tag:blogger.com,1999:blog-303227492024-03-13T08:23:31.034+01:00IMNOTANIRONMANI'm not a swimmer , I'm not a biker , I'm not a runner, but I love sport...and ice cream !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.comBlogger576125tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-75333229931170658542018-08-01T20:53:00.003+02:002022-11-25T10:39:56.388+01:00Tripla cifra....<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Avevo perso smalto, motivazioni e ,come si suol dire, la poesia di raccontare, sempre fedele ad uno stile prettamente ironico, le mie escursioni sportive soprattutto dopo i continui stop fisici con la corsa ed il sensibile calo prestazionale.</i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Vivendo di rendita e senza specifici allenamenti atti a migliorare il "motore" la caduta è stata fragorosa e l'ultimo obiettivo personale,sportivamente parlando ,rimarrà credo un sogno nel cassetto difficilmente realizzabile. </i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Nel triathlon, con costanza e dedizione , le uniche qualità che mi riconosco, si è intravisto all'orizzonte un traguardo appetitoso, insidiatosi nella mente circa un lustro fa.</i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Alcuni incidenti di percorso , indipendenti dalla mia volontà , l'hanno procrastinato, perchè il palcoscenico designato e idealmente prenotato per la messa in scena era quello dell'<b><span style="color: red;">Ironman Lanzarote</span></b>, dove esordii sulla distanza vent'anni fa. </i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>E sempre sul magico suolo canario, </i></span><i style="font-family: verdana, sans-serif;">dieci anni dopo, </i><i style="font-family: verdana, sans-serif;"> terminai il 50° Ironman .</i><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>L'annullamento dell'<b><span style="color: red;">Elbaman</span></b> 2017 ha causato una revisione dei piani e il 100° sarebbe coinciso con l'<b><span style="color: red;">Ironman Austria</span></b>, un'altra competizione alla quale sono "sentimentalmente" legato.</i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Messo in archivio positivamente il 99° a Lanzarote (con lo spauracchio paventatosi sotto forma di fitta nei pressi del soleo destro durante gli ultimi 5 km della maratona) mancava l'ultimo tassello.</i></span><br /><span face=""verdana" , sans-serif"><i>Da diversi giorni giungevano messaggi d'incoraggiamento da parte degli amici e un po' di pressione addosso l'ho percepita senza però lasciarmi sopraffare. Considero la pratica dello sport amatoriale uno svago , quindi il destino deciderà se il traguardo prefissato sarà raggiunto o meno. Purtroppo l'infortunio accusato a Lanzarote si è rivelato più annoso del previsto e si preannunciava una terza frazione assai problematica.</i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Come recita una frase presente in codesto blog, ispirata alla mia filosofia legata all'Ironman <span style="background-color: white;"><b><span style="color: #000099;">"</span>Finita la bici , finito l'IM al massimo cammino...."</b> motivo per cui ci penserò solamente quando proverò a correre. </span></i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i><span style="background-color: white;">Prima d'attraversare il confine , come da copione, sostiamo a <b><span style="color: red;">Tavagnacco </span></b>per incontrare le amiche <b><span style="color: red;">Simonetta</span></b> e <span style="color: red;"><b>Nicoletta</b></span> e gustare la tradizionale coppa di gelato. Prima di lasciarle mostro loro il logo <b><span style="color: red;">CANCER OFF</span></b> posizionato sul tubo obliquo del mio telaio.</span></i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><i><span style="background-color: white;">Dopo due giorni dedicati ad incontrare i numerosi amici e riempire di glicogeno e gelati l'apparato muscolare è giunta l'ora di mettersi in moto. </span></i></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Il nuoto è sempre stato il mio tallone d'Achille, però farlo nelle acque caraibiche del <b><span style="color: red;">l</span></b><b><span style="color: red;">ago Worthersee</span> </b>con l'ausilio della muta in neoprene, è pur sempre meno pesante psicologicamente . Temperatura dell'acqua perfetta e, con l'introduzione delle partenze scaglionate, nuotata senza patemi d'animo o botte ricevute. Prima transizione all'insegna della tranquillità con l'applicazione di un cerotto medicamentoso sotto il polpaccio infortunato. P</i></span></span><i style="font-family: verdana, sans-serif;">er evitarne il distaccamento</i><i style="font-family: verdana, sans-serif;"> utilizzo un booster per coprirlo. </i><br />
<i style="font-family: verdana, sans-serif;">Clima ideale e, mentre pedalo, l'unica nota stonata è la sgradevole presenza di un vento contrario. Nei tratti in leggero falsopiano la velocità cala bruscamente. </i><br />
<i style="font-family: verdana, sans-serif;">Le salite, terreno dove annaspo per innata idiosincrasia, cerco d'affrontarle col minimo dispendio energetico e rapporti agili. Al secondo passaggio a <b><span style="color: red;">Rupertiberg</span></b>, dove le pendenze a tratti raggiungono la doppia cifra, partono diversi improperi mitigati dalla presenza degli amici dell'<b><span style="color: red;">Udine Triathlon</span></b>. Quest'ultimi attendono il mio passaggio per testare la durezza del casco indossato. Sono mazzate che lasciano il segno, ma con un duplice effetto positivo. Si sorride e distolgono la mente dalla fatica. </i><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Ringrazio <b><span style="color: red;">Denis and company</span></b> per l'esclusivo trattamento, anche se il capo tribù <b><span style="color: red;">Fabio</span></b> è tornato ad indossare il pettorale e quindi eviterà d'accanirsi verbalmente nei confronti della sua cavia preferita, vale a dire lo scrivente :)</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Finalmente raggiungo l'agognata zona cambio e sostituisco il booster con uno a compressione maggiore. Sono scettico sulla possibilità di poter correre e le speranze ridotte al lumicino. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Ipotizzando un arrivo al calar del sole ho lasciato un gilet windstopper a Sergio e parto volontariamente col freno tirato. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Correre con l'angoscia di doversi fermare in qualsiasi momento è particolarmente frustrante , così come accadeva durante le uscite domestiche post Lanzarote, nonostante il beneplacito del fisioterapista. Nell'ultima, a dieci giorni dalla gara, è stato comico doversi trascinare a casa per 3 km zoppicando vistosamente. Rivivevo le stesse sensazioni e paure allorché avvertivo un minimo fastidio, temendo fosse giunto l'inizio della lunga camminata.</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Sarà lo stop dalla corsa per più di 10 giorni, qualche Santo in Paradiso fatto sta che sono riuscito a correre da un ristoro all'altro, sostando una tantum per scambiare due parole con gli amici incontrati sul percorso. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Nessuna fretta di finire, il cerchio si stava chiudendo passo dopo passo, cercando di rimanere concentrato poichè, per dirla alla Boskov, "gara finita solo quando si passa linea arrivo".</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Il problema al soleo avrebbe potuto presentarsi senza preavviso e sarebbe stata una mazzata psicologica, seppur accettabile perchè prevista alla vigilia.</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Nel marasma del tifo, caratteristico dell'IM Austria dove il supporto morale è una costante per tutta la giornata, cerco di regalare un sorriso agli spettatori. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Secondo passaggio in centro città e giunti al giro di boa inizia il viaggio di ritorno verso la meta, dalla quale mi separano solo 5 km.</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Me la prendo comoda e vedo sfrecciare, ansimanti , diversi atleti, i quali stanno per attingere alle ultime energie rimaste per chiudere al meglio la loro prova.</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>E nei pressi dell'ultimo km. realizzo che 20 anni di fatiche stanno per confluire in un traguardo singolare. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Quest'anno il cambio del percorso che conduce alla finish line è teatro di una caduta fantozziana. Sulla strada sterrata parallela all'expo, mentre sono in sorpasso, incespico e striscio con il palmo della mano sinistra e l'anca. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Tutto quanto fa spettacolo.... </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Riprendo la marcia passando accanto all'arrivo e correndo parallelamente al lago sino a raggiungere il giro di boa. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>In prossimità di quest'ultimo si era piazzata l'intera famiglia Orlando con <b><span style="color: red;">Luigi</span></b>, amico e triatleta salentino trapiantato a Trieste, la moglie slovena <b><span style="color: red;">Petra</span></b> ed i tre splendidi figli. Durante il nostro incontro, avvenuto il sabato pomeriggio, Luigi m'aveva avvertito di una sorpresa preparata ad hoc per l'occasione. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Di cosa si tratta? Un simpatico striscione con la scritta <b><span style="color: red;">"100 x AME"</span></b>, ed è stato emozionante portarselo sino alla linea del traguardo. </i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i><b>Grazie Luigi and Family!</b></i></span></span><br /><span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Tu chiamale se vuoi emozioni (cit. L. Battisti)</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Una volontaria ,vedendo tracce di sangue su canottiera e calzoni , fa segno di seguirla in infermeria per medicare le abrasioni.</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Considerando le scarse probabilità , era difficilmente ipotizzabile riuscire a correre , seppur piano, la maratona. E' accaduto e ne sono particolarmente felice.</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>Ringrazio ed abbraccio virtualmente coloro i quali hanno condiviso trasferte o situazioni divertenti prima , durante o dopo questi 22.600 km. girovagando un po' ovunque.</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>E una dedica speciale la riservo a <b><span style="color: red;">Simone</span></b> e <b><span style="color: red;">Enrico</span></b> , due amici sfortunati e indimenticabili.</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i>God bless you !!!</i></span></span><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i><br /></i></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiy2IIAkM1816_OvvXRPLX8XlCJXy7Is-eVS716EBWypGVso16e49DivQ1xSILbWV1in72eRhwwPvFo2Kr-gGsqFIHhDUIQW2aIf1vfbbm8MRdlbnONo4Sfb7RuP4t3dURoOLO7Qw/s1600/.facebook_1530790133830.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="720" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiy2IIAkM1816_OvvXRPLX8XlCJXy7Is-eVS716EBWypGVso16e49DivQ1xSILbWV1in72eRhwwPvFo2Kr-gGsqFIHhDUIQW2aIf1vfbbm8MRdlbnONo4Sfb7RuP4t3dURoOLO7Qw/s400/.facebook_1530790133830.jpg" width="300" /></a></div>
<i style="font-family: verdana, sans-serif;">Con <span style="color: red;">Simonetta</span> e <span style="color: red;">Nicoletta</span></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvq2sGFbY9mnFuHfIulZxcYsVGLzG8Emvpi2z85ynpVjwRUpatt03Em-J_o7qcbpNZD0qCd6_iCJThZn5zuupY7oQZNy5gURulrxatoOuv34yUvHA9pMatS1Q1bU7z0JD3MpHadg/s1600/bici+Cancer+off.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1449" data-original-width="1600" height="289" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvq2sGFbY9mnFuHfIulZxcYsVGLzG8Emvpi2z85ynpVjwRUpatt03Em-J_o7qcbpNZD0qCd6_iCJThZn5zuupY7oQZNy5gURulrxatoOuv34yUvHA9pMatS1Q1bU7z0JD3MpHadg/s320/bici+Cancer+off.jpg" width="320" /></a></div>
<i><span face=""verdana" , sans-serif"><b> </b>Bici <span style="color: red;">CANCER OFF</span> in zona cambio</span></i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6FmlB7rhcUa-rJo9y70HlzRXw7aq7O2B_VFukTxeKQO42cpmLqLFnEd5KMI-wZQDJsz0gxj46z81yJ_TeBCzhMtb03tNOgEQwcwT9bvSdEdexg8LNRdw_8AkCqir72Q_ik4Wblw/s1600/IMG_0822.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6FmlB7rhcUa-rJo9y70HlzRXw7aq7O2B_VFukTxeKQO42cpmLqLFnEd5KMI-wZQDJsz0gxj46z81yJ_TeBCzhMtb03tNOgEQwcwT9bvSdEdexg8LNRdw_8AkCqir72Q_ik4Wblw/s400/IMG_0822.JPG" width="400" /></a></div>
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Con <span style="color: red;">Denis</span> prima della nuotata</i></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjleb6SaNNOyOGwSjEFcXW47_L3tCCa8lkPvxoTFsSbvlZJVrWHt_Ye-Sw3f7V6tI8pYVkaaPSwYYAB6bJwhznNkNBll2hJKPKOfViTSh9cb8LxtjFpK38mOcchaZGrFBV8xzMK_w/s1600/IMG_0830.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1067" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjleb6SaNNOyOGwSjEFcXW47_L3tCCa8lkPvxoTFsSbvlZJVrWHt_Ye-Sw3f7V6tI8pYVkaaPSwYYAB6bJwhznNkNBll2hJKPKOfViTSh9cb8LxtjFpK38mOcchaZGrFBV8xzMK_w/s400/IMG_0830.JPG" width="266" /></a></div>
<span face=""verdana" , sans-serif"><i>Col gemello <span style="color: red;">Mirco </span></i></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span face=""verdana" , sans-serif"><i> </i></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrfI6mkaPwH4KAOcMw-hA85tiy-BlbBsmlirYrZkZ4yP_QUI4XgX33lZxZ10WaShhaXe4pmUWdsEJ1SCgTKNETebDEt8MZwv1XqwMZQl_6wg8KInsTwA0XY29tVVkGL-1YsoiQHg/s1600/IMG-20180701-WA0000.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="900" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrfI6mkaPwH4KAOcMw-hA85tiy-BlbBsmlirYrZkZ4yP_QUI4XgX33lZxZ10WaShhaXe4pmUWdsEJ1SCgTKNETebDEt8MZwv1XqwMZQl_6wg8KInsTwA0XY29tVVkGL-1YsoiQHg/s400/IMG-20180701-WA0000.jpg" width="225" /></a><br />
<span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i><br /></i></span></span><span face=""verdana" , sans-serif"><span style="background-color: white;"><i><span style="color: red;">Petra</span> con lo striscione a me dedicato </i></span></span>Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-1880782485340636082017-02-13T20:50:00.000+01:002017-02-13T20:54:55.139+01:00Pensionato sportivo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0-Uw9ED-8dGKphCNMNf4GX_jw6Yy4lBLz0MuFAf9AevH7e0t-LyN-8H14tp5prKDRUZM-otEr5cMThNnnzF7PWxgKwHYlQeBJvoztlZ5HnjH1AvVJj0fLFtP9k4hfNphLysl7vA/s1600/Panettoni+febbraio+2017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="241" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0-Uw9ED-8dGKphCNMNf4GX_jw6Yy4lBLz0MuFAf9AevH7e0t-LyN-8H14tp5prKDRUZM-otEr5cMThNnnzF7PWxgKwHYlQeBJvoztlZ5HnjH1AvVJj0fLFtP9k4hfNphLysl7vA/s640/Panettoni+febbraio+2017.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Primo post del 2017 e avrei voluto scrivere qualche resoconto relativo a gare podistiche, alla fatica condivisa come sempre coi numerosi amici podisti, nonchè i momenti d'ilarità che contraddistinguono le mie trasferte sportive. <br />
Purtroppo, dopo il primo ritiro forzato in una gara di triathlon, è arrivato anche quello in ambito podistico.<br />
Dove? In maratona a <b><span style="color: red;">Crevalcore,</span></b> il 6 gennaio, con temperature gelide, dopo quasi 25 km percorsi di buona lena. Una fitta al polpaccio ha sentenziato la fine della prova ed il mesto ritorno al punto di partenza. Ringrazio il ragazzo, che da buon samaritano con la sua auto, mi ha gentilmente riaccompagnato nei pressi del Palazzetto dello Sport. All'interno dello stesso avevo sfruttato la presenza di una massaggiatrice per far visionare la zona dolente . Sembrava si trattasse di una banale contrattura ed invece dopo quasi 40 giorni mi ritrovo impossibilitato a correre, nonostante le terapie effettuate.<br />
L'ecografia ha escluso lesioni, ma qualche dubbio è lecito e non rimane che farmi un "in bocca al lupo" per poter rientrare al più presto.<br />
Così come due anni fa, quando dovetti lottare con una "rognosa" pubalgia, sono saltate diverse gare podistiche e la rassegnazione ha preso il sopravvento sull'iniziale "incazzatura".<br />
Tornerò prima o poi, a ritmi più blandi, sempre col desiderio di vivere lo sport come piace a me , in modo scanzonato ed ironico.<br />
Nel frattempo mi consolo consumando. senza soluzione di continuità. i panettoni in saldo...<br />
<br />
God bless you Ame!!!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-49773923484901258602016-12-19T20:26:00.000+01:002016-12-19T20:27:20.655+01:00Non mi sembra ancora vero.........e credo che lo stesso pensiero sia venuto a coloro i quali erano presenti ieri in quel di <b>Cittadella</b> per rendere omaggio ad <span style="color: red;"><b>Enrico Busatto,</b></span> amico triatleta scomparso prematuramente e tragicamente lo scorso luglio per un infarto cardiaco.<br />
Sorrido amaramente (ora) quando, parlando con la sorella <span style="color: magenta;"><b>Lisa</b></span>, rammentiamo quanto lui ci tenesse ad avermi come amico e tramite facebook fece in modo di chiedermi amicizia tramite lei.<br />
La grandezza di <span style="color: red;"><b>Enrico</b></span> come persona era rappresentata dalla sua semplicità , unita ad una carica interna ed una grinta da guerriero infaticabile. L'estate di due anni fa ,sapendo che mi sarei fermato a Cittadella una notte per poi partire alla volta di <b>Roth</b> il giorno seguente con amici comuni, organizzò una magnifica ed indimenticabile serata . Aperitivo , pizza ed ovviamente per concludere in dolcezza la serata un gelato enorme. Risate spassose e tanta convivialità.<br />
Quando si parlava di triathlon dimostrava d'avere una stima spropositata nei miei confronti e bonariamente m'incazzavo con lui perchè la realtà era ben diversa. Sapevo i sacrifici che faceva per ritagliarsi il tempo da dedicare agli allenamenti e l'ammiravo per la sua abnegazione.<br />
Sono felice d'aver assistito al suo battesimo nell'<b>Ironman Austria</b> ed averlo festeggiato la sera stessa nell'albergo a <b>Klagenfurt</b> dov'era alloggiata tutta la combriccola veneta.<br />
Mi rimane il rammarico di non essere passato a trovarlo dopo l'Ironman Austria di fine giugno, in quanto solo alla guida ed affaticato. Dovevamo condividere, in compagnia del comune amico <span style="color: red;"><b>Diego Pasinato</b></span>, la prossima edizione ed invece saremo lì a ricordarlo con tanta tristezza nel cuore...<br />
Dopo l'infortunio patito in occasione della Verona Marathon ero furibondo poichè il fisioterapista, visionati il vasto ematoma e la successiva ecografia, aveva consigliato di riprendere a correre solo a fine anno.<br />
Ed io , già iscritto all' 11esima edizione della <span style="color: red;"><b>"Maratonina Citta Murata"</b></span> di Cittadella, dedicata alla sua memoria non potevo correrla! Ci sarei comunque andato da spettatore, ma l'unico modo per ricordarlo degnamente era poterlo fare sportivamente.<br />
Secondo me dall'alto ha fatto in modo che ciò accadesse perchè dopo tre settimane dallo strappo muscolare il dolore era passato. Rimesse le scarpe da running ,per verificare sul campo la bontà delle informazioni ricevute dalla zona lesionata, il sorriso è ricomparso sul mio volto. Il soleo della gamba destra era dolente per la prolungata inattività però c'era la speranza di poter correre la mezza completamente.Ovviamente al primo sentore di fastidio era d'obbligo fermarsi ma dovevo esserci!<br />
Sveglia prima dell'alba. Temperatura abbondantemente sotto lo zero ed autostrada con paesaggi siberiani dopo Verona. Solo sulla corsia di maggiore percorrenza è visibile l'asfalto, perchè le altre ed i paesaggi circostanti sono bianchi, come se in nottata fosse caduta la neve . Arrivo a Cittadella attorno alle 8,30 trovando un cielo sereno ed il preventivato freddo pungente.<br />
Non scorgo sulla lista partenti il mio nominativo e chiedo lumi all'amico <span style="color: red;"><b>Davide</b></span> , organizzatore della manifestazione e molto legato ad Enrico. Il clima ostile consiglia riparo al calduccio nella palestra messa a disposizione degli atleti per cambiarsi e depositare le borse.<br />
Seguo la massa dei partecipanti nel trasferimento all'interno delle mura cittadine dove è prevista la partenza e corricchiando avverto un dolore sotto la pianta del piede. Meglio non pensarci .....<br />
Toccante il momento in cui Davide legge un messaggio dedicato ad Enrico ed il pettorale numero <span style="color: red;"><b>49</b></span> , recante il suo nome, viene lanciato in aria legato a palloncini bianchi .<br />
Non nego che mi è scappata la lacrimuccia mentre li vedevo salire e spero l'abbia catturato ringraziando i partecipanti accorsi nella sua città per onorarne la memoria.<br />
La temperatura, grazie alla prepotente fuoriuscita del sole, è divenuta più umana ed al colpo di pistola occorre fare un po' di slalom per evitare un doloroso capitombolo.<br />
Quasi quattro settimane di stop dalla corsa si faranno sentire ma il motto è "niente calcoli , devo dare il 101 % di me stesso" confidando nella buona sorte, immaginandolo al mio fianco.<br />
Sarà alla fine, come preventivato, una mezza sofferta, corsa a ritmi impensabili considerata la sosta forzata, spinto dal desiderio di ben figurare. Ho tirato i remi in barca nell'ultimo chilometro, stanco e appagato dall'essere riuscito nell'intento prefissato. Sono sicuro che <span style="color: red;"><b>Enrico</b></span> avrà apprezzato lo sforzo di tutti quanti applaudendoci .<br />
Un colossale abbraccio alla <span style="color: red;"><b>Famiglia Busatto</b></span>, alla moglie <span style="color: magenta;"><b>Elisa</b></span>, ai suoi tre figli ed a tutti i volontari, capitanati da <span style="color: red;"><b>Davide</b></span>, che si sono adoperati alla buona riuscita della manifestazione. Un giorno memorabile, impossibile da scordare così come i momenti che ognuno di noi ha condiviso con <span style="color: red;"><b>Enrichetto</b></span>. Così lo chiamavo scherzosamente e lui rideva....<br />
<br />
<b>God bless you Enrichetto !!!</b><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoukt_zoSOp01UjmtxpSTMjLVy6_DawyYZ2D__XWB_q30dU_XpKDrZtNJDPoRmmvrGzj71f6k0pwPYyWI5y-DdQZMoEyvkQhDUvVZlNRXNrPJEdP5Myw19JFRdu5deagWDM3NuOw/s1600/pettorale+Maratonina+Citt%25C3%25A0+Murata.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="590" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoukt_zoSOp01UjmtxpSTMjLVy6_DawyYZ2D__XWB_q30dU_XpKDrZtNJDPoRmmvrGzj71f6k0pwPYyWI5y-DdQZMoEyvkQhDUvVZlNRXNrPJEdP5Myw19JFRdu5deagWDM3NuOw/s640/pettorale+Maratonina+Citt%25C3%25A0+Murata.jpg" width="640" /></a></div>
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<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-67107794628195842122016-12-03T18:08:00.002+01:002016-12-03T18:09:57.877+01:00Fatal Verona.....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEwXcK905fjt2JT6X-1dIezLUJoxSL_SQ1o6zxcodAW-H_t6kpnFFwztEPBLfPQR2lupqFIpUn3I2ORhtrMkF7ut1M6MGBpqFvd3s-1NBKYZrCH5sqrvGquT3RED7elS7zbH_6yg/s1600/Cattura.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEwXcK905fjt2JT6X-1dIezLUJoxSL_SQ1o6zxcodAW-H_t6kpnFFwztEPBLfPQR2lupqFIpUn3I2ORhtrMkF7ut1M6MGBpqFvd3s-1NBKYZrCH5sqrvGquT3RED7elS7zbH_6yg/s400/Cattura.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: x-small;">Foto <span style="color: red;">Francesca Soli</span></span><br />
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Sembrava che dopo l'inaspettato e. doloroso epilogo all'Elbaman tutto fosse tornato a girare positivamente dal punto di vista sportivo (per il resto stendiamo un velo pietoso..) e difatti avevo inanellato e gestito accuratamente una serie di gare .<br />
Mi ero imposto di non buttarmi a capofitto, come accadeva in passato, evitando di mettere il pettorale tutte le domeniche. L'obiettivo principe quello di correre decentemente le maratone autunnali ed invernali, sempre col massimo impegno, possibilmente sotto il fatidico muro delle 3h.<br />
Già la domenica dopo l'incidente elbano ero al via, con autorizzazione del medico, alla <b>10 km di Presezzo</b> ed è stata la mia prima partecipazione su questa distanza breve. Seguiranno la <b>Mezza di Pavia,</b> <b>Mezza delle Groane</b>,una domenica di stop partecipando alla splendida non competitiva <b>Tutti Assieme a Merate, Mezza di Lodi</b>, un lungo in compagnia dell'amico <span style="color: red;"><b>Matteo</b></span> sulla <b>Martesana</b> e l'ultima sgasata alla <b>10 km di Villasanta</b>..E con risultati apprezzabili considerando che le competizioni sono l'unico strumento utilizzato per allenarmi.<br />
Compitino svolto e morale alto in vista del primo appuntamento importante in calendario , ovverosia la <span style="color: red;"><b>Verona Marathon</b></span>.<br />
Sveglia alle 4.50 ed arrivo nella città di Giulietta e Romeo ,ancora assonnato, poco prima delle 7. Solito iter pre gara con ritiro del pettorale e stavolta anche sosta in un bar per un caffè al ginseng. Temperatura non eccessivamente bassa ma clima piuttosto umido ed una lunga sosta in griglia prima della partenza fissata per le ore 9.<br />
Al colpo di pistola da <b>Piazza Brà</b> percorriamo l'ampio <b>Corso di Porta Nuova </b>e l'euforia dei primi chilometri fa registrare al mio Tom Tom parziali al di sotto della tabella di marcia. Decido quindi di calare l'andatura sennonchè in prossimità del 6° km avverto una fitta all'altezza del ginocchio della gamba destra. Rimango esterrefatto di fronte a questa frustata e proseguo per verificare se posso continuare la competizione. E così sarà, perchè il dolore si attenuerà notevolmente rimanendo un impercettibile fastidio. Col famoso senno di poi avrei preferito sentire un dolore di un'intensità tale da costringermi al ritiro, perchè una volta rientrato a casa ho scoperto d'averla fatta fuori dal vaso....<br />
Ginocchio e bicipite femorale gonfi e la mattina seguente un enorme ematoma si presentava ai miei occhi, facendo temere il peggio , ossia un significativo strappo muscolare. L'ecografia eseguita qualche giorno dopo ha evidenziato una rottura delle fibre nella zona esterna al ginocchio, fortunatamente di modesta entità. La cosa che più mi allarma è il polpaccio e dovrò tornare a farlo visionare.<br />
Un finale di stagione da dimenticare, ma se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno qualche soddisfazione me la sono tolta anche in questo sventurato 2016. Spero di riprendere col nuovo anno, conscio di dovere limitare la velocità per preservare il motore.<br />
Per la cronaca segnalo il mancato sbriciolamento del muro delle 3h per poco più di 1 minuto, in parte giustificato dalla debacle fisica. Un traguardo fallito, che avrebbe significato il coronamento di un sogno lungo vent'anni , costruito mettendo un mattone alla volta. Ma l'ultimo si è sbriciolato e spero di poterlo rimettere prima o poi....<br />
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God bless you !!!<br />
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<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-91943974718312797712016-09-28T20:00:00.000+02:002016-10-27T15:41:40.888+02:00DNF ElbamanRimane l'amaro in bocca soprattutto per due motivi : non essere riuscito ad onorare la gara di casa ed arrivare sotto lo striscione d'arrivo con la canotta dedicata a <span style="color: red;"><b>Simone</b></span>.<br />
Per il resto, come sempre , ottima compagnia, grasse risate e numerosi gelati , indispensabili ad addolcire l'amarezza....<br />
Ringrazio i volontari dell'ambulanza , i primi a medicarmi, ed il medico che abilmente ha suturato l'avambraccio con 14 punti .<br />
God bless you !!!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5mLCUWoF6Rmfd7JKueNG3KV161cjWpAnuFSQvN2Hmtefv8FtVQBwSPmysrwiz-QSfh5Cg9tX6FAzIMVWJrpbNGh9AsYn6KumQMeEQK3t-PRhH-13OhUjOwpTiwHFBA9KEhQaNnA/s1600/abc.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5mLCUWoF6Rmfd7JKueNG3KV161cjWpAnuFSQvN2Hmtefv8FtVQBwSPmysrwiz-QSfh5Cg9tX6FAzIMVWJrpbNGh9AsYn6KumQMeEQK3t-PRhH-13OhUjOwpTiwHFBA9KEhQaNnA/s640/abc.JPG" width="532" /></a></div>
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<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-87450938308813718992016-09-15T09:44:00.002+02:002016-09-15T09:44:46.210+02:00E per il 15° ......... Giove Pluvio si è preso "quasi" un giorno di vacanza lasciandoci all'asciutto per la quasi totalità della gara. Quale?<br />
