giovedì 8 settembre 2011

E ci mancava poco che......

Squisiti !!!

Pasta scotta con patate :-)

prima frazione di corsa

in sella tra una discesa di catena e l'altra....
Arrivooooooooo !!!!!

10 anni di fatiche

..... un banale problema meccanico potesse privarmi della gioia di transitare, per la decima volta consecutiva, sotto il traguardo di una gara a me molto cara.
Sin dall'inizio dell'anno non ho fatto mistero di considerare come evento clou della stagione, dedicata alla multidisciplina, il consueto appuntamento d'inizio settembre col Powerman Zofingen. Quest'ultimo tra l'altro ritornava ad essere, dopo 12 anni, "ITU Powerman Long Distance Duathlon World Championships" quindi era scontata la presenza della crème della specialità col belga Joerie Vansteelant favorito d'obbligo in campo maschile mentre l'ungherese Erika Csomor lo era per il gentile sesso. L'atleta magiara, vincitrice delle ultime sette edizioni, cercherà d'eguagliare il record dello svizzero Olivier Bernhard trionfatore per ben otto volte.
L'ho scritto in tutte le salse, e lo ribadisco una volta di più, riguardo il prestigio derivante dal concludere una prova simile, ricca di fascino ed impegnativa nella Mecca del duathlon mondiale.
L'obiettivo dichiarato era l'accesso al Jubilee Club dove sono racchiusi tutti coloro i quali hanno concluso la gara per almeno dieci volte ed il sottoscritto era tra i papabili all'ingresso in quanto già nove volte finisher. Un prestigioso sogno costruito con costanza, motivo per cui ero assai smanioso di poterlo coronare.
Considerata la sfortunata prova a Sommieres volevo trovare un modo per risollevare il morale all'amico Franco, ridargli nuovi stimoli sportivi e ci son ampiamente riuscito proponendogli d'assaporare l'ebbrezza e l'atmosfera magica di Zofingen. Ha accettato di buon grado il mio invito iscrivendosi alla gara sulla distanza più breve e sabato mattina dopo aver sistemato armi ( bici ) e bagagli ci siam diretti oltre confine. Inevitabile coda per accedere al tunnel del San Gottardo e  prima sosta in un paesino affacciato sul Lago dei Quattro Cantoni per un pic nic a base di pasta fredda condita con tonno e una squisita mela. Il clima gradevole mi fa pensare alle avverse previsioni meteo previste per il giorno seguente e come spesso accade durante il Powerman la pioggia è ospite indesiderata, assurta quasi a simbolo dell'evento.
Arriviamo a destinazione all'una di pomeriggio e con la coda dell'occhio riconosco la solita pasticceria-panificio, ogni anno tappa irrinunciabile per gustarmi un dolcetto diventati alla fine due sia per me che per Franco :-)  Rivedo Udo Sibert , il tedesco fondatore del Jubilee Club, ragazzo gentile e cordiale il quale sorridendo mi confida d'aver già preparato la t-shirt verde da consegnarmi durante la cerimonia di premiazione. Gli rispondo di non averla ancora meritata ma sicuramente farò del mio meglio per poterla ricevere dalle sue mani....
Prima di salire per il briefing incontro e saluto Alberto dell' Atletica Lambro, già conosciuto in passato, il suo compagno di squadra Alessandro, ed il mantovano Nicola . Il trio è all'esordio ed ovviamente sono tutti quanti preoccupati per la difficoltà del percorso cosicché cerco di smorzare la tensione ed essere realista con loro. Non di rado vi è la tendenza ad esasperare la durezza delle gare cosa a me piuttosto fastidiosa quindi ritengo opportuno evitare di creare falsi miti. A metà pomeriggio in compagnia di Franco passiamo al Gasthof dove sarà ospite e con nostro grande sorpresa notiamo l'imbarazzo del ragazzo quando gli mostriamo la lettera di prenotazione. La camera non è affatto pulita al contrario della mia situata però in un altro Gasthof a Muhletal una frazione di Zofingen dalla quale si può godere del classico panorama svizzero composto da vaste distese di prati verdi e deliziose casette :-)
Breve pennichella poi Franco, seguendo il mio esempio, vuole saldare la camera e siamo concordi che i 60 franchi da lui sborsati sono un furto se paragonati ai miei 35 :-O
Ormai la frittata è fatta quindi torniamo alla Stadtsaal per il pasta party cercando di sopportare l'elevata temperatura interna e non pensare a cosa significa cuocere la pasta al dente ;-)  Dobbiamo mettere in preventivo la scarsa propensione per la cucina mediterranea riscontrabile in un cantone della Svizzera tedesca ed accontentarci di quel che passa il convento. Uscire a cena in un ristorante svizzero significa svenarsi inutilmente considerato il cambio sfavorevole ed i prezzi alle stelle. In ogni caso il pasto è stato soddisfacente mentre la calura divenuta insopportabile ci consiglia di fare una passeggiatina nel centro cittadino per permettere a Nicola di cenare. Dalla smorfia facciale avevo percepito fosse poco attratto dal menu del pasta party quindi tutta la truppa ha deciso di fargli compagnia. Lancio l'idea di un gelato mentre passiamo davanti ad un bar gelateria, decidiamo di sederci e Nicola si fa portare una caprese. Vado a prendere un cono e chiedo alla signora quanti franchi devo darle per due palline di gelato e quando sento rispondere 7 vorrei rotolarmi per terra dalle risate. Mi sembra "leggermente" esagerato pagare l'equivalente di 6 euro per un minuscolo cono quindi m'accontento di una sola pallina al pistacchio....
