venerdì 31 maggio 2013

Nozze di platino.....

  
Ne devo così mangiare di polenta per raggiungerlo ! :)
Storica foto con Gordon Haller in assoluto il primo vincitore di un Ironman
Con Antonio ed Eddi a formare un trio goliardico ;-)
Con Kenneth Gasque ed Isa Janssens de Varebeke visibilmente imbarazzato....

Quest'ultima trasferta lanzarotegna rimarrà impressa nella mia memoria per il turbinìo di stati d'animo avvertiti fuori e dentro la competizione. Col senno di poi,a mente fredda, posso considerare un successo l'averla conclusa sebbene la mente fosse per lunghi tratti immersa in altri pensieri...
La primavera praticamente inesistente, il maltempo a farla da padrone, hanno negativamente condizionato la preparazione in bicicletta e, se valuto le difficoltà altimetriche della frazione ciclistica magari associate alla presenza di vento fastidioso,  la preoccupazione in vista della prova sale a dismisura.
Salgo sul volo Ryan Air in partenza da Orio al Serio e diretto ad Arrecife con una corposa delegazione italiana desiderosa d'abbandonare il clima autunnale ed assaporare il sole canario. All'atterraggio il clima non è il tradizionale, bensì con un cielo plumbeo e la temperatura non gradevole come credevo.
A farmi compagnia come lo scorso anno la bassanese Glenda quest'anno armata di macchina fotografica.
Ironman Lanzarote. Solo a leggerlo provo un'emozione unica , la competizione sportiva che porto nel cuore ed ogni anno dall'ormai lontano 1998 mi vede ai nastri di partenza.

