il dover porre particolare attenzione nell'appoggiare (nel mio caso molto spesso maldestramente ...) i piedi evitando di crogiolarsi troppo nell'ammirare le cartoline che madre natura ci ha donato.
Piacevole fare la conoscenza e poi deridersi vicendevolmente col "Capitano" Beppe anch'egli facente parte della società di skyrunner IZ in un ambiente molto rilassante all'insegna del puro divertimento.
Ascoltando i pareri degli atleti più esperti ho notato,da profano ,che nel commentare il tracciato della prova lo ritenevano difficoltoso e con passaggi molto tecnici.
Se avrò ancora l'opportunità in futuro sarei felice di ripetere l'esperienza sempre mantenendo un approccio scanzonato e considerandolo come un divertente diversivo dalle mie solite attività agonistiche in campo sportivo.
God bless you !

martedì 14 luglio 2009

La coppia si rimette in gioco.....

..... ed andrà alla scoperta del nord europa affrontando i quotati triatleti germanici pur sapendo che l'importante è dare il 100% delle proprie possibilità mentre per lo scrivente vi sarà anche la sfida di riuscire a sconfiggere le fredde acque del fiordo di fronte a Glücksburg.
Ce la farà l'Ironmerd, che per questa trasferta con l' IronPatacca cambierà il proprio nick name in IronPirla, a salire sulla sua bici ?
Lo sapremo solo il 2 agosto quando alle 7 del mattino prenderà il via l' Ostseeman ......
God help me and bless you all !!!

mercoledì 8 luglio 2009

L'esordio e la stella !

                                                            Felici e contenti dopo la gara ....

                                          se fosse commestibile non sarebbe ancora lì :-)

 manca la fotografa Arianna ma spaparanzati sul prato da sx a dx : Marco , Lara ,Monto e Ame

