lunedì 28 febbraio 2011

Soddisfazioni podistiche ma soprattutto......


Donna Eliana ed il buongustaio ...;-)

Lo sguardo... perso del padrone di casa Catu  :-) 

......per il palato e come sempre a deliziarlo sono i gustosi pranzetti confezionati dalla Catu family, in compagnia di una schiera d'amici della stessa.
Ma prima del piacere si è consumato il dovere sportivo in quel di Treviglio dove,sotto un clima tipicamente invernale con una leggera pioggerellina mista a neve, ho corso una maratonina ben organizzata e ricca di partecipanti.
Al termine di un trittico impegnativo costituito da due mezze ed una maratona, con una contrattura al polpaccio destro appena smaltita grazie all'ausilio di un ultrasuono, il desiderio era quello di far un buon allenamento senza affaticarsi oltre il lecito. Sin dalla partenza vedo sfrecciare ai miei lati podisti indiavolati tanto che mi sorge spontanea una riflessione e mi chiedo " ma sto andando così piano?" . Non mi faccio influenzare da queste saette, proseguo col mio passo e mi prefiggo di procedere ad un ritmo discreto sino a metà gara. Rimango all'interno di un piccolo gruppo che a sua volta viene risucchiato da un'altro e proseguo sino al 13°-14° km assecondando l'inaspettato stato di forma giornaliero. Mi sorprende questa brillantezza muscolare, la reattività delle gambe, ma ho il timore di saltare da un momento all'altro perchè conscio d'esssere alla quarta gara consecutiva senza alzare il piede dall'accelleratore .
Vedo che man mano il gruppo si sfoltisce e si riduce ad un duo, io ed un ex compagno di squadra dei RB che mi si mette alle calcagna e seppur ansimante tiene il mio passo. Percepisco stia facendo il suo personale o comunque una prova a cui tiene in particolar modo allora mi volto ogni tanto e lo incito nei momenti di difficoltà. Perde contatto solo negli ultimi metri ma dopo il traguardo il suo abbraccio racchiude in sè la gioia ed i sani valori dello sport,quello vero, ovvero la condivisione di una sana fatica ed il coronamento di un sogno. Doccia imbizzarrita con alternanza di temperature dell'acqua che oscillavano dai 50 ai 10 gradi cosa poco gradita agli altleti :-)
Due chiacchiere con gli amici nel post gara e poi al ristoro....fritte accompagnate da qualche bicchiere di tè e poi via in direzione Lodi a casa degli amici Fabio ed Eliana. Menu pantagruelico come da copione composto da : un'ottima pizza con farina di kamut farcita di bresaola, un risotto alla salsiccia con grana padano, scenograficamente adagiato nella forma dalla quale era stato tolto lasciando solo la crosta esteriore.
Segue un mix d' insalata verde, pomodori,noci, pere, bresaola conditi con aceto balsamico ed olio per poi concludere in bellezza con torta di cacao e dolcetti ripieni di nutella, marmellata ai frutti di bosco ed arance.
Caffè , ammazza caffè e S.O.S. proveniente dallo stomaco ormai saturo di cibo :-O
Rientro a casa sempre accompagnato da una pioggia mista a neve dopo una domenica sportivamente ma gastronomicamente piuttosto intensa ;-)
Scontato e meritatissimo il ringraziamento per la coppia d'amici lodigiani ai quali rivolgo un abbaccio caloroso !

God bless you !

lunedì 21 febbraio 2011

Maratona con sorpresa finale....


