L'Italia che non t'aspetti si piazza al secondo posto nel medagliere dei
Campionati Europei Indoor d'Atletica Leggera disputatisi in terra d'Albione a
Birmingham e questa clamorosa prestazione riporta in auge la nazionale azzurra. I nostri atleti conquistano
3 ori con
Cosimo Caliandro nei 3000 metri ,
Assunta Legnante nel getto del peso e con
Andrew Howe nel salto in lungo, mentre si riconferma a buon livello
Antonella Di Martino con l'
argento conquistato alle spalle della stratosferica belga
Hellebaut che sale sino a 2,05 metri. Le
2 medaglie di bronzo portano la firma di
Bobbato negli 800 metri con un finale al fotofinish e
Silvia Weissteiner nei 3000 metri femminili.
Volevo sottolineare l'esagerata, ed a mio modo di vedere fuori luogo, esultanza del nostro Howe dopo il grandioso balzo a 8.30 che gli è valso il primato italiano indoor e il gradino più alto del podio. Anche in queste situazioni ,soprattutto per rispetto nei confronti degli altri concorrenti, occorre mostrare la stessa classe messa in evidenza durante il suddetto salto. Non ho mai visto Jonathan Edwards durante uno dei suoi tanti epici triplici balzi perdere il suo innato aplomb.
Da segnalare il quarto consecutivo titolo indoor nei 60 metri ottenuto dall'esplosivo inglese Gardener e la vittoria nel salto in alto di un'atleta per il quale nutro un'ammirazione smisurata , lo svedese Holm il quale vanta un primato personale di 2,40 malgrado la sua statura non eccelsa (1,81 m.) . La sfida tra i superman nell'eptathlon maschile se l'aggiudica per la terza volta in carriera il ceco Roman Sebrle mentre storica la tripletta degli spagnoli nei 1500 con Higuero, Gallardo e Casado.
Vittoria contestata della Germania nella staffetta maschile 4x400 dove l'ultimo frazionista teutonico disturba visibilmente l'atleta russo che lo precede non consentendogli di lottare per la vittoria finale. Medaglia d'oro immeritata.