venerdì 7 settembre 2012

Sofferentemente felice.....

Che trio ! :-)
                                              Con Rino durante il pasta party
                                                                i primi 10 km
                                                  elenco vincitori del Powerman ......


.....perchè il Powerman Zofingen al pari dell'Ironman Lanzarote sono i due eventi sportivi a cui tengo maggiormente, un appuntamento irrinunciabile, una meta da raggiungere lastricata d'insidie ma per questo motivo più ricca di soddisfazioni.
Come lo scorso anno il duathlon più celebrato al mondo, con partenza ed arrivo a Zofingen località facente parte del Cantone Argovia, era valido come "ITU Powerman Long Distance Duathlon World Championships". Stesso parterre de roi dell'ultima edizione, con un vincitore sulla carta già designato, un asso pigliatutto della duplice disciplina. Ovviamente stiamo parlando del belga Jorie Vansteelant detentore della miglior prestazione in codesta prova, e marziano inarrivabile per gli altri contendenti al titolo.
E chi mi farà compagnia in territorio elvetico ? Franchino Viganò , il quale si cimenterà nuovamente sulla corta distanza accompagnato ,udite udite, da Roberto Babyface già finisher sulla lunga tre anni or sono.
Si è ripromesso di essere tra i partenti della celeberrima "Long Distance" l'anno prossimo, in occasione del venticinquennale per ben figurare. Il ragazzo è metodico ragion per cui prevedo un'ottima performance.
Estate calda come non mai poi, non appena si nomina Zofingen , arrivano i nuvoloni ed il meteo diventa nemico di noi amanti dello sport all'aria aperta.
Ritrovo del trio in Brianza e una volta varcato il confine di stato a Monte Olimpino inizia a piovere, per poi smettere prima d'arrivare alla temuta Galleria del San Gottardo dove si entra scaglionati , causando rallentamenti al traffico. Perdiamo una bella mezz'ora , ma era già preventivata quindi nessuna crisi di nervi o alterazioni dell'umore :-) Impressionante l'interminabile serpentone d'auto in direzione opposta alla nostra stimato in più di 10 km ....
Per la pausa pranzo stessa spiaggia, Buochs, stesso lago quello dei Quattro Cantoni. La temperatura tipicamente autunnale di quest'anno ci consiglia di consumare le nostre insalate di pasta o riso seduti all'interno dell'auto. Peccato perchè, senza questo grigiore e col sole, il panorama ne avrebbe assai giovato ed anche l'umore se si considera cosa potrà succedere l'indomani . Ricordo ancora l'angoscia provata in diverse edizioni della corsa , bagnato come un pulcino dalla pioggia, a rischio ritiro per ipotermia .
I bollettini meteo parlano di tempo nuvoloso con la probabilità di deboli pioggie accompagnate da temperature molto al di sotto delle medie del periodo, particolare non di poco conto . Alcuni tratti del percorso ciclistico si snodano in zone disdegnate dal sole, l'asfalto umido diventa viscido e pericoloso.