Il mondo dello sport è affascinante perchè può regalarti sorprese inaspettate quando meno te l'aspetti e devi saperti gestire affrontandole come è successo ieri al sottoscritto così come ad altri maratoneti ritrovatisi, in prossimità del 30° km, in mezzo ad una fiumana di  partecipanti alla mezza maratona. Il serio problema è che quest'ultimi procedevano a ritmi molto inferiori rispetto ai nostri costringendoci, nei restanti 12 km, ad improvvisare slalom modello Tomba dei tempi d'oro. L'ignoranza d'alcuni podisti avrebbe necessitato un chiarimento vis à vis, ma ero troppo indaffarato a smaltire il nervosismo accumulato sin a quel momento per cui mi son districato come potevo ed ho pensato solo a concludere la gara. Detto ciò è sempre di grande richiamo poter usufruire, per la partenza e l'arrivo della prova, di una cornice storica come quella offerta dall' Arena di Verona l'anfiteatro romano simbolo della città scaligera assieme ai paladini dell'amore Giulietta e Romeo.
L'errore marchiano commesso da parte degli organizzatori è stato quello di far partire le due competizioni a distanza di 1ora e 15 min l'una dall'altra congestionando gli ultimi 10 km corsi all'interno del centro cittadino dove le strade son strette e prive di vie di fuga.
Alla fine della fiera mi son preso la soddisfazione di riscattare la sofferente ed opaca prova dello scorso anno dove, causa annoso infortunio, dovetti sottopormi a lunghe camminate per poter giungere al traguardo. L'orario d'inizio della Verona Marathon  è fissato per le 9, quindi occorre scendere dalla branda prima del gallo dopo aver maledetto la sveglia del cellulare per il brusco risveglio causato dalla sua vivace suoneria. Il tempo di vestirsi, salire in auto, prelevare l'amico Ale  e dopo un viaggio non stop arriviamo al parcheggio Passalacqua per poi dirigerci in Piazza Bra centro logistico di tutta la manifestazione.
Qualche problema riguardo il recupero della busta contenente il pettorale, ma poco dopo le 8 la ricevo attacco lo stesso con le spille alla canotta ed una volta depositata la borsa sul camion non mi rimane che il tempo di posizionarsi sulla linea di partenza. Pronti via ed imbocchiamo Corso di Porta Nuova, maestoso per la sua ampiezza, indi si percorrono le vie periferiche della città ed un andirivieni  costeggiando il fiume Adige. Nel tratto in leggera salita che ci riporta verso il centro avverto i primi segnali di stanchezza ed ha inizio una lotta serrata contro i pensieri negativi, i quali affollano una mente ormai poco propensa a soffrire. A tutto ciò dobbiamo aggiungiere l'ulteriore disagio generatosi dalla spiacevole situazione sopra descritta e quindi un'eccessivo spreco d'energie nervose.....
Galvanizzante il passaggio all'interno della celebre Arena, all'uscita dalla quale si vede sullo sfondo lo striscione d'arrivo e, come spesso accade, si spendono le residue energie corporee per giungere a braccia alzate sotto il traguardo.
Ero talmente annebbiato dalla fatica che stavo per varcare erroneamente quello della mezza maratona ma un repentino cambio di direzione mi ha condotto sulla retta via :-)
Un bis di trofie, una deliziosa cioccolata con panna e per defaticare, dopo lo sforzo ,un bel giretto nell'affollate vie del centro. Ite missa est... e meno di due ore dopo ero già fra le mura domestiche.
Anche stavolta dovrei elencare una moltitudine d'amici coi quali mi son intrattenuto prima e dopo la prova. Un grazie di cuore a tutti quanti !

God bless you !!!

lunedì 14 febbraio 2011

Maratonina città di Lecco

foto Jarno Vannucchi
Fatica!

Vicina a casa , la comodità d'alzarsi ad un'ora decente, salutare i numerosi amici della zona.....
Questi i tre motivi principali che mi han spinto ad essere presente alla mezza in quel di Lecco e col senno di poi la scelta si è rivelata azzeccata in quanto, malgrado la sofferenza patita, ne è venuto fuori un ottimo allenamento. Bello il siparietto pre gara con Claudio e l'amica Cinzia, ironica al punto giusto per cui spesso pungolata e amabilmente presa in giro dal sottoscritto. La bellezza dello sport amatoriale è propria quella di considerare l'evento sportivo non fine a se stesso, ma un valido motivo per fare i burloni e passarre momenti spensierati in compagnia. Con immenso piacere ho riabbracciato l'amico valtellinese Franco e l'intera famigliola durante il pasta party allestito al primo piano del Pala Taurus nel dopo gara.
Esauriti i saluti di rito mi dirigo al parcheggio chiaccherando col lodigiano Giuseppe e risalito in auto non mi sembra vero d'esser nuovamente tra le mura di casa al termine di un viaggio durato meno di mezz'ora ! :-O
Ma domenica si tornerà alla classica lavataccia per partecipare all'ennesima maratona....

God bless you !!!

martedì 8 febbraio 2011

Maratonina all'emiliana.........

