giovedì 29 marzo 2007

La riconferma e il Fenomeno!

Dopo Montreal anche a Melbourne (AUS) il nuotatore azzurro Filippo Magnini si riconferma campione del mondo nei 100 stile libero in una gara come sempre emozionante che ha visto vincitori a pari merito il nostro atleta e il canadese Brent Hayden. Ma chiunque sia appassionato di sport allo stato puro non può restare indifferente di fronte alla strapotenza atletica di "Mr. Nuoto" alias Michael Phelps autore di tre primati del mondo in altrettante giornate di gara. Costui sbriciola i primati con irrisoria facilità lasciando a distanze abissali i suoi umani inseguitori . Sicuramente vincerà parecchie medaglie d'oro e già sin d'ora il galattico nuotatore statunitense si può proclamare l'MVP di questi campionati mondiali.

God bless you!

sabato 17 marzo 2007

La prima volta non si scorda mai...

Dopo la catastrofica prova nella prova sprint di giovedì in terra siberiana a Khanty Mansiysk il norvegese Bjorndalen ha praticamente consegnato su di un piatto dorato la Coppa del Mondo di Biathlon al tedesco Michael Greis. Ho assistito sbigottito ai 6 errori al poligono dell'asso norvegese che ha concluso in 48esima posizione finale autoescludendosi dalla lotta per la conquista della sua terza Coppa consecutiva. Oggi il suddito di Re Harald ha estratto dal cilindro una prova maiuscola ed orgogliosa risalendo nella gara ad inseguimento sino al 9° posto sopravanzando anche Greis partito ed arrivato 16° dopo una prestazione incolore che però gli è valsa la sua prima sfera di cristallo. Con grande umiltà e sportività il teutonico (l'anno scorso vincitore di tre medalie d'oro alle olimpiadi invernali di Torino) ha ammesso che la sua vittoria finale è il risultato logico dell'assenza di Bjorndalen da alcune gare di Coppa , in quanto quest'ultimo impegnato a competere nei recenti mondiali di sci di fondo a Sapporo e che considera il pluridecorato atleta di Norvegia il più forte biatleta in attività. Complimenti vivissimi a Michael Greis costantemente ai vertici durante tutto l'arco della stagione e meritevole d'aggiudicarsi l'ambito trofeo interrompendo l'egemonia del duo Bjorndalen-Poirée che durava dal 2000. L'ultimo atleta germanico a vincere la classifica di Coppa era stato nel 1999 Sven Fischer.
In campo femminile partenza ed arrivo in solitaria per la nuova stella del biathlon rosa ossia Magdalena Neuner una ventenne, la quale oltre ad essere una forte atleta è tra le più carine donzelle del circo bianco........
Sarà a mio parere la donna da battere per le stagioni a seguire.
Domani gran finale di stagione con le due appassionante prove mass start.

martedì 13 marzo 2007

Onore ad un grande atleta

Il fotofinish dell'emozionante sprint di domenica nella Mass Start

Raphael Poirée il più grande biatleta francese e protagonista nell'ultima decade di numerose vittorie in Coppa del Mondo (44), alle Olimpiadi Invernali ed ai Campionati del Mondo abbandona l'attività agonistica dopo le palpitanti gare corse nello scorso week end nel tempio del biathlon ad Holmenkollen collina storica poco distante da Oslo (NOR).L'ultima gara , la 15 km, mass start di domenica scorsa , riassume quello che è stato il leit motiv della sua fenomenale carriera ossia il duello con l'icona vivente del Biathlon colui che dall'alto della sua immensa classe ha demolito tutti i records di questo entusiasmante sport , il norvegese Ole Einar Bjorndalen. Lo sprint finale spalla a spalla con arrivo in spaccata sembrava aver decretato il francese vincitore ma poi per un solo decimo di secondo la vittoria è stata assegnata al norvegese il quale ,in compagnia di un'altro grande personaggio della specialità il tedesco Sven Fischer giunto terzo , ha preso sulle spalle Poirée durante la premiazione di fine gara per tributargli il doveroso riconoscimento ad un campione del suo calibro. Il forte atleta transalpino ha poi giustamente raccolto anche gli applausi del competente pubblico locale ed ora potrà dedicare tutto il suo tempo alla sua dolce metà norvegese Liv Grete forte biathleta pluridecorata ed alla loro figlia Emma.
Di seguito il significativo Palmares di Raphael Poirée dal quale si evince lo spessore del campione considerando che ha lottato ad armi pari con il mostro sacro Bjorndalen.
OLIMPIADI INVERNALI : 3 medaglie
1 argento (inseguimento 2002)
2 bronzi (staffetta 4 x 7,5 km 2002; staffetta 4 x 7,5 km 2006)
CAMPIONATI MONDIALI: 13 medaglie
7 ori (individuale 2007,partenza in linea 2000; partenza in linea e staffetta 2001; inseguimento, sprint, partenza in linea 2004)
2 argenti (inseguimento 2002; inseguimento 2004)
5 bronzi (inseguimento 1998; inseguimento 2000; partenza in linea 2003; staffetta 4 x 7,5 km 2004; partenza in linea 2005)
COPPE DEL MONDO : 4
(2000,2001,2002,2004)
CHAPEAU RAPHAEL !