Il <span style="color: red;"><b>Powerman Zofingen</b></span>, notoriamente vessato da problemi di natura meteorologica con diverse edizioni caratterizzate da condizioni al limite della sopportazione. Considerata l'innata idiosincrasia per la pioggia e le basse temperature, nelle circostanze in cui ho dovuto affrontarle si è rivelata una lotta continua con la mente per evitare il ritiro dalla competizione.<br />
Trasferta in compagnia dell'amico duatleta <span style="color: red;"><b>Pietro</b> </span>,pugliese ma residente a Sorbolo quindi parmigiano adottato, preparatosi ad hoc per questo prestigioso appuntamento e speranzoso di ben figurare nella classifica di categoria del Mondiale ITU.<br />
In qualità d'ambasciatore italiano della prestigiosa kermesse rossocrociata, applaudo simbolicamente la piacevole notizia dell'accordo con l'ITU per l'organizzazione del Campionato del Mondo di Duathlon Lungo sino al 2020.<br />
Il direttivo, capitanato dal <span style="color: red;"><b>Presidente Ruf</b></span> ,ha dimostrato nel corso degli anni di avere costruito un'impeccabile macchina organizzativa dove l'atleta ha a disposizione tutto quanto gli è necessario per potersi esprimere al meglio, prima , durante e dopo la prova. Logistica impeccabile.<br />
Nei giorni che precedono la competizione butto l'occhio sui vari siti meteo e, a quanto pare, l'odiata pioggia verrà relegata al ruolo di comparsa e non di protagonista com'è accaduto spesso in passato.<br />
Affrontiamo il viaggio con la dovuta calma, consci di dover sostare incolonnati prima dell'ingresso al <b>Tunnel del San Gottardo</b> . Tutto sommato possiamo ritenerci fortunati . Solo 40 minuti e poi 17 km di pura noia.<br />
Inusuale il caldo percepito giunti a destinazione ed immediato ritiro del pacco gara, contenente gadget decisamente kitch, come l'enorme cappello di paglia sponsorizzato da Toyota.<br />
Risaliamo nella frazione dove alloggeremo per depositare rapidamente i bagagli al Gasthof e ritorniamo nella palazzina, centro logistico di tutto l'evento per il tradizionale pasta party. Ennesima sudata ed imbarazzo nel salire sul palco per ricevere il pettorale spettante ai membri del <span style="color: red;"><b>Jubilee Club</b></span> ed abbuffata dei numerosi dolci presenti . Non c'è nulla da fare sono e sarò un'inguaribile goloso !<br />
Mentre sono seduto a tavola lancio un'occhiata nella sala del buffet e scorgo un atleta con la divisa del Triathlon Bergamo. Lo raggiungo, gli domando da quale località bergamasca proviene e col classico accento orobico e l'eloquio colorito mi risponde di vivere da qualche anno in una località montana vicina a Neuchatel. <br />
Tale<b> <span style="color: red;">Paolo Moretti</span></b> si rivelerà una compagnia assai divertente, utile a trascorrere momenti spassosi unitamente a <span style="color: red;"><b>Carlo Spreafico</b></span>, amico storico col quale ebbi il piacere di condividere il battesimo nel Powerman. Sbircio il meteo ed il continuo mutare dell'ora in cui arriverà la temuta perturbazione mi crea preoccupazione. Tenere la ruota anteriore full carbon con tubolare o per precauzione sostituirla con quella avente pista frenante in alluminio? Deciderò all'ultimo la domenica mattina prima d'entrare in zona cambio.<br />
Il briefing del sabato pomeriggio è servito per comprendere alcuni ostacoli presenti sul percorso ciclistico dovuti a lavori stradali ,mentre per il resto nulla da segnalare. Tanti saliscendi e mal di gambe assicurato :)<br />
Pranzo nel ristorante dove alloggiamo, con tagliatelle olio e formaggio e la porzione è decisamente abbondante . Unica pecca la cottura poco al dente però il piatto ha meritato la sufficenza.<br />
<b>Zofingen </b>è un borgo ameno, lo si visita in 10 minuti quindi occorre inventarsi qualcosa per ammazzare il tempo. Avere conosciuto Paolo è sicuramente un buon antidoto alla monotonia ed insieme a Carlo riusciamo a stuzzicarlo in modo tale da far fuoriuscire il "pota" che c'è in lui. Grasse risate ed addominali sempre in tensione.<br />
Cena della vigilia con invito di Paolo, dotato di un camper di tutto rispetto e di pasta integrale italiana cucinata degnamente, condita con olio di prima scelta e l'immancabile formaggio. Una passeggiatina digestiva e poi torniamo nella nostra dimora in collina.<br />
Nottata trascorsa senza l'assillo della sveglia anticipando il risveglio del gallo (ironman docet) e colazione alle 6,10 con tè preparato sfruttando la macchina del caffè presente in camera e tre barrette. Il tutto consumato svogliatamente poichè l'appetito a quest'ora è un qualcosa di sconosciuto...<br />
Il clima si presenta ideale e l'eventuale acquazzone si farà vivo nel tardo pomeriggio cosicchè in zona cambio parcheggio il mezzo con le ruote in versione "tubolare". Arrivati al parcheggio con enorme piacere rivedo i due amici del <b>Pro Patria, </b><span style="color: red;"> <b>Davide</b>,</span> al suo esordio sulla long distance, e <span style="color: red;"><b>Alex </b></span>impegnato nella short. Anche la giovane fanciulla <span style="color: magenta;"><b>Simona</b></span> affronterà la stessa distanza mentre il papà <span style="color: red;"><b>Mauro Fiorini</b></span>, iscritto nel lungo, dovrà abdicare per problemi di natura fisica. <br />
Scelto anche l'abbigliamento per l'intera giornata, con canotta traforata a contatto con la pelle e il body d'ordinanza sopra . Purtroppo con zip posteriore e ,non essendo avvezzo a vestire tale capo,vorrei poter essere l'incredibile Hulk per strappare per aprire una breccai sul davanti ...<br />
Seguiamo il passaggio della gara femminile nell'Arena ,partita alle 8 con l'inglesina <span style="color: magenta;"><b>Emma Pooley</b></span> , ciclista professionista, indiscussa dominatrice della specialità e favorita per la vittoria finale. Sarà il caso di muovere le zampe prima di presentarsi nella griglia di partenza e nel tragitto salutare <b><span style="color: red;">Antonio Scirocco </span></b>e la consorte <span style="color: magenta;"><b>Chiara</b></span> . L'amico campano si è trasferito in pianta stabile proprio a Zofingen ed ha concluso ben 8 edizioni ma, impossibilitato a correre , da qualche anno partecipa in veste di ciclista in una staffetta. <br />
Chiacchero in griglia con <span style="color: magenta;"><b>Juris Rossi</b></span> sempre presente nelle ultime edizioni e assistiamo alla presentazione degli atleti élite da parte dello speaker.<br />
Mi è sempre risultata indigesta la salita e sono consapevole di dover camminare in alcuni tratti impervi , se rapportati all'assenza di preparazione del sottoscritto su queste pendenze.<br />
Infatti tradizionalmente al secondo giro della prima frazione , poco prima del 6° km, passeggio per poi riprendere a zampettare all'ingresso della boscaglia.<br />
Terminati i primi 9,2 km sento già i quadricipiti lamentarsi e siamo solo all'antipasto del corposo menù. Salgo in sella e parto cercando di pedalare agile nei primi chilometri, risparmiando le gambe sin dalla prima ascesa ed anche nel tratto fra quest'ultima e la seconda verso il famigerato <b>Bodenberg</b>. Fa caldo e solo alla terza tornata un vento contrario al senso di marcia riesce a disperdere il calore corporeo. Le borracce distribuite ai ristori non sono completamente piene e nei primi 25 km devo centellinare il contenuto per non rimanere con la gola asciutta :O<br />
Patisco ogni anno i 40 km finali , arrancando visibilmente in salita pur con rapporti molto agili , sintomo di scarso allenamento quando l'erta presenta la doppia cifra in termini di inclinazione :)<br />
Uffff anche la terza ,pedalabile salita, è messa alle spalle , la mente si rilassa , le gambe l'assecondano. L'unico obiettivo per i restanti 10 km che mi separano dall'entrata nella zona cambio sarà quello di faticare il meno possibile per giungere al secondo cambio, con una condizione fisica decente. L'ho già spiegato in tutte le salse, nei miei precedenti post riguardanti il Powerman Zofingen, quanto sia arduo poter correre senza soluzione di continuità gli ultimi 28,6 km. La ricetta è la stessa ogni anno, cioè si corre dove se ne ha la possibilità altrimenti si cammina facendosene una ragione.<br />
Certamente è abbastanza frustrante terminare il primo giro , transitare a fianco del traguardo, allontanarsi sapendo cosa t'aspetta. E nel secondo giro i ritmi diminuiscono , le gambe si fanno più pesanti , incontrollabili in discesa , le soste ai ristori vissute con la dovuta calma. Raggiunto l'altipiano, dove si gira come trottole, ed abbandonatolo dopo 5 km, , posso dire a me stessso d'essere giunto ad un passo dal sogno.<br />
Devo superare due salite poi, in prossimità del ristoro posizionato a 2,5 km dall'arrivo, inizia la lunga discesa. Sono poco più di 10 minuti di godimento puro , rivedo il film della gara , saluto gli amici incrociati e ricevo i complimenti degli spettatori presenti sul percorso.<br />
Percorro, con le ali ai piedi, un tortuoso percorso creato all'interno della <b>Mecca del duathlon </b>e sento lo speaker annunciare il mio arrivo. Varcare quella linea sono emozioni difficili da esternare e ti ricompensano degli sforzi profusi per arrivare sin lì.<br />
Un caloroso abbraccio e sinceri complimenti a tutti gli amici italiani che hanno condiviso questa gratificante esperienza in particolar modo al trio <span style="color: red;"><b>Carlo</b></span> , <span style="color: red;"><b>Paolo</b></span> e <b><span style="color: red;">Pietro</span></b>. Un applauso a <span style="color: magenta;"><b>Simona</b></span> per la sua bella prova ed ovviamente a tutti i Finisher.<br />
<br />
God bless you !!! <br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<b>Vicino alla locandina della gara con <span style="color: red;">Pietro Carrara</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVWvBBqK9GHkGflTbSGQPxqytOf-P5DL6TNITw_5IotXTYEyUGN8Wr3WJJVj3L-TzSow3Cxy4RnBTknPcit8qgYW_nVarFZ6DQHb1CFZ1Hf_qSCW-1rQNroXnxngwAGuLseSXNlQ/s1600/Penne+pasta+party.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVWvBBqK9GHkGflTbSGQPxqytOf-P5DL6TNITw_5IotXTYEyUGN8Wr3WJJVj3L-TzSow3Cxy4RnBTknPcit8qgYW_nVarFZ6DQHb1CFZ1Hf_qSCW-1rQNroXnxngwAGuLseSXNlQ/s400/Penne+pasta+party.jpg" width="400" /></a></div>
<b>Penne al pasta party del venerdì</b><br />
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<b> Mousse </b><br />
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<b><span style="color: red;">Paolo Moretti</span> ,orobico trapiantato in Svizzera</b><br />
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<b> Con <span style="color: purple;"><span style="color: magenta;">Simona</span> </span>e <span style="color: red;">Mauro Fiorini</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP68kwC6w_eFx1bwgo-cveZyjTP3y1Xz9knIW58HQmqUb0tZkZ0VrGOS5GkGshbahy_XMpWQEKxkjtRlkjryIU7IenorP-4DLJM0N6cVcyP3yk2SWYQxWixs_o1MXJqeSQqs4Vcw/s1600/con+Emma+Pooley.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP68kwC6w_eFx1bwgo-cveZyjTP3y1Xz9knIW58HQmqUb0tZkZ0VrGOS5GkGshbahy_XMpWQEKxkjtRlkjryIU7IenorP-4DLJM0N6cVcyP3yk2SWYQxWixs_o1MXJqeSQqs4Vcw/s400/con+Emma+Pooley.jpg" width="300" /> </a> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Con la vincitrice <span style="color: magenta;">Emma Pooley </span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpoL4XCE76FgG17GzX-cd1dHxTlhTuXva1EEayj1FbLbMLenpfUizEiXBE4trUUMiazPvoID9Cdrrf1jTYNXZwtUIjiNsaZy2R6blpZeIebAH5eyL8DWlVGfrCbqyA2PZQSzea-A/s1600/con+Pietro%252C+Carlo+e+Paolo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpoL4XCE76FgG17GzX-cd1dHxTlhTuXva1EEayj1FbLbMLenpfUizEiXBE4trUUMiazPvoID9Cdrrf1jTYNXZwtUIjiNsaZy2R6blpZeIebAH5eyL8DWlVGfrCbqyA2PZQSzea-A/s400/con+Pietro%252C+Carlo+e+Paolo.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: red;"><b> Pietro, Ame, Carlo, Paolo</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDiDip9oDQc_raTSDKkXZhS0XBZQ17kFsc-RfBsk1MTSJ_-hSXCaYpiO5kSX0CEiDvv1F0qQ_h_Zu8Zx1Th9GJYhLmSXsKOLtlQBX8lYkEerQD58KnOmxLkraubDEQ5NaT-VuplQ/s1600/con+Davide+Arona.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDiDip9oDQc_raTSDKkXZhS0XBZQ17kFsc-RfBsk1MTSJ_-hSXCaYpiO5kSX0CEiDvv1F0qQ_h_Zu8Zx1Th9GJYhLmSXsKOLtlQBX8lYkEerQD58KnOmxLkraubDEQ5NaT-VuplQ/s400/con+Davide+Arona.jpg" width="300" /> </a><b> </b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Negli spogliatoi con <span style="color: red;">Davide Arona </span></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjncVSQPoaazza-s5mGJsym5Zg_bVdwmFlAne-ivWWgKqOAjOiMcd9n7fv6zB5nKtfIOtBAhBd1BQPGkK88zCp5qgMCagkHHqK-Z22vt1ux68ei1ezXQH6xaBgoOD5em0RvYNT-HA/s1600/run.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjncVSQPoaazza-s5mGJsym5Zg_bVdwmFlAne-ivWWgKqOAjOiMcd9n7fv6zB5nKtfIOtBAhBd1BQPGkK88zCp5qgMCagkHHqK-Z22vt1ux68ei1ezXQH6xaBgoOD5em0RvYNT-HA/s400/run.jpg" width="300" /></a></div>
<b>Prima frazione e scatto dell'amico <span style="color: red;">Antonio</span></b><br />
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<b>Abbraccio volante col colombiano <span style="color: red;">Padre Serna</span></b>Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-48639146510888580742016-08-19T22:25:00.001+02:002016-08-20T08:13:46.602+02:00Slow..vakmanL'invito ricevuto dall'amico veneto <span style="color: red;"><b>Valentino</b></span>, d'accompagnarlo nella sua seconda trasferta dell'anno oltre confine per un IM "pane e salame", era ghiotta per mantenere la condizione atletica.<br />
<span style="color: red;"><b>Slovakman</b></span>. Conoscevo la gara in quanto l'avevo affrontata tre anni or sono ed il percorso ciclistico noioso, totalmente "flat", a parte un cavalcavia, mi concedevano l'opportunità di gestire la prova.<br />
Un buon allenamento, nulla più e l'occasione di trascorrere un lungo fine settimana low cost a <b>Piestany</b>, località dotata di terme e un centro cittadino abbastanza movimentato considerando la latitudine.<br />
Per spezzare il lungo viaggio, raggiungo martedi sera la dimora di Valentino in quel di <b>Conegliano</b> e l'indomani mattina partiamo in direzione Slovacchia attraversando tutta l'Austria. Rimango sempre affascinato dalla visione di paesaggi da cartolina brutalmente attraversati dall'autostrada....<br />
Qualche problema d'orientamento alla periferia di <b>Bratislava</b> e quasi all'ora di cena, decisamente esausti, riusciamo finalmente a raggiungere la destinazione prefissata.<br />
Allogeremo in una casa -pensione a prima vista carina, col senno di poi deludente per quanto concerne il rapporto qualità -prezzo.<br />
Salutare doccia e cena nella zona nevralgica della cittadina slovacca, purtroppo non nella pizzeria che utilizzavo come base per i pasti durante la passata vacanza. In effetti la pizza si è rivelata di scarsa qualità, ma l'accentuato appetito ci ha fatto chiudere uno occhio. Abituati a quanto si spende in Italia per la classica accoppiata "pizza + birra" rimaniamo positivamente sorpresi dall'irrisorio importo sborsato.<br />
L'indomani mattina, prima di colazione, ci sgranchiamo le gambe imballate dalla lunga trasferta in auto con una corsetta lungo la strada che costeggia il fiume <b>Vah</b>, dove fra l'altro verrà effettuata la frazione natatoria della gara.<br />
Colazione alquanto deficitaria e rimpiango quelle consumate all'Hotel Magnolia tre anni or sono. Occorre fare di necessità virtù e tesoro degli sbagli commessi nella scelta dell'alloggio, nel caso in cui dovessi tornare in queste lande. Con Valentino decidiamo di perlustrare il tratto ciclistico e l'intento, durante la competizione, sarà quello di mettere il pilota automatico ed estraniarsi. Un bastone A/R di 29 km circa, da ripetere sei volte percorrendo una strada statale. Occorrerà avere molta pazienza resettando la testa da eventuali pensieri paranoici :)<br />
Per ammazzare il tempo lancio l'idea di spostarsi in auto per visitare la città di <span style="color: red;"><b>Trencin</b></span> , facilmente raggiungibile tramite autostrada e famosa per un vecchio castello.<br />
Scarpinata sotto un sole cocente per raggiungere l'entrata di questa fortezza, dalla quale si domina l'intera città, e scoprire di poter usufruire di una guida solo in slovacco....<br />
Un bel ciao ciao con la manina e ritorniamo nella vasca centrale a gustarci un gelato seduti comodamente su una delle panchine a bordo strada.<br />
La cena serale finalmente è al <b>Central</b>, il locale cercato il giorno precedente e non trovato , mangiando una pizza decente accolti dal classico trattamento slovacco riservato alla clientela. Cortesia e gentilezza sconosciute dal personale, cosa già sperimentata dal sottoscritto nella precedente visita.<br />
Il giorno seguente iniziamo a preoccuparci delle previsioni meteo, le quali contemplano l'arrivo di un'acquazzone serale che dovrebbe dissolversi all'alba. Durante il ritiro del pacco gara facciamo la conoscenza dello svedese <span style="color: red;"><b>Magnus</b></span> , mio coetaneo, atleta di livello alla fine del secolo scorso.<br />
Riuscì a qualificarsi tre volte per Kona sfoderando performance di tutto rispetto , e sull'isola hawaiana fece registrare prestazioni degne di nota. Poi smise di gareggiare prendendosi quasi un "ventennio sabbattico" riapparendo lo scorso anno all'Ironman di Maiorca. Rimane incuriosito e sorpreso quando Valentino gli spiega il mio percorso sportivo, ma tengo subito a precisare l'amatorialità dei risultati.<br />
Vogliamo parlare del piatto di pasta in bianco condita da olio e formaggio ordinato al Central per cena ? Ebbene il cuoco s'inventa una sua versione , aggiungendoci peperoncino e aglio. Valentino cade nella trappola dello spicchio d'aglio vagante e per tutta la serata avremo un alito che uccide ed una certa difficoltà a digerire. Nemmeno una Coca riesce a fare tabula rasa nello stomaco dell'incoveniente venutosi a creare :)<br />
Ed a tutto ciò aggiungiamoci le patate bollite riscaldate malamente, immagino nel microonde, perchè parecchie di loro erano ancora fredde :O<br />
Entriamo in camera e si scatena un bell'acquazzone, però confidiamo al risveglio di trovare condizioni di tempo migliori. Invece la pioggia continua a scendere al pari dell'umore, soprattutto quando con nostro immenso dispiacere troviamo la zona cambio allagata. E a quanto pare ci verrà a trovare l'indesiderato vento.<br />
Ma porca miseria abbiamo trascorso tre giorni a boccheggiare per il caldo ed ora pioggia e vento? Altro che allenamento tranquillo , ci sarà da sgobbare. Il percorso natatorio si sviluppa su tre giri con uscita dall'acqua ed immediato rientro, utile per chi ha bisogno di tirare il fiato. Io sono fra quelli :)<br />
Esco come al solito stordito, ha smesso di piovere, indosso capi asciutti e parto curioso di verificare l'intensità del vento. Dall'uscita della zona cambio occorre percorrere un tratto per immettersi all'interno di quello che sarà l'amato -odiato "andata e ritorno". Ce lo dovremo sorbire per ben 12 volte.<br />
E mentre nell'andare viaggiavamo speditamente, nel rientrare eravamo in balìa di Eolo, accompagnati da folate a tratti impetuose ed i km percepiti come se fossero miglia marine. :)<br />
Commetto un comico errore di percorso al penultimo giro quando, dopo il ristoro ubicato nei pressi della zona cambio, invece di svoltare a destra per raggiungere la strada statale proseguo diritto. Quando avverto d'aver perso la rotta mi mando a quel paese da solo e suppongo lo abbiano sentito a 1 km di distanza.<br />
Le ultime due tornate controvento prosciugano le poche energie mentali rimaste e poter scendere dalla bicicletta per il secondo cambio è una liberazione! Manco fossimo a Lanzarote.<br />
L'ultima frazione, ovverosia la maratona ,presenta un mix di sterrato ed asfalto e il desiderio è quello di faticare il meno possibile. Cosa molto improbabile dopo una la precedente pedalata dispendiosa e difatti riesco a correre decentemente solo per 15-16 km. Per vincere la monotonia invento un numero circense e, "fantozzianamente", nel sorpassare un altro partecipante incespico e cado rovinosamente a terra. Qualche escoriazione ed una botta all'anca sinistra senza però compromettere la prosecuzione della gara.<br />
Qualche camminatina me la concedo e le soste ai ristori si fanno più prolungate, considerando che siamo quasi al termine della fatica.<br />
Ultimo tratto di sterrato , voglio gustarmelo, rallento e laggiù in fondo sento <span style="color: red;"><b>Vlado</b></span> l'instancabile speaker dell'evento, capace di coinvolgere il pubblico presente.<br />
Riesco, in prossimità del traguardo , a sbagliare strada dirigendomi a destra verso il giro di boa invece che proseguire dritto . Sorrido, riprendo la via maestra e come di consuetudine a braccia alzate, mentre varco la finish line, godooooooo !<br />
Attendo l'arrivo di Valentino e l'immortalo scattando una bella foto ricordo. Good job anche per lui.<br />
Ringrazio<span style="color: red;"> <b>Valentino</b></span> per l'ospitalità e la piacevole compagnia e complimenti a <b><span style="color: red;">Magnus</span></b> brillante vincitore della mia categoria d'età. Alla prossima .....<br />
<br />
God bless you !!!<br />
<br />
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<b>Gelato a Conegliano con <span style="color: red;">Valentino</span></b><br />
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<b>Pizza al Central di <span style="color: red;">Piestany</span></b><br />
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<b>Castello di <span style="color: red;">Trencin</span></b><br />
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<b> Con lo speaker <span style="color: red;">Vlado</span></b><br />
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<b>Giù basso in favore di vento</b><br />
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<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-65368010675074816212016-07-19T22:07:00.000+02:002016-07-19T22:25:44.670+02:00Enrico You are still with us!Lo scorso anno fu una vera e propria festa, ritrovarsi con gli amici veneti la sera prima di partire per la trasferta a <b>Roth</b> .<br />
Tra loro anche <span style="color: red;"><b>Enrico Busatto</b></span>, promotore della serata e col quale si era stabilita una sana amicizia ,considerando che avevo assistito al suo battesimo sulla distanza Ironman a <b>Klagenfurt,</b> un lustro fa.<br />
Era sempre complimentoso nei miei confronti e ci teneva a sottolineare , a chi non mi conosceva , il numero di Ironman conclusi. mettendomi in grossa difficoltà. E quando gli dicevo di smetterla, lui sorrideva di gusto sapendo quanto detestavo parlare di questa cosa.<br />
Una settimana fa accade quello che non pensi possa accadere, e quando ricevo la drammatica conferma , un forte brivido attraversa tutto il corpo lasciandomi immobile e senza parole.<br />
A confermare la tragica notizia è la voce disperata e piangente della sorella ed amica <span style="color: magenta;"><b>Lisa</b></span>, chiamata dopo aver letto alcuni post su facebook con la scritta "Ciao Enrico...." .<br />
Per tutto il giorno stento a credere sia reale la fulminea e sconcertante scomparsa di Enrico, sentito telefonicamente due settimane or sono perchè intenzionato ad iscriversi all'IM Austria . Alla fine della telefonata ricevetti l'invito per un pranzo insieme il lunedì dopo la gara. Purtroppo la stanchezza, il caldo ed il dover guidare per diverse ore m'indussero a rimandare il nostro incontro. Che disdetta!<br />
Successivamente alla fase di stordimento, tornato coi piedi per terra, la prima cosa a cui ho pensato è stata quella di ricordare sportivamente Enrico in occasione dell'imminente <span style="color: red;"><b>Challenge Roth</b></span> .<br />
Come? A modo mio , correndo la maratona con una dedica speciale stampata sulla canotta.<br />
Dopo un consulto con l'amica <b><span style="color: magenta;">Teacher Agnese</span></b> la frase prescelta è stata <b>" Enrico you are still with us!".</b><br />
Il sogno poteva già infrangersi nel corso della frazione natatoria, poichè l'indesiderato ed inaspettato freddo percepito e poi patito nel canale, mi ha letteralmente prosciugato fisicamente. L'idea del ritiro è stata più volte scacciata dalla mente perchè oggi l'imperativo era arrivare a tutti i costi.<br />
Fuoriuscito vivo e vegeto dall'acqua, nonostante una condizione fisica precaria, acchiappo la sacca contenente l'abbigliamento utile per la seconda frazione ed entro nel tendone. Sono visibilmente tremante e solo grazie all'assistenza di un volontario riesco a togliermi la muta. Chiuque tu sia, grazie di cuore !<br />
Durante i primi chilometri in sella, l'intento era quello di riscaldare la muscolatura dei quadricipiti e poter pedalare il prima possibile come desideravo. Ero stanco di sbattere i denti.....<br />
Il Challenge Roth è una grandiosa festa sportiva, con un'imponente e ben orchestrata macchina organizzata, e viene vissuta come tale dagli abitanti dei paesi attraversati. Il passaggio fra due ali di folla sulla <span style="color: red;"><b>Solarerberg</b></span> ha fatto il giro del mondo così come la folla festante all'interno dello stadio dov'è situata la finish line.<br />
Sono il marchio di fabbrica d'una competizione unica al mondo e lo slogan coniato dagli organizzatori <b>"Challenge Roth We are triathlon !"</b> calza a pennello.<br />
Il clima favorevole e la gamba tornata a girare a buon regime mi hanno permesso di concludere decentemente i 180 km. Togliere la maglia da ciclismo ed indossare la canotta con impressa la dedica ad Enrico si è rivelato come l'avevo immaginato. Elettrizzante.<br />
Sono partito molto carico per la maratona e sino alla mezza il ritmo tenuto era quello previsto , poi è subentrata una generale spossatezza e la mente ha deciso di prendersela con filosofia.<br />
Particolarmente monotono correre sullo sterrato che costeggia il canale e lo si deve fare prima in un senso e poi nell'altro per ben due volte.<br />
Abbandonatolo si fa ritorno verso il centro di Roth ed al termine dello strappo asfaltato incontrato all'uscita dal bosco si svolta a destra per un mini circuito. Ultima breve erta di giornata con tanto di speaker , il quale chiama a raccolta la gente presente per incitare l'italiano in transito. Rispondo con un applauso mentre inizio a pregustare il significativo arrivo nello stadio. Le gambe, come spesso accade in prossimità del traguardo, ritrovano vigore e spinta.<br />
Ci siamo , mancano solo pochi metri per dare un senso ad una faticosa giornata iniziata nel peggiore dei modi e conclusasi con tanta tristezza nel cuore, lo sguardo e le mani rivolte lassù.<br />
Nessuno lo riporterà fra noi , ma dovremo sempre ricordarlo per quello che ci ha lasciato. Ognuno a suo modo.<br />
<span style="color: red;"><b>ENRICO YOU ARE STILL WITH US!</b></span><br />
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God bless you !!!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-56213530669891233532016-07-06T21:53:00.000+02:002016-07-07T08:24:39.634+02:00A.A.A.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRKmFKFeAUxF10cyhSAvQvy1L5Wun5D5ZfXWKP17UIoSk3aa7K1HePAqcTX756CmtoxSmTPJlWKFQXYUN_jGLndAV2y0yah9g4myhO2lfwZc3zlWqnY8Bxau2635Tm1YFcgURPJw/s1600/tirata+d%2527orecchie+a+Jack.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<b>Ame. Aironman. Austria.</b><br />
Un legame che si perpetua da 18 anni con una breve interruzione , ma poi ripreso senza soluzione di continuità.<br />
La <b>Carinzia</b> e la sua capitale <b>Klagenfurt</b>, una città bomboniera ,a misura d'uomo dove tutto sembra svolgersi perfettamente e raramente noti qualcosa di negativo.<br />
Per metterla sul ridere anche il prezzo dei carburanti ti lascia senza fiato, ma è il lago <b>Worthersee</b> a stupirmi con la sua immensa bellezza ,nonostante l'abbia ammirato in svariate occasioni.<br />
Quest'anno non avrò compagnia per la trasferta e come da tradizione (degli ultimi due anni) farò tappa a <b>Feletto Umberto </b>per riabbbracciare l'amica <span style="color: magenta;"><b>Simonetta </b></span>e con lei gustarmi una coppa gelato. Per l'occasione si aggregherà anche la Teacher <span style="color: magenta;"><b>Agnese</b></span> e <b><span style="color: magenta;">Monica</span></b>, un'amica di Simonetta.<br />
Il caldo è veramente opprimente ed è fuoriuscito tutto d'un botto cosa che ha impedito un graduale acclimatamento. Viaggio costantemente con l'aria condizionata per evitare di boccheggiare.<br />
L'incontro in terra udinese si è rivelata salutare per il morale e spezzare il viaggio. E' sempre e comunque incoraggiante attornarsi di persone allegre e positive come lo è Simonetta. Lei di battaglie ne ha combattute e vinte , è un esempio per tutti noi ed ora dovrà affrontare anche un problema di glicemia. Scherzosamente mi dice che abbandonerà i dolci solo dopo la "nostra" coppa insieme. Ovviamente il tutto condito da sfottò e foto ricordo.<br />