Al nostro arrivo a Zofingen contrariamente al solito tiriamo diritto in direzione Kungoldingen per scaricare i bagagli nel Ristorante Hotel Linde , gestito da una tipica signora del posto. Nessuna parola al di fuori dell'idioma locale, divieto di sorridere anche se ne abbozza uno quando paghiamo la camera :)
Ridiscesi nella zona nevralgica della manifestazione denominata Stadtsaal ritiriamo il pacco gara in breve tempo dopo aver ascoltato la parte finale del brifieng in inglese. Colgo l'occasione per conoscere personalmente Andrea Libanore , Presidente del Triathlon Pavese, molto carico nonchè timoroso perchè al suo esordio nel Powerman. E' sempre piacevole rivedere l'amico Paolo Sorichetti, conosciuto proprio qui un lustro fa e punta di diamante della spedizione italiana.
Sembrerebbe che la pioggia abbia deciso di concederci una tregua sicchè ne approfittiamo per rendere visita a due panifici - pasticceria e deliziare il palato con dolci tipici locali. Bontà assicurata !
Breve pennichella in hotel e poi ritorno per il pasta party dove il menu ricalca quello degli anni passati con due varietà di pasta,  insalata verde, pomodori ahimè andati a ruba e pertanto solo visti....
Considerando la cultura e tradizione culinaria della svizzera tedesca non si poteva pretendere di consumare della pasta al dente e tutto sommato posso ritenermi soddisfatto, eccetto il dover pagare le bevande. E' l'unico luogo dove ciò avviene e sinceramente la sola pecca organizzativa di un evento orchestrato magistralmente. Dello stesso avviso il gallego Costantino per gli amici  Tante ormai da svariati anni trapiantato poco distante da San Gallo, qui in veste non d'atleta ma bensì di giudice di gara. Scherzando si è ripromesso di mostrarmi un certellino rosso grande come una casa :-D
Finalmente incontro l'amico Rino accompagnato da Simone, presente ai nastri di partenza nel 2011 e vorremmo aggregarci a loro per una breve passeggiata nel centro cittadino senonchè ,mentre stiamo uscendo,Udo Siebert l'inventore del Jubilee Club mi blocca e ricorda la distribuzione dei pettorali sul palco per i facenti parte del suddetto Club.
Al termine della consegna con evidente imbarazzo del sottoscritto dinanzi alla platea, finalmente possiamo abbandonare la sala e concederci una passegggiata nel nulla assoluto di Zofingen sotto una fine pioggerellina. La domanda sorge spontanea: "ma la gente qui si barrica in casa prima di cena e vi rimane ? ". Luoghi d'aggregazione , a parte un locale , non ve ne sono .....
Annoiati dall'assenza di vita sociale e immalinconiti dal grigiore autunnale non rimane che infilarci sotto le coperte a guardare la tv, prima d'addormentarsi, pregando di trovare al nostro risveglio condizioni climatiche migliori ;-)
E come d'incanto alle 6.10 del mattino apro la finestra e la strada è quasi asciutta !!! Se vi fosse anche una temperatura più mite sarebbero le condizioni ideali per competere ma forse chiedo troppo e già entrare nel prato della magica Arena senza palta è una gran cosa. Depositati in zona cambio la bici e lo zainetto contenente l'abbigliamento per la frazione ciclistica, ci rifugiamo negli spogliatoi al calduccio raggiunti da Rino e Simone. Usciamo per un fugace test d'acclimatamento ma il buonsenso prevale in noi e rientriamo al coperto sino alle 8.30 , ora in cui volente o nolente si deve iniziare il riscaldamento pre gara.
Foto ricordo con Andrea &Co., scambio del tradizionale "'in bocca al lupo" e successivamente alla presentazione degli atleti di spicco, s'attende il colpo di pistola . Ed alle ore 9 ciò avviene...
La partenza della prima frazione presenta una salita tranello con pendenza della stessa a livelli d'omicidio colposo, per i vasti mediali, prima dell'entrata nel bosco dove purtroppo la strada continua a salire. Così pure le pulsazioni e cerco di rifiatare nelle lunghe e ripide discese conscio che ogni anno si ripresenta lo stesso flagello , rifare nuovamente l'ascesa iniziale dopo soli 5 km . In cima una camminatina è doverosa :-)
Uff è andata....ancora un paio di mangia e bevi e poi giù verso l'Arena laddove ad attendermi troverò un caloroso pubblico e la mia nuova due ruote.