Seduto al tavolo di fianco al nostro sento un ragazzo, tale Luca Montani, ordinare un panino in italiano e successivamente alle presentazioni di rito dice d'aver pensato di partecipare al Powerman stimolato ed incuriosito dalla lettura dei miei passati racconti inerenti a questa prova. Lo ringrazio per la stima e gli ribadisco d'esser contento di poter condizionare positivamente sotto l'aspetto puramente sportivo i lettori del blog e lui ne è un esempio lampante.
Per non farci mancare nulla, al termine di una giornata tipicamente estiva, ecco l'inaspettata entrata in scena di un bell'acquazzone serale,sperando cessi di piovere durante la notte per evitare allagamenti  della zona cambio. Note positive di questo appuntamento sportivo sono la sveglia non terribilmente mattutina come accade negli IM e l'assenza della frazione natatoria quindi andrò alla partenza molto più rilassato. Vado a letto intorno alle dieci di sera, riesco a dormire tranquillamente, a parte un paio di stop notturni, e sono sveglio ancor prima che ciò avvenga traumaticamente attraverso la suoneria del cellulare ;-)
Due succulente barrette ricoperte di cioccolato, un paio di bicchieri d'acqua e la colazione è presto fatta. Apro la portafinestra della camera e tiro un bel sospiro di sollievo allorché noto l'assenza di pioggia nonostante la presenza di nubi basse e molta umidità. Rimango sorpreso dalla temperatura dell'aria stranamente elevata e con largo anticipo sento squillare il cellulare, segnale dell'arrivo di Franco. Una decina di minuti dopo le 7 ed abbiamo già parcheggiato l'auto.Montata la ruota anteriore e provata la bici ci dirigiamo in zona cambio ed all'entrata rivediamo Giacomo Maritati, amico col quale ho condiviso tante avvenimenti sportivi , anch'egli stupito dall'insolita calura. Deposito sul prato lo zainetto contenente tutto il materiale coprendolo con del cellophant,  necessario ad evitare brutte sorprese mentre correremo la prima frazione di corsa e di seguito ci rifugiamo negli spogliatoi per cambiarci. All'uscita dalla struttura corricchiamo accanto all'Arena , assistendo al primo passaggio della gara femminile ed ammazziamo l'attesa con battute scherzose. Franco ci saluta, m'infilo tra i partenti dietro ai big della specialità, vestiti con le divise della loro nazione ed il loro nome ben impresso. Triste notare la cronica assenza d'atleti italiani élite al via di una competizione così prestigiosa e mi verrebbe da dire che "gli assenti hanno sempre torto"......
Sprovvisto come di norma d'orologio chiedo a Giacomo quanto manca allo start e non passa un minuto che già sbuffare sulla prima erta di giornata con picchi di pendenza simili a spine nei quadricipiti ma siamo solo all'antipasto quindi giusto faticare senza eccedere troppo nello sforzo evitando d'accumulare inutile acido lattico. Ho preferito camminare per qualche metro quando nella seconda tornata son transitato nuovamente sulla salita killer :-)
Sprovvisto dell'abitudine a pedalare subito dopo aver corso, sono conscio di patire il primo cambio ed i marcati saliscendi della boscaglia sopra l'abitato di Zofingen mi costringono ad una partenza piuttosto agile. Non piove, l'umidità è fastidiosa ed abbasso di molto la zip del gilet windstopper indossato in quanto temevo la presenza di pioggia e freddo. Dicono arriverà cammin facendo...
Evito di spingere rapporti duri nei tratti in piano consapevole della necessità di risparmiare le gambe in vista del terzo giro dove di solito pago pegno soprattutto sull'ascesa verso il Bodenberg storico colle del Powerman Zofingen. I primi 50 km volano via senza intoppi, ripercorro le due salite più impegnative e pur soffrendo mantengo un discreto passo anche se debbo fermarmi in un paio d'occasioni per risistemare la catena caduta sull'interiore. Il bello, anzi il brutto, deve ancora venire ed all'altezza dell'80° km la catena scende in discesa, non posso arrestare la mia marcia immediatamente e quando lo faccio me la ritrovo tutta attorcigliata. Vani i tentativi di riallineare le maglie e riportarla sulle corone, ho le mani completamente nere perchè ormai ho levato sia lo sporco che il grasso lubrificante. Sono sconsolato perchè lontano dai centri d'assistenza collocati a metà ed al termine del giro quindi lo spettro del ritiro è quasi una certezza, salvo miracoli. E lassù qualcuno mi ama !!!! Vedo arrivare una motocicletta con a bordo un giudice di gara intento a colloquiare con un atleta, lo fermo e disperato gli spiego il problema. Col prezioso aiuto del motociclista in tre veniamo a capo della situazione e posso ripartire con tanta rabbia addosso ed un preoccupante cigolìo della catena terrorizzato da unaa possibile rottura della stessa. Quando supero qualcuno noto lo sguardo stranito di chi sente un fastidioso rumore provenire dalla mia "due ruote" e sinceramente provo un certo imbarazzo :-)