Dopo 8 ore di trasferimento raggiungo l'uscita dell'autostrada e poi svolto a destra pronto ad immergermi nella caotica zona dedicata all'expo con l'intento di ritirare il pacco gara, La motivazione di tanta fretta è impossessarsi del braccialetto indispensabile per accedere al pasta party. Esplicata l'annosa formalità, vado frettolosamente alla Pensione nella quale soggiornerò per scaricare bici e bagagli. Il tutto a tempo di record poichè ho appuntamento al pasta party con l'amico <b>Luigi</b>.<br />
Anche in questa occasione numerosi sono gli amici incontrati e personalmente vivo questi eventi con l'intento di rivederli perchè apprezzo la loro sincera amicizia.<br />
La solita vigilia pre gara , osservo e sorrido nel vedere atleti che , con temperature africane, corrono o pedalano forse per saziare la fame di sport. Rinuncio alla cena nella solita pizzeria per condividerla con Luigi ed assaggiare il suo mix di cereali , pollo e verdure.<br />
Si discute anche delle preoccupanti previsioni meteo del giorno seguente e purtroppo si segnalano forti temporali . E per chi come il sottoscritto utilizzerà ruote in carbonio le preoccupazioni salgono....<br />
Ritorno alla base affrontando la classica nottata prima dell'evento, cercando di dormire ad orari inusuali, con la paura di restare sotto le coperte, nonostante la sveglia :)<br />
Fortunatamente alle 4 sono già cosciente, sgranocchio tre barrette veicolate da te freddo e concludo rapidamente la triste colazione. Ritroverò un po' di smalto quando, arrivato in zona cambio al posto assegnatomi, rivedo con piacere <b>Louis Moschetta</b>, un amico di vecchia data trasferitosi negli Stati Uniti per lavoro. La sua bici in titanio è proprio accanto alla mia...<br />
Con lui e la moglie americana, molto affabile e sorridente, compio il tragitto che ci separa dalla zona cambio agli <b>Strandbad</b>. All'interno i prati sono presi d'assalto dai partecipanti e dagli accompagnatori, in attesa di prendere posto nelle griglie di partenza della frazione natatoria.<br />
La novità quest'anno è rappresentata dall'introduzione del "rolling swim start" con l'entrata in acqua degli atleti uno di seguito all'altro in base al tempo stimato, da quest'ultimi, per completare i fatidici 3,8 km.<br />
Ovviamente, considerato quanto sono ridicolo nel gesto natatorio, staziono nelle retrovie in paziente attesa di transitare sopra il tappeto, predisposto alla rilevazione del chip.<br />
Quant'è arduo spezzare il fiato alle 7 del mattino e come accade da 20 anni, fatico a trovare una simbiosi con l'acqua. Conscio di dover sguazzare 1h30 all'interno del Worthersee e d'uscirne rintronato, penso solamente a gestire la fatica.<br />
L'ultimo chilometro nuotato nel canale sarà infinito, però ritrovo vivacità quando scorgo la sagoma del megahotel situato nel pressi dell'uscita. Anche stavolta posso affermare d'avercela fatta a sopravvivere.<br />
Sosta in bagno, cambio d'abiti e finalmente cavalco la nuova bici assemblata per l'occasione con qualche grattacapo e testata solo due volte prima della competizione austriaca.<br />
Il passaggio dal nuoto al ciclismo mi causa sempre uno sgradevole mal di gambe nei primi 10 km per poi scomparire cammin facendo. Stavolta decide di persistere a lungo, inizio a spazientirmi e si preannuncia una pedalata sofferente.<br />
Senza riferimenti cronometrici faccio affidamento alle sensazioni e procedo prendendola con filosofia perchè incazzarsi servirebbe a nulla. Come preannunciato si presenta un bel temporalone a dare un po' di suspence e, nei pressi dei punti critici, metto in pratica il consiglio impresso sui cartelli stradali posizionati ai lati della strada.<br />
<b>CAUTION !</b> E non vedo altra via d'uscita se desidero rimanere in sella perchè quando cerco di frenare avverto un tardivo rallentamento della velocità :)<br />
La pioggia ed il brusco raffreddamento dell'aria generano brividi e solo nel momento in cui la perturbazione c'abbandona ritrovo una temperatura corporea decente.<br />
Salire a <b>Rupertiberg</b> risulta faticoso, soprattutto nella seconda tornata, però è assai divertente sentire l'incitamento degli amici friulani <b>Denis</b> e <span style="color: magenta;"><b>Monica </b></span>capitanati da<b> Fabio</b> , il quale urla a squarciagola e ti strappa un sorriso. Grandi.<br />
<i>"Dai Ame che anche la seconda frazione l'hai messa nel cassetto"</i>. Lo ripeto a me stesso per preparare corpo e mente alla maratona conclusiva. L'obiettivo è faticare intelligentemente, amministrando la seconda mezza ed evitando d'arrivare stremato al traguardo. Il caldo umido la fa da padrone, quindi urge bere e spugnarsi molto, distogliendo se possibile la mente dalla fatica. Come? Salutando gli amici incrociati, dando un cinque ai bambini , camminando ogni tanto per dare alle gambe la possibilità di allentare le tensioni muscolari venutesi a creare col passare dei chilometri.<br />
Quando si percorre nuovamente il tratto che collega il centro città con la zona d'arrivo,situata di fianco all'expo, inizia il countdown dei chilometri, aumenta l'adrenalina e ci si rende conto d'aver sconfitto qualsiasi crisi perchè d'ora in poi sarà solo gioia pura.<br />
Ho descritto svariate volte cosa si prova a concludere una gara d'endurance qual è l'Ironman e finiti gli aggettivi lascio a voi lettori immaginare l'emozioni o le delusioni provate.<br />
Alcuni atleti fissano un obiettivo cronometrico o vanno alla ricerca della famigerata slot hawaiana e si sacrificano per svariati mesi dedicandosi anima e corpo per realizzarlo. Come nella vita di tutti i giorni gli incidenti di percorso sono da contemplare, a maggior ragione in una gara così complessa e di difficile gestione. Personalmente ,vivendo lo sport con spirito marcatamente amatoriale, accetto il verdetto del campo sempre con positività.<br />
Unica nota dolente del lungo fine settimana in Carinzia il furto della ruota anteriore subito nel parcheggio della Pensione.<br />
Sarò ripetitivo nel ringraziare gli amici incontrati, ma li ritengo la componente più importante dell'intero evento e li ringrazio per l'accoglienza festosa.<br />
Una menzione speciale la dedico a <b>Luigi</b>, in compagnia del quale ho trascorso piacevoli momenti d'ilarità .<br />
<br />
God bless you !!!<br />
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0hyS2nqcGoIm1m2w7HulM-Nl_O5SDh_1XBxKsj8RjdG4YarwfU-MLabfp1QSz_jJaDn3xNcb3gz_bdzxqam5LMPQAccF3qzxz94ixSe-paoBjgCBhf4HY1hAyZme7cVaPX-o5cQ/s1600/Gelato+a+Feletto+con+Simonetta+e+Agnese.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0hyS2nqcGoIm1m2w7HulM-Nl_O5SDh_1XBxKsj8RjdG4YarwfU-MLabfp1QSz_jJaDn3xNcb3gz_bdzxqam5LMPQAccF3qzxz94ixSe-paoBjgCBhf4HY1hAyZme7cVaPX-o5cQ/s400/Gelato+a+Feletto+con+Simonetta+e+Agnese.jpg" width="400" /></a></div>
<b> Coppa gelato con <span style="color: magenta;">Simonetta</span> e <span style="color: magenta;">Agnese </span></b><br />
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<b> Al pasta party con <span style="color: red;">Federico</span> e <span style="color: red;">Luigi </span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDRkX_W_PKmsZW4GIW889bdIbV6VDSi_PKIhmEry3pxLKuZGHPMFF7icy-FU2IvqFnhUXYM4kJwbVCU_OFz9fEla6dMJQeBb6gIS0TmCXHrx3pJRzSWUVVbi-lTe-TCuUiwiOnrw/s1600/con+Gianluca+Cogliati+al+pasta+party.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDRkX_W_PKmsZW4GIW889bdIbV6VDSi_PKIhmEry3pxLKuZGHPMFF7icy-FU2IvqFnhUXYM4kJwbVCU_OFz9fEla6dMJQeBb6gIS0TmCXHrx3pJRzSWUVVbi-lTe-TCuUiwiOnrw/s400/con+Gianluca+Cogliati+al+pasta+party.jpg" width="300" /></a></div>
<b> con <span style="color: red;">Gianluca Cogliati</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiriMBFtCYJL_24g1issd5s3NOnVEUw0G0xTUjnG_fJw_aU0Ixo4xaQ0XFe_k3rpmnGjCc9VpTSYcjjIh2uob5I0PC2toIB3Zv-CDSuJTD_mozKKRriTPilX2PebzaLvuTvwfZ1NA/s1600/Gelateria+Arcobalemo+con+Luigi+Orlando.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiriMBFtCYJL_24g1issd5s3NOnVEUw0G0xTUjnG_fJw_aU0Ixo4xaQ0XFe_k3rpmnGjCc9VpTSYcjjIh2uob5I0PC2toIB3Zv-CDSuJTD_mozKKRriTPilX2PebzaLvuTvwfZ1NA/s400/Gelateria+Arcobalemo+con+Luigi+Orlando.jpg" width="393" /></a></div>
<b> L'immancabile gelato alla <span style="color: red;">Gelateria Arcobaleno</span></b><br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu0ky7tNtPvPMB_HZmqAZwMf1hTCBSRYsdpYavymrQG4K9ECmcY-xENVRNYHc4Apz-0wvn_haSs_sLzsXswwI11MIKxMwcGbHvCe3kmbR3tirWeHQGAqEdNdhtAvksds7gaCKbIw/s1600/con+Andrea+Accorsi+e+Monica+Barchetti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu0ky7tNtPvPMB_HZmqAZwMf1hTCBSRYsdpYavymrQG4K9ECmcY-xENVRNYHc4Apz-0wvn_haSs_sLzsXswwI11MIKxMwcGbHvCe3kmbR3tirWeHQGAqEdNdhtAvksds7gaCKbIw/s400/con+Andrea+Accorsi+e+Monica+Barchetti.jpg" width="400" /></a></div>
<b> Con la splendida coppia bolognese formata da <span style="color: red;">Andrea</span> e <span style="color: magenta;">Monica</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKkeG80OS4n-cE8jnjzDCr4IslvTzg3p8s-KgkzizdMRzVyysYRwy-eVv3qLW6kDfkKHjTKdLVVNaFU34qiD89wI4Dj4BbSnKxqD0Z1x6gp-i5Xdieus-ORKbKWjpsPbZIUE5RWg/s1600/tirata+d%2527orecchie+a+Jack.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKkeG80OS4n-cE8jnjzDCr4IslvTzg3p8s-KgkzizdMRzVyysYRwy-eVv3qLW6kDfkKHjTKdLVVNaFU34qiD89wI4Dj4BbSnKxqD0Z1x6gp-i5Xdieus-ORKbKWjpsPbZIUE5RWg/s400/tirata+d%2527orecchie+a+Jack.jpg" width="385" /></a></div>
<b><span style="color: magenta;"> <span style="color: black;"> La tirata d'orecchie a <span style="color: red;">Giacomo</span> è ormai un rito</span></span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghyphenhyphenjpwVRIagKGxZH5z-DyDng7XxWNXFn9GGGN7l7fSmrKhsqgC5vszVmY7VSbg44M1aaCpfSWCzabNQ2uJvd5te9tersS01RCm998PnZsZ38sZLBlouRshrIHKbQqGd8ElMd5Wbw/s1600/con+Luois+Moschetta+in+zc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghyphenhyphenjpwVRIagKGxZH5z-DyDng7XxWNXFn9GGGN7l7fSmrKhsqgC5vszVmY7VSbg44M1aaCpfSWCzabNQ2uJvd5te9tersS01RCm998PnZsZ38sZLBlouRshrIHKbQqGd8ElMd5Wbw/s400/con+Luois+Moschetta+in+zc.jpg" width="400" /></a></div>
<b> In zona cambio con <span style="color: red;">Louis Moschetta</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv88OywBGyHsyJF4RBWm3RXixVkJ5axkEMsUieYzX59Bh7FZPOju9RGjtD6qh2l0OhRh8NL82hyiVpKbs6_rzQKhYnq5QLeHUG8IeCJbmyq9ggoKG_-z-WnTtQXmMntWQhIlXZCg/s1600/bici+zc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv88OywBGyHsyJF4RBWm3RXixVkJ5axkEMsUieYzX59Bh7FZPOju9RGjtD6qh2l0OhRh8NL82hyiVpKbs6_rzQKhYnq5QLeHUG8IeCJbmyq9ggoKG_-z-WnTtQXmMntWQhIlXZCg/s400/bici+zc.jpg" width="272" /> </a></div>
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<b><span style="color: red;">Simone</span> always presente ..... </b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHZw6gs4roJVmbRLuBK6l7GXellsGRuQKLCSMW6Bcc87PXWJCgD1Mt-oM7qS6Ym5WUNOcYxlkmt8zvunK3j_pkB7ZB4Q8X9YO4nvd_2g95yRwD6NTtwa5kPKGoW2W91_2Uzc74MA/s1600/l%2527arrivo+il+giorno+dopo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHZw6gs4roJVmbRLuBK6l7GXellsGRuQKLCSMW6Bcc87PXWJCgD1Mt-oM7qS6Ym5WUNOcYxlkmt8zvunK3j_pkB7ZB4Q8X9YO4nvd_2g95yRwD6NTtwa5kPKGoW2W91_2Uzc74MA/s400/l%2527arrivo+il+giorno+dopo.jpg" width="300" /></a></div>
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<b>The day after </b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZQ9FHDIaILShUNCmxHjcMoEDNOoyi1S8-i1jAO7D2M7eWsc32cDNmgLwk8rmaqMR8NMSd_J-KOOaPP8KkLi8DeV1PhLUIcelUETTKjOneVgZ0WaDzzbGBIpcqSN10AW-n6GDxqA/s1600/l%2527arrivo+il+giorno+dopo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhi-vFR5Ubl89rnbx1oEKOQmAmenL2KK6Nfp3POUjWUPE7YE9aDnxRLQ1sEkFIvkgWihtTcbcyi9zM6djO0Nu2Qx3JfqGe4NmsH_GUb39cERwwiDXMAlVDNAz2VkzNxh-eth49Kfg/s1600/bici+zc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-75170912936604004912016-06-14T18:30:00.000+02:002016-06-14T17:50:08.974+02:00Accoppiata devastante.......E non parlo solo fisicamente perchè la componente psicologica influisce molto sulla prestazione nelle gare d'endurance.<br />
Quale accoppiata? <span style="color: red;"><b>Ironman Lanzarote </b></span>e <span style="color: red;"><b>100km del Passatore</b>,</span> interrotta lo scorso anno per un'annosa pubalgia.<br />
La prima competizione, come ben sanno i lettori del blog, è la più amata dal sottoscritto mentre la seconda è il ricordo del compianto <span style="color: blue;"><b>Simone Grassi</b>,</span> amico cesenate scomparso qualche anno fa dopo aver combattuto ,con l'ironia che lo ha sempre contraddistinto,un maledetto tumore ai polmoni.<br />
Non mi sento di aggiungere altro e lascio parlare le immagini....<br />
Ringrazio di cuore l'amica <span style="color: magenta;"><b>Alina </b></span>,mio angelo custode in bici durante la trasferta podistica da Firenze a Faenza . La sua assistenza si è rivelata fondamentale per scongiurare le numerose crisi e consentirmi d'arrivare al traguardo in Piazza del Popolo.<br />
Non ho degnamente onorato la memoria di Simone a livello prestazionale, ma posso dire d'avere profuso il meglio di me stesso .<br />
God bless you !!!<br />
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<b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyInFcl8q9R3awHImYl5-99jY6ysp9PjhfbEh9JR5JnJXqPdhySCwjhVUMQR5zmIv0p4ei-ZAvXisgHIvW36rX8jDpTQ3mZ0FS-CuUgP9oOYYIL2ROFA55y7Neph_JWSSTffBOUQ/s1600/Welcome.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyInFcl8q9R3awHImYl5-99jY6ysp9PjhfbEh9JR5JnJXqPdhySCwjhVUMQR5zmIv0p4ei-ZAvXisgHIvW36rX8jDpTQ3mZ0FS-CuUgP9oOYYIL2ROFA55y7Neph_JWSSTffBOUQ/s400/Welcome.jpg" width="225" /></a></b></div>
<b>Benvenuti al <span style="color: lime;">Club La Santa</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUh8QSThX0t4RswVBefMZrgk4jQqCJPbAvPDVRk8XtK8IerU1qlHrvQiLaA-wRuERFKmiX-4lrhyKEpWjhgd66-jdOPf3Lu2ZmYmigYR2FkkvPKpXjHYER8NDGjkcNYcrfP5Dk_g/s1600/con+Denis+e+Monica.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUh8QSThX0t4RswVBefMZrgk4jQqCJPbAvPDVRk8XtK8IerU1qlHrvQiLaA-wRuERFKmiX-4lrhyKEpWjhgd66-jdOPf3Lu2ZmYmigYR2FkkvPKpXjHYER8NDGjkcNYcrfP5Dk_g/s400/con+Denis+e+Monica.jpg" width="400" /></a></div>
<b> con <span style="color: red;">Denis</span> . qualified to Hawaii , e la Testa di Udin <span style="color: magenta;">Monica</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNEdKM8HVUlYFWZotzCqvz0sGLVToJHVOq5pFIxpRqb2QWP1yoxhUsyfyGSM5FrA6Wz61v3UcQWxxPSC15EPrggmLI1Wr54ESmY5LXwat18eWqZN6fUf7n1sfSYGBrpyidE5ihew/s1600/con+Kenneth+Gasque.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNEdKM8HVUlYFWZotzCqvz0sGLVToJHVOq5pFIxpRqb2QWP1yoxhUsyfyGSM5FrA6Wz61v3UcQWxxPSC15EPrggmLI1Wr54ESmY5LXwat18eWqZN6fUf7n1sfSYGBrpyidE5ihew/s400/con+Kenneth+Gasque.jpg" width="300" /></a></div>
<b> Con l'organizzatore della gara <span style="color: red;">Kenneth Gasque</span></b><br />
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<b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_PB7-xTbVfcRYpXopvVVTmLFJC4F8TG8V8Tidl-Vz20hqvo1yxuGZJnYJBAnqxji6QveXH-engghDuxa5XNWYbrZe0M4jeWshsOlWpcPLWbxzgeQbPYf6e8ORvQkXSu6vXz00NQ/s1600/prima+bike+check+in.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_PB7-xTbVfcRYpXopvVVTmLFJC4F8TG8V8Tidl-Vz20hqvo1yxuGZJnYJBAnqxji6QveXH-engghDuxa5XNWYbrZe0M4jeWshsOlWpcPLWbxzgeQbPYf6e8ORvQkXSu6vXz00NQ/s400/prima+bike+check+in.jpg" width="300" /></a></b></div>
<b>col mio compagno di vacanza <span style="color: red;">Daniele </span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzQ4aUjtG0RyBwQIa12e6B4E1YAJJmJslsv9heaptlVnziftXjb9fu6AARODF3fUkIenP_d717ftjEUZiChzZxBOceUPrcxxAwud76dL7JZDljUV1rcW0ba4319GAv_saX6tXMyw/s1600/saluto+con+Paolo+Marescotti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzQ4aUjtG0RyBwQIa12e6B4E1YAJJmJslsv9heaptlVnziftXjb9fu6AARODF3fUkIenP_d717ftjEUZiChzZxBOceUPrcxxAwud76dL7JZDljUV1rcW0ba4319GAv_saX6tXMyw/s400/saluto+con+Paolo+Marescotti.jpg" width="300" /></a></div>
<b> Saluto con<span style="color: red;"> Paolo Marescotti , </span>un patacca faentino :)</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAjqYHpU7wh5jb-1Lb7IJfTr537CoMX49dPxKXH4W1uozG6BQgw6BmHKvKEArEhg69IsH0YSZB21qh5nvKGtmlOQyruuHuTdJIqqwic2cRWZb85MCXmV-nPp7-8pB2PjC7f03YdQ/s1600/con+Fabrizio+Terrinoni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAjqYHpU7wh5jb-1Lb7IJfTr537CoMX49dPxKXH4W1uozG6BQgw6BmHKvKEArEhg69IsH0YSZB21qh5nvKGtmlOQyruuHuTdJIqqwic2cRWZb85MCXmV-nPp7-8pB2PjC7f03YdQ/s400/con+Fabrizio+Terrinoni.jpg" width="300" /></a></div>
<b> con <span style="color: red;">Fabrizio</span>, un'amicizia di lunga data ed un piacere ritrovarlo</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBpcNNubhiDLuNdnVvw7TvDNWiAcIkuprLqd5QHz3sKNkZCEzoebvWNHxGkqbfQKkwTCcUWp0Dzj8SZdcGg5opnObHGKYEBkNixHrcrvvyleOW_52L95p5jFI63NFgJC5ltoHSZA/s1600/con+Sara+Perani+cerimonia+premiazioni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBpcNNubhiDLuNdnVvw7TvDNWiAcIkuprLqd5QHz3sKNkZCEzoebvWNHxGkqbfQKkwTCcUWp0Dzj8SZdcGg5opnObHGKYEBkNixHrcrvvyleOW_52L95p5jFI63NFgJC5ltoHSZA/s400/con+Sara+Perani+cerimonia+premiazioni.jpg" width="225" /></a></div>
<b>l'inconfondibile sorriso di <span style="color: magenta;">Sara</span>, bresciana responsabile degli atleti in gara</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCbPLiwJc7fZN-fBOgriqiPb-6S9Wr8rRe2KhLdNZaleEXKZ9Rjy0yVagSK_XZvfitiLVXGib_0vSgMCjhyphenhyphenuJgYdOWoZWi7QTZIhbddpUw0GbPKav2oLbM5g1LgiMdxVMOYw8Fw/s1600/coi+vincitori.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCbPLiwJc7fZN-fBOgriqiPb-6S9Wr8rRe2KhLdNZaleEXKZ9Rjy0yVagSK_XZvfitiLVXGib_0vSgMCjhyphenhyphenuJgYdOWoZWi7QTZIhbddpUw0GbPKav2oLbM5g1LgiMdxVMOYw8Fw/s400/coi+vincitori.jpg" width="400" /></a></div>
<b> coi vincitori dopo la premiazione</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpFegBX9E04bBX9x-w3kGeoL8cJTsG_OjkO-srFdU7OC9eSMT9VaVgAXI_CrQmLQ_PkOgTsSc_8XI46r5E9A6QR2kHyk8hj2AW1KO1qsKekFr_fVNJq6O4JEXHDbRIwxvHU-8iEA/s1600/Paella+ristorante+La+Santa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpFegBX9E04bBX9x-w3kGeoL8cJTsG_OjkO-srFdU7OC9eSMT9VaVgAXI_CrQmLQ_PkOgTsSc_8XI46r5E9A6QR2kHyk8hj2AW1KO1qsKekFr_fVNJq6O4JEXHDbRIwxvHU-8iEA/s400/Paella+ristorante+La+Santa.jpg" width="225" /></a></div>
<b> la meritata paella ......</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ7x-Jv4toYIbcyxC13jcT-XfW7poradjDSZ1u_3878_1BiVYPAR5kcCMgyas0aLJOMx8ovl1dBka6i1p31ipVO4tEULsG4o2At12dbc1_Dd9-rwW-A_2Gy-R2G-fd79maOeyi6A/s1600/traguardo+dopo+gara.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ7x-Jv4toYIbcyxC13jcT-XfW7poradjDSZ1u_3878_1BiVYPAR5kcCMgyas0aLJOMx8ovl1dBka6i1p31ipVO4tEULsG4o2At12dbc1_Dd9-rwW-A_2Gy-R2G-fd79maOeyi6A/s400/traguardo+dopo+gara.jpg" width="300" /></a></div>
<b> il traguardo qualche giorno dopo....</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX-0PnzSrl9gWTsNWI3J2KQZVNdQ8MUk1agbIXSDCBIjgr1l0OXeBNXjaTyinseBw9Fzg_0hj0atF85sSB33datzmw_lK7luj8Vqwi4wQeLn6fbkjroP0WzcpRP9hW5w_RBiumRQ/s1600/foto+catturata+run.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX-0PnzSrl9gWTsNWI3J2KQZVNdQ8MUk1agbIXSDCBIjgr1l0OXeBNXjaTyinseBw9Fzg_0hj0atF85sSB33datzmw_lK7luj8Vqwi4wQeLn6fbkjroP0WzcpRP9hW5w_RBiumRQ/s400/foto+catturata+run.JPG" width="345" /></a></div>
<b>Run baby run....</b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUS82r24THOTY8_ksObxJ61li8RTdPMxmq0_-Ng_XbgBEHq7oNyB3IXu8HFM7fuZiQqpqwW13QocKz1vGl_Qd4ijuPdqQyCKRmNnLKxzHgZI69z67YPfSvz6rgBjnGXm79Ys0eNw/s1600/prima+partenza+con+Alina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUS82r24THOTY8_ksObxJ61li8RTdPMxmq0_-Ng_XbgBEHq7oNyB3IXu8HFM7fuZiQqpqwW13QocKz1vGl_Qd4ijuPdqQyCKRmNnLKxzHgZI69z67YPfSvz6rgBjnGXm79Ys0eNw/s400/prima+partenza+con+Alina.jpg" width="400" /></a></div>
<b> Sorridenti con <span style="color: magenta;">Alina</span> prima della partenza </b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAnFeZM6JU-k6vPT_1m5PstxTTQO_f4oc1q1wfDrlFaj1TwLJMtnqEfJK9ObLfh7ELrPrh4HKEOl6oXXLn9WoYg3b0KUhHuGuy1HF-PEwFu3eVXwc_1lwNS0DOPWoGdZ41bSByuQ/s1600/saluto+con+Silvia+e+Marco+Scianca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAnFeZM6JU-k6vPT_1m5PstxTTQO_f4oc1q1wfDrlFaj1TwLJMtnqEfJK9ObLfh7ELrPrh4HKEOl6oXXLn9WoYg3b0KUhHuGuy1HF-PEwFu3eVXwc_1lwNS0DOPWoGdZ41bSByuQ/s400/saluto+con+Silvia+e+Marco+Scianca.jpg" width="300" /></a></div>
<b> Saluto con <span style="color: magenta;">Silvia</span> e <span style="color: red;">Marco</span> al loro esordio al Passatore</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSuxI7ALBYLVzz8bEt4enaNYuZN9MXFtFCEGc8LxGKey77y-m2zhp_N4sZWHT6h5JUxnJWCQXlbkygLG-viSQeXNslj4qos8sdXrXNsKm6CMEDNGFRIC4qMkrayG8_TDplyzB1JQ/s1600/foto+Francesca+Soli+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="260" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSuxI7ALBYLVzz8bEt4enaNYuZN9MXFtFCEGc8LxGKey77y-m2zhp_N4sZWHT6h5JUxnJWCQXlbkygLG-viSQeXNslj4qos8sdXrXNsKm6CMEDNGFRIC4qMkrayG8_TDplyzB1JQ/s400/foto+Francesca+Soli+1.jpg" width="400" /></a></div>
<b> bradipando <span style="font-size: xx-small;">(foto Francesca Soli)</span></b>Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-67923963620028614882016-03-18T11:07:00.001+01:002016-03-18T11:07:59.436+01:00Maratonando ....Solitamente cerco di mettere nero su bianco, descrivendo fatica ed emozioni provate .<br />
Stavolta lascio parlare le immagini .....<br />
<b><span style="color: lime;">VERDI MARATHON</span></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwBidt15624ZXtMUUko5XaMbmQolvg1BFuHXiMIMZt8ZBTqIrnHPGc_AWcvYwmralVUHaa2EQfko4cwcpbk6HbuNB1iNiz3ukJhZXD4K90Gus2DkIR2H4NMKhULYEVlWKRQG8OuQ/s1600/con+Rigo+e+Mustat.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="427" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwBidt15624ZXtMUUko5XaMbmQolvg1BFuHXiMIMZt8ZBTqIrnHPGc_AWcvYwmralVUHaa2EQfko4cwcpbk6HbuNB1iNiz3ukJhZXD4K90Gus2DkIR2H4NMKhULYEVlWKRQG8OuQ/s640/con+Rigo+e+Mustat.jpg" width="640" /></a></div>
Allegramente in discesa verso Fidenza con<b> </b><span style="color: red;"><b>Andrea Rigo</b></span> e <span style="color: magenta;"><b>Lara Mustat</b></span>. Perchè la corsa è anche divertirsi faticando<b> </b> (<span style="font-size: xx-small;">foto Morselli</span>)<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicH0pOn9acebC-AMVj9ugDSFZX4j-_MNM_VAYjDcI9mKU5q0nXBpMdt9Ut5wQ3ybGkQqoB4oRyrCOCJC1cwj0g_j-ywuW9NIzcUOydrtbexhIteqW34E4ibLVSiALArNnaItcSAw/s1600/al+km+20.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="427" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicH0pOn9acebC-AMVj9ugDSFZX4j-_MNM_VAYjDcI9mKU5q0nXBpMdt9Ut5wQ3ybGkQqoB4oRyrCOCJC1cwj0g_j-ywuW9NIzcUOydrtbexhIteqW34E4ibLVSiALArNnaItcSAw/s640/al+km+20.jpg" width="640" /></a></div>
Siamo quasi a metà gara e già si comincia ad avvertire il peso dell'età :D (<span style="font-size: xx-small;">foto Morselli)</span><br />
<br />
<span style="color: cyan;"><b>BRESCIA ART MARATHON </b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Rm796n77XYtK5J_m9_n1BkqXY3yr3S_DBqrtoUaSBIjfNGxrL2VBsXZL1j5ZmdyAX-Co3SExyWZTcYt4IWR6MIIzgHJEhy1kVt9Luq5bMZNOsFXxXE9CvHiBCjdd8iiz7ovOAQ/s1600/Con+Paolo+Scotti+e+Ivan+Sgaria.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Rm796n77XYtK5J_m9_n1BkqXY3yr3S_DBqrtoUaSBIjfNGxrL2VBsXZL1j5ZmdyAX-Co3SExyWZTcYt4IWR6MIIzgHJEhy1kVt9Luq5bMZNOsFXxXE9CvHiBCjdd8iiz7ovOAQ/s640/Con+Paolo+Scotti+e+Ivan+Sgaria.jpg" width="640" /></a></div>
<span style="color: cyan;"><b><span style="color: black;"> </span></b><span style="color: black;">Prima della partenza ci si diverte con alcuni amici "pagliacci" :D</span><b><br /></b></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEBXYJGqIKCa5CW0gXEqW6d8_OnpC04znyY0gHhJTHX7iWkWEU8UaTDhw7OHo8d0UNHp445EznB14moipJNwnvUBfhvjbAAVtMNEU1lsP_jwXxdw6_bAT8cjLwAjUAwuFOUSebVg/s1600/Foto+Daniela.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEBXYJGqIKCa5CW0gXEqW6d8_OnpC04znyY0gHhJTHX7iWkWEU8UaTDhw7OHo8d0UNHp445EznB14moipJNwnvUBfhvjbAAVtMNEU1lsP_jwXxdw6_bAT8cjLwAjUAwuFOUSebVg/s640/Foto+Daniela.jpg" width="640" /></a></div>
Si vede che non siamo molto in là col chilometraggio .....<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTVMCgo4NiTXJaTb9svf4b7x4787ICDioDa_49psyReRI_2Y2w1ql5deRdOCow0q_iHFMOXmlTAIYMeKMxFlBy0gmfxJno1xjOYQswaM8-g2tDn8c05TDfLrvALE6NBZ_p6yBrJw/s1600/poco+prima+dell%2527arrivo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTVMCgo4NiTXJaTb9svf4b7x4787ICDioDa_49psyReRI_2Y2w1ql5deRdOCow0q_iHFMOXmlTAIYMeKMxFlBy0gmfxJno1xjOYQswaM8-g2tDn8c05TDfLrvALE6NBZ_p6yBrJw/s640/poco+prima+dell%2527arrivo.jpg" width="640" /></a></div>
Finalmente l'agoniato traguardo !!!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgedB92N7RYjkjP0IJExqjJX1CHtWcskubGUvA03Qa3SKqDpybsYXksJI7fNiiJJt2wwnYZr7HcrBYFlPnalWvUUiooIjQMuCvQ81eBVRR-l0J0k1TdfYuR67cjCY_tzOBPH1h1yA/s1600/piegato+dopo+arrivo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgedB92N7RYjkjP0IJExqjJX1CHtWcskubGUvA03Qa3SKqDpybsYXksJI7fNiiJJt2wwnYZr7HcrBYFlPnalWvUUiooIjQMuCvQ81eBVRR-l0J0k1TdfYuR67cjCY_tzOBPH1h1yA/s640/piegato+dopo+arrivo.jpg" width="640" /></a></div>
E subito dopo fuoriesce la fatica ...<br />
<br />
God bless you !!! Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-30102121655045194272016-01-11T21:02:00.001+01:002016-01-11T21:05:59.640+01:00Ritorno al passato...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxXf5woKpAR6KTU5_xpwJ5U0IOwcqbPa92KMX5txNV1z9xq6_LddyL7ui5oW9R7ho8nHh3DQuTLgK140s33cHaOTWAk-yDz5GrrJ-B9e4jGuaxuUBjXG9EANQiExTJPu_BgUZeVw/s1600/Rettilineo+arrivo+Trino+20015+%2528Catturata%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="276" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxXf5woKpAR6KTU5_xpwJ5U0IOwcqbPa92KMX5txNV1z9xq6_LddyL7ui5oW9R7ho8nHh3DQuTLgK140s33cHaOTWAk-yDz5GrrJ-B9e4jGuaxuUBjXG9EANQiExTJPu_BgUZeVw/s400/Rettilineo+arrivo+Trino+20015+%2528Catturata%2529.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: red;"><b>Rettilineo d'arrivo a Trino</b></span> <span style="font-size: xx-small;">(foto F. Deandrea)</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwYaXQkYtKWdjTJ8NjK8NPLbzOEZDYLU0_slTCkTpU99L2BO3f0eySpAz0qJojRnAbC6PT-gsSZbJl9Kam8pcgMtnvug74lpbtXA2JGqL_AvIoD231sBQa8Ab-edy0Al_V_nqmdg/s1600/REGGIO.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwYaXQkYtKWdjTJ8NjK8NPLbzOEZDYLU0_slTCkTpU99L2BO3f0eySpAz0qJojRnAbC6PT-gsSZbJl9Kam8pcgMtnvug74lpbtXA2JGqL_AvIoD231sBQa8Ab-edy0Al_V_nqmdg/s400/REGGIO.JPG" width="400" /></a></div>
<span style="color: red;"><b> In versione Babbo Natale a Reggio</b></span><span style="font-size: xx-small;"> (foto S. Morselli)</span><br />
<br />
Lo sport amatoriale, per come l'interpreto da un ventennio, è un momento di condivisione, sentirsi partecipi di un evento, mettersi alla prova, affrontare situazioni a volte scomode come possono essere le crisi durante una prova.<br />
Considero poco importante per noi amatori il discorso legato a tempi e classifiche, però l'essere costretti ad uno stop forzato per diversi mesi e quindi l'impossibilità di poter assaporare quel mix di fatica e convivialità sportiva, mi ha infastidito parecchio.<br />
Quando scoprii a metà novembre 2014 d'essere affetto da pubalgia non immaginavo il lungo calvario per tornare ad indossare in modo continuo le amate scarpe da corsa.<br />
L'iniziale ottimismo si tramutò in scoramento allorchè risultarono inefficaci i diversi trattamenti a cui mi sottoposi e nessuno poteva fare previsioni riguardo la definitiva guarigione.<br />
Dopo quattro mesi di totale astinenza , stanco di spendere soldi inutilmente, infilai un paio di pantaloni della tuta, e uscii di casa con l'intento di riprendere a correre e camminare.<br />
Trascorsi più o meno duecentosettanta giorni se ripenso a quanto sono riuscito a fare, sportivamente parlando, in questo arco di tempo posso ritenermi ampiamente gratificato e felice d'aver riacquistato la forma fisica. Sinceramente ritenevo impossibile riprendere a correre come prima dell'infortunio e avevo metabolizzato questo status futuro, perchè è fondamentale accettare il declino prestazionale dettato dall'inesorabile trascorrere degli anni.<br />
Durante la lunga ed impegnativa stagione dedicata alla multidisciplina , soprattutto nelle notti successive agli Ironman, qualche fitta in zona pubica ha fatto vacillare le mie sicurezze sulla completa guarigione. Fortunatamente erano solo episodi sporadici ed è stato molto importante curare i riposi post gara, scongiurando pericolose ricadute.<br />
Lo scoglio più arduo da superare erano i tre IM in un mese e se ne fossi uscito indenne potevo sperare di poter completare il programma concordato con l'amico <b>Marco Scotti.</b> Ora posso confermare quanto sia stato elettrizzante festeggiare in casa un traguardo inizialmente riposto nel cassetto prima ancora che iniziasse la stagione agonistica.<br />
In questo caso lo stereotipo "mai smettere di sognare" calza a pennello...<br />