Klagenfurt una città a misura d'uomo dove tutto è perfettamente in ordine e ti sembra d'essere su scherzi a parte ma che per un week end viene totalmente assiedata e rapita da un evento sportivo , l' Ironman Austria , ormai divenuto col passare degli anni tra i più rinomati in Austria.
Sono sentimentalmente legato a questa località perchè ho visto nascere e crescere a dismisura una competizione che si svolge in una cornice a dir poco surreale in quanto tutti si adoperano, organizzatori ma soprattutto gli abitanti del luogo, affinchè i partecipanti alla gara possano essere coccolati e considerati i veri protagonisti di una giornata dedicata interamente allo sport.
Non smetterò mai di sottolineare come nessuno e sottolineo nessuno si senta minimamente infastidito dalla presenza di una prova sportiva,cosa che avviene quasi sistematicamente in Italia, ma cerchi invece d'incitare l'atleta impegnato nello sforzo sostenenendolo a gran voce.
Dopo avermi accompagnato nella scorsa edizione per visionare e comprendere meglio tutte le sfaccettature della gara che avrebbe segnato il suo battesimo sulla distanza, l'amico Andrea Montonati detto il "Monto", era sin da venerdi scorso visibilmente carico per ben figurare conscio d'essersi preparato a dovere.
La spedizione per la trasferta austriaca era composta dal sottoscritto, il suddetto Monto, dalla sua compagna Arianna, da Lara amica della coppia e da Marco detto Mavergat fresco e brillante finisher nell'IM France a Nizza.
Il viaggio d'andata causa incidente in autostrada ed un clima piuttosto caldo sembra non finir mai e giunti a destinazione andiamo al ritiro dei pacchi gara, convinti che l'ufficio predisposto per la distribuzione degli stessi chiuda alle 18 ,mentre dobbiamo spiacevolmente constatare l'avvenuta chiusura ben un'ora prima.....
Niente di male, in ogni caso saremmo dovuti tornare il giorno seguente per visionare i numerosi stands presenti ,dove gli scatenati triatleti ed annessi accompagnatori mettono mano al portafoglio soddisfando la loro irrefrenabile voglia di gadgets :-)
Venerdì sera cena con tutta la combriccola sempre nella solita pizzeria siciliana dove ritrovo l'amico Vic Garaventa , poi tutti a nanna stanchi dopo una lunga e snervante giornata. La vigilia dell'evento ,dopo il ritiro del pacco gara , è dedicata alla preparazione della bici ed a riporre nelle sacche destinate ai due cambi gli indumenti da utilizzare il giorno seguente e noto come il Monto sia ragionevolmente teso seguendomi passo passo in queste delicate procedure dove occorre porre una certa attenzione.
Primo step d'avvicinamento al D-Day è il bike check- in dove ogni concorrente lascia la propria due ruote nel posto assegnatogli , sgonfia le due ruote , deposita le due borse per le transizioni e lascia la zona cambio con la mente sempre più proiettata all'appuntamento che l'aspetta il giorno seguente.....
Sabato sera ultimo carbo load con pasta e pizza ,mi concedo un piccolo cono gelato durante una breve passeggiata nel centro di Klagenfurt e poi tutti a nanna perchè la sveglia domenicale sarà alle 4. Debbo dire d'aver passato una tranquilla nottata pre gara anche se l'appetito di prima mattina lascia alquanto a desiderare e mi debbo sforzare per consumare due barrette. Il Monto è nervoso non vede l'ora d'udire il colpo di pistola per stemperare la tensione accumulata e dopo aver salutato i nostri tre personali tifosi ci dirigiamo in zona partenza pronti a mulinare le braccia nella tonnara che animerà le cristalline acque del meraviglioso lago Wörthersee.
Pochi secondi prima delle 7 lo sparo sancisce l'inizio della prova e come previsto non riesco a fare due bracciate di seguito perchè vengo continuamente tamponato dai bisonti in neoprene. Uno di loro m'assesta un violento colpo col risultato che la muta si apre all'altezza del velcro e quest'ultimo sfrega sul mio collo procurandomi una piccola abrasione :-(