lunedì 12 marzo 2007

Galles domato !

Dopo la storica vittoria di sabato scorso dei nostri impavidi rugbisti nello storico Sei Nazioni ai danni del Galles, la nazionale azzurra non verrà più snobbata dagli altezzosi squadroni d'oltralpe e d'oltremanica ma sarà considerata come un avversario da non sottovalutare cresciuto in questi ultimi anni e non più la squadra materasso dei qualche anno fa.
Il sofferto successo dimostra una volta di più il carattere della nostra formazione facendoci ben sperare per i prossimi incontri e per l'appuntamento clou della stagione ovverosia i mondiali di settembre in Francia. Decisiva la meta di Mauro Bergamasco a pochi minuti dalla fine dell'incontro che premia la caparbietà del quindici tricolore con Sergio Parisse grande protagonista di giornata e premiato come Man of the Match.

Purtroppo, e me ne rammarico, non ho potuto assistere alla gara in quanto impegnato nella trasferta in quel di Ferrara e non possesso del dono dell'ubiquità!

Punteggio finale ITALIA 23 - GALLES 20

Ferrara Marathon col botto !

 Ame con Paolo dopo l'arrivo
 Paolo con in braccio la bella Matilde,Govons,Ame e i Fratelli Puerini

Partiamo dall'arrivo...............
Ultimi 30 metri della Ferrara Marathon con l'Ironmerd stravolto che imbocca il rettilineo d'arrivo, la gente applaude ,lo speaker annuncia il suo nome ma succede il fattaccio: il tappetto rosso che conduce al traguardo nasconde parecchie insidie rappresentate dall'irregolarità dei cubetti di porfido sottostante e il sottoscritto inciampa cascando per terra, sbattendo entrambe le ginocchia sulla pavimentazione della storica piazza ferrarese. Che dolore!!!!!
Mi fermo subito dopo l'arrivo e il personale medico mi disinfetta l'escoriazioni applicandomi del ghiaccio sulle rotule ma in considerazione dell'imminente doccia post gara mi consigliano di passare più tardi.
Ma non dovevo smettere con le 42 km. dopo Salsomaggiore?
Effettivamente mi ero ripromesso di dedicare i fine settimana alla bicicletta aumentando costantemente il chilometraggio ed in effetti la domenica susseguente la maratona delle terre verdiane ero riuscito, anche se con parecchia fatica ,a percorrere 90 km. Senonché all'inizio della scorsa settimana l'amico ferrarere Paolo Pol66 iscritto alla Ferrara Marathon causa il sorgere di fastidiosi malanni alla sua già "tormentata" schiena doveva gettare la spugna , proponendomi di sostituirlo nella suddetta maratona ed offrendomi gratuitamente il suo pettorale di gara. A questo punto l'istinto dell'incallito maratoneta non ha saputo resistere a questa duplice opportunità di rincontrare Paolo e correre una gara alla quale non avevo mai partecipato pur sapendo che avrei sacrificato una preziosa domenica da dedicare come da programma alla bicicletta.
Trovata con sorprendente facilità una sistemazione alberghiera parto il sabato alla "mezza" e dopo il tradizionale viaggio ricco di saliscendi sui convogli ferroviari arrivo nel pomeriggio a Ferrara accolto da Paolo in compagnia del quale andiamo nel grazioso centro città a ritirare il pacco gara. Subito all'Expo incrocio all'interno del suo stand Enrico il Vichingo che farà il pacemaker delle 3 ore e con enorme piacere abbraccio Alberto Celletti accompagnato dalla simpatica moglie Valentina la quale vuole ripetere a tutti i costi il rito beneaugurante avvenuto un mese addietro prima della partenza della Corriferrara . Quale? Niente di più piacevole per il sottoscritto perchè consiste nel baciare alla vigilia e prima della partenza la sopraccitata signora la quale m'invita a ripetere l'operazione anche con le amiche al suo seguito ........
Quasi quasi trasloco armi e bagagli nella città estense!