Terminato l'<b>Elbaman</b> dovevo rimettermi in gioco affrontando le gare di pura corsa con l'incognita di verificare quanto smalto avevo perso durante questi undici lunghi mesi d'assenza.<br />
Il rientro era stato fissato alla <b>Maratonina di Novi Ligure</b> , una competizione alla quale sono molto legato perchè ben organizzata e con un tracciato piuttosto scorrevole.<br />
L'intento era di rimanere sotto l'ora e mezza e sarei comunque stato ampiamente soddisfatto di riuscire a completare la distanza senza soluzione di continuità. Nelle maratone corse durante gli IM faccio sosta ad ogni ristoro per spugnarmi e bere quindi le interruzioni sono molteplici.<br />
L'enorme soddisfazione percepita subito dopo il traguardo ,come se fossi un novello podista alle prime armi, mi ha riportato indietro di quasi vent'anni. Il buon ritmo tenuto durante i 21 km era alla vigilia inimmaginabile ed anche questo particolare ha contribuito ad aumentare la soddisfazione finale.<br />
Una volta accesa la fiamma, con l'entusiasmo di chi ripercorre la via maestra come se nulla fosse successo, l'ho mantenuta viva affrontando altre due mezze maratone , <b>Lecco</b> e <b>Busto Arsizio</b>, concluse sulla falsariga di quella Novese.<br />
Tutto ciò per riabbracciare il primo amore podistico, il sogno nel cassetto di tutti gli appassionati corridori, vale a dire la Maratona. Avevo interrotto il feeling con la Regina delle corse su strada , subito dopo aver concluso la 100 esima a <b>Ravenna</b> e l'impellente desiderio era quello di togliere la polvere da quel numero e ricominciare a frequentare un mondo che mi mancava.<br />
La scelta è caduta sulla<b> <span style="color: red;">Verona Marathon</span> </b>e nonostante l'esperienza sulla distanza ero intimorito quasi fossi un principiante. Come avrebbe reagito la muscolatura impegnata nello sforzo dopo svariati chilometri e quanto la mancanza d'allenamento nel mantenere una determinata velocità ?<br />
L'innata "idiosincrasia sportiva" dell'affidarsi a strumenti tecnologici ,la propensione a seguire l'istinto,nonchè l'ascoltare le sensazioni percepite durante la competizione sono state le armi utilizzate per affrontarla. Stavolta però dovevo necessariamente dosare l'energie, evitare di strafare e cercare un po' di compagnia , qualcuno col quale condividere la fatica al ritmo prescelto.<br />
Desiderio realizzato riuscendo, con immenso stupore e contentezza, a gestire perfettamente lo sforzo pur dovendo pagare il solito dazio in termini di sofferenza. Ma si sa ,questa è la maratona.<br />
L'arrivo in <b>Piazza Bra </b>è stato emozionante, l'ultimo come se fosse il primo, i brividi avvertiti gli stessi di sempre , la grande ricompensa per cotanta fatica.<br />
L'appetito vien mangiando, in questo caso correndo, sennonchè sospinto dalla ritrovata brillantezza, dal positivo responso del fisico, ritornato efficente, ecco riemergere la curiosità di sondare il recupero dello stesso se sottoposto a due maratone ravvicinate. <br />
Due settimane dopo Verona, mi sono schierato al via della prima edizione della <span style="color: red;"><b>Maratona delle Terre d'Acqua</b></span> a <b>Trino (VC)</b> con un clima ostile ed una temperatura percepita ben al di sotto dello zero. Percorso ostico ed ottima "amministrazione" della gara, considerata la poca partecipazione e il doversi improvvisare pacer per un debuttante sulla distanza. Impegno gravoso sia muscolare che di testa, dovendo dettare il ritmo per tutti i 42 km.<br />
Per concludere il tris di maratone corse nell'arco di un mese, eccomi al via di quella alla quale sono più legato sentimentalmente, ovverosia la<b> <span style="color: red;">Maratona del Tricolore</span></b> di <b>Reggio Emilia</b>.<br />
Organizzazione perfetta, il calore delle genti emiliane, il tracciato con qualche insidia e l'inaspettata prestazione, frutto dell'ostinazione nel rimanere aggrappato ad un treno rivelatosi decisivo.<br />
E come ciliegina sulla torta ricevere medaglia ed abbraccio delle amiche <b><span style="color: magenta;">Alina</span></b> e <span style="color: magenta;"><b>Cinzia</b></span>.<br />
Avevo concluso il trittico con un crescendo verdiano, pensando di rivedere il Maestro subito dopo il traguardo della prossima fatica sui 42,195 km , ma ahimè sono "ricaduto nella malattia"....<br />
Morale della favola, l'ultimo "pettorale" indossato è stato in occasione della <b><span style="color: red;">Maratona di S.Silvestro</span></b> il 31 dicembre, un classico, così come la visita della vigilia a casa <b>Girasole</b> . Bello riabbracciare i due padroni di casa <b>Federico</b> e <span style="color: magenta;"><b>Silvia</b></span> e consegnare il regalo di compleanno alle due gemelline<span style="color: magenta;"><b> Alice</b></span> ed <b><span style="color: magenta;">Agnese</span></b>, cresciute e vitali più che mai.<br />
Buon anno podistico a tutti e.......<br />
<br />
God bless you !!! <br />
<br />
<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-14763103298090455252015-10-12T17:14:00.004+02:002015-10-12T17:27:07.239+02:00Festa con suspense...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXvMIf_yedVE7ghyphenhyphenzYhDU7-icLky2jvCKWveaRehr22MOXtu5zHBRPbWus5-8CsZ7qplah6QLswQ0JQyCfxOzyKkFyLs7btWXw8l5yshwpYpbUQSZmAF5oRCzsftvCXqSaUntyGQ/s1600/Fabio%252C+Brunone%252CAme.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXvMIf_yedVE7ghyphenhyphenzYhDU7-icLky2jvCKWveaRehr22MOXtu5zHBRPbWus5-8CsZ7qplah6QLswQ0JQyCfxOzyKkFyLs7btWXw8l5yshwpYpbUQSZmAF5oRCzsftvCXqSaUntyGQ/s400/Fabio%252C+Brunone%252CAme.jpg" width="400" /></a></div>
<b><span style="color: red;">Catu</span> , <span style="color: red;">Brunone</span> e <span style="color: red;">Ame </span>e la Zafira strapiena</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOaiXUrLsNavIDu3CifcY42qnZgiBfB9Nz-X_WQcRbQY8_k4UAZWB-8BwyQJ1DD90uBz1nILVhRDPsFWv0DJ41oPA8GZuDkrxTSnxh2ctKzGWg76vDjyJNhyphenhyphen3tFSWFl19ZLd43VA/s1600/IMG_20150926_171241.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOaiXUrLsNavIDu3CifcY42qnZgiBfB9Nz-X_WQcRbQY8_k4UAZWB-8BwyQJ1DD90uBz1nILVhRDPsFWv0DJ41oPA8GZuDkrxTSnxh2ctKzGWg76vDjyJNhyphenhyphen3tFSWFl19ZLd43VA/s320/IMG_20150926_171241.jpg" width="400" /></a></div>
<b><span style="color: red;">Cancer Off</span> presente</b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZcqmERvchyKzAxAwGJUervPaf2lQuXoaI0PqIF89cqpUOXgnuiPHmfqtYLzt0TVBsYYT8N-JFXl0UOxXJxjfrZkP2V70Xt0fKATNHnv2xy2pWW0xnsjxxu3KBlPkx3X_lOgxpuw/s1600/12082731_10206898003402986_1275588026_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZcqmERvchyKzAxAwGJUervPaf2lQuXoaI0PqIF89cqpUOXgnuiPHmfqtYLzt0TVBsYYT8N-JFXl0UOxXJxjfrZkP2V70Xt0fKATNHnv2xy2pWW0xnsjxxu3KBlPkx3X_lOgxpuw/s400/12082731_10206898003402986_1275588026_o.jpg" width="177" /></a></div>
<b>Leggermente sofferente... :)</b><br />
<br />
Dire "la paura fa 90" forse sarebbe troppo banale ma, considerati i fatti accaduti , poteva concretizzarsi proprio il giorno dove "era già tutto previsto" e dato per scontato. Ma lo sport è imprevedibile e riserva sempre qualche sorpresa.<br />
<span style="color: red;"><b>Elbaman</b></span>, l'Ironman di casa, organizzato dalla mia società d'appartenenza, l'<b>Elbaman Team,</b> dietro al quale vi è tutta la volonterosa <b>famiglia Scotti</b>.<br />
L'amico <b>Marco</b>, organizzatore e Presidente del club elbano è il "deus ex machina" di questa manifestazione sportiva, resa unica nel suo genere sia per quanto concerne la cornice naturalistica, con scorci mozzafiato, che per il clima familiare instauratosi fra i partecipanti.<br />
E' una specie di ritrovo di fine stagione , una festa all'insegna della fatica sportiva e del divertimento, rappresentato dagli sfottò coi vari amici incontrati.<br />
Centro nevralgico per rivederli ,la famosa <span style="color: red;"><b>gelateria</b> <b>Zero Gradi</b></span> a <b>Marina di Campo </b>sede dell'evento. <br />
L'equipaggio allestito per la trasferta di fine settembre era composto dal sottoscritto , <b>Fabio Catufi</b> detto "<span style="color: red;"><b>Il</b> <b>Catu"</b></span> e dal <b><span style="color: red;">"Colosso di San Colombano"</span></b> <b>Brunone Marini</b>.<br />
Viaggio con partenza all'alba da <b>Lodi</b> e prima sosta a <b>Piombino </b>per bere un caffè , incontrare l'amica <span style="color: magenta;"><b>Debora</b></span> e imbarcarci sul traghetto prenotato.<br />
Un'ora di trasbordo ed altri 30 minuti d'auto prima di giungere alla segreteria della gara dove incontriamo i simpatici volontari e l'intera famiglia Scotti indaffarati nella preparazione dei pacchi gara.<br />
Siamo i primi a ritirarlo con tutto l'occorrente per la prova domenicale ed a mettere la firma sul "pannello ricordo" creato appositamente dall'organizzazione. Carino il pensiero d'attribuirmi il numero 90 e per fortuna non sono un soggetto scaramantico. <br />
Depositiamo Brunone all'<b>Hotel Montecristo</b> del quale è ormai un aficionados come del resto lo sono io dell'<b>Agriturismo Orione, </b>gestito dal mio fratello elbano <b>Gianluca</b>. Il Catu ha scelto di seguirmi ed è rimasto entusiasta dell'amena struttura immersa nel verde e la pace ivi presente.<br />
Venerdì sera dopo la cena ci fiondiamo da Zero Gradi ,incontrando persone che non rivedevo giustappunto dallo scorso anno, ed è sempre una festa irrinunciabile.<br />
La vigilia inizia con una breve corsa mattutina, resa necessaria per riavvivare il corpo intorpidito dal viaggio del giorno precedente, poi è il solito cercare di far trascorrere il tempo ammazzando la noia.<br />
Ed una cosa utile a questo scopo è il bike check-in pomeridiano , grazie al quale incontro gli amici arrivati all'ultimo momento sull'isola ed inizio a respirare profumo di Elbaman.<br />
Faccio uno strappo alla regola durante la cena, lasciandomi attrarre da un primo a base di penne condite, invece del canonico piatto di pasta con olio e grana. Scelta poco azzeccata in quanto risulterà pesantuccio a livello digestivo, ma gioca a mio favore l'avere consumato presto la cena.<br />
Rientrato alla base mi metto sotto le coperte e la desuetudine a coricarsi ad orari insoliti, unita alla classica tensione pre gara, generano un sonno discontinuo. Svegliarsi alle 4,10 contempla uno stato larvatico con la susseguente colazione "masticata" senza avvertire alcunchè. Della serie "I sapori questi eterni sconosciuti".<br />
Cerco di riprendere conoscenza mentre percorro, camminando, il chilometro per raggiungere la zona cambio. Sono ben coperto ma col passare del tempo la temperatura diventa gradevole ed aspetto sino all'ultimo ad indossare la muta. Gli atleti, abbandonata la zona cambio, si trasferiscono in spiaggia attendendo lo start con un cielo oscurato e la visibilità delle boe ancora approssimativa.<br />
Al momento dello sparo scaccio l'ansia generatasi dal dover affrontare la frazione a me indigesta e cerco, nel limite del possibile , di "sguazzare" i primi 1900 metri con oculatezza. La mancanza di fondo è un limite preoccupante, tuttavia fuoriesco indenne dalla baia di Marina di Campo.<br />
Corsetta per sconfiggere lo stordimento, prima transizione effettuata con la dovuta calma e via in sella per affrontare un percorso ostico spalmato su tre giri, forse il più impegnativo dell'annata.<br />
Il primo scorre velocemente, la gamba c'è, le sensazioni buone, sennonchè nella discesa da <b>Sant'Ilario</b> accade il misfatto. Di colpo sento la ruota posteriore completamente a terra ,sbando vistosamente e quando realizzo d'aver forato il tubolare lo sconforto è notevole.<br />
Inutile il tentativo d'iniettare la schiuma anti foratura, il danno procurato si rivela oltre l'immaginabile e la vedo fuoriuscire ovunque. Giunge una moto con due persone dello staff , chiedo se vi sia un'assistenza meccanica sul percorso ricevendo risposta negativa.<br />
Ultimo tentativo,per continuare a sperare di proseguire la competizione, è la sostituzione del tubolare, operazione indigesta ma assolutamente necessaria in siffatte situazioni.<br />
Qualche "smadonnamento" ci scappa però l'operazione riesce ed ora l'obiettivo principe è quello di concludere i circa 110 km rimanenti. Li affronto col cuore in gola, perchè il tubolare non è incollato a dovere, pertanto dovrò far attenzione nell'approcciare le curve per scongiurare una sua fuoriuscita dal cerchio. L'energie nervose spese durante la sosta forzata vengono a mancare nell'ultima tornata, ma poco importa. Mettere il piede a terra in zona cambio significherà aver vinto la personale battaglia con la sfortuna. Missione compiuta!<br />
Seconda transizione, indosso la canotta con dedica a Simone poichè, dopo aver festeggiato la 100esima maratona insieme, occorre suggellare anche quest'altro traguardo.<br />
Rimango positivamente impressionato dalla reattività dei quadricipiti sin dalle prime falcate e nonostante una crisi alla mezza rimango concentrato e riesco, calando un filino il ritmo, a mantenere una velocità decente.<br />
Emozionante ed adrenalinico ricevere così tanto sostegno dagli amici a bordo strada ed i chilometri scivolano velocemente accompagnati dai pensieri, immaginando quale stato d'animo pervaderà corpo e mente nel momento in cui varcherò la linea del traguardo. Ci siamo quasi....<br />
Curva a destra in prossimità del Montecristo, è l'ultima volta che percorrerò il lungomare, me lo voglio godere sino alla fine e raccolgo gli ultimi incoraggiamenti prima d'abbandonarlo.<br />
La svolta per immettersi sul breve rettilineo finale rimarrà in eterno nei miei ricordi così come il festoso arrivo con tanto di coriandoli e striscione dedicato. Ringrazio pubblicamente l'amico Marco per questa gradita sorpresa inaspettata che mi ha molto emozionato. Rimasto senza parole ed intervistato subito dopo il traguardo ero incapace di pronunciare una frase di senso compiuto.<br />
Oltre ai soliti e meritati complimenti a tutti i finisher vorrei condividere il gentile pensiero del vincitore della prova con tanto di record , il belga Lucky Berlage, applaudendo tutti i volontari.<br />
Figure fondamentali per la buona riuscita di qualsiasi evento sportivo, senza il loro apporto NOTHING IS POSSIBLE.<br />
Una lieve correzione del motto coniato dall'organizzazione dell'IM pallinato.<br />
Un grazie anche ai miei due compagni di viaggio, entrambi finisher dell'Elbaman 73, per la spassosa compagnia ed un caloroso abbraccio a chi mi ha incoraggiato anche in maniera colorita :)<br />
<br />
God Bless you !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-31875931117193948872015-09-14T22:27:00.002+02:002015-09-14T22:27:34.533+02:00Pioverman<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwC7vzIxt80-TjHG6kVCQudyLSJv2YOJt8JB50m_8TD6UK3hki3o3pIGwf2IwRgPUtP4Z0GvT19Z3gUklIz-xTRT32xYgCopzYPwAy91I3xt8yJFnRBuup8-lEFD6GSVya7OVz_Q/s1600/con+Antonio+Scirocco+prima+partenza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwC7vzIxt80-TjHG6kVCQudyLSJv2YOJt8JB50m_8TD6UK3hki3o3pIGwf2IwRgPUtP4Z0GvT19Z3gUklIz-xTRT32xYgCopzYPwAy91I3xt8yJFnRBuup8-lEFD6GSVya7OVz_Q/s400/con+Antonio+Scirocco+prima+partenza.jpg" width="400" /></a></div>
Con l'amico <b>Antonio Scirocco </b>prima del via<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGKUrVwV1AY5vzBIF1AWtqX6wkhezg9lghnRxKe6R14EI0gZUISgKlzkyll0mXNFNY78hG_3XvgnJk9_SG2EWdoclp6ODmSs_EVTMvGGNYbQDOJkrr7cFnr9K7jon3A0oHkhgIpQ/s1600/Pasta+e+ravioli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGKUrVwV1AY5vzBIF1AWtqX6wkhezg9lghnRxKe6R14EI0gZUISgKlzkyll0mXNFNY78hG_3XvgnJk9_SG2EWdoclp6ODmSs_EVTMvGGNYbQDOJkrr7cFnr9K7jon3A0oHkhgIpQ/s400/Pasta+e+ravioli.jpg" width="400" /></a></div>
<b> Penne e ravioli al pasta party</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<b> Col prete colombino <span style="color: red;">Padre Serna</span> dopo il pasta party </b><br />
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<b> Saluto di rito del gruppo italico</b><br />
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<span style="color: red;"> </span><b><span style="color: red;">Cancer off</span> presente !</b><br />
<br />
Un'intera settimana a visionare le previsioni meteo, girovagando fra diversi siti concordi nel decretare la probabile assenza di pioggia.<br />
Però stiamo parlando di <span style="color: red;"><b>Zofingen</b></span> e spesso, in passato, le condizioni ambientali sono radicalmente cambiate nel volgere di una mattinata, costringendomi a lanciare imprecazioni nei confronti di Giove Pluvio.<br />
Decido di non saper nè leggere nè scrivere ed adotto la configurazione da pioggia (ruota con pista frenante in alluminio all'anteriore) per il battesimo della nuova bici da crono in carbonio. . L'ho chiamata <b>ONLY 4 FUN </b>perchè da sempre approccio le competizioni con questo spirito pur non lesinando impegno, onorandole nel miglior modo possibile.<br />
Ho già speso elogi, nei vari resoconti riguardanti il <b><span style="color: blue;">Powerman Zofingen</span></b>, una delle gare che porto nel cuore ed ogni anno ci torno per mettermi in balìa dei suoi continui saliscendi.<br />
Evito accuratamente d'affrontare nelle uscite di corsa e sui pedali pendenze significative come quelle presenti durante le tre frazioni della gara, valida come <b>Campionato del Mondo di Duathlon Lungo</b>.<br />
Puntualmente pago dazio, manca l'allenamento specifico quindi l'unica arma per venirne fuori è quella di faticare ma con oculatezza, camminare quando lo sforzo diventa un fuorigiri insostenibile.<br />
Da un lustro è l'amico <b>Franchino</b> il compagno di viaggio in terra elvetica e mentre nelle precedenti trasferte si era cimentato nella short distance,stavolta tenterà di prendersi la t-shirt di finisher della long distance. Si è preparato a puntino negli ultimi tre mesi e, conoscendo gran parte del tracciato, partirà col freno tirato per giungere a correre gli ultimi 30 km in condizioni decenti.<br />
Regola valida per chiunque si schieri al via se teniamo conto della durezza di quest'ultmi.<br />
Viaggio quasi perfetto, con una coda irrisoria per entrare nel <b>Tunnel del San Gottardo</b> e successiva sosta ,come da tradizione, sulle rive del <b>Lago dei Quattro Cantoni</b> per uno spuntino a base di frutta. Sennonchè passata indenne la periferia di <b>Lucerna</b> ecco l'inspiegabile rallentamento nei pressi di <b>Sursee</b> e una bella mezz'oretta persa.<br />
Arriviamo comunque in orario per il ritiro del pettorale dove Franchino deve scomodare l'intervento del responsabile ITU per poterlo avere in quanto la tessera Fitri è sprovvista dell'anno di validità 2015. Così compare su tutte le tessere rilasciate agli atleti italiani generando la solita figura barbina della nostra federazione.....<br />
Pasta party decoroso, poichè è illogico pretendere che la qualità della pasta cucinata possa essere degna di quella italiana soprattutto per quanto concerne la cottura. Conta, a mio parere, essere partecipi di un evento organizzato per permettere l'incontro degli atleti provenienti da ogni continente.<br />
L'intenso traffico preclude la presenza alla kermesse,organizzata con tanto di cantante svizzero emulo di Elvis, alla coppia d'amici formata da<b> Andrea (</b>alla sua quarta presenza consecutiva<b>)</b> e dalla simpatica consorte <span style="color: magenta;"><b>Caterina.</b></span><br />
Li accompagnamo nel ristorante dove ceneranno. Da sempre si recano al <b>"Ristorante alla Lupa" </b>per la presenza di <b>Ferruccio,</b> giovale capo cuoco il quale c'incuriosisce e stupisce coi suoi racconti.<br />
Rimaniamo esterrefatti e sorridiamo nell'ascoltare come la Svizzera sia governata da sette ministri ed altre "amenità" organizzative irrealizzabili nella terra del tricolore...<br />
La vigilia è dedicata al "cercare di far trascorrere il tempo, annoiandosi il meno possibile" presenziando al briefing, passeggiando nella via principale di Zofingen e riposando in camera prima di ridiscendere per la cena. Quest'anno optiamo per il ristorante di Ferruccio, vestendo i panni degli atleti seri, ordinando pasta condita con olio e grana e come seconda portata un petto di pollo ai ferri.<br />
Più tardi ci faranno compagnia Andrea , Caterina e l'intera famiglia <b>Fiorini</b>, con <b>Mauro </b>impegnato nella lunga distanza e la giovane figlia <span style="color: magenta;"><b>Simona</b></span> in quella corta. La moglie <span style="color: magenta;"><b>Sabrina</b></span> e la secondogenita<br />
presenti come supporter.<br />
Nuvoloni neri all'orizzonte, ma al briefing pomeridiano lo speaker locale parlava di gara "dry", motivo per cui siamo fiduciosi di non ritrovarle qui domattina...<br />
La sveglia suona alle 6.10 e mentre sgranocchio alcuni biscotti metto fuori il crapone dalla finestra scrutando l'orizzonte. Qualche nube c'è , ma sembrerebbe la classica giornata uggiosa autunnale senza lo spauracchio della pioggia.<br />
Il bike check-in è molto veloce, ed ognuno di noi può usufruire di una scatola rettangolare in plastica per deporre il materiale da utilizzare durante la prova. Al termine di ogni transizione tutto deve obbligatoriamente essere al suo interno, pena provvedimenti disciplinari.<br />
L'aria è frizzante, ed il termometro dell'auto segna 11.5 gradi alle 7.30, quindi ci piazziamo nella palazzina degli spogliatoi al calduccio. Ne usciremo solo una mezz'ora prima dello start, correndo con l'intento di riscaldarci. A -10 minuti entro nel box di partenza assistendo alla presentazione degli atleti di maggior spicco. Vedo dinanzi a me il pendio iniziale ed allo sparo parto con poca baldanza conscio di cosa m'attende in cima. Malgrado ciò fatico ad avanzare e sfrutto i tratti in discesa per recuperare. Transito nell'Arena accolto come tutti dall'incitamento degli spettatori e ritorno al punto di partenza ripercorrendo l'erta iniziale. Cammino tre volte prima d'entrare nel bosco , ritenendo inutile soffrire oltre il dovuto e concludo discretamente i quasi 10 km previsti. Indosso il gilet windstopper , guanti e parto per la pedalata sentendo alcune gocce scendere....<br />
"Dai saranno due gocce passeggere..", ed infatti sino ai piedi del celeberrimo <b>Bodenberg</b> il cielo rimane coperto senza avvisaglie di quel che verrà di lì a poco. Uno scroscio d'acqua ci accompagnerà per tutta l'ascesa, la discesa ed il successivo tratto piuttosto veloce.<br />
Il raffreddamento corporeo causato dalla pioggia è stato repentino, le mani congelate, intorpidite e dovevo sbatterle staccandole dal manubrio per muovere la circolazione sanguigna delle dita. Maledizione !!!<br />
Avanti di questo passo non sarei riuscito a concludere la prova e fortunatamente il maltempo è cessato lasciando come strascico la punta dei piedi freddi e una perdita di concentrazione.<br />
D'altronde resco a malapena a sopportare fisicamente queste condizioni atmosferiche, tipiche di queste latitudini ,con la muscolatura incapace di rendere come dovrebbe.<br />
Stanco durante l'ultima tornata, sfrutto l'intero pacco pignoni nelle tre salite presenti e rientro nell'Arena per la seconda transizione, pronto a salire sulla giostra.<br />
E' risaputo quanto sia impervio doversi sorbire il dislivello presente nella terza frazione. Personalmente l'unica tattica efficace per chi ,come il sottoscritto, è privo d'una preparazione specifica è alternare corsa e cammino altrimenti si rischia la deflagrazione fisica.<br />
Bello incrociarsi coi vari amici italiani e darsi un "cinque" oppure incoraggiarsi a vicenda. L'assenza contemporanea di Mauro e Andrea mi porta a pensare ad un loro abbandono anticipato. E così sarà purtroppo...<br />
Finalmente con immenso piacere scorgo la sagoma del Franchino mentre sto camminando in salita e ci scappa una risata quando l'amico sottolinea la mia veloce andatura :)<br />
Sarò ripetitivo come ogni anno nel raccontare quanto sia appagante ridiscendere dal bosco verso il tratto asfaltato, al termine del quale vi è l'ingresso nella magica Arena.<br />
Si percorre tutto il perimetro interno , la gente sugli spalti applaude, tu godi nel calpestare l'erba del prato e vorresti questo momento fosse interminabile.<br />
Invece gioisci nel varcare la finish line, ricevi i complimenti e la stretta di mano del <b>Presidente Ruf </b>, la medaglia al collo e poi fuoriesce la stanchezza. <br />
Fortuna vuole che gli spogliatoi siano ubicati nelle vicinanze, in modo tale da consentire l'immediata e salutare doccia. Segue massaggio teoricamente defaticante ed inaspettata sofferenza causata dalla mano leggermente pesante dell'operatore.<br />
Mangio un piatto di pasta , poi esco pensando all'imminente arrivo del Franchino ma sono preoccupato perchè tarda a farsi vivo. Chiedo lumi ai cronometristi e scopro sia transitato al controllo posto a soli 2,5 dalla fine. Rimango sulla tribuna quasi deserta per tributargli il doveroso omaggio al termine di un lungo sforzo contraddistinto da qualche defaillance fisica durante i 30 km finali.<br />
Onore a lui ed a tutti quanti hanno provato a sfidare i propri limiti. Una pacca sulla spalla a chi, per svariati motivi, ha dovuto rinunciare anzitempo.<br />
Il giorno seguente disavventura meccanica con l'auto di Franchino in panne a pochi chilometri dall'entrata del tunnel del San Gottardo e ricovero del mezzo in una garade a <b>Wassen</b> piccola cittadina a 916 mt d'altitudine. Cambio della pompa dell'acqua ed attesa di 6 ore con tanto di controllo documenti da parte della polizia svizzera insospettita dalla presenza di due sconosciuti girovaghi senza meta :D<br />
Questa mi mancava...<br />
<br />
God bless you !!! <br />
<br />
<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-24100351556477910192015-08-14T19:50:00.001+02:002015-08-14T20:41:58.710+02:00Berlin Tri XL<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpovLNA0XOZp5twBbj7eyS7UE2fhhHuOViG_0roBuGffKrDGbmrypJwvqlnBeWSzvT0uwlZpyIqAZH-Rs-vioSErZBzIUaqlJdsBhEowuUbKFl01c7oSQPVb8iOpnQYJ2pl2J_hQ/s1600/Augustiner+Bier+cena+vicino+a+Ottmaring.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpovLNA0XOZp5twBbj7eyS7UE2fhhHuOViG_0roBuGffKrDGbmrypJwvqlnBeWSzvT0uwlZpyIqAZH-Rs-vioSErZBzIUaqlJdsBhEowuUbKFl01c7oSQPVb8iOpnQYJ2pl2J_hQ/s400/Augustiner+Bier+cena+vicino+a+Ottmaring.JPG" width="298" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="color: red;"><b><span style="color: black;">Birra al pasta party</span></b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz8m8i2kx_u5M1h5by0L2QZ_T-opC7gkw57G8IxewlA0FkcpDkBlgwAJ_vfK_qLC9u3223DgmawSrDeJqejSZkxNKE9pD0tXyVLLUxNRNf9IzLxZUT-RDz56b9mABiLmO-oCuaRg/s1600/Doccia+e+Wc.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz8m8i2kx_u5M1h5by0L2QZ_T-opC7gkw57G8IxewlA0FkcpDkBlgwAJ_vfK_qLC9u3223DgmawSrDeJqejSZkxNKE9pD0tXyVLLUxNRNf9IzLxZUT-RDz56b9mABiLmO-oCuaRg/s400/Doccia+e+Wc.jpg" width="225" /></a></div>
<b> Box doccia con adiacente water :)</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRWUMO3u0AoIUIyCujyV3eDKZPQKwWwfWgcdnJb4sCaH5_OYo4ezhl5zMgiJtAwCGnwH1xfoGfbR__DTFWCsPyX5isyUkQSkB6RI2rxMxJ8ZgOY0LfzkI5Gp_aIlxZumsMijxXyA/s1600/Bici+zona+cambio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRWUMO3u0AoIUIyCujyV3eDKZPQKwWwfWgcdnJb4sCaH5_OYo4ezhl5zMgiJtAwCGnwH1xfoGfbR__DTFWCsPyX5isyUkQSkB6RI2rxMxJ8ZgOY0LfzkI5Gp_aIlxZumsMijxXyA/s400/Bici+zona+cambio.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: red;"> <b><span style="color: black;"><span style="color: red;">Cancer Off</span> sempre presente</span></b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiio4f4TvMwbcbVUmSjoANRFv7GGSGbSLxl-JYu6l8zVA5Dtqb8OE6sI3d4kdRwA8JqKT0J0xZrya7_cOnewANraAZXJcsaxdLIdN-Gp8eQFqTZP4FYyI1udAcjmWW9EqH1zuLMg/s1600/Canotta+Simone.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiio4f4TvMwbcbVUmSjoANRFv7GGSGbSLxl-JYu6l8zVA5Dtqb8OE6sI3d4kdRwA8JqKT0J0xZrya7_cOnewANraAZXJcsaxdLIdN-Gp8eQFqTZP4FYyI1udAcjmWW9EqH1zuLMg/s400/Canotta+Simone.JPG" width="272" /></a></div>
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0"> <b>Sicuramente lui m'avrà aiutato durante le numerose crisi..</b></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx0s06mju9qRior-9Bf7a6Hvs4uO8KBQQoooVnDmCmn1VeM0gP6C2Fp__IH1mxlELP0_AjkeHjrxsRI7S-TAPDjlBIDmlOH5EZttmKjHf-fSBfnme4kOGpz7ff5vWi_LfW4N7-GA/s1600/con+Sebastian.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx0s06mju9qRior-9Bf7a6Hvs4uO8KBQQoooVnDmCmn1VeM0gP6C2Fp__IH1mxlELP0_AjkeHjrxsRI7S-TAPDjlBIDmlOH5EZttmKjHf-fSBfnme4kOGpz7ff5vWi_LfW4N7-GA/s400/con+Sebastian.JPG" width="346" /></a></span></span></div>
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0"> <b>Con <span style="color: red;">Sebastian</span> l'organizzatore del Berlin Triathlon XL</b></span></span><br />
<br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Festeggiare i 90 IM in Italia , nell'unica ed affascinante gara su distanza IM , ovverosia l'<b>Elbaman</b>.