La frazione natatoria è stata caratterizzata dalla mancanza di boe direzionali nel tratto d'avvicinamento al canale che porta all'uscita dall'acqua e col sole in faccia ho zigzagato come non mai perdendo parecchio tempo. Quando finalmente metto il piede sulla terraferma tiro un bel sospiro di sollievo,mi cambio tranquillamente sotto l'affolato tendone e parto per la prova ciclistica consapevole di non avere la gamba in gran forma e quindi deciso ad usare rapporti più agili di quelli che di norma utilizzo. L'intento è di preservare il più possibile la muscolatura dei quadricipiti e correre poi la maratona senza trascinarmi...
Il primo giro scorre tranquillamente ma conosco i miei limiti, derivanti dalla mancanza d'allenamento oltre un determinato chilometraggio, ed il calo arriva come suo solito dopo i 120 km. Mi preoccupa l'impossibilità d'utilizzare, per un problema meccanico al cambio, un rapporto più agile del 39-21 e quindi temo d'avere serie difficoltà nell'affrontare l'ascesa a Rupertiberg ma mi faccio forza cercando di centellinare l'energie.
"Ame il più è fatto, ormai mancano solo 30 km al secondo cambio cerca di non strafare e risparmia la gamba perchè poi la maratona non sarà di certo una passeggiata :-o "
Arrivo in T2 ,mi cambio velocemente e parto con piglio deciso in quanto sento le gambe toniche e non voglio fare calcoli ma seguire l'istinto. Sento l'incitamento di Arianna, le chiedo come va il Monto e dal sorriso sfoggiato intuisco che tutto prosegue senza intoppi, quindi proseguo la mia marcia ad un ritmo forse troppo sostenuto fermandomi per pochi istanti ai ristori e bevendo molto. Raggiungo il Monto poco prima del 5° km dice d'essere infastidito da crampi all'interno coscia, vorrei fargli un po' di compagnia lui mi esorta a fare la mia gara ma lo vedo convinto e so che la sua forza mentale alla lunga prevarrà sui problemi fisici che lo attanagliano.
Debbo ,com'era logico prevedere, calare l'andatura anche perchè non ritengo opportuno spremermi oltre il dovuto considerando d'essere reduce da un altro IM corso 15 giorni prima.
Bello incrociare i tanti amici conosciuti , scambiarsi un sorriso, incitarsi l'un l'altro ricercando dentro se stessi la forza per superare le crisi dovute alla stanchezza ,magari pensando a qualcuno presente sul posto o lontano ma che sai ti vuole bene ed è preocuppato per te.
Un breve ma vigoroso acquazzone m'accompagna per un paio di km nell'ultimo tratto che dal centro città mi condurrà al traguardo ed in questi istanti rivedo il film della mia prestazione i momenti nei quali la mente vorrebbe mollare del tutto, i tentativi di ricondurla alla ragione .....
Poi tutto scompare come d'incanto allorché si giunge a poche centinaia di metri dal traguardo ,la gente ti acclama ,l'adrenalina s'impossessa di te e la fatica scompare per lasciar spazio al mio consueto sorriso associato ad un'esplosione di gioia che mi fa correre a velocità impensabili sino a qualche minuto prima. Commovente è stato aspettare ed abbracciare subito dopo il suo arrivo l'amico Andrea perchè come nelle favole migliori si è realizzato un sogno durato esattamente un anno e costruito con pazienza ed abnegazione dal mio Beg Monto.
Bravissimo il tuo Guru è fiero di te :-)))
Se fossimo nel dorato e patinato mondo calcistico mi potrei fregiare della stella ma non si ha il tempo di godere della prova appena conclusa che il vorace business della M col pallino ti costringe ad iscriverti con un anno d'anticipo per l'edizione del 2010. Per mia fortuna posso usufruire di un forte sconto sulla quota d'iscrizione altrimenti sarei molto dubbioso sul da farsi....
Per concludere vorrei ringraziare gli amici Arianna , Lara e Marco coi quali ho condiviso questa significativa esperienza e generosi nell'incitarmi durante la maratona finale.
Ora si progetta la prossima ironavventura e sarà ancora in compagnia di Mr. Tigella desideroso di riscattarsi dopo la sfortunata prova in terra ceca.
God bless you !!!