Finalmente posso partecipare ad un pasta party prima di una maratona e quello confezionato dall'organizzazione all'interno del famoso storico Castello Estense è un qualcosa di magico ricco di fascino. Dopo il carbo load riunita la famiglia di Paolo ci gustiamo in compagnia un bel cono gelato e poi passeggiatina per le vie adibite allo shopping dei ferraresi dove incrociamo l'amico Marcello.
L'aria comincia ad essere frizzante e il gentile Paolo m'accompagna all'albergo fuori città dove il giorno seguente mi verrà a prelevare per condurmi alla partenza della maratona.
Sin dal primo mattino la domenica presenta un clima insolito con una leggera pioggerellina che si capisce sin da subito lascerà spazio ad una giornata soleggiata ma purtroppo ventosa. In effetti il vento fresco fa notare la sua presenza costante e gli esperti locali assicurano che l'intensità crescerà con il passare delle ore soffiando in direzione contraria al senso di marcia dei valorosi maratoneti dopo il 30° km. Oh my GOD!
Lo stesso Orlando Pizzolato , famoso maratoneta duplice vincitore della New York City Marathon, ci esorta prima della partenza a considerare questo aspetto negativo e quindi di distruibuire coscientemente l'energie per evitare dolorose conseguenze.......
In cuor mio decido ,se la gamba m'asseconderà durante il tragitto, di sfruttare la prima parte per mettere il cosiddetto fieno in cascina per poi calare il ritmo assecondando il tanto temuto vento. Effettivamente sino alla mezza tengo un ritmo piuttosto allegro ma poi una volta raggiunto l'abitato di Vigarano Mainarda comprendo che arrivare al traguardo sarà un'epica battaglia contro la furia scatenata da Eolo perchè dovrò da solo cercare di limitare i danni.
In alcuni tratti il vento è così violento che fatico a sopravanzare, i chilometri sono infiniti e il desiderio di camminare sempre più forte ma poi stringo i denti con la speranza che arrivato nei pressi dell'abitato di Ferrara cali d'intensità. All'altezza del 42° km. scorgo la sagoma di Paolo che m' incita ma sono talmente provato da non riuscire a gioire in vista dell'imminente traguardo.
Una volta immessomi sulla rossa passerella finale, la quale conduce tra due ali di folla i concorrenti alla tanto agoniata meta , ecco il patatrac e in una frazione di secondo mi ritrovo lungo e disteso per terra sorpreso e dolorante per l'inaspettata caduta.
Il dolore si fa sentire ma il ritrovare dopo la corsa Paolo ed altri amici di lunga data come i Fratelli Puerini nonchè l'amico Govons lenisce la sofferenza. Bello anche l'abbraccio della Valentina autrice di una gara maiuscola, la quale dopo avermi di nuovo baciato mi esorta ad essere presente alla sua prossima maratona pur sapendo che ormai la mia prima parte di stagione nelle vesti di maratoneta è giunta al termine. La messa è finita andate in pace...... per cui dopo la doccia decido di muovemi in anticipo rispetto alla tabella di marcia prevista e mi faccio accompagnare in stazione da Paolo alla ricerca del primo treno in partenza per Bologna.
Arrivato nel capoluogo felsineo tramite un Eurostar mi dirigo verso Milano e il viaggio, malgrado un ritardo di 20 minuti causato da un guasto elettrico,scorre piacevolmente grazie alla presenza di Micol una graziosa ragazza ferrarese che per motivi di lavoro abita nella triste periferia del capoluogo lombardo. Per lei ben abituata a vivere in una città a misura d'uomo qual è Ferrara non deve essere il massimo della vita ed ha in questo senso tutta la mia solidarietà.
Caro il mio amico Paolo la tua pacatezza ,disponibilità e amicizia dimostrata anche in questa occasione nei confronti del sottoscritto stanno a dimostrare che ,come si suol dire, la classe non è H2O e di come lo sport sia una fucina dove nascono e si consolidano rapporti significativi sotto l'aspetto umano. Grazie di cuore!Volevo ringraziare tutti gli amici incontrati ma una particolare menzione la riservo ai meravigliosi Fratelli Puerini i quali ,nelle occasioni in cui ci s'incontra ,mi riservano sempre una calorosa accoglienza.
HALLELUJAH!