Percorro gli ultimi km del secondo giro combattuto sull'opportunità o meno di recarsi dal meccanico al passaggio da Zofingen ma tiro dritto cercando di  ritrovare la calma e l'energie nervose disperse per affrontare nuovamente le tre salite mancanti. Non c'è nulla da fare, pago sempre dazio arrancando sui pedali mentre salgo verso il Bodenberg e se avessi potuto utlilizzare il pignone del 27 l'avrei benedetto ;-)
La catena continua ad emanare lamenti, non le dò retta e proseguo come una brava formichina evitando di sprecare energie alquanto indispensabili nei movimentati 30 km finali dell'ultima frazione. Ultimo strappetto finale a cui segue un vialone a metà del quale svoltando a sinistra si ritorna in zona cambio. Finalmente è finita sta tortura !!!!!
Cambio di scarpe, indosso la canotta sociale, visiera e riparto sapendo il "mangia e bevi" podistico che m'aspetta :-O Inizia a piovere mentre corro il primo tratto asfaltato in leggera ascesa seguito da uno assai impegnativo, e già in questo frangente affiora il desiderio di camminare. Piccola tregua sino all'ingresso nel bosco laddove ha inizio il salitone "fronteggiato" alternardo corsa e cammino. Arrivo al primo ristoro , consumo un gel e bevo, riprendo a correre sul piano a buon ritmo sino al 3° km quando sconcertato noto un cambiamento di percorso rispetto gli anni passati .Noooooooo un'altra salita!!! Terminata ufffff :-O  Significativa la discesa per raggiungere un altipiano caratterizzato da una serie di ghirigori con tratti di percorso che s'intersecano sino al giro di boa per poi ritornare, sempre sballottati, al punto di partenza situato all'interno dell'Arena. Assurdo cercare di correre stringendo i denti quando la pendenza del terreno non è digerita dai vasti mediali quindi  la tattica adottata è quella di camminare per riprendere fiato cercando di recuperare nei segmenti meno impegnativi. Il metodo adottato dà buoni frutti ed al primo passaggio nei pressi del traguardo vedo Franco, lo saluto, apprezzo il tifo del pubblico presente sugli spalti e sfrutto questa scarica adrenalinica per ripartire di slancio alla volta della seconda via crucis :-)
Le passeggiate in salita aumentano con l'aumentare delle difficoltà altimetriche, il morale è alto e mi trovo a pochi km dal realizzare un sogno sino a poche ore praticamente compromesso. La pioggia aumenta d'intensità, si scatena un violento diluvio quando a meno di 3 km dall'arrivo incrocio Giacomo, ci diamo un cinque volante, si complimenta con me e questa immagine del nostro incontro rimarrà a lungo dentro me. Discesa verso l'ingresso dell'Arena per il classico giro d'onore, l'acqua è ad altezza caviglie ma non sto correndo, volo verso la gloria, una gioia indescrivibile, un brivido lungo tutto il corpo. E' fatta Ame !!!! :-D
Ricevo la medaglia ed i complimenti di Mr. Ruf ,Presidente del Powerman Zofingen. Bagnato fradicio raggiungo infreddolito gli spogliatoi, rivedo Franco contento della sua gara, e rinasco al termine di una doccia bollente. Massaggio, un primo piatto di pasta accompagnato da una birra analcolica mista a coca cola poi alle 19 ritorniamo a far la sauna al pasta party . Bis di risotti e, udite udite , al bar dove distribuiscono bibite e caffè una signora gentilmente comunica che i gelati sono gratis ! Siamo ancora in Svizzera o ci hanno teletrasportato in un altro paese senza preavviso ? :-D
Breve premiazione per il sottoscritto ed un altro atleta con consegna della t-shirt verde da parte di Udo e una piccola spilla d'oro dal Presidente Ruf, rito celebrativo per sancire l'entrata nel Jubilee Club. Mi sento tremendamente a disagio in simili situazioni però fortunatamente si è svolto tutto rapidamente per la gioia mia e di Franco ansiosi di far ritorno a casa.
Siam partiti sotto una pioggia battente ed arrivati in Brianza ritrovando le stesse pessime condizioni atmosferiche col cuore pieno di felicità e la mente infarcita di ricordi. Nessuno potrà cancellarli, rimarranno eternamente impressi nella nostra memoria e nel momento in cui li vorremo riesumare godremo delle stesse benefiche sensazioni provate in quel giorno....
Ringrazio Franco piacevole compagno d'avventura rivisto finalmente finisher e felice per aver portato a termine un'esperienza indimenticabile.

God bless you !!!