giovedì 2 luglio 2009

si parte per Klag......

..... ma il meteo è sempre un nemico invece che un alleato del sottoscritto amante del caldo e del clima estivo mentre le previsioni parlano anche di rovesci temporaleschi ...
Sarà la decima volta che mi presento ai nastri di partenza della gara austriaca che ho visto nascere come Trimania nell'ormai lontano 1998 e divenire in seguito un evento sportivo di grande spessore dove l'organizzazione è curata nei minimi particolari.
Speriamo d'arrivare e possibilmente col sorriso sulle labbra :-)


God bless you !!!

martedì 23 giugno 2009

E' tutto un altro mondo....

     un grande intenditore di birra almeno lui si definisce così io invece lo chiamo in un altro modo :-)
                                             la pizzeria di fiducia a Otrokovice

                                                                         con Silvie
                              ecco la carina t-shirt a maniche lunghe regalataci dall'organizzazione

                                                                       che coppia ! :-O

.....quello degli IM non facenti parte del circuito ufficiale WTC e dove la mancanza della tanto agognata qualifica hawaiana permette di vivere un evento all'insegna del puro spirito sportivo dove ognuno dà il meglio di se stesso ma non vede l'avversario come un nemico da sopravanzare a tutti costi per raggiungere il tempio del business a Kona......
Sinceramente è un ambiente quello degli IM da me definiti "pane e salame " che si addice al sottoscritto perchè scevro da personaggi pieni di sè e troppo calati nella parte dell'uomo di ferro che spesso li porta a perdere il contatto con la realtà sportiva. Come sono solito dire l'amatore deve ricordarsi d'esserlo e non scimmiottare il professionista il quale, oltre ad essere di un altro pianeta a livello prestazionale ,deve sempre e comunque rendere conto agli sponsors che lo sostengono economicamente e quindi in dovere d'ottenere i migliori risultati possibili.
Come accennato nel precedente post, giovedi scorso in compagnia del celeberrimo "Mr. Tigella" o Mazzo che dir si voglia, siamo volati dall'aereoporto di Orio al Serio alla volta di Bratislava per poi , una volta ritirata al noleggio una Golf SW, dirigerci verso nord ed arrivare in serata ad Otrokovice paesino della Moravia dove il nulla regna sovrano e la mestizia sembra insita nel dna delle genti locali.
Commentavamo ,io ed il Mazzo, sul come sia di difficile comprensione per noi latini osservare la mancanza di sorrisi sui volti delle persone incrociate ,vedere che ognuno vive nel suo mondo come se fosse un'entità solitaria ,non trovare un centro di aggregazione come ad esempio una piazza.
Come previsto dai bollettini meteo arrivati in terra ceca la temperatura si presentava gradevole e dopo esserci insediati all' Hotel Rottal siamo andati alla ricerca di un locale dove cenare e fortuna vuole che a circa un km dal sopraccitato Hotel si è materializzata una pizzeria che diverrà la nostra meta per le successive serate.
Venerdi ahimè notiamo come il clima sia radicalmente cambiato ed a metà mattina la pioggia s'impossessa di Otrokovice facendo calare vertiginosamente la temperatura e costringendoci a coprirci come se invece dell'estate fosse in arrivo l'autunno !
Arrivati al lago Štěrkoviště sede operativa del Moraviaman trovo e saluto con piacere Silvie la ragazza con la quale avevo comunicato tramite emails per l'iscrizione alla gara e per prenotare l'hotel. Noto che è molto stressata per i preparativi e quando passiamo al ritiro del pacco gara c'informano che dovremo attendere un'oretta per ricevere la t-shirt a manica lunga regalata ad ogni partecipante. L'attesa è snervante, il clima umido e la pioggia che ora scende con meno vigore ma sempre presente mi demoralizza totalmente perchè è risaputo di come io sia allergico a gareggiare con temperature autunnali e clima piovoso......
Finalmente la t-shirt arriva ,ritorniamo in albergo, doccia , poi il Mazzo estrae dal suo borsone Granarolo il kit per la cena composto da fornelletto elettrico,pentola,scolapasta,pasta,olio,sale mentre per quanto riguarda grana,tonno naturale e piatti in plastica provvedo io stesso.
Nel pomeriggio per aggiungere al nostro pasto serale una variante proteica oltre al tonno avevamo comprato anche dell'ottimo tacchino in fette e debbo dire che tutto sommato siamo rimasti soddisfatti della cena. Sebbene i notiziari meteo locali avessero previsto pioggia si va a nanna sperando in un clima meno ostile la mattina successiva ma al risveglio, con nostro grande stupore e nonostante la temperatura sia piuttosto rigida per il periodo, non piove.