L'idea era stata partorita ad ottobre dello scorso anno ed accantonata il mese successivo causa la presenza di una fastidiosa infiammazione a livello del pube e chi legge i miei resoconti ne è ampiamente al corrente.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Al termine dell'estenuante quaterna in tempi ristretti necessitavo di partecipare ad un Ironman estivo per poter rispettare la tabella prevista. Purtroppo </span></span><span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">stava sfumando il progetto iniziale, dacchè </span></span><span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">ero rimasto senza un compagno di viaggio e le gare fuori circuito si disputavano a distanze considerevoli. Affrontare una trasferta in solitaria così lunga era un'ipotesi scartata a priori. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Sennonchè ,in zona Cesarini, sono venuto a conoscenza di un coetaneo romano iscritto al <span style="color: red;"><b>Berlin Triathlon XL </b></span>disposto a condividere il viaggio ed un pernottamento durante la tappa d'avvicinamento a <b>Berlino</b>.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Partenza da una torrida ed afosa Brianza , bramosi d'assaporare la brezza d'oltralpe. La troviamo a <b>San Bernardino</b> durante la pausa pranzo nel <b>Canton Ticino</b>. Finalmente un po' di fresco, cercando di mettersi alle spalle la soffocante canicola che sta imperversando da qualche settimana sulla penisola italica. Siamo in estate, tuttavia ritengo si sia raggiunto il limite massimo della sopportazione...</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Attraversata la Svizzera, con una fugace apparizione in territorio austriaco, approdiamo nella cittadina bavarese di <span style="color: red;"><b>Ottmaring</b></span>. Pernotteremo in un centro del <b>Movimento dei Focolari</b> quasi deserto. Doccia a cui fa seguito una cena in un locale caratteristico, situato a pochi chilometri di distanza e consigliato dalla receptionist.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">L'indomani mattina breve corsetta blanda rigenerante ed un'abbondante colazione in vista del lungo trasferimento verso la capitale germanica. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Rimango particolarmente colpito dalla velocità sostenuta dei guidatori tedeschi, i quali sfrecciano ben oltre i limiti in vigore nella comunità europea. Se solo t'azzardi a rallentarli ricevi, nella migliore delle ipotesi, un avvertimeno a farti da parte tramite fanali oppure un immeritato insulto.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Dopo sette ore abbondanti,trascorse interamente sul suolo tedesco, arriviamo al<span style="background-color: white;"><span style="color: cyan;"> <b>lago Müggelsee</b>,</span> </span>piccolo laghetto situato alla perifieria di Berlino e attorniato da una fitta boscaglia. Com'era prevedibile l'ambiente si presenta molto familiare e durante il ritiro del pettorale provvedo a pagare la quota d'iscrizione. Siccome l'idea di presenziare alla kermesse berlinese era nata dopo la chiusura delle iscrizioni on line, <b>Sebastian</b>, uno degli organizzatori, m'aveva concesso l'opportunità di saldare cash sul posto. Pittoresco ricevere la maglietta di Finisher, simile per gli iscritti alla media e lunga distanza, ancor prima d'aver varcato la linea d'arrivo. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Molto formale il pasta party, con gli atleti seduti attorno a tavoli rotondi ben apparecchiati. Discreto il menu offerto con diversi tipi di pasta, cous cous leggermente piccante ed insalata. Dolce non pervenuto e bevande a pagamento. Finalmente il socio m'accompagna nella residenza berlinese e due cose balzano subito all'attenzione: la squallidità del posto e la mancanza di gentilezza del tipo alla reception. Percepisco una certa avversione ed ottengo risposte infastidite quando chiedo informazioni. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">L'ascensore, questo illustre sconosciuto, ed il trasporto bici +bagagli all'ultimo piano dello stabile sarà un buon aiuto a prendere sonno. Camera, dal punto di vista del rapporto qualità prezzo, decisamente in linea col costo. Sorrido nel vedere la tazza del water bloccata e lo spazio limitato in cui si trova. A fianco un box doccia tutto in plastica, il quale riceverà la sufficienza dopo averlo testato. Con 30 euro al giorno, in camera singola, era illogico pretendere di meglio...</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">La tristezza della periferia industriale, l'impossibilità d'allontanarsi causa penuria di mezzi pubblici, mi vedranno costretto ad inventare qualcosa per vincere la noia della vigilia. Ore 8. A digiuno, infilo le scarpe da corsa per 20 minuti, durante i quali verifico la presenza del Penny Market trovato sulla cartina on line della città. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">C'è ! e sarà la mia ancòra di salvezza alimentare, perchè il primo ristorante-pizzeria si trova a circa 3 km dallo pseudo hotel. A 1 km ci sarebbe un Mc Donald, ma destesto le "schifezze" offerte ai consumatori nei loro locali. Fossi disperso in un deserto, senza cibo, potrei farci un pensierino :)</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Ascoltando i preziosi consigli nutrizionali dell'amico <b>Doc Paolo</b> sostituirò la tradizionale pasta con del pane sia a pranzo che a cena. Ed i tedeschi lo sanno confezionare con diversi semi e la bontà è garantita. Le proteine saranno immagazzinate tramite petto di tacchino e carne stagionata entrambe in busta sottovuoto.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Prendo un caffè americano al Mc Donald e, mentre lo sorseggio, sfrutto la connessione per sentire telefonicamente ,tramite Whattsap, l'amico <b>Fabio</b> e mio fratello <b>Sergio</b>. L'aumento di temperatura inizia a farsi sentire durante la passeggiata per tornare in camera. Consumo con appetitto i due panini del succulento pranzo e nel primo pomeriggio attendo il socio per andare al tradizionale bike check-in, incombenza da sbrigare in pochi istanti. Ma...</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Alcuni sventurati hanno parcheggiato all'interno della zona cambio e la polizia locale sta rimuovendo le loro auto quindi dobbiamo attendere la conclusione o quasi dell'operazione. E il socio con la testa fra le nuvole si è dimenticato il casco a casa dell'amico che l'ospita dall'altra parte della città. Quest'ultimo sarà molto gentile nel venire a portarglielo. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Ero venuto al di quà delle Alpi per trovare refrigerio, però devo ricredermi poichè le previsioni meteo segnalano per il giorno seguente ben 28° di massima. Finalmente riesco a giungere in hotel giusto in tempo per una cena da sogno. Ironia a parte stavolta ho dovuto fare di necessità virtù....</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Andrà meglio la prossima volta, così si usa dire e ne sono convinto, perchè mi riesce difficile immaginare una situazione peggiore.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Nottata tranquilla e sono in piedi in anticipo rispetto al suono della sveglia, pronto a deglutire le tre proverbiali barrette della colazione in attesa dell'arrivo del compare.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Il viaggio per raggiungere il parcheggio, messo a disposizione dall'organizzione, è di breve durata e gli 800 -900 metri dalla zona cambio costituiscono una buona sgambata per risvegliarsi dal torpore.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Inizialmente la temperatura percepita consiglia di mantenere al calduccio il corpo, ma con l'uscita del sole occorre svestirsi per evitare di sudare. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Faccio la conoscenza di<b> <span style="color: magenta;">Stefania</span></b>, l'unica italiana presente al via sulla lunga distanza e scambio con lei due chiacchiere mentre indossa la muta. Ore 6,40 inizia la "mutazione neoprenica" con le solite difficoltà nella vestizione, poi cammino in direzione lago sul tappeto steso per favorire il trasferimento degli atleti verso la prima transizione. La partenza verrà data in acqua e la frazione si svilupperà su due giri con uscita su pontile ,tramite scalini, facilitata dalla presenza di zelanti volontari.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Un lato del triangolo risulterà più lungo del dovuto e di conseguenza anche la distanza nuotata. Maledizione! Esco "rinco" come preventivato, iniziando a zampettare per riprendere conoscenza. Effettuo la prima transizione con la dovuta calma, considerato l'approccio soft alla competizione. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Salito in sella occorre affrontare un tratto di 26 km per raggiungere un anello di 20 km abbondanti da ripetere ben 6 volte. Un ristoro all'inizio di ogni giro, ottimo direi, se le borracce d'integratore salino fossero riempite totalmente invece d'esserlo solo per metà....</span></span>
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0"> </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Mai fidarsi degli organizzatori quando ti parlano del tracciato ciclistico definendolo un biliardo con qualche asperità ininfluente. In effetti risulterà meno pianeggiante di quanto preannunciato e m'accorgo di non aver bevuto a sufficienza . Porto sempre una borraccia di scorta però in sostanza è risultata un palliativo considerata la sete costante durante il rientro al lago per la seconda transizione.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Successivamente al cambio d'abiti avverto lo stimolo d'urinare, allora entro nel bosco ma incredibilmente non ci riesco. Parto di corsa e percorso un chilometro ritento operazione di "svuotamento" col medesimo risultato. Chiaro sintomo di disidratazione, quindi cerco di bere molto con la testa preoccupata da questi insoliti avvenimenti. Ad aggravare la situazione già critica ci si mette pure l'assenza di gel ai ristori, divorati dai partecipanti alla mezza distanza.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Le sensazioni durante la maratona sono pessime e l'esperienza maturata durante gli anni consiglia di mantenere la calma e sopravvivere alla crisi ridudendo l'andatura sensibilmente. Nei tratti più ostici cammino nell'intento di "sollevare" la mente dalla fatica, perchè le gambe sono inesorabilmente incollate al terreno.</span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Doveva essere un IM d'allenamento e comunque, nel bene o nel male, da sempre accetto il verdetto del campo. L'Ironman, intesa come prova sportiva, richiede un significativo dispendio per il corpo umano perciò ritengo poco opportuno strisciare per transitare sotto l'agognata finish line. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Ricordo come fosse ieri gli ultimi istanti della gara quando, dalla strada principale, svolto a destra nel parcheggio dove è ubicata la zona cambio e ne fuoriesco sul rettilineo finale. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Inutile rimarcare la gioia intrinseca provata, e seppure sia l'ennesima, la si assapora volentieri. Il corpo scorda la stanchezza come se fosse colpito da un'ammesia temporanea ed ognuno libera i suoi sentimenti a seconda dello stato d'animo. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">Complimenti a <span style="color: magenta;"><b>Stefania</b></span> , vincitrice della classifica assoluta femminile. </span></span><br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">A distanza di due settimane la mente si rifiuta di sentire lontanamente la parola fatica , il fisico è segnato dagli eventi ravvicinati e ipotizzo un finale di stagione sottotono. Ciò nonostante a Zofingen, in occasione del Powerman, ed all'Elbaman cercherò d'onorare col solito impegno le due prestigiose prove. </span></span><br />
<br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0">God bless you !!! </span></span>
<br />
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0"><br /></span></span>
<span class="_5yl5" data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0"><span data-reactid=".18s.1:$mid=11438766095024=269c2051b1ed89c6369.2:0.0.0.0.0.0"><br /></span></span>Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-88640288388782281592015-07-24T19:00:00.002+02:002015-07-24T19:21:00.249+02:0010 anni dopo....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqDqqCASAGHBqhpJ7xN4X9DCQUB2Lrn48riR8a8NKDGDDxFKUuzYE1f7E2Ze1Rl0qHLMQBJjznWRCBoQ5ynIwRIHY768vfWQfAV3_UzRTvLjssx3NxXRV8c5aMjNiivpjXkp4U3Q/s1600/IMG_20150711_140008.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqDqqCASAGHBqhpJ7xN4X9DCQUB2Lrn48riR8a8NKDGDDxFKUuzYE1f7E2Ze1Rl0qHLMQBJjznWRCBoQ5ynIwRIHY768vfWQfAV3_UzRTvLjssx3NxXRV8c5aMjNiivpjXkp4U3Q/s400/IMG_20150711_140008.JPG" width="347" /></a></div>
<b><span style="color: red;">Frauenkirche</span> in piazza mercato</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEHPdL-jz2ylr3dbChRaBd-Q0NiZ7lbT_CF5OvAGe4zl2wSidZGeAyKUHHrQ4Y77ADC8DwGMDYlE4mJcAjiHz21F3vZd7TUjoCXGfs7MmJ16VeXxY4_ZUBXdbxOYXsD9gsOWce3w/s1600/IMG_20150711_180829.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEHPdL-jz2ylr3dbChRaBd-Q0NiZ7lbT_CF5OvAGe4zl2wSidZGeAyKUHHrQ4Y77ADC8DwGMDYlE4mJcAjiHz21F3vZd7TUjoCXGfs7MmJ16VeXxY4_ZUBXdbxOYXsD9gsOWce3w/s320/IMG_20150711_180829.JPG" width="320" /></a></div>
<span style="color: red;"> </span><b><span style="color: red;">Cancer off</span> sempre in bella vista .....</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeK7BBwnbT7FLx9A75Q0BHDeZN-8GX89D78Oo6K5VDSYxUWed2e6RiFG6VV6wdVOM4WmToVodrhACqKyHYuNqKUNCXf6YgMyfuQpJV_SIxKKxSRB6sgrzsiOaw94naeORrI7-5hw/s1600/IMG_20150711_203718.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeK7BBwnbT7FLx9A75Q0BHDeZN-8GX89D78Oo6K5VDSYxUWed2e6RiFG6VV6wdVOM4WmToVodrhACqKyHYuNqKUNCXf6YgMyfuQpJV_SIxKKxSRB6sgrzsiOaw94naeORrI7-5hw/s400/IMG_20150711_203718.jpg" width="225" /></a></div>
<b> Numero tatuato</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMXqohiHt_kXnkvWrnISCakcY5PhaqdhdI8ALqkn4ddA1BJcE6PEr4XWQY7pOqEUt41SfHQ_PFaaFfnuWDdBf0ycb4BUB71v4mTfgTkwGMx9NTItgyA17wvRccajOEB-ubNOK60Q/s1600/Arrivo+Roth.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMXqohiHt_kXnkvWrnISCakcY5PhaqdhdI8ALqkn4ddA1BJcE6PEr4XWQY7pOqEUt41SfHQ_PFaaFfnuWDdBf0ycb4BUB71v4mTfgTkwGMx9NTItgyA17wvRccajOEB-ubNOK60Q/s400/Arrivo+Roth.JPG" width="400" /></a></div>
<b> Ultimi metri prima del traguardo</b><br />
<br />
Raccogliendo l'estate scorsa l'invito d'uno pseudo amico, entusiasta di volere rivivere l'esperienza maturata in passato, avevo preso la decisione di seguirlo e ripresentarmi al via dell'Ironman che ha fatto la storia della triplice e continua a farla nel panorama mondiale, il <span style="color: red;"><b>Challenge Roth</b></span>.<br />
Purtroppo il personaggio di cui sopra ha ritenuto opportuno non iscriversi alla gara, lasciando il sottoscritto in brache di tela.<br />
Cosa fare? L'affannosa ricerca di un compagno di viaggio si è risolta solo all'ultimo in virtù all'amicizia con <b>Max Scandolara</b>, triatleta conosciuto in occasione dell'Ironman Lanzarote 2013 e Presidente del <span style="color: lime;"><b>Castelfranco Triathlon.</b></span><br />
Lui vivrà l'esperienza sportiva coi genitori, sfruttando il loro camper, ma si è adoperato affinché riuscissi a trovare qualcuno con cui condividere il viaggio. Questa gentilezza avvalora lo spessore umano dell'amico veneto e contribuisce ad aumentare la mia stima nei suoi confronti.<br />
Per schivare sveglie all'alba ho raggiunto il ritrovo di <b>Cittadella</b> la sera prima della data di partenza prestabilita, sfruttando la ghiotta occasione di passare una gradevole serata con alcuni amici del posto.<br />
<b>Enrico Busatto</b>, triatleta cittadellese, si è preso cura d'organizzare una pizzata e successivo gelato alla quale hanno aderito oltre alla sua famiglia anche quella di <b>Diego Pasinato, </b> fra i partenti a Roth e due altri triatleti della zona. A supportarlo la compagna <span style="color: magenta;"><b>Angela</b></span> ed il piccolo <b>Cesare</b>, un adorabile pargoletto di 5 mesi.<br />
Pernotterò dall'amica <span style="color: magenta;"><b>Lisa</b></span>, da me soprannominata "la stangona", per l'altezza ben al di sopra della media italica così come la sua simpatia. Grazie infinite ! :*<br />
Ritrovo alle ore 9 a <b>Tezze sul Brenta</b>,località situata sul confine vicentino-padovano per poi sorbirci un lungo viaggio durato la bellezza di 8h30' con una lunga coda, peraltro preventivata, nei pressi di <b>Monaco di Baviera</b>.<br />
Viaggio con <b>Andrea </b>, giovane triatleta costretto all'abbandono durante l'IM France di due settimane prima e deciso a riprovare l'esperienza in Baviera. Sull'altra auto la Pasinato family.<br />
Giunti a destinazione, inizia il peregrinare attraverso le vie di <b>Roth</b> alla ricerca spasmodica di uno spazio dove potere parcheggiare le nostre auto. Qui tutto è ingigantito a dismisura considerata l'enorme affluenza d'atleti ed accompagnatori al seguito. Possiamo ritenerci fortunati ad averlo trovato nei pressi del sontuoso Expo.<br />
Credo che qualsiasi casa produttrice ambisca a poter mostrare i propri prodotti in un simile palcoscenico ed immagino i costi per poterlo fare....<br />
Sbrigata la prima coda di giornata col ritiro del pacco gara ed incamerato l'ennesimo immancabile zainetto, incontriamo Max e ci dirigiamo verso il tendone all'interno del quale si sta svolgendo il caotico pasta party. Pasta e verdure vengono portati senza soluzione di continuità e l'unico dispiacere è l'essere arrivato tardi alla distribuzione di un dolce, tipico locale, andato a ruba.<br />
No problem, mi sono rifatto assaltando più volte l'altro buffet di dolci , riccamente assortito. Al termine della cena ero visibilmente e terribilmente saturo di cibo :)<br />
Trovare una sistemazione alberghiera nei pressi di Roth è una chimera quindi, dopo aver cancellato la vecchia prenotazione, sono riuscito a trovare una camera singola nell'<b>Arvena Park Hotel</b> di <span style="color: red;"><b>Norimberga </b></span>per soggiornare coi compagni di viaggio. Tralasciando la forzata lontananza dal centro nevralgico della kermesse, la struttura si è dimostrata di buon livello anche se a prezzi decisamente elevati. Detesto eventi con due zone cambio differenti perchè comportano notevoli perdite di tempo e, specialmente al Challenge Roth, occorre armarsi di tanta pazienza. Il bike check-in ha luogo nei pressi del celeberrimo canale a <b>Hilpolstein</b>, mentre la seconda transizione e la maratona finale a Roth,con finale pirotecnico nell'Arena.<br />
Per ammazzare la noia del sabato ed evitare di girovagare fra gli stand all'Expo, decidiamo di prendere la metropolitana e fare una capatina nel centro storico di Norimberga. Ottima idea, la visita si è rivelata una scelta azzeccata.<br />
Il caldo si fa sentire, meglio tornare per un breve spuntino in hotel e di seguito preparare sacche e bici da portare alla sfacchinata giornata , vale a dire il bike check- in .Ci tocca parcheggiare a più di un chilometro, depositare armi e bagagli per poi tornare al punto di partenza. Se in mezzo ci mettete il viaggio d'andata e ritorno il pomeriggio passa senza accorgersene. Lungimirante l'aver sbrigato il tutto attorno alle 15 altrimenti la sosta sarebbe stata ben più lunga.<br />
A Lanzarote per completare la stessa trafila impiego 15 - 20 minuti, ma questo è il prezzo da pagare per una manifestazione di siffatte dimensioni, contraddistinta da un massiccio affollamento.<br />
This is Challenge Roth, enfatizzato dal motto coniato dagli organizzatori : <b>"Race the Legend".</b><br />
La cena della vigilia riveste una certa importanza e Diego riesce a scovare un ristorante pizzeria prenotato ad orari tipici della tradizione germanica. Alla combriccola s'aggiunge <b>Mirko</b> tesserato per il Castelfranco Triathlon e trasferitosi a Stoccarda per motivi di lavoro. Avremo un ulteriore supporter e prezioso accompagnatore per il trasferimento della mattina successiva.<br />
Spaghetti conditi con olio extravergine d'oliva e formaggio grana , mezza pizza ed una chiacchierata col cuoco <b>Pino</b>, un italiano trasferitosi più di 40 anni fa in Germania. Ci racconta d'alcune traversie a livello familiare subite negli ultimi tempi ed esprime il suo colirito parere sulla situazione economica del Belpaese. Le risate non mancano.<br />
A nanna presto, considerando la sveglia puntata alle 3,50. Risveglio al solito intontito, sgranocchio barrette e bevo del tè poi scendo nella hall ad attendere Andrea e Mirko. Arrivano Diego and family e c'avviamo in direzione <b>Hilpolstein </b>giungendo sul posto al termine dell'ennesima coda. Avere Mirko ci permette di scendere al volo e giungere con largo anticipo in zona cambio. La temperatura è attorno ai 13 gradi e l'umidità penetra nelle ossa. Qualche brivido s'impadronisce del mio corpo.<br />
Le batterie composte da 200 atleti partono ogni 5 minuti, come se fossimo alle prese con una catena di montaggio sportiva. Lo start viene dato in acqua, il percorso è semplice, la prestazione natatoria pietosa come preventivato.<br />
Trascorsi 10 anni dall'ultima apparizione, ricordavo poco il percorso ciclistico e sinceramente me l'ero immaginato meno impegnativo di quello realmente riscontrato durante la pedalata , con la seconda tornata resa ostica dalla presenza di un irritante vento contrario.<br />
Il piatto forte, universalmente riconosciuto, sono i due passaggi sulle uniche asperità altimetriche presenti :<span style="color: red;"><b> Kalvarienberg </b></span>a <b>Greding</b> e la mitica <span style="color: red;"><b>Solarer Berg</b></span> a <b>Hilpolstein</b>.<br />
Quest'ultima, emblema della prova , compare spesso nelle brochures che pubblicizzano la gara con foto spettacolari. Elettrizzante per i partecipanti passare fra due ali di folla, sostenuti a gran voce come se fossero atleti di livello. A tutti, sottolineo tutti, viene riservato lo stesso piacevole tifo da stadio.<br />
Non avendo strumenti o riferimenti cronometrici, la percezione al termine della frazione è quella d'aver "mollato" forse troppo nei tratti ventosi per salvaguardare le gambe in vista della maratona finale. La stampata dei parziali delle tre frazioni smentirà la mia tesi.<br />
Siamo all'atto finale e mentre accenno i primi passi di corsa vorrrei essere più reattivo, ma prima di darsi per spacciato occorre proseguire per qualche chilometro.Il tracciato della maratona è stato leggermente variato rispetto al 2005 con l'aggiuta d'alcune salitelle indigeste.<br />
L'andatura è buona, il desiderio è quello di mantenerla sino alla mezza per poi calare il ritmo e contenere le crisi che immancabilmente si presenteranno. Mentalmente cerco di combattere l'inevitabile paranoia nel correre i due bastoni andata-ritorno sull'argine del canale. E sino al 34°km tengo botta concedendomi solo soste più prolungate ai ristori. Ritornato verso il centro abitato cammino lo strappo asfaltato, svolto a destra e qui ascolto la mente abbassando considerevolmente la velocità. Voglio godermi gli ultimi 4 km. raccogliendo l'incitamento degli spettatori a bordo strada.<br />
Raggiungo l'Arena, sento la voce potente dello speaker, impossibile contenere l'emozione soprattutto quando sento gridare il mio nome. Stringo i pugni e nelle ultime falcate libero la mia gioia. Il tempo d'alzare le mani al cielo e,subito dopo aver varcato la finish line, l'adrenalina lascia spazio al proverbiale crollo fisico.<br />
Si prospettava un'odissea il rientro in hotel, evitata grazie ai genitori di Max, resisi disponibili a concedermi un passaggio. A parte l'abbandono anticipato di Andrea , giunto impreparato alla competizione, Max e Diego hanno coronato il loro sogno, soddisfatti della loro prestazione..<br />
Complimenti a loro e colgo l'occasione di ringraziarli pubblicamente per l'amabile compagnia.<br />
<br />
God bless you !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-38202464854882708372015-07-07T21:26:00.002+02:002015-07-07T21:26:16.660+02:00A.A.A. Cercasi....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvfYB9nqGGWE4LucgzhvKmVWq1vquB6gAjj-_DgewXqMnLSbUCsUUW-p7tdAQdpwgIn3lxdLwM5QH5zZ-KOogsAi-g3sAU_YACBdgHOxOFUA1HVdbHlJB-Mx_YmgLGosGKiqD6pA/s1600/11538126_10203954158684212_4163227745141368985_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvfYB9nqGGWE4LucgzhvKmVWq1vquB6gAjj-_DgewXqMnLSbUCsUUW-p7tdAQdpwgIn3lxdLwM5QH5zZ-KOogsAi-g3sAU_YACBdgHOxOFUA1HVdbHlJB-Mx_YmgLGosGKiqD6pA/s400/11538126_10203954158684212_4163227745141368985_o.jpg" width="400" /></a></div>
<b>Con le Sisters <span style="color: magenta;">Giuliana</span> e <span style="color: red;">Simonetta</span></b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPXVbfY9Q6PTH_CTlDnRSOHqOWPuUmMcR3lcnSFQuG8uUfmHRmm6_VV4Uy7vZrLTJYHEaXt5pS1DrdicGUkWY0DyRZja1fF5Y4IZtJKiDpJVhYUR4wR9OePXxHf2nrcmEg5jHNsg/s1600/10985295_10203954156404155_6600831364358815192_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPXVbfY9Q6PTH_CTlDnRSOHqOWPuUmMcR3lcnSFQuG8uUfmHRmm6_VV4Uy7vZrLTJYHEaXt5pS1DrdicGUkWY0DyRZja1fF5Y4IZtJKiDpJVhYUR4wR9OePXxHf2nrcmEg5jHNsg/s400/10985295_10203954156404155_6600831364358815192_o.jpg" width="400" /></a></b></div>
<b>Coppe gelato a pranzo</b>....<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmE03qWFSqTiTZ_OfKImNOtSKoEfxv5sgNV9AHZoUS9PPannkVy_80jWekjxxEEriUk1P_penpeslKL1jrS-DMynjynO5hgkxcSOc6OC5O3fnEG-n9j1_Wp20sbH3gqhCTpmIKqA/s1600/IMG_20150627_174309.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="383" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmE03qWFSqTiTZ_OfKImNOtSKoEfxv5sgNV9AHZoUS9PPannkVy_80jWekjxxEEriUk1P_penpeslKL1jrS-DMynjynO5hgkxcSOc6OC5O3fnEG-n9j1_Wp20sbH3gqhCTpmIKqA/s400/IMG_20150627_174309.JPG" width="400" /></a></div>
<b><span style="color: red;">Cancer off</span> presente !</b><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJD9pmEX67erX9K4MmUc67pmdwR3OQR-xdNKIXc7wu6BfrfpSeIDiEDfARsDUlOawhyphenhyphenNJ7U86mFmSlR37cU1jmrjtKaRHAvp7BSSM9Xq_k2qhLuui08if2nTngBBjbdmHv0pmzgQ/s1600/IMG_20150628_213742.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJD9pmEX67erX9K4MmUc67pmdwR3OQR-xdNKIXc7wu6BfrfpSeIDiEDfARsDUlOawhyphenhyphenNJ7U86mFmSlR37cU1jmrjtKaRHAvp7BSSM9Xq_k2qhLuui08if2nTngBBjbdmHv0pmzgQ/s400/IMG_20150628_213742.jpg" width="225" /></a></div>
<b>La prima cialda post gara</b><br />
<br />
....stimoli ed enegie per affrontare la terza tappa del'Irontour 2015 nel tradizionale appuntamento in Carinzia all' <span style="color: blue;"><b>Ironman Austria</b></span>.<br />
L'occasione trasforma la tranquilla città di <b>Klagenfurt</b>, invasa dai quasi 3000 partecipanti ed i relativi accompagnatori al seguito. Nonostante sia la sedicesima volta che visito la capitale carinzia, rimango sempre colpito dall'ordine e pulizia presenti, quasi surreali se rapportati agli standard abituali.<br />
Le prime due tappe si sono rivelate estenuanti considerate le avverse condizioni climatiche incontrate ed il precario stato fisico del sottoscritto. Vento, caldo, l'odissea nel lago Balaton m'avevano spaventato e prosciugato, quindi dovevo fare di necessità virtù nell'affrontare le successive competizioni.<br />
Parola d'ordine : gestione, perchè eventuali fuorigiri del motore avrebbero potuto significare abbandono. Ripeto sempre a me stesso ed a chi si mette ai nastri di partenza di un IM una frase di per sè banale : "sai quando parti ma non sai se e quando arriverai".<br />
Compagno per la trasferta austriaca il giovane <b>Leo</b>, pilota d'aereo in terra d'Albione in sintonia col suo stile British, molto concentrato e determinato a ben figurare.<br />
Distanza da coprire circa 530 km e sosta in terra friulana per incontrare, come lo scorso anno, le mie due Sisters <span style="color: magenta;"><b>Simonetta</b></span> e <span style="color: magenta;"><b>Giuliana</b></span> con l'aggiunta di <span style="color: magenta;"><b>Marina</b></span> amica virtuale di facebook e dell'amico triatleta <b>Fabio Santini</b>.<br />
A <b>Feletto Umberto</b>, meta prefisssata, la temperatura è decisamente calda ma confidiamo nelle previsioni meteo, le quali danno una rinfrescata l'indomani pomeriggio.<br />
Baci , abbracci, foto di rito spassose e una spettacolare coppa di gelato come pranzo. Mostro a Simonetta la nuova ruota posteriore con la scritta <b>Cancer Off </b>e lei, ultimamente "intrippata" con la fotografia, non si lascia scappare l'occasione per immortalarla.<br />
Si riparte alla volta di Klagenfurt dove giungiamo nel primo pomeriggio e la speranza di trovare un clima più fresco viene disattesa. Uno scorcio ai vari siti meteo conferma l'arrivo di temporali la vigilia e condizioni ottimali il giorno della prova.<br />
Saluto <b>Andreas</b>, il gestore della pensione a conduzione familiare, sede della nostra breve vacanza sportiva e nella camera a piano terra, la solita, si trovano le chiavi nella toppa. Cosa volere di più?<br />
Trovare parcheggio nei pressi dell'expo è un'impresa titanica ed occorre essere svegli nello sfruttare i anche i cosiddetti colpi di fortuna. Ecco un angolino di prato, sembra quasi prenotato e sfruttiamo la ghiotta occasione.<br />
