martedì 20 dicembre 2011

Everything must change.....





"Everything must change, nothing stays the same,
Everyone must change,No one stays the same..."

Prendo spunto da questa splendida canzone di Oleta Adams per ufficializzare il mio passaggio,nella prossima stagione agonistica legata alla multidisciplina , all' Aethalia Triathlon capitanata dall'inesauribile amico ed abile organizzatore dell' Elbaman , Marco Scotti.
Direi esagerata la presentazione del mio arrivo nel sodalizio elbano scritta da Marco sul blog della società http://aethaliatriathlon.blogspot.com/ e son arrossito mentre la leggevo :-O
Grazie a Marco per la regale accoglienza ed un abbraccio ai nuovi compagni elbani recentemente colpiti dalla tragica alluvione ma capaci di risollevarsi col loro spirito battagliero .

God bless you !!!

mercoledì 14 dicembre 2011

Fisicamente decima....to

foto modenacorre.it
Sguardo assente sul vialone finale :-O

foto Morselli
l'indisciplinato Ciro :-)

Ragionando a mente fredda ,come lo era tutto il mio corpo negli ultimi sofferenti 12 km della maratona corsa tre giorni or sono , mi debbo ritenere soddisfatto se ripenso che la settimana prima avevo la cavità poplitea del ginocchio sinistro gonfia. Malgrado il versamento l'ecografia fatta scongiurava la presenza di una lesione muscolare ma l'edema era esteso e con l'aiuto della tecar son riuscito ad eliminarlo. Quando Renzo, forte maratoneta collega del fedele fisio Cris, ha "tecarizzato" per l'ultima volta la zona dolorante era dell'idea che sarebbe stato opportuno evitare di correrci sopra 42 km.
Purtroppo mi conosce sin troppo bene ed in accordo coi gentili organizzatori della Maratona di Reggio Emilia ho potuto prender tempo, per decidere se schierarmi al via, sino a 48 ore dalla gara. Ero motivato dall'opportunità di giungere a 10 partecipazioni di quella che io ritengo sia la miglior maratona in Italia per logistica ed organizzazione.
Sebbene preoccupato per il dolore fuoriuscito in Sardegna, un'inizio di fascite plantare, a metà pomeriggio di sabato salutavo, sotto uno dei ponti di Calatrava, il folletto napoletano Ciro, il quale s'era detto contento d'ospitarmi per la notte di sabato. Prima tappa di giornata il ritiro del pettorale.
Fortunosamente siamo riusciti a scovare un parcheggio nei pressi del palazzetto dello sport, fulcro  per l'intero week-end della kermesse reggiana. Al suo interno oltre al ritiro del pettorale e del gadget previsto (una bella maglia tecnica a maniche corte) si potevano visitare i pochi stand presenti mentre la domenica si sarebbe trasformato in spogliatoio e deposito borse per i maratoneti.
Sabato sera ritrovo con alcuni amici romani di Ciro, una coppia di reggiani e due ragazze modenesi ma la scelta della pizzeria si rivelerà una bufala colossale con un rapporto qualità- prezzo scadente....
L'indomani alle 6.20 mi risveglio piuttosto demotivato, speranzoso di non ripercorrere il supplizio sportivo fiorentino e seppur armato di pomata riscaldante d'applicare sulla pianta del piede non avverto il calore sperato. M'innervosisco ulteriormente perchè l'effetto riscaldante avrebbe dovuto teoricamente alleviare il fastidio. Con Ciro raggiungiamo il palazzetto, ci cambiamo, poi ritrovo gli amici del gruppo podistico dove sono tesserato capitanati dal Presidente Giovanni  ed è un piacere riabbracciarlo dopo tanto tempo. Esco a corricchiare verificando come risponde alle sollecitazioni della corsa la presunta fascite e le sensazioni sono pessime, ma il tempo è ormai scaduto perchè si entra in griglia ad attendere il via.
Per farla breve, bastano un paio di km e non avverto più alcun fastidio fisico, l'umore torna a buoni livelli perchè son conscio, dopo le vicissitudini fisiche dell'ultimo periodo, che sarà un successo finirla...
Al passaggio della mezzamaratona noto con piacere, sul display posizionato accanto al tappeto del rilevamento chip, il buon ritmo tenuto sino a quel momento illudendomi di poter concludere degnamente la prova. Non ho fatto i conti con l'oste, in quest'occasione rappresentato dal freddo, il quale s'impossessa della muscolatura in toto anche quella facciale ed a nulla valgono i tentativi di rianimarla con spugnaggi d'acqua calda. Ho anche desiderio di bere come se fosse estate ed invece paradossalmente sto soffrendo il freddo!!!
Sprofondo moralmente per l'inaspettato calo termico ed ovviamente prestazionale , sfruttando i ristori del 30°e 35° km per saziare il desiderio di sete, bevendo complessivamente 9 bicchieri tra acqua, sali e coca :-O
Trascino al traguardo quel poco d'atletico rimasto dentro me, camminando qualche tratto e negli ultimi 50 metri scarico la rabbia accumulata accelerando per poi afflosciarmi privo di forze al di là del traguardo. Al ristoro continuo a bere intensamente e mai capirò quale è stata la causa di questo tracollo fisico. Credo sia riconducibile all'aver sottoposto il fisico a competizioni ravvicinate e, nel caso specifico di Firenze, corso sopportando per molti km un fastidio fortunatamente non trasformatosi in lesione muscolare. E non dimentichiamoci gli anni che passano ed il logorìo corporeo causato da 15 anni di gare.;-)
Nella filosofia sportiva del sottoscritto, come ben sapete molto amatoriale, si deve sempre accettare il verdetto del campo...
Nota positiva il pranzo al self service nel dopo gara, con un'appetito degno di un leone ed il vassoio svuotato in un battibaleno :-O
Faccio in tempo ad incrociare Ciro ringraziandolo per l'ospitalità e rinnovo qui la gratitudine ed aggiungo un abbraccio fraterno all'interista più incallito che conosca :-)

God bless you !!!

lunedì 12 dicembre 2011

Non stop d'emozioni in terra sarda.....