martedì 6 marzo 2007

Laszlo: un forte vento dell'Est

Quando tre anni or sono bramoso di sperimentare nuove competizioni Ironman mi recai in compagnia dell'amico Max Contardo in Ungheria a Nagyatad per disputare l' eXtreme Man feci la conoscenza di Laszlo un ragazzo locale che stranamente parlava piuttosto bene la lingua italiana, il quale molto gentilmente era venuto in nostro soccorso in qualità d'interprete notando il comprensibile disagio di due brianzoli con l'idioma locale.....
Rimasi piuttosto sorpreso quando mi disse d'abitare nell'hinterland milanese emigrato dall'Ungheria e trapiantato in Italia per svariati motivi di natura sportiva. Concluse la gara ungherese piazzandosi in ottima posizione sfruttando i suoi trascorsi di ottimo nuotatore ed ex ciclista dilettante. Fino allo scorso novembre non ebbi più notizie di lui sennonché in occasione della Maratona del Ticino lo incontrai di nuovo mentre correvo , ma ahimé il fato decise che le nostre strade non s'incrociassero in quanto Laszlo partecipò alla mezza maratona mentre io completai (con molto dolore fisico causa maledetta vescica....) la canonica distanza di 42,195 km. Qualche settimana fa aprendo la casella di posta elettronica notai con immenso piacere una mail del sopraccitato Laszlo il quale desiderava tesserarsi con il Triathlon Lecco e mi chiedeva di contattare il Presidente Renzo per sapere la documentazione necessaria affinchè ciò avvenisse. Con molto entusiasmo feci da tramite ed ora un grande triatleta potrà gareggiare con il sodalizio lecchese. Ho chiesto all'amico ungherese di mandarmi una piccola biografia contenente i suoi trascorsi sportivi ed ora mi piacerebbe fare conoscere questo personaggio, fisicamente e caratterialmente molto dotato, ai visitatori del mio blog perchè credo che in futuro sentiremo molto parlare di lui, significativo atleta magiaro ma italiano d'adozione.
La fortuna d'abitare a soli 200 metri di distanza da una piscina olimpionica contribuì a far sì che il nostro Laszlo divenne ben presto un ottimo nuotatore partecipando a gare nazionali ed a qualche prova anche all'estero. A livello agonistico dedicò al nuoto 11 anni della sua carriera sportiva ma nel frattempo conobbe la MTB regalatagli a 14 anni dai suoi genitori e s'accorse delle sue ottime capacità di biker cosa che gli permise sin dalla sua prima competizione di ottenere la terza posizione finale. Mentre continuava a gareggiare con le cosiddette "ruote grasse" venne coinvolto dal suo professore di ginnastica a partecipare ad un triathlon sprint a livello regionale arrivando secondo e ottenendo il nulla osta per concorrere alle finali di Budapest dove ottenne un 34° posto. Nasce così la passione per la triplice disciplina e nel '99 , con l'amico meccanico ciclista, partecipa ad un Ironman a staffetta completando la frazione ciclistica in 5:03 senza avere mai superato i 70 km. in allenamento. Intrapresa l'avventura come ciclista su strada dilettante nel 2000, venne in Toscana per alcuni stage di preparazione e per competere in alcune gare nella nostra penisola, ma una volta abbandonato l'ambiente ciclistico si trasferì in Trentino e lavorò nel campo del turismo sfruttando le amene località trentine per allenarsi. Nuotando nel lago di Lavarone ,pedalando e correndo sulle fantastiche montagne alpine il colosso ungherese si mantiene costantemente in allenamento per poi effettuare durante l'estate quelle che a mio parere sono vere e proprie imprese sulle due ruote. Parte dall'Italia e con brevi soste raggiunge il paese natìo macinando quasi mille km. in sella alla sua bicicletta ,mettendo a dura prova il proprio fisico ma fortificando la propria mente, dormendo solo per poche ore su di una panchina......
Anche nel 2004 era partito dall'Italia e dopo 970 km coperti in quattro giorni raggiunse l'Ungheria dove si riposò per 10 giorni e poi partecipò all'eXtreme Man facendo segnare un eclatante 9:33 che gli valse un brillante 8° posto nella graduatoria finale.
In possesso di una laurea in scienze motorie dapprima era impegnato come istruttore di fitness in vari centri benessere e durante la sera in alcuni ristoranti ma resosi conto dell'enorme impegno fisico nel far coesistere le due attività ha ben pensato di dedicarsi solo all'insegnamento della ginnastica aerobica.
Ora la voglia di triathlon è ritornata fortemente ad ardere nel cuore di Laszlo e quest'anno lo vedremo impegnato su tutti i fronti ,dallo sprint all'Ironman ,deciso a togliersi quelle soddisfazioni sportive che sono alla sua portata considerando l' enormi potenzialità fisiche del triatleta ungherese.
Mi ha confidato che durante la stagione agonistica ormai alle porte ,vorrà gareggiare con il cuore ed io lo accolgo calorosamente tra noi amanti dello sport desiderosi di confrontarci con i nostri limiti umani.
Benvenuto Laszlo !