Veloce disbrigo della pratica "ritiro pettorale" con l'ennesimo zainetto come gadget ( ma qualcosa d'altro no?) e ci dirigiamo sotto al tendone per il consueto pasta party. Bello ritrovare <b>Luigi</b> e fare una tavolata con la truppa triestina da lui capitanata. La fantasia culinaria regna sovrana e ci gustiamo il solito mix di pasta con simil ragù e panna. Per lo meno è poco scotta e la sufficienza stiracchiata se la merita. Luigi ed un altro del gruppo accettano la mia proposta di traslocare nel centro cittadino per mostrare a Leo il giro di boa della maratona ubicato in corrispondenza del Drago, simbolo della città.<br />
E' tassativo, nonchè ghiotto, il passaggio alla gelateria <b>Arcobaleno</b> gestita da proprietari italiani e notare lo stupore sul volto dei ragazzi che vi lavorano, incuriositi dal conoscere le distanze relative all'Ironman. E' logico passare per matti, accade ogni qualvolta si cerca di spiegare nei dettagli le diverse frazioni. <br />
La cialda ed il gelato sono di buona qualità e verrebbe voglia di un bis, però la ragione prevale sulla golosità ripensando alla coppa friulana consumata a pranzo. Primo ringraziamento a Luigi , uomo di parola, per avermelo offerto. <br />
Com'era logico aspettarsi, affiora la spossatezza dovuta alla lunga giornata quindi facciamo ritorno al nostro tranquillo rifugio. Addormentarsi solo una formalità.<br />
La vigilia trascorre con una breve corsetta di 5 km, abbondante colazione, pranzo leggero e bike check-in effettuato al termine dell'atteso temporale refrigerante. Cena ad orari teutonici alla <b>Trattoria Siciliana</b> con l'immancabile accoppiata pasta con olio e grana ed una mezza pizza alle verdure come antipasto. Concludo in dolcezza con due palline di gelato alla frutta, perchè stavolta è stato impossibile resistere alle tentazioni.<br />
Leo vuole riposare, motivo per cui rientriamo alla base e ci mettiamo sotto le coperte. L'indomani la sveglia sarà alle 4. Nottata con sonno ad intermittenza e con la proverbiale rapidità mandibolare, termino di sgranocchiare le classiche tre barrette dell'apatica colazione alle 4,10.<br />
La massiccia partecipazione d'atleti e simpatizzanti ci costringe a lasciare la camera poco dopo le 5 per raggiungere il parcheggio e successivamente la zona cambio. <br />
Sono trascorse da poco le 5.30 e siamo già al suo interno, sicchè accade l'imprevisto che avrebbe potuto rovinare la festa. <br />
Sollevo il cellophane, fornito dagli organizzatori per coprire la bicicletta durante la nottata, e scopro d'aver la ruota anteriore completamente a terra !!! Panico.<br />
In fondo scorgo il meccanico a disposizione degli atleti e chiedo se può cambiarmi il tubolare. "Mettiti in coda" la secca risposta. E dopo questo approccio gentile mi domanda se ho "cash" con me. La mattina di un IM evito di girare con la carta di credito appresso , pertanto gli porgo il tubolare di scorta chiedendogli se può montarlo al posto di quello forato. Acconsente ma mi chiederà il costo del biadesivo e qui entra in gioco il fortunoso incontro con Luigi, il quale mi presterà il cash per ottemperare alla richiesta del meccanico.Secondo ringraziamento a Luigi e sospiro di sollievo infinito. <br />
Seguiamo il lungo serpentone diretto agli Standbad e all'esterno rivedo Fabio Santini col mio fratello di Kona <b>Denis</b> , incontrato poco tempo fa a Lanzarote e <span style="color: magenta;"><b>Monica</b></span>, da me soprannominata Testa di Udin :D<br />
Li ritroverò a <b>Rupertiberg</b> al termine della salita e sarà tifo da stadio, con incitamenti gridati a 1 cm dai padiglioni auricolari e momenti d'ilarità da veri "pirla".<br />
Partendo nell'ultima batteria credevo d'aver meno punti di riferimento in acqua invece, tutto sommato, nei primi due lati la presenza di boe direzionali ben visibili rende la nuotata semplice. Purtroppo, come accade ogni anno, il sole in faccia complica la navigazione per giungere all'imbocco delcanale e sbaglio traiettoria seguendo erroneamente un gruppetto.<br />
Virata a sinistra per riprendere la retta via ed un "surplus" natatorio del quale avrei fatto volentieri a meno...<br />
Alla fine dei 3,8 km avvertirò un pochino di freddo, sconfitto mentre sgambetto per entrare in zona cambio. Transizione tranquilla con pit stop fisiologico e partenza per i 180km all'interno di un anello di circa 90 km, conosciuto a memoria, veloce ma con due salite e diversi falsopiani a salire.<br />
La stanchezza accumulata nella frazione natatoria inficia le fasi iniziali della pedalata successiva, le gambe sono poco reattive e questa sgradevole percezione di norma rimane per 10-15 km.<br />
Stavolta , seppur intenzionato a gestire le forze, trascino il mal di gambe sino a metà giro. Come predetto, il passaggio sulla salita di Rupertiberg è particolarmente folcloristico e gli amici udinesi riescono a strapparmi un sorriso. Al termine della prima tornata le sensazioni sono buone, però i conti con l'oste (fatica) si fanno più avanti ed ai primi segnali d'affaticamento diminuisco l'impegno. Il timore è quello d'affrontare la maratona coi livelli energetici bassi e camminare oltre il previsto.<br />
Tattica azzeccata e avrò un riscontro positivo per 30 - 32 km poi la mancanza di fondo nella corsa e <br />
le gare precedenti si sono materializzate. Sovente sono stato sul punto di cedere a livello di testa e l'aver calato la velocità, sia in bici che di corsa, è stata una scelta salutare per scongiurare una deflagrazione.<br />
Interminabili gli ultimi due chilometri e mentre svolto a sinistra alla deviazione che immette nel lungo rettilineo, sento lo speaker pronunciare a gran voce il mio nome e sullo sfondo l'agoniata finish line. Quest'ultima rappresenta fine della sofferenza e l'inizio dell'ennesima esplosione di gioia, con le mani alzate, perchè ogni finisher è, a mio parere, un vincitore.<br />
Complimenti a Leo per la stratosferica prova ed una menzione speciale va all'amico Luigi per il prezioso prestito di denaro :))<br />
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God bless you !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-83420274742846039592015-06-20T16:39:00.001+02:002015-06-20T16:40:41.256+02:00Onda su onda<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFs-fW5nGvHndhezq2VXAvHpf8ty8yoxeKMDZu_2t9-KTrviApZ9jILKxvEzSTDq9CCOlnpHsJ-0TS2ZCVYsyR_6yE3bj6MPvbQsgcW0cZ4UcmAKCDaQ_Tbw8v5tRvftVP7CyjZg/s1600/IMG_20150610_204258.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFs-fW5nGvHndhezq2VXAvHpf8ty8yoxeKMDZu_2t9-KTrviApZ9jILKxvEzSTDq9CCOlnpHsJ-0TS2ZCVYsyR_6yE3bj6MPvbQsgcW0cZ4UcmAKCDaQ_Tbw8v5tRvftVP7CyjZg/s400/IMG_20150610_204258.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="color: blue;"><b> Con <span style="color: red;">Roberto</span> ed il proprietario <span style="color: red;">Attila</span></b></span><br />
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<b><span style="color: blue;">La bella scritta pubblicitaria dell'evento</span></b><br />
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<span style="color: blue;"><b>La fine della fatica...</b></span><br />
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Appena il tempo di metabolizzare la traumatica esperienza canaria ed i pensieri volgono in direzione est Europa per il remake del <b><span style="color: blue;">Balatonman</span></b> , gara che mi vide fra i partenti per la prima volta lo scorso anno.<br />
A farmi da spalla nel lungo w.e. l'amico vicentino <b>Roberto</b>, iscritto alla media distanza e curioso di visionare <b><span style="color: red;">Balatonfüred, </span></b>location dell'evento, nonché le bellezze locali .<br />
E ne rimarrà paticolarmente soddisfatto considerando l'avvenenza delle donne magiare.<br />
Più di 900 km in un giorno sono da considerarsi una bella sfacchinata, però l'alternanza alla guida addolcisce la lunghezza e pesantezza del viaggio. Dopo 11 ore abbondanti, con alcune perdite di tempo causate da errate scelte di percorso, eccoci giunti a destinazione.<br />
Ad accoglierci nella nostra dimora provvisoria , il padrone di casa <b>Attila,</b> personaggio suggestivo che sin dalle prime battute si rivela molto cordiale ed insistente nell'offrirci il suo vino. Dagli addominali, tipici del bevitore, direi che il prodotto è particolarmente apprezzato e consumato :)<br />
Il giardino presenta diverse piante di frutta dove spiccano un ciliegio stracolmo di buonissime ciliegie ed un noce dal quale Attila riesce a produrre un nocino da favola. Provare per credere. Noi l'abbiamo assaporato e ne siamo rimasti ampiamente soddisfatti.<br />
L'alloggio è decoroso, con un piccolo cucinino ed una spaziosa camera da letto. Rapporto qualità -prezzo imbattibile. Di meglio non potevamo chiedere.<br />
La lunga trasferta ci ha messo appetito e lo saziamo con un'accoppiata pizza + birra nella pizzeria già sperimentata lo scorso anno. Meglio andare sul sicuro. Cena discreta a prezzo modico.<br />
L'indomani mattina, dopo qualche problema di sonno dovuto all'eccessivo caldo, una breve sgambata per rimuovere la muscolatura "incriccata" dall'interminabile viaggio.<br />
Roberto precauzionalmente è al mio fianco in bici, in quanto sofferente al calcagno ed intelligentemente vuole evitare d'infiammarlo. Colazionati, torniamo nella "vasca" centrale di Balatonfured contraddistinta dalla presenza di negozi e locali. <br />
L'impressione positiva vissuta l'anno passato viene ribadita, e possiamo ammirare l'eccelsa qualità delle bellezze locali. E non siamo ancora in alta stagione, motivo per cui non oso immaginare come sarà a luglio ed agosto, i due mesi di punta. Ce lo conferma la simpatica ed affascinante cameriera che per anni ha lavorato in Italia nei rifugi delle montagne altoatesine. Sfruttando il wifi dell'appartamento entro nel sito della gara per visionare gli orari del ritiro pettorale e in grassetto, seppur in lingua magiara, comprendo l'intenzione degli organizzatori nel vietare l'uso della muta per la temperatura elevata dell'acqua del lago. <br />
Maledizione ! ma se ieri sera la temperatura del lago su display veniva segnalata a 23 ° come può essere sopra i 24° ?<br />
Roberto dice d'avere con sè calzoni in neoprene utlizzati nelle gare di nuoto pinnato e mi consiglia di chiedere all'organizzazione se posso utilizzarli. Ci rechiamo dove stanno imbastendo la zona cambio ed incrocio il responsabile dell'evento, il coordinatore di tutto.<br />
Ridabisce quanto apparso sul comunicato e la muta rimarrà a far flanella in fondo alla borsa. Per quanto concerne la possibilità d'indossare i calzoni di Roberto dovrò chiedere direttamente ai giudici di gara perchè solo loro potrannono darmi il benestare o meno.<br />
L'umore è sotto i piedi, una bella mazzata inaspettata ed inevitabilmente ci penso spesso. La mattina della vigilia visioniamo in auto il circuito ciclistico per farlo conoscere a Roberto e facciamo la conoscenza della spedizione friulana. Loro però pedaleranno sui 43 km dell'anello. Forse un po' azzardato con questo caldo ed i numerosi saliscendi all'interno dello stesso.<br />
Un breve giro in auto della penisola che si protende nel<span style="color: blue;"><b> lago Balaton</b></span> con passaggio a <span style="color: red;"><b>Tihany </b></span>e poi pranzo con successivo riposino. La calura si fa opprimente e l'imminente gara consiglia lo sfruttamento delle zone d'ombra. Bello l'aneddoto riguardante l'incontro con <b>Peter Kropko</b>, un forte Ironman ungherese del passato e vincitore di diverse gare. Riconosco la sua fisionomia ma non ne sono sicuro, allora mando in avanscoperta l'amico mestrino <b>Massimo Coppo</b>. Dal sorriso di Peter comprendo d'averci visto giusto. Personaggio estroverso, scherziamo sugli stereotipi attribuiti agli abitanti d'alcune nazioni europee ed il discorso diventa serioso quando si tocca la tragica situazione dei flussi migratori che colpisce purtroppo anche l'<b>Ungheria.</b> La semplicità è una peculiarità dei veri Campioni sportivi e Peter ne è un esempio lampante. Per il resto parla il suo ricco palmares.<br />
L'organizzazione fornisce ai partecipanti un piatto di pasta, ma il buon senso ci consiglia di cucinare quella portata da casa condita con tonno e dell'olio extravergine d'oliva. Ennesima passeggiata in centro e poi a nanna con la fortuna di dormire un'ora in più rispetto agli IM pallinati perchè lo start sarà dato alle 8. Ottima idea e sinceramente ritengo le 7 un orario troppo mattiniero.<br />
Sempre la stessa solfa il consumare svogliatamente la colazione alle 5,15 del mattino. Classiche tre barrette ingurgitate con l'aggiunta di una bevanda al gusto di tè. Bere qualcosa di caldo proprio non m'andava....<br />
Fuori la temperatura è gradevole e difatti usciamo vestiti solo con una maglietta a maniche corte. Roberto dovrà attendere l'una del pomeriggio prima di poter prendere il via, poichè un megaraduno motociclistico ha determinato lo slittamento della competizione. Ovviamente il primo pensiero appena giunto in zona cambio è chiedere ai giudici l'autorizzazione ad infilarmi i "pantaloni" in neoprene. Ne interrogo due e sembrerebbero concordi, purtroppo è di parere contrario il loro capo quindi "abbondonate le speranze o voi che entrate...."<br />
Partenza in acqua e noto con piacere la presenza d'alcune boe direzionali, ma una volta abbondata la riva del lago nell'adddentrarci incontriamo un moto ondoso imprevisto. Sarà una vera odissea natatoria.<br />
Sembra d'essere in un frullatore, sballottato da correnti contrarie capaci di portarti fuori rotta.<br />
Al termine del primo dei due giri esco sulla terraferma, sento l'incitamento di Roberto e gli comunico il dubbio se proseguire o abbandonare. Lui mi sprona a continuare e l'ascolto.<br />
La forza della disperazione, il desiderio di dover tornare da dov'ero partito, sono state le due principali motivazioni grazie alle quali ho concluso la frazione natatoria. Rintronato mi siedo accanto alla bicicletta , cerco di vestirmi con la doverosa calma e consumo un gel sperando di riprendere conoscenza. Parto per la pedalata sulle colline sopra Balatonfured e preferirei avere un inizio blando per potere riacquistare lucidità. Le gambe svuotate , la mente ancora confusa dallo shock natatorio consigliano d'affrontare il primo dei quattro giri con accortezza.<br />
Malauguratamente la prima parte del tracciato sale e mi sembra d'essere lento ed impacciato.<br />
Il vento vuole essere primattore e lo maledico perchè sono in continuo affanno , quando è in senso contrario o peggio ancora laterale. Vogliamo parlare dell'asfalto pessimo? Il bastone andata-ritorno presente nel circuito ne è l'espressione massima. In un'occasione, mentre era sdraiato sulle appendici , ho rischiato il disarcionamento per un avvallamento stradale.<br />
Quando il vento scompare è il calore a rendere difficoltosa la respirazione ed è imperativo continuare a bere per scampare alla disidratazione. In prossimità degli occhi si forma il famigerato "sale" tipico dell'eccessiva sudorazione pertanto cerco di svuotare le borracce fra un ristoro e l'altro.<br />
Ultimo giro affrontato con un filo di gas in meno col pensiero rivolto alla lunga frazione di corsa e quando raggiungo la zona cambio stringo il pugno dalla contentezza !!!<br />
Seconda transizione sbrigata abbastanza velocemente e l'enigma,in codeste situazioni , è verificare la reattività della gamba al termine della pedalata. Sin dalle prime falcate le sensazioni sono sorprendenti pertanto pertanto spingo sull'acceleratore per mettere fieno in cascina. Maratona caratterizzata da un consistente multilap (12 giri) , con tratti ombreggiati e con un'unica salitella, insignificante in apparenza ma ostica sul finire. Contento del ritmo tenuto nella prima metà e conscio dell'inevitabile calo fisico in arrivo, gestisco la stanchezza con qualche brevissima camminata. Gli impegni futuri ravvicinati consigliano prudenza ed oculatezza nell'amministrazione dell'energie residue.<br />
Imboccato il lungo rettifilo finale, rallento, cammino a metà, riprendo la corsa e alzo le braccia al cielo, molto emozionato, mentre oltrepasso la fantomatica finish line.<br />
Subito dopo, fuoriesce perentoriamente la spossatezza, generatasi dall'energie nervose spese durante l'intensa e problematica giornata sportiva. Attendo il passaggio di Roberto nei pressi del giro di boa e non vedendolo passare ipotizzo abbia avuto problemi con il calcagno dolorante. Tiro un sospiro di sollievo quando in lontananza riconosco la sua sagoma e lo incito negli ultimi metri della sua fatica.<br />
Complimenti a lui ed a tutti i finisher con una particolare menzione rivolta ai simpatici amici italiani.<br />
Tutto è bene quel.... che si riesce a concludere positivamente e, sportivamente parlando, significa poter varcare la linea del traguardo.<br />
Grazie al vecio <b>Roberto</b> per la compagnia e le grasse risate.<br />
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God bless you !!!<br />
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<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-4866677686568323232015-06-08T16:51:00.003+02:002015-06-08T17:23:03.630+02:00E dopo sei mesi...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<i><span style="color: blue;"><b>Il benvenuto della Famiglia di Eddi. Grazie !!!</b></span></i></div>
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<span style="color: blue;"><i><b>Elegantemente vestito all'interno del Parco del Timanfaya</b></i></span></div>
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<span style="color: blue;"><i><b>Il sogno di ogni partecipante...</b></i></span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9bG0vSZXoM0yc-6K8MUUgnzCNm6XsdnpBG-B7B-7gpoWLXtyscSf-Z1DVjpKyTghidnmPCXJ8ho3vPjmt64zDwvYGpZSqxjlBjR_RxsV6iFgmTHe57w7mwlCiIfgq_nxL9HRoeQ/s1600/yogurt+gelato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9bG0vSZXoM0yc-6K8MUUgnzCNm6XsdnpBG-B7B-7gpoWLXtyscSf-Z1DVjpKyTghidnmPCXJ8ho3vPjmt64zDwvYGpZSqxjlBjR_RxsV6iFgmTHe57w7mwlCiIfgq_nxL9HRoeQ/s400/yogurt+gelato.jpg" width="225" /></a></div>
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<span style="color: blue;"><i><b>Yogurt gelato , una bontà !</b></i></span></div>
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......mi sono rimesso in gioco, sportivamente parlando,e quale migliore palcoscenico potevo scegliere se non quello dell'<b><span style="color: red;">Ironman Lanzarote</span></b> ?<br />
La lunga sosta forzata, generata dalla logorante pubalgia, ha cambiato in maniera significativa la mia vita d'atleta, principalmente improntata ad allenarsi gareggiando, vivendo del fondo costruito in tanti anni senza mai fermarsi.<br />
12 mesi all'anno, saltando dalla triplice al podismo, sfruttando l'endurance dell'una per buttarsi alla cieca nell'altro ,senza aver preparato nessun evento in modo specifico e soprattutto senza porsi domande. Non avendo fini cronometrici prestabiliti o persone a cui rendere conto delle prestazioni, l'unico imprescindible comandamento era l'impegno e rispetto della competizione.<br />
Il tutto rapportato a quanto potevo "elargire" fisicamente in quel dato giorno poichè, sebbene gareggi da quasi un ventennio, trovo difficile fare previsioni sulla forma del momento. <br />
Stanco di finanziare inutilmente dottori e fisioterapisti e conscio del fatto che la pubalgia è una patologia subdola, della quale nessuno sa dirti quando scomparirà , ho preso la drastica decisione di riprendere l'attività podistica a metà marzo. Buffamente vestito da corridore improvvisato, indossando calzoni di una tuta ,alternando corsa e cammino..<br />
La domanda spontanea, percorsi 100 metri, è stata: "dopo tanti mesi senza poter correre un metro , come reagirà il corpo abituato a rimenere perennemente attivo?"<br />
La catastrofe fisica prevista non si è fortunatamente materializzata ed il dolore ha lasciato spazio ad un fastidio col quale convivere in attesa di momenti migliori. D'altronde avevo solo due mesi di tempo per poter scongiurare una lunga camminata, nel caso in cui fossi riuscito a concludere le prime due frazioni dell'IM canario.<br />
Morale della favola, prima della spedizione per Lanzarote , avevo incamerato nel serbatoio della corsa continua un'ora abbondante, evitando di sperimentare lunghi , i quali avrebbero potuto risvegliare ed infiammare il pube . Meglio arrivare all'appuntamento podisticamente impreparati, senza ulteriori complicazioni fisiche, considerando che nella maratona i ristori saranno posti ogni 2,5 km e molteplici le possibilità di rifiatare.<br />
L'approccio nelle altre due discipline è stato come negli anni precedenti ,senza particolari patemi , ma piuttosto distaccato sapendo di dover affrontare una prova con l'ultima frazione molto penalizzata.<br />
La trasferta nella magica isola di Lanzarote è una prassi consolidata sin dal secolo scorso, allorchè decisi d'esordire nella distanza regina della triplice disciplina. Nonostante diversi cambiamenti, determinati dalla crescita esponenziale di turisti, il fascino dell'isola vulcanica e dei suoi paesaggi mozzafiato è rimasto immutato, la forza della natura pure.<br />
Quando il volo atterra all'aeroporto di <b>Arrecife</b> noto con estremo dispiacere l'intensità del celeberrimo vento canario. La speranza è di trovarlo "docile" nel giorno in cui dovremo assecondarlo mentre pedalaremo, altrimenti sarà una battaglia continua con un incontrastato dominatore, lui.<br />
In questi casi l'unica soluzione a disposizione è limitare i danni e munirsi di tanta pazienza evitando lo scontro ad armi impari. La borsa per il trasporto bici ,acquistata per l'occasione, viene subito battezzata al primo volo e, quando la tolgo dal nastro trasportatore, noto con rammarico un bel foro...<br />
Abbraccio l'amico <span style="color: red;"><b>Eddi</b></span> . residente nell'isola, il quale gentilmente m'accompagna nell'appartamento prenotato per la settimana di soggiorno e poi a casa sua, dove la moglie <span style="color: magenta;"><b>Viviana </b></span>ha preparato la cena per tutti. Risotto ai frutti di mare, seguito da un bis di crepes alla nutella completano il lauto pasto.<br />
Il giorno seguente è,da protocollo, dedicato alla visita del monumentale complesso sportivo "<span style="color: lime;"><b>Club la Santa</b></span>" per il ritiro del pettorale e visita al piccolo expo.<br />
Dicono che l'intensità del vento calerà nei giorni a venire, però la realtà delle cose si dimostrerà l'esatto contrario e ne subiremo le conseguenze durante la gara.<br />
Osservo, nel consegnare bici e sacche al tradizionale "bike check- in" della vigilia, la cospicua presenza fra gli amatori di ruote anteriori ad alto profilo, come se codesti "genialoidi" dovessero gareggiare in percorsi filanti con vento assente. E pensare che sino a qualche anno fa si notavano solo a basso profilo....<br />
Nottata abbastanza tranquilla,con Eolo impegnato a fare le ore piccole coi suoi sibili poco promettenti. Sveglia alle ore 4,10 e curiosamente il vento sembrerebbe andato in letargo, ma l'esperienze passate consigliano di ripescare il saggio motto di trapattoniana memoria, cioè "non dire gatto se non ce l'hai nel sacco". Giunto in zona cambio alle 5,45 gonfio le ruote , sistemo barrette e gel nel box posizionato sul tubo orizzontale e scendo in spiaggia. <br />
L'attesa nel tendone è logorante, il tempo trascorre lentamente e cerco di stemperare l'innata tensione con alcuni amici italiani. Il fluido della prima frazione è notoriamente nemico del sottoscritto e trovarselo di fronte la mattina presto contribuisce ad abbassare il morale.<br />
Al colpo di pistola segue una breve passeggiata e la traumatica immersione della "cabeza" nelle gelide acque oceaniche la quale, seppur protetta da una cuffia in neoprene, subisce uno shock termico "agghiacciande"!<br />
Sono in balìa dell'orda d'animali inferociti che mi scavalcano pur di guadagnare spazio nel convulso start, tipico dell'IM Lanzarote. La prima boa, posizionata a circa 170 mt dalla linea di partenza, determina un inevitabile caos generato dai 1700 triatleti, intruppati e desiderosi di trovare un varco liberatorio. Pura utopia.<br />
Il vento inizia a salire e lo si nota nell'ultimo tratto del quadrilatero con una corrente contraria al senso di marcia. La seconda tornata sarà, sul finire dei 3800 metri, una lotta per combattere il freddo corporeo, e proseguirà quando cercherò di togliermi la muta in preda ai brividi.<br />
Vestito con una maglia da ciclismo decisamente naif risalgo la spiaggia, attraverso la lunga zona cambio ed inizio l'avventura sui pedali. All'uscita da <b>Puerto del Carmen,</b> sulla circonvallazione esterna alla cittadina turistica, vengo letteralmente sballottato dalle forti raffiche di vento ed a malapena riesco a condurre il mezzo meccanico . In un tratto, una violenta folata, determina l'invasione della corsia opposta e ringrazio la buonasorte che il traffico è a senso unico. <br />
<b>Yaiza, Salinas de Janubio, Los Hervideros, El Golfo</b> per poi risalire il <b>Parco del Timanfaya </b>continuamente alla mercè di un ronzìo che t'accompagna ovunque. Il nuovo tratto, sostitutivo della discesa verso <b>Tinajo</b>, con passaggio da <b>La Vegueta</b> si rivela a favore di vento. L'approdo all'esterno del Club La Santa rappresenta da sempre uno spartiacque mentale perchè, a mio modesto parere, inizia un segmento ostico che condurrà i concorrenti alla volta dei due Mirador. Noto inaspettatamente l'ovazione degli spettatori, quando quest'ultimi s'accorgono del mio abbigliamento e rispondo con un sorriso di compiacimento.<br />
Pedalo risparmiando energie preziose nella risalita al <b>Mirador de Haria </b>e pongo particolare attenzione nel percorrere i tornanti della pericolosa discesa verso il centro del paese, da dove comincia un tratto indigesto "contaminato"da strappetti killer. Nel classico muro di <b>Guinate</b>, arranco vistosamente, fermo sul posto con effetto moviola , maledicendolo per la diciottesima volta. <br />
Relax nella picchiata successiva per poi godere della magnifica vista sull'<b>Isola Graciosa</b> nel momento in cui gridando "spettacolooooooo !" cerco di giungere al <b>Mirador del Rio </b>evitando il prosciugamento delle risorse fisiche. Occorre mantenere qualche stilla di glicogeno muscolare per sopravvivere alle violente sollecitazioni presenti dopo <b>Nazaret,</b> l'unico segmento rimasto con un manto stradale decisamente deteriorato.<br />
La stanchezza e le vibrazioni rendono indimenticabili questi pochi chilometri e quando si svolta a sinistra al termine dello "shakeraggio" ti sembra di pedalare sul velluto.<br />
Il più è fatto, occorre solo gestire le gambe per presentarsi al via della maratona in condizioni accettabili sennonchè accade l'imprevedibile.<br />
All'altezza del 160° km vi è l'ultimo ristoro e, affiancato ad un altro concorrente (che scoprirò nei giorni successivi essere un atleta italiano), rallento per prendere una borraccia.<br />
Un emerito demente con tanto di pettorale ,sicuramente in trance agonistica, giunge da dietro e con la sua bicicletta mi scaraventa bruscamente al suolo. E' una tramvata, il cui risultato risulta essere una serie di abrasioni e botte alla parte sinistra del corpo. Il malcapitato,invece di sincerarsi delle condizioni fisiche di chi ha investito , sgancia la sua bici dalla mia e risale in sella come se nulla fosse.<br />
Accorrono i volontari, li rassicuro sul mio stato di salute , ed il primo pensiero va alla bicicletta sperando sia intatta e funzionante. Così è, ringrazio la buona sorte e copro i restanti 20 km pedalando con un dolore all'anca che abbassa notevolmente l'umore e innesca pensieri negativi nella mente.<br />
Riuscirò a correre la maratona? Lo scoprirò solo....provandoci.<br />
Nella tenda della seconda transizione una volontaria nota le abrasioni e cerca di convincermi a medicarle ma gentilmente le faccio capire l'intenzione di ripartire il prima possibile.<br />
Correre, al termine di una pedalata faticosa, è già di per sè un gesto complicato. Se si somma anche una compilation di fitte ogni qualvolta appoggio l'arto sinistro al suolo, diventa una probabile via crucis. Memore d'aver vissuto situazioni simili, cerco di resistere per qualche chilometro poi deciderò il da farsi nel caso in cui il dolore all'anca rimanesse tale e quale.<br />
In effetti pur correndo con spinta prevalentemente a carico della parte destra, acquisto fiducia e salvo cedimenti improvvisi potrò continuare. La pubalgia? La mente è concentrata su altri dolori e se n'è dimenticata. Meglio così ...<br />
Da quando il percorso della maratona è stato modificato bisogna mettere in preventivo un bel venticello contrario presente sulla ciclabile parallela all'aeroporto e sino al giro di boa situato a <b>Playa Honda</b>.<br />