Corbezzoli : una leccornìa !!!
in lingua sarda .....
Crema Catalana :-)

Gradito ritorno nell'amata Sardegna per la presentazione del libro scritto dall'amico Luigi Mundula "Io e la maratona., una passione infinita" dove compaiono alcune perle di saggezza di codesto blog....
Atterro ad Alghero mercoledì scorso e non appena poggio i piedi al suolo sardo noto il tradizionale vento sardo ed il brusco cambiamento climatico. L'escursione termica è di ben 15 gradi in quanto alla partenza da Orio al Serio il termometro segnava 0 gradi :-O
Baci ed abbracci con Luigi, il quale mi conduce ad Ozieri cittadina in provincia di Sassari dove vien il mal di mare solo a percorrere una parte dei numerosi saliscendi che la caratterizzano. A dominare il panorama è arroccata la bella abitazione di Luì ( così lo chiamano gli amici ....) ed al nostro arrivo trovo la simpatica famigliola di quest'ultimo pronta ad accogliermi con la tradizionale ospitalità sarda ;-)
La moglie Antonella è indaffarata a preparare il pranzo e nel frattempo le illustro quel che si domostrerà solo un vano tentativo di "trattenermi" a livello culinario per non riguadagnare l'uscio di casa in Brianza con le sembianze di un elefante marino :-O Ma come posso resistere alle lasagne al forno cucinate sapientemente dalla mamma di Antonella?
Luigi si dice ansioso per la presentazione del libro, inserita dal Comune di Ozieri in una rassegna denominata "Incontri con l'autore", e speranzoso in una buona affluenza. Prima di passare presso la Sala Conferenze del Centro Culturale San Francesco facciamo sosta in pasticceria per ritirare qualche vassoio di pasticcini. Sono onorato di poter sedere al fianco dell'autore nonchè del suo mentore per quanto concerne la corsa di lunga lena, ossia Fausto. A fare da speaker ed orchestrare la serata un altro amico di Luigi tale Michele dotato di una buona parlantina mentre Tore cura la proiezione delle immagini. Apre le danze il Sindaco della cittadina poi Michele legge alcuni capitoli del libro e quando Luigi prende in mano il microfono per presentarmi al pubblico sono visibilmente imbarazzato. Tutto fila liscio ed al termine della presentazione Luigi riesce a vendere una discreta quantità di copie del libro e lo vedo raggiante mentre scrive dediche a raffica . Eia ! ;-)
Il buffet, composto da tramezzini, i sopraccitati pasticcini e da deliziosi amaretti stuzzica la mia innata golosità e non chiedetemi quanto ho mangiato perchè la memoria in questi casi fa cilecca :-)
Comincio a percepire poco distante dal tallone destro un leggero fastidio e quando la mattina seguente, appena sveglio, premo la zona tra il calcagno e la pianta del piede avverto dolore . Calzo le scarpe, simulo una corsa nel salotto di casa e seppur con sensazioni non ottimali decido di non rinunciare alla sgambatina con Luigi e Tore rivelatasi assai piacevole nonostante un vento a tratti fastidioso. Spettacolare il pranzo a casa della suocera di Luigi con una nota di merito per i sublimi ravioli ripieni di ricotta e spinaci. Doveroso ed opportuno il bis cosa che ha reso felice la padrona di casa rimasta positivamente sorpresa dall' appetito del sottoscritto.
Avrà ripensato alla frase con la quale m'aveva accolto, vale a dire "ma sei magro non hai bisogno di correre !" ed a posteriori  si sarà ricreduta :-D 
Con grande stupore vengo a conoscenza che i genitori di Antonella e lei stessa hanno vissuto per diversi anni a Zofingen , quindi ci si ritrova a parlare di Powerman con loro, incuriositi da questa competizione. Luigi si propone di riaccompagnarli il prossimo anno per assistere alla gara e spero tanto si possa concretizzare questo simpatico ritorno al passato.
Pomeriggio trascorso al campo comunale per assistere all'esordio vittorioso con tanto di gol, di Oscar, figlio di Luigi contento ed orgoglioso del suo erede così come la madre Antonella e la sorella Gaia presenti sugli spalti accanto a me. Prima di cena giretto nel centro di Sassari dove posso ammirare Piazza Italia, che definire magica è limitativo, movimentata da un mercatino sotto un tendone e dai negozi aperti per i consueti regali natalizi. Antonella m'istiga fermandosi in una gelateria e, seppur ancora in fase digestiva dopo il sostanzioso pranzo , una coppetta ci scappa .
A completare l'abnorme introito calorico della giornata si va a cena con Gaia ed una sua un'amica  in un ristorante- pizzeria situato alla periferia di Ozieri , ristrutturato recentemente e dall'aspetto piacevole. Posso attribuire un giudizio positivo alla pizza ed alla crema catalana consumate. Sazi, ma soddisfatti per l'intensa giornata trascorsa, rientriamo a casa e non mi ci vuole molto a prendere sonno....
Ahimè l'indomani mattina, dopo aver ringraziato la squisita padrona di casa Antonella e la figlia Gaia, debbo abbandonare Ozieri e rientrare nel freddo continente.
Un immenso abbraccio a Luigi ed a tutta la sua famiglia, suoceri compresi, per la grandiosa accoglienza riservata ad un affamato signore del continente :-)

God bless you !!!