Ariviamo in zona cambio ,depositiamo bicicletta e sacche per il cambio e poco prima di partire eccola che arriva la tanto odiata pioggia che ci accompagnerà per tutti i 3.8 km della frazione natatoria piuttosto insolita perchè prevede tre giri del piccolo specchio d'acqua.
Le sensazioni sono buone ma la mente all'ultimo giro è già proiettata alla prevedibile pedalata sotto l'acqua e conoscendo le mie difficoltà fisiche a sopportare simili condizioni atmosferiche mi sento a disagio ma deciso come sempre a provarci.
Mi copro con gilet windstopper e guanti ed all'inizio una lieve pioggerellina ci accompagna per poi cessare e lasciar spazio ad un fastidioso vento che asciuga il manto stradale ed è ,in alcuni tratti , contrario al senso di marcia . Ero conscio che percorrere per ben sei volte un anello di 30 km sarebbe risultato piuttosto noioso ma ero all'oscuro della presenza di un tracciato totalmente differente da come me l'ero immaginato. Il dislivello ,comparso sullo scarno sito ufficiale della gara, parlava di soli 700 metri ma numerosi erano i tratti in falsopiano oltre ad un paio di strappi brevi ma impegnativi. Nell'andirivieni raggungo il Mazzo, gli confido d'aver le gambe dure e che il percorso alla fine me le ridurrà a due tronchi d'albero ma son contento perchè lo vedo rilassato e concentrato. Per quattro giri riesco a tenere un ritmo decente poi logicamente la mancanza d'allenamento sulla distanza mi costringe a ridurre la velocità ed a sopportare un doloroso e preannunciato dolore ai quadricipiti .
"Pazienza Ame il tuo unico fine è sempre stato quello d'arrivare al traguardo quindi in alto i cuori e vedrai che ce la farai a raggiungere il secondo cambio..."
Continuavo nei momenti critici a ripetermi frasi simili e finalmente dopo tanta fatica vedo la luce al termine della "galleria del dolore", raggiungo la zona cambio, mi vesto con la dovuta calma e parto conscio del fatto che il più è fatto e posso camminare quando le fitte ai quadricipiti non mi permetteranno di correre.
Personalmente non ritengo opportuno massacrarmi oltre il dovuto per giungere all'arrivo in quanto il giorno successivo preferisco camminare piuttosto che trascinarmi . Durante la maratona la mente giustamente mi consiglia di non strafare perchè fra due we un altro IM mi aspetta ai nastri di partenza e l'età avanza :-)
Incontro il Mazzo e lo vedo tonico quindi ipotizzo per lui un'ottima gara poi durante il tragitto che compio per raggiungere il giro di boa non mi sembra d'incrociarlo ma penso sia dovuto ad una mia svista. Come sempre gli ultimi km sono farciti di tante emozioni ,al pensiero del traguardo ormai prossimo, alle crisi superate, ai vari aneddoti che ti rimarranno per sempre impressi nella mente. Ultimi 1000 metri, il lungo vialone che porta all'ingresso del lago sembra interminabile ma quando imbocco il tratto in asfalto che mi porterà nei pressi del traguardo la fatica scompare lasciando spazio alla felicità .
Mi reco in zona cambio nel posto assegnato al Mazzo per prendere le chiavi della macchina ma non le trovo, mentre scorgo all'interno di una sacca il suo pettorale. Corro verso l'auto e lo trovo l'amico bolognese seduto all'interno della stessa ,sconsolato perchè costretto al ritiro da problemi intestinali e la cosa mi rattrista non poco.....
Sarebbe stato speciale aspettarlo e vederlo arrivare come feci l'anno scorso a Vienna ma come ho già detto personalmente a lui saprà rifarsi al più presto perchè aveva impostato in modo intelligente la prova gestendosi in maniera oculata le proprie energie ed avrebbe ottenuto un buon risultato se non fossero intervenuti problemi dovuti probabilmente ad un colpo di freddo.
Il giorno successivo ,l'ultimo da passare in territorio ceco , è stato di una noia mortale e condizionato da un vento gelido con la visita alla vicina città di Zlin ed al lago di Otrokovice dove abbiamo rivisto e salutato Silvie. Scontata la foto ricordo in sua compagnia.
Quest'ultima alla domanda sul perchè non vi erano tappeti muniti di chip per verificare che ogni concorrente percorresse tutti i sei giri previsti rispondeva :" ma non sono necessari, ognuno qui gareggia per se stesso...."
Una risposta che potrebbe risultare scontata ai più ma che invece denota la grande cultura sportiva delle popolazioni dove lo sport viene vissuto come una sfida dei propri limiti e non per arrivare a tutti i costi con stratagemmi nelle posizioni di classifica non consone al proprio valore.
Un'esperienza ed una trasferta comunque positiva perchè mi ha permesso di conoscere realtà molto diverse dalla nostra cultura e sono concorde col Mazzo sul fatto che il nostro Belpaese è sempre uno dei migliori al mondo.
Un doveroso ringraziamento a Silvie ed a tutti i volontari presenti nell'organizzazione della manifestazione e sul percorso gara per l'impegno profuso.
Thank you Mazzo you're a Great Man ! ;-)

God bless you !!!