La visiera viene divelta per due volte dal vento impazzito e dopo aver completato il primo dei tre giri previsti l'attesa crisi si materializza. Sono pronto, considerando la mancanza d'allenamento nella corsa, quindi qualche salutare passeggiata è opportuna e necessaria ad alleviare i dolori ai quadricipiti. Dimenticare l'assunzione di un gel, fornitore di carboidrati di pronto utilizzo, aumenta la sofferenza e solo nei 5 km finali rivedo la luce e le gambe tornano a simulare un gesto prossimo alla corsa. Affaticamento e fastidi vari s'attenuano quando, giunto all'ultimo strappetto, mi concedo una brevissima camminata sapendo che poi s'apriranno le "porte della gloria". Così immagino ogni anno la successiva discesa verso il traguardo, un sussulto d'emozioni, adrenalina ovunque ed una gioia intrinseca difficile da spiegare.<br />
Il transitare sotto il traguardo è stata la felice conclusione dell'ennesima "battaglia" sportiva, stavolta condita da qualche ostacolo inaspettato in più e superato con una buone dose di fortuna.<br />
Complimenti ad <b>Alessandro Degasperi</b>, primo vincitore italiano nella storia dell'Ironman Lanzarote in virtù di una fenomenale rimonta nella corsa, ed a tutti i partecipanti.<br />
Questa edizione la ricorderemo a lungo e sarà maggiore la soddisfazione d'averla portata a termine.<br />
Garze grasse e diligenza sono state necessarie per curare la "sbucciatura" all'anca e poter continuare, seppur in tono, minore la stagione. E' iniziata una seconda carriera sportiva ancora più "easy" di prima ma con l'identico duplice obiettivo: concludere le gare e vivere l'evento in compagnia.<br />
Grazie a tutte le persone che, con la loro presenza, hanno allietato il mio soggiorno.<br />
Un particolare menzione meritano, per l'accoglienza e fraterna amicizia dimostrata, l'amico <b><span style="color: red;">Eddi</span></b> e la moglie <b><span style="color: magenta;">Viviana</span></b> . Un abbraccio ai loro due figli <b>Nicolas</b> e <b>Leonardo</b>. <br />
<br />
God bless you !!!<br />
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<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-58605368385884724772014-12-16T08:48:00.001+01:002014-12-16T08:49:12.281+01:00Sosta forzata<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVVousK85mptXgXWXeL0sUaDCVsFibedmTd3jIXj5p4HASPtCqZUOm4R8-12353e1KJXp-dBm__njwkdEVwf1LAGAtKkQcD5TU64WfN2YdqDKZQPNx3lHO0D3wshBtLos3aouH7g/s1600/Merda!.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVVousK85mptXgXWXeL0sUaDCVsFibedmTd3jIXj5p4HASPtCqZUOm4R8-12353e1KJXp-dBm__njwkdEVwf1LAGAtKkQcD5TU64WfN2YdqDKZQPNx3lHO0D3wshBtLos3aouH7g/s1600/Merda!.JPG" height="320" width="251" /></a></div>
Dopo la sequela di gare da ottobre a metà novembre, di cui le ultime affrontate con un leggero dolore al basso ventre che col trascorrere dei km diveniva solo un leggero fastidio, ho voluto indagare sul perchè e la risposta dell'amico Dott. Daniele è stata una badilata psicologica sulla testa.<br />
<i>"Ame per me è pubalgia...".</i><br />
Trascorso un mese dove mi sono sottoposto a visita da osteopata, tecar, esercizi ed un'onda d'urto,sono ancora al punto di partenza, impossibilitato a correre nonostante il forzato riposo. E senza sapere quanto durerà. Il problema più grosso, nonchè traumatico sotto tutti i punti di vista, sarà riprendere a correre,considerato che solitamente gareggiavo per allenarmi. Ovviamente tutto il programma gare invernale e primaverile è andato a farsi benedire.<br />
Non mi resta che esclamare l'imprecazione pronunciata dallo sfortunato soggetto in foto:<br />
<span style="color: red;"><span style="font-size: x-large;"><b>MERDA !!!!! </b></span></span><br />
<br />
God bless you Ame..........<br />
<br />
<br />Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-86641859632264856902014-11-19T10:52:00.000+01:002014-11-19T11:40:02.677+01:00Una domenica spassosa....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT3LRUudFs_zyKBKbeUjmoeRQHDoXNjzjWWFLrKHHLVnnmFhdaATlWFH9PqlOuoEP9ggPD3rjjTuTlCs4wCBiiRUV1bI6Fvx80DNwpTfrzG-zi9lMCoAEkG1nnFj4sHDUiMXEAKQ/s1600/con+Aurella+e+Andrea.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjT3LRUudFs_zyKBKbeUjmoeRQHDoXNjzjWWFLrKHHLVnnmFhdaATlWFH9PqlOuoEP9ggPD3rjjTuTlCs4wCBiiRUV1bI6Fvx80DNwpTfrzG-zi9lMCoAEkG1nnFj4sHDUiMXEAKQ/s1600/con+Aurella+e+Andrea.jpg" height="400" width="225" /> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>con <span style="color: magenta;">Aurella</span> e <span style="color: red;">Andrea</span> in palestra prima del via </b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKV7bXC-cODrAdVt8VWToiV_kDOP3UvcuZ5r6lhkjTtqXVqBrf8WITPsMP7iUWKTiU3AxDTdwCWj0I3ewhDWrxI_6ax71zII_zwskOcoWktqQTYSDHeOpZHb8FPjdiKcJfBl0iJg/s1600/Con+Bruno+e+figlia+Ilenia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKV7bXC-cODrAdVt8VWToiV_kDOP3UvcuZ5r6lhkjTtqXVqBrf8WITPsMP7iUWKTiU3AxDTdwCWj0I3ewhDWrxI_6ax71zII_zwskOcoWktqQTYSDHeOpZHb8FPjdiKcJfBl0iJg/s1600/Con+Bruno+e+figlia+Ilenia.jpg" height="400" width="225" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>il</b> <span style="color: red;"><b>Brunone Marini </b></span><b>e la figlia</b><span style="color: magenta;"> <b>Ilenia</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>Torta di <span style="color: magenta;">Aurella</span> per festeggiare le mie 100 maratone</b></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b>col discepolo<span style="color: red;"> Paolo Scotti</span> :)</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuRAL4FE4Plt73vmHbhz11bXqYhvv0qWtgwjMv7J5gO5o46RWa0ID-Pyq_EkzwzWLNVhwsJH1yjvV-MDbKZdVttLviC46cLSmPh-QCN9nuvWulkZBBFRk6mXwtGDbozwNurUKv8g/s1600/con+Luca+Zava.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuRAL4FE4Plt73vmHbhz11bXqYhvv0qWtgwjMv7J5gO5o46RWa0ID-Pyq_EkzwzWLNVhwsJH1yjvV-MDbKZdVttLviC46cLSmPh-QCN9nuvWulkZBBFRk6mXwtGDbozwNurUKv8g/s1600/con+Luca+Zava.jpg" height="400" width="225" /></a></div>
<b>con <span style="color: red;">Luca Zava</span> compagno di tante gare </b><br />
<br />
Finalmente sono riuscito a sapere il motivo dell'irritante dolore al basso ventre, indesiderato compagno per oltre un mese mie uscite podistiche. Erroneamente l'imputavo a problemi di stomaco invece, al termine di un consulto con l'amico <span style="color: red;"><b>Dott. Daniele</b></span>, la diagnosi è presto fatta. Trattasi di pubalgia ed avendola sperimentata durante la carriera calcistica pensavo si manifestasse solamente vicino agli addutori. Nonostante abbia ricevuto la pessima notizia che uno sportivo eviterebbe di sentirsi dire e l'inevitabile stop dalla corsa, potrò correre la <span style="color: red;"><b>Maratonina di Crema</b></span> l'indomani.<br />
Il motivo della trasferta cremasca era, come spesso capita, un combinato "corsa-pranzo",nel caso specifico organizzato con gli amici triatleti lodigiani <b><span style="color: magenta;">Aurella</span></b> e <span style="color: red;"><b>Andrea</b></span>. Oltre a noi tre , impegnati nella disputa della mezza, s'aggregheranno a far lavorare la mandibola con le gambe sotto al tavolo, alcuni compagni di squadra (DDS) della coppia.<br />
Ritrovo del terzetto alla periferia di Crema alle 8, parcheggio l'auto e salgo a bordo di quella d'Andrea, il quale ci porta nelle vicinanze del ritrovo gara. Fortunatamente sono già provvisto di pettorale e pacco gara, quindi evito l'annosa coda e con calma effettuo il cambio d'abiti nella palestra messa a disposizione dagli organizzatori. Si discute sul repentino cambio di clima, disastroso in tutti i sensi il giorno precedente, mentre in cielo splende un inaspettato sole associato ad una temperatura gradevole.<br />
Ci scaldiamo correndo blandamente e se accenno ad aumentare il ritmo, ecco il dolore in zona pubica, pertando evito inutili accelerazioni.<br />
Io ed Andrea troviamo posto in griglia immediatamente dietro agli atleti dotati di un paio di marce in più rispetto a noi ed allo scoccare delle 9,15 viene dato il via. Nessun intoppo tranne la presenza di uno spartitraffico risultato indigesto ad un concorrente intento a visionare il suo gps.<br />
Andrea ha assistito alla scena comica e per lo sventurato podista nessuna complicazione fisica, solo un pò di spavento.<br />
Al dolore non si fa l'abitudine, però l'esperienza accumulata nelle precedenti competizioni viene confermata anche in questa e difatti giunti al 6° km. rimane solo un fastidio a farmi compagnia sino al termine della fatica. Sono psicologicamente condizionato e, ciò nonostante, cerco d'esprimere la quasi totalità delle mie attuali possibilità atletiche tenendo conto il tour de force sportivo dell'ultimo periodo. Nella seconda parte di gara la mente sarebbe propensa a calare vistosamente l'andatura ma ritengo opportuno scacciare ogni tentazione, facendo leva sul fatto che potrebbe essere l'ultima gara dell'anno. Col senno di poi la scelta si è rivelata corretta poichè la prova può essere catalogata sotto la voce "dignitosa" senza risentimenti dolorosi al termine della stessa.<br />
Ritrovo il Pandinese <span style="color: red;"><b>Paolo Scotti</b></span> e gigioneggio con lui, calandomi spiritosamente nella veste di suo guru, con tanto di foto ricordo dove la pirlaggine emerge perentoriamente :)<br />
Altro incontro degno di nota è quello con <span style="color: red;"><b>Luca Zava</b></span>, cremonese col quale ebbi modo di condividere in allegria svariate corse podistiche.<br />
Ottima prova anche da parte del duo lodigiano <span style="color: red;"><b>Aurella -Andrea </b></span>e dopo la doccia di rito partiamo in direzione <b>Basiasco </b>per raggiungere la loro graziosa dimora. Solita fragorosa e pittoresca accoglienza delle due cagne di casa, riservata a tutti i vari ospiti arrivati alla spicciolata.<br />
Menu ricco mi ci ficco e si parte con torte salate, lasagne , polpettone, zucchine, mandarini, frutta secca e torte dolci di varia natura, tutte squisite ed apprezzate dal palato dei commensali. Ringrazio pubblicamente<b> Aurella</b>, la quale ne ha appositamente sfornata una al cioccolato per festeggiare il mio traguardo delle 100 maratone. Grazie infinite ! :)<br />
E' bello poter godere dello splendido feeling instauratosi con persone conosciute da poco e vorrei rimanere sino al giorno seguente. Pur abitando ad una certa distanza sono l'ultimo, assieme a Fabio, ad abbandonare l'abitazione di Aurella ed Andrea che abbraccio calorosamente per l'indimenticabile giornata trascorsa con loro sin dal primo mattino.<br />
Per evitare di scordare qualcuno , rivolgo un caloroso ringraziamento a tutti gli amici nuovi e vecchi presenti per l'ironia dimostrata ed il divertente pomeriggio trascorso in allegria.<br />
Speriamo di tornare a correre il prima possibile per potere vivere giornate come questa......<br />
<br />
God bless you !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-52080239821905819162014-11-14T11:05:00.000+01:002014-11-14T11:33:00.831+01:00Cent....ellinando<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhlZwp0WIAgQUvsD9SrE9omW-sOA8ipLYXZwnsx_lx_NtnSGLC0oIqq9Y02-rsI3YcMXJEvyQulRzO4-uRoLldmS2gmwbRciH2vAFuDlRmX4pV7pZS3uKY-8A-deJpPPy8ALkmPg/s1600/IMG_20141108_180239.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhlZwp0WIAgQUvsD9SrE9omW-sOA8ipLYXZwnsx_lx_NtnSGLC0oIqq9Y02-rsI3YcMXJEvyQulRzO4-uRoLldmS2gmwbRciH2vAFuDlRmX4pV7pZS3uKY-8A-deJpPPy8ALkmPg/s1600/IMG_20141108_180239.jpg" height="640" width="360" /></a></div>
<b> Incontro all'expo con <span style="color: magenta;">Giovanna</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4egh28nc69NfPYHsI5xbZDEt2ysnuiJkiE48B_uZZG1EgM8S9n8YIDTh_aMk9iL19L4L3ymZqyuWhyXTZ_t-6j3rPX0yM3Pggw6Rr-IA0yrPSpq2LxnH_eXbZDxwP-QXfu4gtHg/s1600/con+L%C3%AC+Farro+e+Amedeo+Sargolini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4egh28nc69NfPYHsI5xbZDEt2ysnuiJkiE48B_uZZG1EgM8S9n8YIDTh_aMk9iL19L4L3ymZqyuWhyXTZ_t-6j3rPX0yM3Pggw6Rr-IA0yrPSpq2LxnH_eXbZDxwP-QXfu4gtHg/s1600/con+L%C3%AC+Farro+e+Amedeo+Sargolini.jpg" height="298" width="400" /></a></div>
<b> con l'omonimo <span style="color: red;">Amedeo Sargolini</span> e <span style="color: magenta;">Lì Farro</span></b><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXKcRiYQW0MLFxIdgscsYt8h8X99Ax5z3BE3ibZ6s9pSKq4TTwUCN1RuKqCztngwJJzZLdChKkznR8a3ihSKUPgiYExAcX_C5Jo_fG51dHxTTYY1V7hOQGCgg9suMLjw_5YuUKQA/s1600/con+Roberto+e+Stefano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXKcRiYQW0MLFxIdgscsYt8h8X99Ax5z3BE3ibZ6s9pSKq4TTwUCN1RuKqCztngwJJzZLdChKkznR8a3ihSKUPgiYExAcX_C5Jo_fG51dHxTTYY1V7hOQGCgg9suMLjw_5YuUKQA/s1600/con+Roberto+e+Stefano.jpg" height="311" width="400" /></a></div>
<b> I tre moschettieri prima del via</b><br />
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<b>L'abbraccio con l'allievo dopo il traguardo</b></div>
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<b> Saluto nel post gara con <span style="color: red;">Gabriele</span> :)</b><br />
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<b>Conchiglia ripiena di gelato con panna montata.Meritatissima ! :D</b><br />
<br />
<br />
Come si suol dire "tutto è bene quel che finisce bene" , ma invece di una commedia Sha<span class="st">kespeariana ci si è messo </span>Alfred Hitchcock a condire il tutto con una "suspense" finale degna del maestro del brivido.<br />
Il fine settimana appena trascorso, doveva essere,ed è stato ricco di pathos e alquanto significativo sotto diversi aspetti. Correre una maratona dopo 18 anni dalla mia prima, tornare a <b>Ravenna</b> dove quattro anni or sono ebbi l'ultimo incontro col compianto <span style="color: red;"><b>Simone Grassi,</b></span> festeggiare contemporaneamente la mia 100esima e lo sbriciolamento del muro delle 3 ore da parte dell'allievo <span style="color: red;"><b>Roberto</b></span>. Quindi tanta carne al fuoco.<br />
Ovviamente come spesso accade quando si tiene particolarmente ad un evento sportivo, arriva l'inghippo fisico a rompere le uova nel paniere ed a farti perdere quella sicurezza necessaria in una prova ostica qual è la Regina delle gare podistiche. Ed ecco affiorare un male tendineo nella settimana che conduce alla gara.<br />
M'assumo gran parte della colpa, derivata serie infinita di competizioni, viste come momento allenante ed aggregante o forse anche al cambio di scarpe. Fatto sta che per correre ai ripari utilizzo, oltre al riposo dalla corsa, tutti quegli stratagemmi necessari per cercare di disinfiammare il tendine del soleo del polpaccio destro. Ghiaccio, argilla, arnica, tecar terapia e che Dio me la mandi buona !<br />
Viaggio della vigilia piuttosto articolato con una prima sosta a <b>Gongorzola</b> per aggregarmi all'amico triatleta <span style="color: red;"><b>Stefano</b></span> e con lui ripartire alla volta di <b>Piacenza</b> dove incontreremo Roberto. Lasciamo l'auto nella zona industriale ed in un paio d'ore siamo nella città d'arte romagnola. Dal sole padano si passa ad un clima caldo-umido ed un cielo uggioso però fortunatamente senza pioggia.<br />
Per essere un tre stelle, l'hotel c'assegna una stanza nel sottotetto ben al di sotto delle aspettative con un clima tropicale, motivo per cui apriamo completamente la finestra sperando di rinfrescare l'ambiente.<br />
Segue giro nell'expo della maratona per ritirare pettorale e pacco gara ma soprattutto per conoscere personalmente la <b>"Si ster"</b> salernitana <span style="color: magenta;"><b>Giovanna</b></span> che amorevolmente prendo in giro sulla bacheca del gruppo musicale facebookiano da me creato. Come promesso scattiamo una foto ricordo col classico gesto dell'ombrello rivolto alle altre <b>Sisters</b>. Doveva esserci anche <span style="color: red;"><b>Gabriele</b></span> ,l'altro maschietto del gruppo , ma giungerà in ritardo, quindi l'incontro con lui è rimandato al giorno seguente. Sosta, assaggio di torta e foto di rito con l'instancabile ed onnipresente coppia formata da <b><span style="color: red;">Amedeo</span> <span style="color: red;">Sargolini</span></b> e <span style="color: magenta;"><b>Lì Farro</b></span>.<br />
Abbiamo una pizzeria di fianco all'hotel, le diamo fiducia evitando di gironzolare per la città e l'unico a consumare una cena da vero atleta è Roberto col classico binomio pasta in bianco + bresaola, mentre io e Stefano optiamo per una pizza. Felice si è rivelata la scelta di prendere posto ad inizio serata poichè alle 19.30 i posti a sedere sono esauriti e l'attesa andava per le lunghe....<br />
Vorremmo soddisfare il palato con un gelato senza andare in centro, però c'accorgiamo che la zona è tristemente insignificante così l'unica soluzione è tornare in hotel abbandonando ogni speranza.<br />
Dormire a novembre con la maglietta a maniche corte, avvertendo caldo, è una situazione assai anomala ed al nostro risveglio il grigiore è rimasto tale. La colazione si rivelerà degna di nota con un'ottima crostata alla marmellata d'albicocche, un plum cake al cioccolato ed una simil torta Paradiso. Quattro fette, accompagnate da una tazza di tè, saranno il carburante necessario per iniziare la giornata e concludere il carico di glicogeno :) <br />
C'incamminiamo verso la zona nevralgica della kermesse ravennate, il cui calendario presenta distanze dalla 10 km alla Maratona passando per Mezza e 30 km. Ce n'è per tutti i gusti, con l'accortezza di prendere posto in prima fila perchè l'assenza di griglie potrebbe causare "pruriginosi" contatti coi soliti genialoidi,smaniosi di pubblicità ma dal passo assai lento...<br />
L'umidità si taglia a fette, penetra nelle ossa, perciò è opportuno rimanere coperti almeno sino a mezz'ora dal via. Rivedo Giovanna col marito , numerosi amici come <span style="color: magenta;"><b>Gessica,</b><span style="color: black;"> forte triatleta romagnola, </span><b></b></span>il gruppo del <span style="color: lime;"><b>Triathlon Pavese</b></span>, <span style="color: red;"><b>Roberto Aniello</b></span> e la consorte <span style="color: magenta;"><b>Gloria</b></span>. Foto e risate stemperano la tensione che inizia a farsi viva. Consegna borse con coda in un angusta palestra e successiva corsetta sino al gonfiabile sotto al quale è posizionato il tappeto del chip per il rilevamento cronometrico.<br />
Scavalchiamo le transenne e siamo nelle prime file mentre lo speaker presenta ed intervista <b>Gianni Morandi</b> iscritto come a Cremona alla Mezza.<br />
Pronti, partenza via e subito in fondo al viale troviamo la prima delle innemerevoli curve , protagoniste assolute dei due giri all'interno della città. Sapevo della poca scorrevolezza del tracciato, del fondo sconnesso in alcuni segmenti a causa del ciottolato e temevo per il tendine di cui sopra, comunque ben protetto dalla buona ammortizzazione delle scarpe.<br />
Conscio della mancanza di fondo adotto una tattica di gara assai spericolata , sperimentata negli ultini anni cercando di mettere il cosiddetto "fieno in cascina" nella prima mezza e poi stringere i denti calando l'andatura il meno possibile. L'obiettivo finale, sino a quando il fisico me lo concederà, sarà quello di rimanere sotto le 3h. Senza riferimenti cronometrici parto coi pacer delle 2h50 e rimango con loro nei primi chilometri poi rallento ed all'altezza del 10° km chiedo al ragazzo che corre al mio fianco il passaggio cronometrico. Sbalordito ed intimorito ripeto a me stesso "Ame rallenta altrimenti non arrivi alla mezza !"<br />
Saggiamente ascolto la vocina interna, rimanendo praticamente da solo allorchè abbondonato la città veniamo catapultati in un "drittone" a salire sino al 31° km. Infinitamente devastante a livello mentale, inizio a percepire le pile scariche ed a nulla serve l'autoincoraggiamento. Ripercorrendolo in senso inverso, dobbiamo combattere col vento contrario ed è quest'ultimo ad infliggermi il colpo di grazia. Rientrato in città rimangono da correre "ancora" 6 km e per stemperare le crisi mentali cammino in alcuni tratti ed in prossimità dei due ristori finali. <br />
Salvo clamorose deflagrazioni fisiche dovrei riuscire a raggiungere lo scopo prefissato e questa quasi certezza, associata alla generale stanchezza, generano un rilassamento e relativo calo della velocità. Ultimo km ed intravedere là in fondo lo striscione d'arrivo è notoriamente un'iniezione adrenalinica così come l'incitamento degli spettatori posti ai lati della lunga <b>Via di Roma</b>.<br />
Sono al settimo cielo quando scorgo il cartello indicante il 42° km e percorro gli ultimi 195 metri spingendo sul tappetto azzurro, posto a coprire il manto stradale, quasi fossi al primo chilometro. <br />
Ce l'ho fatta !!!!!! Missione compiuta caro Simone ! :)<br />
E Roberto? Attendo il suo arrivo e l'accenno alla "suspense"d'inizio post, era relativa all'attesa di vedere transitare sotto il traguardo l'allievo prima dello scoccare delle 3 ore.<br />
Il display segna le 2h59 ed all'orizzonte non lo vedo, inizio a preoccuparmi ma dopo una ventina di secondi lo scorgo impegnato nello sprint finale, grazie al quale riuscirà nel suo intento , degna conclusione di un cammino iniziato un paio di mesi fa in collaborazione col coach Maurizio.<br />
"Il lavoro paga!" come ebbe a dire il suddetto coach dopo la mezza di Castellazzo e sarebbe stata una grossa ingiustizia sportiva se il sogno fosse svanito per pochi secondi...<br />
Ed ora prevedo un ulteriore abbassamento del crono già a Reggio Emilia dove, al traguardo, dovrà essere lui ad aspettare me :))) <br />
Un bravo anche a <span style="color: red;"><b>Stefano</b></span> per la sua prova a <span style="color: magenta;"><b>Giovanna</b></span> e <span style="color: red;"><b>Gabriele</b></span> che finalmente conosco personalmente ed a tutti i finishers, perchè la Maratona ti spreme a livello fisico ma al contempo sa regalarti enormi soddisfazioni. Compreso il mal di gambe dei giorni successivi ed anche da lassù Simone, da buon maratoneta, sa cosa intendo dire ... :D<br />
Prima di riprendere la via maestra una sosta per il meritato gelato per concludere in dolcezza una giornata indimenticabile.<br />
<br />
God bless you !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-28081365911914704382014-10-29T12:14:00.002+01:002014-10-29T12:17:17.347+01:00Una mezza tira l'altra....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpfsgqCiT_ZEdonGvgWItLcY7Qdvg5NEltRvSLKxtNQVBDFupKXzNr5kszfkdIKKiCbAb6u85iVvhO3rHE_nZxdb62ZUdzz61A7drBRg9FKL4QmpBON8uXLGiG58ly2aLRkat1Cg/s1600/scritta+compleanno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpfsgqCiT_ZEdonGvgWItLcY7Qdvg5NEltRvSLKxtNQVBDFupKXzNr5kszfkdIKKiCbAb6u85iVvhO3rHE_nZxdb62ZUdzz61A7drBRg9FKL4QmpBON8uXLGiG58ly2aLRkat1Cg/s1600/scritta+compleanno.jpg" height="400" width="225" /> </a></div>
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<b>Scherzo dell'amico <span style="color: red;">Alessandro</span> portato a spasso per 21 km :-D</b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmNXmPca5Gl5kcI6HDYECJoZRQO2E-ozJwlMbdIf0AsDM3YhFHvt1BdMnWMHOISLk5thyhfTKFOA1j34nxnURbMIwVLEh7dJzSwWD5bs0coV_N9zMh_xwaXGRomQAn8W9bBGvqKw/s1600/Torta+compleanno+Franci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmNXmPca5Gl5kcI6HDYECJoZRQO2E-ozJwlMbdIf0AsDM3YhFHvt1BdMnWMHOISLk5thyhfTKFOA1j34nxnURbMIwVLEh7dJzSwWD5bs0coV_N9zMh_xwaXGRomQAn8W9bBGvqKw/s1600/Torta+compleanno+Franci.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
<b>Una delle due torte degustate a Novi ;-)</b><br />
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<b>Arrivo a Cremona</b><span style="font-size: xx-small;"> (foto R. Mandelli)</span></div>
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<b>Gelato a Lodi col <span style="color: red;">Brunone</span> e <span style="color: red;">Fabio</span></b></div>
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<b>Arrivo sofferto a <span style="color: magenta;">Bronzolo</span> :)</b></div>
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<b>Selfie di gruppo con<span style="color: red;"> Ale</span> al mio fianco, il <span style="color: red;">Capelli </span>ed il <span style="color: red;">Prof</span> dietro </b><br />
<br />
....ed è d'aiuto all'anziano e svogliato podista, poco propenso ad allenarsi ma felice (prima e dopo mai durante) di poter attaccare il pettorale, all'affannosa ricerca di uno stato di forma atletica quasi dignitoso. <br />
La suddetta riflessione è riferita al sottoscritto e vorrei sentitamente ringraziare l'inventore della mezza maratona, in quanto sarebbe assai improbabile poter tenere determinati ritmi, correndo in solitaria nel solito anello sopra casa.<br />
Col passare degli anni è divenuto particolarmente traumatico il passaggio dalla stagione multidisciplinare a quella podistica, poichè necessito di togliere la ruggine accumulata nella disputa di competizioni di lunga durata affrontate a "ritmi bradipi"<br />
Volendo mantendere il trend sub 3h in maratona, pur senza immolarsi fisicamente a correre lunghi in allenamento , l'unica alternativa è quella di "tuffarsi" nelle distanze più brevi con lo scopo di veloccizzarsi. Non sono veloce e mai lo sarò, in quanto la velocità va allenata con lavori specifici e nel mio caso ,correndo solo una volta a metà settimana 8/10 km., l'alternativa efficace per raggirare l'ostacolo è quella di "tirarsi" il collo domenicalmente.<br />
Sino a qualche anno fa potevo permettermi di seguire questo trend senza pagare dazio, recuperando rapidamente la velocità perduta mentre ora il processo è assai difficoltoso.<br />
Dopo l'Elbaman, per iniziare il tour de force, il programma sportivo contemplava il festeggiamento del compleanno in quel di Pavia e l'obiettivo principe quello d'aggrapparsi ai palloncini con la scritta 1h25'sino a quando le gambe ed il fiato l'avessero permesso. Ipotizzare l'intera mezza corsa a 4 min/km la domenica dopo un IM, nelle precarie condizioni atletiche in cui mi trovavo sarebbe stato sinceramente un pochino oltre l'immaginabile.<br />
L'intenzione era di tener botta il più a lungo possibile, tenendo conto del tracciato sinuoso e per nulla scorrevole della <span style="color: #3d85c6;"><b>Corri Pavia</b></span>. Alla fine della fiera, seppur sfinito, sono riuscito sorprendentemente a giungere leggermente prima del gruppo di cui sopra. Gioia immensa !<br />
La domenica successiva il ritorno a <b>Novi Ligure</b> in una prova che ho sempre apprezzato per organizzazione e percorso, accompagnato dall'allievo <span style="color: red;"><b>Roberto Cornaglia</b></span> lanciato nella sua meticolosa e gravosa preparazione per abbattere il muro delle 3h a Ravenna il prossimo 9 novembre.. Considerando la mole di lavoro effettuata ed il brillante livello atletico raggiunto, non avrà alcun problema a centrare il suo obiettivo cronometrico. Sarò al suo fianco e spero d'essere testimone oculare e di poter celebrare questo suo importante traguardo. Sarà comunque grande festa anche per me ed avrò modo di parlarne, con dovizia di particolari, a tempo debito. <br />
Bello poter rivedere <span style="color: magenta;"><b>Francesca</b></span> , finisher all'Elbaman, presente col marito e l'instancabile figlio e ritrovarsi al termine della gara per festeggiare il suo compleanno in una pasticceria della città. Da favola le due meravigliose torte consumate per lo speciale avvenimento. <br />
Per quanto concerne la mezza debbo ritenermi soddisfatto perchè, stringendo i denti sino alla fine, l'ho corsa più velocemente rispetto la domenica precedente. Il tracciato, piuttosto scorrevole per i primi tre quarti, presentava un breve strappo in prossimità del 17° km rivelatosi fatale per i miei arti inferiori. In questa fase di preparazione effettuata gareggiando, tutto è da considerarsi positivo ed allenante soprattutto la gestione dei momenti di difficoltà, inevitabili nei chilometri finali.<br />
Archiviata la doppietta Pavia-Novi il menu podistico prevedeva una sosta per ricaricare le pile sennonchè l'amica <span style="color: magenta;"><b>Alessia,</b></span> iscritta alla caotica<span style="color: lime;"><b> Maratonina di Cremona </b></span>, dice di voler abdicare e mi propone gentilmente il cambio di nominativo evitando in tal modo di farle perdere i soldi della quota d'iscrizione. Piacere accordato e sarà un buon motivo per poter far visita, sulla via del ritorno, alla <b>famiglia Catufi </b>sostando a Lodi per un pranzo.<br />
Comun denominatore fra Novi e Cremona la percentuale d'umidità presente nell'aria, con l'apice raggiunto nella città delle 3 T, dove l'estremità del <b>Torrazzo</b> si mostrava agli occhi dei presenti avvolto dalla nebbia. Prima dello start ,grondante di sudore, noto l'impressionante calca nei pressi delle transenne posizionate a circa 300 metri dall'arco gonfiabile. A pochi minuti dal colpo di pistola veniamo pilotati verso quest'ultimo e fortunatamente trovo una posizione favorevole, scongiurando pericolosi scontri durante le convulse fasi iniziali. Difficile, se non arduo, poter gestire 3000 atleti nel cuore di una città così come la logistica riguardante deposito borse , partenza, e docce al termine della fatica.<br />
Sarà la leggerezza delle nuove scarpe, il poter correre sempre in compagnia, fatto sta che l'andatura tenuta sin dall'inizio sembrerebbe proibitiva ma sempre ragionando in ottica allenamento cerco di gestirla nel miglior modo possibile. Sarà una lotta per controbattere la battaglia innescata , come spesso accade sul finire della prova, con mente e gambe desiderose di un attimo di respiro.<br />