A rendere ancor più magico l'appuntamento di quest'anno è la possibilità di festeggiare le nozze d’oro con l’Ironman e il destino ha voluto si verificasse a Lanzarote dove esordii sulla distanza e dieci anni più tardi raggiunsi il traguardo dei  50 Ironman conclusi. Il giorno seguente al mio arrivo sull'isola incrocio, al termine di una breve corsa, Kenneth Gasque a cui si deve la nascita dell'Ironman Lanzarote e si parla del fatto che se arriverò al traguardo celebrerò simbolicamente, sempre sull'isola canaria, il battesimo nella specialità, le nozze d'oro e quelle di platino. Lui sorride, estrae lo smarthphone e segna fra le note quasta chicca.
Spassosa la compagnia venutasi a creare con la coppia formata da Paolo e Samuele, il quale è un frequentatore assiduo di Puerto del Carmen in quanto proprietario di uno splendido appartamento vicino alla coppia d'amici italiani Eddi e Viviana. Apprendo con gioia da quest'ultimi dell'arrivo in famiglia di Leonardo, un bel pargolo dallo sguardo attento ed incuriosito nel vedermi gesticolare :)
Per quanto riguarda Paolo apro una parentesi speciale perchè trattasi di un ex atleta professionista di basket con trascorsi a Varese, Pesaro e Cantù nonchè partecipazioni con la Nazionale a competizioni inernazionali. Con la sua statura , 2,07 metri, è di fatto l'atleta più alto in gara ed oltre all'umiltà, tipica del campione, apprezzo di lui la sua volontà e passione per questo nuovo sport. Portarsi appresso per svariate ore un quintale posso assicurarvi non sia una cosa gradevole e quindi la stima nei suoi confronti aumenta.
A chiudere l'allegra brigata l'amico di lunga data e pluri Ironman Finisher a Lanzarote Antonio venuto con la simpaticissima consorte Alida. Ride a crepapelle alle mie battute non di rado rivolte al marito per sfotterlo amabilmente :)
Come da copione il giovedì è preposto al ritiro del pettorale nonchè al pasta party presso il Club la Santa e colgo l'occasione della presenza di Paolo per scattare una foto pittoresca sotto il canestro del campo di basket. L'evidente gap, in termini di centimetri, suscita l'ilarità degli astanti :)
Vigilia della gara, salgo in bici per scendere nei pressi della zona cambio e far controllare il freno anteriore ed il meccanico risolve in breve tempo il problema. Mentre torno all'appartamento affronto un'erta ripida e giunto sul piano, agendo sulla leva del deragliatore, il cavo si rompe !
Ridiscendo dal meccanico per sistemarlo, sorridiamo entrambi per lo sfortunato episodio e siamo concordi  sul fatto sia stata una fortuna romperlo ora e non in gara ;-)
La processione degli atleti per il bike check-in fa parte del rituale di un Ironman ed il bello in queste occasioni è visionare e commentare il parco biciclette.. Oltre a quelle con tanti zeri, accessioriate nei minimi dettagli, ne spicca una con lo scatto fisso provocando l'ammirazione degli amici milanesi del CNM venuti in gran numero alla conquista dell'Ironman definito pomposamente "el mas duro". 
Cena nell'appartamento di Samuele con splendida veduta sull'oceano e si rifinisce il carbo load con il tradizionale piatto di pasta condito con tonno seguito da una insalatina. Con la mente inondata di quesiti, non legati all'imminente prova, trovo difficoltà ad addormentarmi ed il risveglio alle 4,15 si rivela assai traumatico. Trangugio svogliatamente, causa inappettenza, tre gustosissime barrette Eurosup sorseggiando una tazza di tè, mi ridistendo sul letto e vorrei scacciare quelle immagini dalla testa, ma è giunta l'ora d'abbandonare l'appartamento e scendere in zona cambio.Il vento è quasi assente e seguito da Paolo scendiamo in spiaggia nella struttura allestita dagli organizzatori per permettere, ai circa 1900 triatleti, d'indossare la muta con la dovuta calma. Esco per depositare la sacca con gli indumenti appena dismessi e, udite udite, piove con una certa l'intensità lasciandomi esterrefatto. Cerco riparo sotto il tendone, ma di lì a poco debbo abbandonarlo per posizionarmi in griglia di partenza terrorizzato dal vedere un numero così elevato di partenti, troppi se si considera che la prima boa è posta a soli 160 mt dal via.....
E difatti ne scaturisce un bailamme di gente alla ricerca di varchi impossibili ed il nervosismo, unito ad una sensazione di panico, s'impossessa di me perchè sono costretto continuamente a fermare la mia azione cozzando innumerevoli volte con gli altri partecipanti. Uno di questi, dopo l'enesima botta ricevuta maldestramente, m'obbliga ad una sosta per risistemare gli occhialini. Finalmente nell'ultimo lato del percorso e nel secondo giro riesco a proseguire senza intoppi, nuotando e notando lo splendido arcobaleno venutosi a creare in cielo.
Ultime bracciate, dai Ame ce l'hai fatta anche stavolta! All'uscita dall'oceano sarebbe opportuno gridare : Piove, governo ladro!
Prima transizione caotica e partenza in bicicletta sotto il diluvio, "scortato" dalla pioggia per poco meno di 10 km. credendo d'essere su scherzi a parte con i piedi inzuppati d'acqua.....