Indosso il gilet windtex e, in groppa alla sopraccitata bici da crono, parto prudentemente per i tre giri da 50 km previsti, consapevole di dover gestire oculatamente l'energie nei primi due memore delle crisi patite in passato. Affrontare la risalita al Bodenberg alla terza tornata con le gambe "lesse" è come autocondannarsi a trascinarsi dapprima al secondo cambio per poi passeggiare durante gli "stordenti" saliscendi presenti negli ultimi 30 km.
Il cielo nuvoloso si presenta ,minaccioso di pioggia, solo in alcuni tratti del percorso ed il sole, purtroppo raramente, si degna d'uscire e sin dalla prima salita posiziono la catena sul 25. Questa regola varrà per le prime due mentre la terza, a tornanti con pendenze dolci , l'affronterò con rapporti più lunghi .
Scongiurato il rischio di pioggia l'unica preoccupazione è riuscire a gestirsi nei tratti dove la strada s'inclina sensibilmente e ti devi alzare sui pedali per non zigzagare . E ci mancava la caduta della catena !
Partono alcuni "vaffa" , il nervosismo sale ma ormai mancano poco più di 10 km al secondo cambio e quando scendi dalla bici ed entri nell'Arena festante l'adrenalina sale per poi ridiscendere allorchè inizia l'ultima impegnativa frazione.
Conosco alla perfezione il tracciato, so già dove dovrò alternare corsa e cammino , inutile sforzarsi di correre a velocità bradipe soffrendo oltre il dovuto. Non ho l'allenamento specifico per correre in salita a secco figuriamoci se lo debbo fare dopo 5 h abbondanti di gara. L'essere consci dei propri limiti è , a mio avviso, determinante per la corretta gestione in una prova d'endurance. Rincuorante ricevere l'affetto della gente, presente sulle tribune dell'Arena , quando si transita al termine del primo dei due giri da circa 15 km, ma il morale sprofonda ai livelli minimi in quanto si deve ripetere lo stesso movimentato percorso :-O
Vedo tra la gente Roberto , Franco ed ahimè Rino per cui deduco si sia ritirato :-(
Forza Italia ! gridano gli spettatori presenti sul percorso nella zona bassa e nel toboga dell'altipiano, raggiungibile da una impegnativa ed ostica discesa. In ogni caso sia che si salga o si scenda le sollecitazioni per i quadricipiti sono elevate e mi ritorna il sorriso a 2,5 km dalla fine mentre ridiscendo nella boscaglia in direzione traguardo ;-)
Che dolore,  ma sta discesa non finisce più !!!! Vedo in fondo dove termina la strada sterrata ed inizia il segmento asfaltato, mi godo l'ultimo km , ricevo i complimenti di chi comprende che sto per concludere la lunga fatica sportiva. Entro nell' Arena , calpesto il prato con entusiasmo, mostrando la festosità degna di un vincitore al superenalotto ! Poche centianaia mi separano da un altro sogno realizzato e ,ciliegina sulla torta,  prima di transitare sotto lo striscione d'arrivo alzo lo sguardo a destra e dalle tribune sento gridare il mio nome da Roberto, Franco e Rino. Braccia al cielo , felicità alle stelle , I SURVIVED ! come sta scritto sulla t-shirt consegnata ai finisher insieme ad una medaglia.
Gli spogliatoi sono vicini alla zona d'arrivo, una comodità desiderata da qualunque atleta al termine della competizione e potersi fare una doccia è tonificante per il fisico e la mente. Così come il massaggio fatto prima di mangiare un piatto di pasta e della verdura insieme a Paolo Sorichetti col quale è doveroso complimentarsi per la superba prestazione sfornata. Primo italiano al traguardo e primo di categoria.
Recuperati bici e zainetto in zona cambio, un saluto ed abbraccio agli amici e il "triumvirato" , salito in terra d'oltralpe, ritorna in patria felice d'aver affrontato e concluso una prova la quale, e lo ribadisco ogni anno, ti regala qualcosa di magico come se fossi protagonista di una fiaba. Si spera sempre sia a lieto fine e l'unica cosa certa, garantita, sperimentata nel corso degli anni è il mal di gambe . Il marchio di fabbrica del Powerman Zofingen compagno per i prossimi 3 o 4 giorni :-)
Complimenti a Franchino e Babyface Roberto per la loro gara e l' allegra compagnia , a tutti i finisher sopravvissuti tra i quali un altro amico italiano Luca Nascimbeni entrato a far parte del Jubilee Club.
E per finire anche al giovane Gabriele Rolla secondo nella short distance ma sicuro protagonista negli anni a venire sulla lunga.....
All'amico Rino dico di riprovarci il prossimo anno per togliersi la soddisfazione di mettere nel suo già ricco palmares sportivo anche questa chicca. Me racumandi ! ;-)

God bless you !!!