Rimango positivamente sorpreso del risultato ottenuto e necessito di liquidi dopo aver sudato in abbondanza. Recuperata la borsa al deposito inizio un'interminabile camminata per raggiungere la palazzina e godere di una doccia calda, salutare come sempre. Ennesimo spostamento a piedi e ,giunto al parcheggio auto, parto alla volta di<b> Lodi</b> dove troverò la tavola imbandita da donna <span style="color: magenta;"><b>Eliana</b></span> , pronto a degustare una delle sue ottime pizze. Seguirà a metà pomeriggio il classico gelato da Umberto con la piacevole presenza anche del <span style="color: red;"><b>Brunone Marini</b></span>. Giornata splendida sotto ogni punto di vista :)<br />
A completare il poker di mezze , raccogliendo il gentile invito di <b><span style="color: red;">Alessandro</span>,</b> è stata quella appena corsa a <b>Laives</b> ,graziosa cittadina in provincia di Bolzano. La sveglia piuttosto mattutina non si è avvertita in virtù del passaggio dall'ora legale a quella solare. Raggiungo l'abitazione di Alessandro e successivamente passiamo a Ponte San Pietro a raccattare gli altri due soci : il<b> <span style="color: red;">"Capelli"</span></b> ed il <b><span style="color: red;">prof. Spagnuolo.</span></b><br />
Giunti al centro sportivo possiamo godere di un cielo terso ed un sole abbagliante,del quale apprezziamo il calore, utile a riscaldarci dalle temperature decisamente autunnali. Eravamo abituati sin troppo bene ma occorre tener presente della stagione un cui siamo. Con stupore rivedo ancora <span style="color: magenta;"><b>Francesca</b></span> venuta il giorno prima in gita con l'intera famiglia.<br />
Alessandro, dopo un periodo di carico, è fermamente deciso a dare il tutto per tutto col desiderio di tornare a siglare tempi degni del suo livello podistico. La mezza è una distanza a lui congeniale e difatti sarà protagonista di una prova eccellente vincendo la sua categoria d'età.<br />
Personalmente posso annoverare la gara fra quelle ben riuscite, perchè è maledettamente pesante correre per la quasi totalità dei 21 km in solitaria, senza l'appoggio psicologico di nessun gruppo. Nemmeno l'amenità dei passaggi vicino ai meleti, tipici della zona, riusciranno a lenire il disagio mentale venutosi a creare. Lo sport insegna a cercare dentro se stessi le motivazioni e la forza per superare questi ostacoli e, seppur sull'orlo di una crisi, tengo botta sino all'ultimo breve strappo che conduce al traguardo ubicato a<b> Bronzolo.</b> Subito dopo l'arrivo sono piegato in due ....<br />
Peccato per i problemi intestinali che hanno costretto al ritiro il Capelli, mentre gara regolare per il Prof. Christian. Segue doccia e pasta party a pagamento, causa problemi di raccolta sponsors, così recita lo speaker scusandosi con gli atleti costretti a sborsare 5 euro per un piatto di penne.<br />
Ciliegina sulla torta un bis di gelato ad <b>Egna</b>, a cui segue un caffè all'interno di una tipica caffetteria-pasticceria del posto.<br />
Prossima tappa d'avvicinamento alla Maratona di Ravenna sarà la mezza a Castellazzo Bormida solitamente ben organizzata. Sarà un'altra occasione per correre in gruppo ed incontrare altri amici podisti.<br />
<br />
God bless you !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-22763976763945694202014-10-06T21:37:00.003+02:002014-10-06T21:52:39.511+02:00Da un estremo all'altro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1YzW0p0MuaHQZ9G2FBdjviF6o8hltPWN6XQPInzbvoGtd-YmN1igrDC5a4H2lIc5BL1SuoKGptC784mqQydeqUxQDaAo52fln-jxS1FxXqy-EgBuH3XSocrFpbQR1gWaeQ3mKyg/s1600/IMG_20140926_205623.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1YzW0p0MuaHQZ9G2FBdjviF6o8hltPWN6XQPInzbvoGtd-YmN1igrDC5a4H2lIc5BL1SuoKGptC784mqQydeqUxQDaAo52fln-jxS1FxXqy-EgBuH3XSocrFpbQR1gWaeQ3mKyg/s1600/IMG_20140926_205623.jpg" height="400" width="300" /></a></div>
<span style="color: red;"><b>Zero Gradi : un gelato da sogno...</b></span><br />
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<b>Il "classico saluto" in compagnia del livornese <span style="color: red;">Fabio</span> e di <span style="color: red;">Gianluca</span></b></div>
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<b>Pronta per la lunga pedalata</b></div>
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<b>una bella foto scattata dall'amica <span style="color: magenta;">Simona </span></b></div>
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<br /></div>
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<b>con gli amici del <span style="color: cyan;">Castiglione Triathlon Team</span></b></div>
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<b>e per finire il saluto col <span style="color: red;">Brunone </span></b><br />
<br />
La scorsa edizione fu flagellata da mare mosso e diluvio universale durante la frazione ciclistica, mentre fortunatamente quest'ultima è stata all'insegna del bel tempo con mare calmo, cielo terso e temperature quasi agostane.<br />
Tutto ciò nel paradiso naturalistico dell'<b>Isola d'Elba</b>, dove da 10 anni consecutivi si disputa l'<span style="color: lime;"><b>Elbaman</b></span> , unico ed ineguagliabile Ironman presente nel calendario tricolore.<br />
Fiore all'occhiello della kermesse la precisa organizzazione, orchestrata dall'amico <span style="color: red;"><b>Marco Scotti</b></span> con la collaborazione dell'intera famiglia e degli imprescindibili volontari. <br />
Giove Pluvio protagonista indesiderato nelle ultime due edizioni ha consentito , in virtù della sua totale assenza, la degna celebrazione dell'importante anniversario, regalandoci un clima estivo assaporato in pesante ritardo rispetto ai canoni tradizionali. <br />
Viaggio condiviso con l'amico <span style="color: red;"><b>Roberto</b></span> alla sua prima esperienza sul suolo elbano, preoccupato dalla durezza della gara ma determinato a vendere cara la pelle. Per la sua flemma direi che il nick name più consono a lui sia <b>Lord Robert </b>:D<br />
Partenza ,come da tradizione, il venerdì mattina ed arrivo al porto di <b>Piombino </b>vivacizzato dalla folta schiera di triatleti, pronti ad imbarcarsi per raggiungere una delle tante meraviglie della natura presenti sul suolo nostrano. L'ora abbondante, necessaria per attraccare a <b>Portoferraio</b>, scorre velocemente chiacchierando con i numerosi amici presenti a bordo e sin dallo sbarco percepisco la calura dei raggi solari. Primi indizi concernenti il tardivo risveglio dell'estate...<br />
Stessa isola, stesso Agriturismo, <span style="color: red;"><b>l'Orione</b></span> gestito e curato con passione dall'amico di lunga data <span style="color: red;"><b>Gianluca</b></span> col quale ho instaurato un rapporto all'insegna del reciproco sfottò. Avrò a disposizione un'intera camera riempita ovunque con bagagli , bicicletta e tutto l'occorrente per la sfacchinata domenicale. Prima di raggiungere la dimora elbana, sosta al ritiro pettorali.<br />
Niente pasta party del venerdì sera e ne sono dispiaciuto, in quanto era un appuntamento fisso, ritrovo della famiglia triatletica legata a doppio filo con l'Elbaman e di conseguenza motivo per riabbracciare quelli che amo definire "compagni d'avventura" iscritti alle due competizioni in programma. Quest'anno è stata tolta la possibilità di gareggiare a staffetta per liberare più posti nella media distanza, il cosiddetto 73. <br />
Cena, tramite voucher fornito dell'organizzazione, presso la pizzeria "Il Vesuvio" e se posso attribuire la sufficienza piena al piatto di spaghetti alle cozze, quando scorgo il misero contenuto del piatto contenente le verdure grigliate vorrei alzarmi ed uscire dal locale. La pochezza visiva avrebbe meritato uno scatto, ma la camera dello smartphone si sarebbe "impressionata" e schifata di fronte a tanto squallore culinario. Un locale dove ho messo la croce sopra. Scandaloso.<br />
L'unica nota positiva a tavola è l'allegra compagnia del <span style="color: red;"><b>Brunone Marini</b></span>, il <b>Colosso di San Colombano</b>, venuto solo e quindi ottima spalla per divertirsi. Faccio la conoscenza anche di Francesca, conosciuta vitualmente sui social come <span style="color: magenta;"><b>Fran Ci</b></span> e desiderosa di rivincite dopo la sfortunata parentesi dello scorso anno. Come supporter avrà il marito ultramaratoneta ed il figlio inarrestabile. Sicuramente avrà preso da lei, un peperino vivace :)<br />
Da qualche anno l'immancabile "reunion" post cena degli aficionados è presso lo <span style="color: red;"><b>Zero Gradi</b></span> e, com'era logico prevedere, conoscendo l'innata golosità del sottoscritto per i gelati, tendevano magnanimanente ad offrirmi una cialda piuttosto sostanziosa, sollecitati dal buon <b>Cristian Fiorito</b>. Alla quarta, di comune accordo con lo stomaco, ho preferito fermarmi per scongiurare eventuali problemi intestinali :)<br />
Utile alla digestione la passeggiata per rientrare all'Orione e la successiva dormita al termine di una giornata iniziata con risveglio alle 6.30 e terminata sotto le coperte quasi a mezzanotte.<br />
L'indomani mattina, "leggermente" appesantito, breve corsetta con incontro sul percorso dei <b>Locatelli Brothers</b> col giovane <span style="color: red;"><b>Diego </b></span>al suo esordio nel 73. Il meticoloso e preparato nipotino <span style="color: red;"><b>Alex</b></span> sarà protagonista sempre sulla stessa distanza ma non avevo dubbi a riguardo.<br />
Abbondante e gustosa colazione con la truppa livornese capeggiata da Fabio e poi giro nel centro cittadino di <b>Marina di Campo</b> incontrando una lunga sequela d'amici, rivisti con immenso piacere. Per molti di loro accade quasi esclusivamente in occasione dell'Elbaman ed alla fine ci torno ogni anno per il suddetto motivo....<br />
Pranzo, come tradizione vuole , nella rosticceria di <span style="color: red;"><b>Paolo</b></span> coi i due fratelli Locatelli ed il Brunone soddisfatti del delizioso piatto di gnocchi al sugo di mare.<br />
Un classico della vigilia è il bike check- in, ennesimo ritrovo delle solite facce note con l'aggiunta degli arrivati dell'ultima ora. Depositati bici e casco rientro alla base per la preparazione della cena, caratterizzata dall'immanabile piatto di pasta al tonno con aggiunta di verdure bollite ed un filo d'olio extravergine d'oliva. Ospite invitato e soddisfatto del menu il mio alter ego del fine settimana, vale a dire il Brunone.<br />
Sono da poco trascorse le 7 di sera ed abbiamo già cenato quindi, per ammazzare la noia, l'unica possibilità è ributtarsi in Via Roma, vasca principale del paese e sosta allo Zero Gradi. Malgrado l'insistenza del Brunone rifiuto l'invito di consumare un gelato considerando l'angosciante sveglia prevista per il giorno seguente.<br />
Nottata tranquilla, sono in piedi intontito e non potrebbe essere altrimenti considerata l'insolita ora. Sono le 4.10, sorseggio un tè e sgranocchio tre barrette senza quasi sentirne il sapore con la mente già proiettata a controllare gli ultimi dettagli prima di lasciare la camera.<br />
Il cielo è stellato, l'aria frizzante e cammino velocemente verso la zona cambio per scaldarmi le membra infreddolite, giungendo con largo anticipo rispetto allo start previsto per le 7.<br />
Inganno l'attesa scherzando coi partecipanti per poi indossare l'abito neoprenico indispensabile al galleggiamento e, passata la spunta in spiaggia, lancio un'occhiata alle boe del percorso natatorio. <br />
E' ancora buio ma la luce sta per farsi largo ed al colpo di pistola inizia l'ennesima giornata di sport "insaporita" da sudore, fatica e sorrisi sino a quando vi riuscirò.<br />
Due giri ottimamente segnalati con boe direzionali e mare calmo ma l'innata avversione per il gesto natatorio e l'assenza d'allenamento rendono ostile un contesto perfetto.<br />
Occorre armarsi di tanta/Santa pazienza e gestione mentale dello sforzo consapevole del fatto che emergerò dal mare piuttosto provato e fra gli ultimi...<br />
Gesto dell'ombrello all'uscita dall'acqua e lungo trasferimento per effettuare la prima transizione effettuata con la dovuta calma.<br />
Degusteremo il piatto forte del menu, affrontando tre giri da 60 km l'uno e ben 2700 mt di dislivello , ragion per cui qualsiasi eccesso di zelo verrà punito.<br />
Monto il gps per la prima volta, desideroso di verificare l'altimetria e, dopo due tornate a buon ritmo , inizio ad avvertire caldo e stanchezza perciò comprendo sia doveroso e saggio rallentare l'andatura. <br />
Ogni anno è la stessa solfa, col terzo giro pedalato annaspando sulle asperità del tracciato e personalmente pago dazio nella salita di <b>Chiessi </b>mentre gestisco meglio,perchè meno ripida, quella con destinazione <b>Marciana</b>.<br />
In tutti i post dedicati all'Elbaman ho sempre sottolineato l'incapacità di guidare il mezzo nella successiva discesa verso <b>Marciana Marina</b> e l'indecoroso manto stradale ivi presente. Un cattivo esempio di gestione ed amministrazione del territorio comunale e se fossi cittadino di questa località me ne vergognerei. Ritengo assurdo rifiutarsi d'asfaltare per un decennio un tratto davvero pericoloso per l'incolumità dei partecipanti e continuerò a citare tale grave mancanza ogni qualvolta scriverò un resoconto della gara.<br />
Tricipiti sollecitati oltre misura al termine del toboga ed attenzione massima sino a <b>Procchio</b> cozzando col traffico dell'ora di punta e subendo inevitabili rallentamenti. Un po' di nervosismo nell'essere frenati quando si potrebbe pedalare agevolmente, ma bloccare totalmente la viabilità è utopistico pertanto s'accetta la situazione e si guarda avanti, all'ostacolo successivo. E si parla della maratona, affrontata con la totale assenza di voler soffrire, nonostante l'assiduo e caloroso supporto morale ricevuto dall'esterno. Quando la testa è scollegata, rifiutando d'assecondare le gambe si è destinati a vivacchiare in attesa dell'inevitabili camminate fuori programma. Così accadrà nella seconda "mezza" e col senno di poi, ritengo sia stata una scelta imposta dall'accumulo d'impegni sportivi in un'annata decisamente stressante. E c'aggiungerei l'età che avanza, nonchè la mia personale filosofia dell'accontentarsi, avendo come unico fine l'arrivare al traguardo. Questa mancanza di "cattiveria" sportiva e competitività non dev'essere catalogata come mancanza di carattere bensì una visione prettamente amatoriale della competizione.<br />
Quando al termine del quinto giro svolto a destra per giungere al traguardo, torna il vigore perso per strada e la contentezza s'impossessa in toto del mio corpo. Una gioia effimera ma al contempo duratura nella memoria. Così come l'IM Lanzarote anche l'Elbaman regala forti emozioni, paesaggi da cartolina ammirati durante la perlustrazione, sui pedali, della parte occidentale dell'isola.<br />
Sarò ripetitivo nel rivolgere i complimenti a tutti i finisher ed a chi per motivi vari si è visto negare la gioia di transitare sotto il gonfiabile dell'arrivo, però in una prova sportiva d'endurance così lunga nulla può essere dato per scontato. Si ha solo la certezza di partire e la speranza d'arrivare.<br />
Un bravo lo riservo al mio compagno di viaggio <b><span style="color: red;">Roberto</span></b> ed ovviamente a tutta la <span style="color: red;"><b>Famiglia Scotti</b></span> ed i preziosi volontari. Grazie allo cooperazione d'entrambi possiamo godere di un evento, apprezzato da chiunque abbia avuto la fortuna di sperimentarlo come atleta o semplice spettatore.<br />
<br />
God bless you !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-30322749.post-22629457495475443852014-09-15T16:22:00.001+02:002014-09-15T16:26:19.668+02:00Estate a Zofingen.....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2TARonAQaVCyPzXwrGbIQP5J8cO2hig2g7UsOogK9S7KzDnqMS2hlgB01AgJeuFAD4PovtokKCg29ertJHo4cUXsINR7MhGyT0Af3Lp-RUYReSv1HTlRClXAmG7T0d8Qm_92JVA/s1600/Gruppo+fontana+in+centro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2TARonAQaVCyPzXwrGbIQP5J8cO2hig2g7UsOogK9S7KzDnqMS2hlgB01AgJeuFAD4PovtokKCg29ertJHo4cUXsINR7MhGyT0Af3Lp-RUYReSv1HTlRClXAmG7T0d8Qm_92JVA/s1600/Gruppo+fontana+in+centro.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<span style="color: red;"><b>Gruppo vacanze Powerman alla fontana in centro</b></span><br />
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<span style="color: red;"><b>Caloroso saluto della compagine italiana :)</b></span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6JauyJ8yEBltT9C_3GfX8s4nO1XZwgczxy7KOcbei1Op-PP-YgTi7bqef5feQNdgnmqV4cmITCKJvV6ci2bQWrPy1vEQX4AxMpyO4wPFz3KArtObxxu_x9MKwY4qsno-f2EYr5Q/s1600/con+donne+prima+partenza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6JauyJ8yEBltT9C_3GfX8s4nO1XZwgczxy7KOcbei1Op-PP-YgTi7bqef5feQNdgnmqV4cmITCKJvV6ci2bQWrPy1vEQX4AxMpyO4wPFz3KArtObxxu_x9MKwY4qsno-f2EYr5Q/s1600/con+donne+prima+partenza.jpg" height="400" width="400" /></a></div>
<span style="color: red;"><b>Con <span style="color: magenta;">Caterina</span> , <span style="color: magenta;">Simona</span> e <span style="color: magenta;">Sabrina </span>prima del via....</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3DFz4OfBq0Xn9ZD9cn9dOcofz02FClgOOOaAbPYS8pv9Se9g7VuAs3WfCv1jhrW0yaYi6H0XsgDrkfQM2cr8z9asa_hJzejlSzWwHcH8w9GwzGC6-FyqX8LfVws8cB3n-4Yp2KA/s1600/IMG_20140906_211829.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3DFz4OfBq0Xn9ZD9cn9dOcofz02FClgOOOaAbPYS8pv9Se9g7VuAs3WfCv1jhrW0yaYi6H0XsgDrkfQM2cr8z9asa_hJzejlSzWwHcH8w9GwzGC6-FyqX8LfVws8cB3n-4Yp2KA/s1600/IMG_20140906_211829.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<span style="color: red;"><b>Impossibile resistere al tiramisù</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRVod9gBZR_OHI78MTRNxqdsWguAKsZawN32O-WGJjDRBeo-WC-61BzBJSITHYP8LZIk11fTEJjgkSRU_0IZygQCSYSJ6A6W_xIrTXYdbPB9zboGQiyhJmyxnuNayXvEDXlSkXXQ/s1600/IMG-20140909-WA0006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRVod9gBZR_OHI78MTRNxqdsWguAKsZawN32O-WGJjDRBeo-WC-61BzBJSITHYP8LZIk11fTEJjgkSRU_0IZygQCSYSJ6A6W_xIrTXYdbPB9zboGQiyhJmyxnuNayXvEDXlSkXXQ/s1600/IMG-20140909-WA0006.jpg" height="400" width="317" /></a></div>
<span style="color: red;"><b>un saluto alle mie fans pavesi :) </b></span><br />
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....ed è una rarità ad inizio settembre, perchè ipotizzo accada in termini temporali come il periodo intercorrente fra un'eclissi solare e l'altra.<br />
Scaramanticamente tendo a guardare le previsioni meteo relative alla gara da disputare solo nei 3-4 giorni antecedenti, per evitare inutili "seghe mentali". Trattandosi del <span style="color: red;"><b>Powerman <span style="color: blue;">Zofingen</span></b></span>, un evento spesso flagellato dal cattivo tempo, dedico maggiore attenzione nel cercare di capire quale sarà l'abbigliamento necessario a scongiurare possibili casi d'ipotermia. In passato ci sono andato assai vicino, ragion per cui sono particolarmente condizionato da tali spiacevoli ricordi e, nel dubbio, tendo a coprirmi forse oltremisura.<br />
E' considerata una "gara-mito" per gli amanti della duplice disciplina, la <b>Mecca del duathlon</b>, ed associata a condizioni atmosferiche ostili. Personalmente sono legato a questa competizione interpretata alla stregua di una sfida con me stesso, un'autopunizione goliardica se consideriamo quanto detesti la strada salire. Sarà nuovamente <b>Campionato Mondiale di Duathlon sulla Lunga Distanza.</b><br />
La stanchezza mentale accumulata e culminata nella maratona del Polskaman e la successiva vacanza m'avevano consigliato di staccare la spina conscio della durezza dell'imminente impegno svizzero. Se la forma se n'è andata ed il fisico te lo conunica, fare lo gnorri è la corretta via per suicidarsi sportivamente.<br />
Il compare per il quarto anno consecutivo sarà l'amico<span style="color: red;"><b> Franchino,</b></span> impegnato nella short distance, con la novità rappresentata dalla partenza anticipata al venerdì, in modo tale da poter presenziare al pasta party e relativa serata con distribuzione dei pettorali per i big e gli affiliati al <span style="color: red;"><b>Jubilee Club</b></span>.<br />
Nessuna strategia si rivela efficace a scongiurare l'annosa coda in entrata alla <b>Galleria del San Gottardo</b> e da qualche anno, i genialoidi gestori del traffico, hanno magistralmente pensato di bloccare i mezzi due volte. Oltre alla tradizionale sosta prima dell'ingresso del tunnel ve n'è un'altra, posta a ridosso di una galleria lunga 300 metri, ed è questa a generare serpentoni allucinanti. Alla fine della fiera circa un'ora e venti il tempo perso e tante maledizioni rivolte alle menti pensanti di tutto ciò.<br />
Per il resto viaggio piacevole così come la temperatura percepita giunti a destinazione in quel di <span style="color: red;"><b>Zofingen</b></span> , cittadina "bomboniera" tipica della Svizzera tedesca dove nulla è fuori posto ed immediatamente si nota l'elevato standard di vita della popolazione. Ritiriamo la busta contenente pettorale, vari gadgets ed il voucher mediante il quale si può usufruire del pasta party offerto dall'organizzazione. Bevande escluse e questa cosa l'ho sempre mal digerita.....<br />
Menu della cena composto da : spaghetti ,presi rigorosamente in bianco con l'aggiunta di formaggio grattuggiato, penne con panna e spinaci, verdura mista composta da insalata verde e carote tagliate a julienne. Dopo l'immancabile bis, un bel piatto con fette di plum cake alla vaniglia, al cacao ed alle nocciole, tutti quanti un po' asciuttini ma gustosi al palato.<br />
Spesso ci domandiamo se siamo effettivamente in Argovia e nel mese di settembre oppure in riviera romagnola ad agosto considerato il clima strabiliante. E nel percorrere la via principiale del centro storico c'imbattiamo nella comitiva pavese già presente lo scorso anno e rappresentata dagli amici <span style="color: red;"><b>Andrea</b></span> e<span style="color: red;"><b> Mauro</b></span> con al seguito le relative famiglie. Serata all'insegna del buon umore e poi risalita nella frazione dov'è ubicato il ristorante dove tradizionalmente prenoto una camera doppia.<br />
Al termine di una lunga giornata trascorsa senza soluzione di continuità, addormentarsi è stata una formalità col risveglio l'indomani caratterizzato da un'insolita nebbia. Ritrovo nella zona nevralgica con altri atleti italiani e dopo aver presenziato al briefing in inglese giro del percorso ciclistico col gruppo pavese e spassosa fermata in cima al mitico Bodenberg GPM della prova. Abbiamo scattato divertenti fotografie e mi sono divertito con le figlie di Mauro e <span style="color: magenta;"><b>Sabrina</b></span> sfruttando alcune balle di paglia "incelofanate" presenti sui verdi prati.<br />
Ritornati alla base andiamo a riposarci in camera e trascorse un paio d'ore siamo pronti per la cena e, pur consci dei prezzi stratosferici della classica pizzeria gestita da emigranti italiani , fa sempre un certo effetto leggere il costo di una pizza margherita. Tradotto in euro sono la bellezza di 12,50 quindi il triplo rispetto agli italici prezzi. Optiamo come lo scorso anno per un piatto di penne insaporite con olio extravergine d'oliva e grana grattuggiato seguito da una mezza pizza. Al termine della cena mi sposto di poche centinaia di metri per far visita, nell'altro ristorante, a tutta la truppa capitanata da Andrea e Mauro. All'entrata incrocio <span style="color: red;"><b>Giambattista Rota</b></span> amico triatleta di lunga data, il quale mi presenta <span style="color: red;"><b>Claudio</b></span> suo socio nella trasferta d'oltralpe.<br />
Vorrei controllare l'innata golosità però, quando il cuoco ticinese <span style="color: red;"><b>Ferruccio</b></span> suggerisce a Mauro il tiramisù della casa , cedo alla tentazione e in due minuti lo divoro !<br />
Saluti a tutti e giunti in camera una doverosa occhiata alle previsioni meteo . Ormai è una certezza e l'indomani, scongiurata la pioggia, potremo godere di un percorso asciutto e col passare delle ore anche di una temperatura elevata.<br />
Bello svegliarsi alle 6 del mattino evitando levatacce che di norma anticipano il canto del gallo! Biscotti, barrette e poi controllo finale dei due zainetti, di cui uno destinato alla zona cambio e l'altro negli spogliatoi. Stavolta, pur arrivando di buon'ora , niente parcheggio fortunato vicino alla zona cambio quindi, stanchi di girare a vuoto, ci posizioniamo appena fuori dal centro abitato.<br />
Rapido bike check -in e vestizione negli spogliatoi adiacenti l'Arena,discutendo con gli amici italiani riguardo l'insolito calore e sul cosa indossare nella seconda frazione. L'esperto <span style="color: orange;"><b>Federico Girasole, </b></span>venuto a sostenere e tifare il socio in affari <span style="color: red;"><b>Tiziano,</b></span> consiglia solamente l'uso del body per l'intera competizione. Breve riscaldamento, qualche foto scherzosa in attesa d'entrare nella griglia di partenza, e l'ennesimo pit stop dietro una siepe dettato dalla tensione pre gara. Nulla al confronto di quando ,dinanzi a me, vedo lo specchio d'acqua sapendo le mie difficoltà ad avanzare in codesto fluido :)<br />
Presentazione degli atleti dati per favoriti e trascorsi pochi minuti il via. Percorso mezzo chilometro, sto già sbuffando sulla prima indigesta erta di giornata, descritta ampiamente nei post degli anni precedenti. Considerata la scarsa forma nella corsa mi sono ripromesso di salvaguardare i quadricipiti pur sapendo la durezza del percorso e l'inesorabile sollecitazione degli stessi nei continui saliscendi. Nella seconda tornata cammino a tratti nel ripido tratto precedente l'entrata nel bosco e gestisco le forze sino al termine dei quasi 10 km. Prima transizione e svaniscono i dubbi sull'indossare o meno il gilet windstopper ,complice la presenza di un sole splendido sole ed una temperatura gradevole.<br />
Partenza cauta, curioso di scoprire come si comporteranno le gambe dimostratesi poco reattive nelle uscite pre Powerman. Preferisco sfruttare sin dalla prima salita rapporti molto agili, conoscendo lo scarso feeling del sottoscritto quando la strada s'impenna. Elettrizzante buttarsi a capofitto, sfruttando l'asfalto asciutto, nella ripida e dritta discesa in mezzo al bosco. Sino all'attacco della mitica ascesa al Bodenberg vi è la possibilità di rifiatare e l'esperienze passate consigliano sin dai primi metri d'azionare il pignone più grande. Noncurante della presenza d'alcuni validi grimpeur ,salgo a velocità costante, sudando abbondantemente malgrado la quota sia prossima agli 800 mt.<br />
Discesa composta da tre tornanti, col primo "easy" mentre gli altri due necessitano di particolare attenzione poichè un eventuale errore verrebbe pagato a caro prezzo. La salute in primis....<br />
Al termine della stessa, per gli amanti della velocità, si presenta un segmento velocissimo dove verrebbe naturale andare a tutta commettendo, in tal senso, un grave errore. Alla terza tornata la deflagrazione sarebbe la logica risultante dello scellerato comportamento.<br />
Sarà questo colpo di coda dell'estate, la pedalata scevra dalle celeberrime piogge a farmi avvertire buone sensazioni? Temo i 50 chilometri finali, sudo parecchio allorchè debbo affrontare la faticosa risalita al <span style="color: red;"><b>Bodenberg</b></span> ed essendo al terzo passaggio cerco di limitare i danni. Pendenze costanti,oscillanti fra l'8 ed il 10% col famigerato strappo al 14%, numeri impegnativi per chi non "mastica" in allenamento simili pendii :) <br />
Al termine dei 150 km sui pedali sono soddisfatto della prestazione, scaturita da un'oculata gestione dell'energie fisiche. Il desiderio sarebbe quello di correre degnamente, pur sapendo d'attraversare un periodo in cui le prestazioni di corsa lasciano a desiderare. E per chi conosce il tracciato della terza frazione può ben capire come sia ancor più arduo affrontarlo se la condizione fisica è lacunosa.<br />
Camminerò parecchio, perchè dopo 5 ore di gara doversi sorbire simili salite ed un dislivello di 700 metri contribuiscono notevolmente alla causa. Le forze sono al lumicino ed i secondi 15 km infiniti, così come le passeggiate nei boschi sopra Zofingen. Durante gli ultimi 2 km, nella lunga discesa verso il centro cittadino, rilasso la mente e respiro aria di gloria perchè entrare nell'Arena applauditi dal pubblico presente sulle tribune, è come sentirsi un vincitore . Tutti lo sono, dal primo all'ultimo, e ricevono personalmente le congratulazioni dal Presidente <span style="color: red;"><b>Stefan Ruf</b></span> , immancabile nei pressi dell'arrivo.<br />
Doccia, massaggi, un piatto di penne leggermente stracotte, baci ed abbracci con gli amici italiani incontrati . Ringrazio tutti per la divertente compagnia e mi complimento con loro, perchè portare a termine il Powerman Zofingen è qualcosa che ti entra nella pelle, con un impeto emotivo ed una passionalità unici. Queste sensazioni le conserverai nei tuoi ricordi per sempre.... <br />
Un grazie di cuore a <span style="color: magenta;"><b>Sabrina, </b></span>alle sue simpaticissime figlie e <b><span style="color: magenta;">Caterina</span></b> per il tifo da stadio :)<br />
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God bless you !!!Amehttp://www.blogger.com/profile/13910197846700685433noreply@blogger.com0