Conosco il percorso come le mie tasche, inizio a smadonnare sulla prima erta significativa e, giunti sull' LZ 2 , slalomeggio sorpassando numerosi veicoli per via del traffico intenso. Eolo si è svegliato col piede sbagliato ma prima d'arrivare alle Saline de Janubio, ci concede un bel tratto di vento a favore e grazie alle ruote confezionate dall'esperto Roberto posso segnare velocità prossime ai 60 km/h. Di seguito il panoramico tour passando da El Golfo , Los Hervideros e la risalita a Yaiza da dove ha inizio "l'up and down" della Montana del Fuego all'interno del Parco Nazionale del Tymanfaya, uno dei tratti più famosi e pittoreschi del tracciato. Pochi istanti prima l'incontro tanto agoniato con Lorenza Bernardi per gli amici Bernie ed il magico tocco promesso alla vigilia. Dove? Lascio a voi immaginare, ma entrambi siamo scoppiati a ridere fragorosamente :D
Gestisco l'energie pur avvertendo stanchezza e raggiunto l'abitato di Tinajo cerco di rilassarmi nella lunga discesa verso La Santa così come nel segmento che conduce nei pressi dell'omonimo Club, storico organizzatore dell'evento. Svolta a destra viaggiando in direzione Soo ed a seguire un lungo rettilineo a scendere sino a la Caleta de Famara, l'Eden per i surfisti, con la sede stradale tradizionalmente dissestata. Nel lungo trasferimento sino a Teguise è difficile non pensare a come affrontare i due Mirador e dovrò attuare un risparmio energetico per scollinare con ancora qualche stilla d'energia in corpo. Salgo con regolarità a quello di Haria e ricorro all'ultimo pignone disponibile per vincere le pendenze assassine al passaggio vicino al Parco Eolico. A dire il vero avverto un po' di freddo e sfrutto la discesa a tornanti molto stretti verso Haria per rifiatare conscio della difficoltà del percorso prima d'attaccare la scalata al Mirador del Rio. Come ogni anno cito il muro di Guinate con pendenze attorno al 13% (così segnalava il Rider 40) per la disperazione dei vasti mediali costretti a far gli straordinari...
Ci siamo ! ecco lo scorcio più spettacolare di Lanzarote con vista sull'Isola Graciosa dove ogni anno urlo a squarcigola il consueto "grido di battaglia" ossia "Spettacoloooo !"
Proseguo con molta agilità e tiro un sospiro di sollievo quando intravedo il ristoro posizionato alla conclusione dell'ascesa.
Finita la veloce e prolungata discesa l'unica insidia da temere rimane il falsopiano controvento sino a Nazareth ed il successivo trasferimento verso il Monumento al Campesinos percorrendo circa tre chilometri con asfalto rovinato paragonabile alla foresta d'Arenberg :-D
Passaggio tra i caratteristici vigneti a la Geria e da qui è un continuo abbassamento di quota sino all'ingresso nel centro abitato di Puerto del Carmen accolto come tutti i concorrenti dall'applauso d'incoraggiamento del pubblico. In questo momento godo, sono fiero d'aver portato a compimento decorosamente la frazione più ostica consapevole di dover affrontare una maratona con le gambe "leggermente" imballate :)
Da qualche anno il percorso podistico è cambiato ed il primo dei tre giri comporta il raggiungimento di Playa Honda, lontana più di 9 km dalla partenza costeggiando l'aeroporto. L'irritante vento contrario, tramite violenta folata, disarciona la visiera dalla "cabeza" e mi vedo costretto a fare il gambero per recuperarla.
Sino all'inizio dell'ultima tornata , nonostante la fatica sia fedele compagna, procedo di buona lena poi s'accende la spia della riserva, la testa accusa un balordone e decido di camminare per ritrovare lucidità mentale. Incrocio gli amici ed il loro incitamento è linfa vitale per il morale ma l'apoteosi si raggiunge negli ultimi 100 metri allorchè si materializza dinanzi a te la meta, l'obiettivo sofferto e raggiunto dopo svariate ore. Si tratta solo di un istante ed in questo frangente riesco ad assaporare una contentezza debordante mentre braccia in alto trascino lo striscione d'arrivo oltre lo stesso.
Emozionante durante la cerimonia di premiazione del giorno successivo essere chiamato sul palco da Kenneth, il quale racconta alla platea quello che si era annotato durante il nostro incontro.Un bel modo per festeggiare le nozze di platino con l'Ironman per chi come il sottoscritto non si sente tale.....
Esilarante la compagnia di quest'annata e debbo ringraziarli di cuore perchè sono stati un aiuto morale quando ero assente assorto nei miei pensieri. Speriamo di poter riformare questo gruppo anche il prossimo anno con Paolo, Samuele, Eddi , Viviana, Antonio, Alida.
L' Ironman è per tutti, non date retta a chi lo dipinge come un'impresa epica perchè uomini di ferro non n'esistono.
Vorrei dedicare la prova allo Zio Carlo , recentemente scomparso, il quale si è sempre interessato ed appassionato alle miè attività sportive.

God bless you !!!



giovedì 9 maggio 2013

Bryton Sports


Quest'anno, contrariamente al solito, potrò avvalermi durante l'attività sportiva della coppia di prodotti dotati di sistema Gps fornitomi da Bryton Sport, ditta Taiwanese di Taipei che si sta affermando nel panorama dei computer dotati di navigazione satellitare.
Oltre al modello Rider 40, dedicato alle uscite sulle due ruote, molto interessante il Cardio 60 utilizzabile negli allenamenti o nelle gare di triathlon perchè consente una commutazione manuale fra i tre sport. Il display può essere suddiviso in quattro griglie ed il design è molto accattivante e curato.
Ringrazio la Signora Claire Hsu per avermi concesso l'opportunità d'essere un loro testimonial.
Ecco un video relativo al Cardio 60.




God bless you !!!