Ameee dai che l'è finida .... :-)

Il Monterosa della sera prima ;-)

......quindi D.O.P. perchè in queste lande la nebbia non offusca la mente e di conseguenza le capacità d'organizzare eventi podistici dove l'atleta vien trattato col guanto di velluto, coccolato e può godere di tutti i servizi a lui necessari prima , durante e dopo la gara.
Dopo l'inevitabile periodo di riposo post Montefortiana ero curioso di verificare la mia condizione di forma fisica convinto d'aver dato il meglio di me stesso nel dicembre scorso con buone prestazioni a Reggio e successivamente a Calderara. Fisico poi spremuto sino all'ultima goccia nei frantoi del Brembo, all'ultramaratona corsa sulle sponde del fiume Lamone e poi a Monteforte :-)
Il calendario proponeva, oltre alla patinata Mezza delle Due Perle già corsa lo scorso anno, un'identica prova nella Città del Tricolore vale a dire la Maratonina in Santa Croce e la cosa m'attirava perchè a Reggio Emilia ci torno sempre volentieri.
L'occasione era ghiotta per poter condividere il w.e. con l'amico Ciro detto Cirinho residente alla periferia della città , il quale non era sicuro di potermi ospitare perchè vi era il rischio di un possibile turno lavorativo domenicale. Ottenuto il benestare dal pittoresco e simpaticissimo Ciro, in men che non si dica avevo già provveduto a stampare i biglietti del treno ed a preparare la borsa per partire....
A metà pomeriggio dello scorso sabato, caratterizzato da  temperature primaverili, giungo in stazione dove trovo il fido "Cirinho" pronto ad accogliermi al grido di "Forza Inter !" lui che vive, soffre e gioisce per la squadra di patron Moratti senza però venir meno alla sua enorme passione , la corsa di lunga lena. L'ultima sua impresa podistica targata 2010 è stata la Spartathlon , mitica prova che si corre da Atene a Sparta e particolarmente impegnativa perchè i km da coprire son ben 246 ! Si è allenato con grande impegno per coronare il suo sogno e sta proseguendo la sua preparazione in vista della 9 colli running passando per la 100km di Seregno dove son sicuro riuscirà ad infrangere il muro delle 8h. Un peperino di soli 50 kg con un grande temperamento e sempre sorridente, quindi molto vicino alla mia filosofia d'intendere la pratica sportiva.
Prima di ritirare il pettorale discutiamo amabilmente con lo speaker della manifestazione Roberto Brighenti personaggio ben noto a tutti gli appassionati podisti, poi decidiamo di raggiungere l'abitazione di Ciro ed una volta posata la borsa ceniamo in una pizzeria d'asporto lì vicino.
L'idea sarebbe quella di gustarci un gelato in centro città o magari bere solo un caffè ma dopo un lungo girovagare dobbiamo rinunciare all'idea perchè i locali stanno chiudendo e quindi propendiamo per una birreria fuori città. Uno dei proprietari è collega di lavoro di Ciro quindi la coppa gelato ordinata è ben carica di panna montata seppur di dimensioni non consone alla golosità del sottoscritto :-D
Meglio mettersi sotto le coperte perchè la temperatura è scesa notevolmente e difatti l'indomani di prima mattina osservando i campi brinati s'evince che la temperatura è al di sotto dello zero. Il sole però ,nelle ore successive, riscalda con vigore l'aria e si può godere del tepore dei suoi  raggi mentre in griglia di partenza s'attende il via della gara. Partenza ed arrivo sono situati vicino al Centro sociale Tricolore poi si correrà in periferia con alcuni tratti caratterizzati da un manto stradale seriamente danneggiato e non avendo fatto alcun tipo di riscaldamento pre gara l'avvio non mi sembra dei migliori. Invece a quanto pare non è così poichè, nonostante l'inevitabile stanchezza , in prossimità del 10° km chiedo ad un ragazzo il passaggio cronometrico e rimango stupefatto......
Ciro m'aveva informato della presenza di due cavalcavia nella seconda parte del percorso e purtroppo il primo dei due, localizzato all'altezza del 15°km, si rivelerà piuttosto lungo e deleterio per i miei quadriciti. Il colpo di grazia mi verrà inferto dal secondo, situato ad un km dal traguardo, ma ormai lo striscione d'arrivo è vicino e transitarci sotto pone fine alla mia sofferta...fatica.
Un bicchiere di tè caldo al ristoro prima della classica doccia, seguita a ruota dall'assaggio di due fette di polenta arrostita, una quantita indefinita di biscotti e dell'ottimo vin brulè ! ;-)
Il rientro è avvenuto, in compagnia dell'amico Marco, gentile nel lasciarmi a San Donato Milanese da dove,tramite metropolitana, ho potuto raggiungere la stazione milanese di Porta Garibaldi. Il classico treno regionale che "ferma in tutte le stazioni" mi ha riportato a 2 km dal paesello.
Grazie di cuore al simpatico Ciro per l'ospitalità e la sua contagiosa positività capace di risollevarti l'umore...

God bless you !!!