domenica 4 marzo 2007

Una buona Italia

L'Italia che non t'aspetti si piazza al secondo posto nel medagliere dei Campionati Europei Indoor d'Atletica Leggera disputatisi in terra d'Albione a Birmingham e questa clamorosa prestazione riporta in auge la nazionale azzurra. I nostri atleti conquistano 3 ori con Cosimo Caliandro nei 3000 metri ,Assunta Legnante nel getto del peso e con Andrew Howe nel salto in lungo, mentre si riconferma a buon livello Antonella Di Martino con l'argento conquistato alle spalle della stratosferica belga Hellebaut che sale sino a 2,05 metri. Le 2 medaglie di bronzo portano la firma di Bobbato negli 800 metri con un finale al fotofinish e Silvia Weissteiner nei 3000 metri femminili.
Volevo sottolineare l'esagerata, ed a mio modo di vedere fuori luogo, esultanza del nostro Howe dopo il grandioso balzo a 8.30 che gli è valso il primato italiano indoor e il gradino più alto del podio. Anche in queste situazioni ,soprattutto per rispetto nei confronti degli altri concorrenti, occorre mostrare la stessa classe messa in evidenza durante il suddetto salto. Non ho mai visto Jonathan Edwards durante uno dei suoi tanti epici triplici balzi perdere il suo innato aplomb.
Da segnalare il quarto consecutivo titolo indoor nei 60 metri ottenuto dall'esplosivo inglese Gardener e la vittoria nel salto in alto di un'atleta per il quale nutro un'ammirazione smisurata , lo svedese Holm il quale vanta un primato personale di 2,40 malgrado la sua statura non eccelsa (1,81 m.) . La sfida tra i superman nell'eptathlon maschile se l'aggiudica per la terza volta in carriera il ceco Roman Sebrle mentre storica la tripletta degli spagnoli nei 1500 con Higuero, Gallardo e Casado.
Vittoria contestata della Germania nella staffetta maschile 4x400 dove l'ultimo frazionista teutonico disturba visibilmente l'atleta russo che lo precede non consentendogli di lottare per la vittoria finale. Medaglia d'oro immeritata.