Considerando la flebile voglia dello scrivente di partecipare, successivamente al Bodensee Tri- Challenge, ad un altra triplice passeggiata il w.e. appena trascorso si è rivelato col senno di poi un'altra perla da incastonare nel libro dei ricordi.
Dopo il solito tortuoso e faticoso percorso tra i vari IM d'Europa condizionato dalle sfibranti trasferte che dal villaggio sardo mi catapultavano in continente, il desiderio di staccare la spina era forte ma per amor di squadra (nel caso ce ne fosse bisogno dopo 12 anni di fedeltà al Triathlon Lecco.....) su invito del Presidente del mio sodalizio Renzo Straniero e dell'amico organizzatore Marco Scotti ho deciso di raschiare il fondo del barile e contribuire per quel poco che potevo alla causa societaria disputando la terza edizione dell'ELBAMAN manifestazione che verrà ricordata negli annali del triathlon italico come prima edizione del Campionato Italiano corso su distanza Ironman.
Altro giro, altro regalo e nuovo compagno di viaggio per la trasferta all'isola d' Elba. Stiamo parlando del "Sciur" Dino Beretta over 50 ma con un fisico ed una grinta da far invidia ai ventenni caricato a mille per l'esordio sulla distanza IM. Purtroppo non amo navigare per cui arrivati a Piombino mi tocca salire sull'odiato traghetto e causa la presenza di un leggero moto ondoso la nausea mi prende d'acchito. Finalmente dopo un'ora raggiungiamo Portoferraio e la temperatura mite mi rallegra dopo aver trascorso la prima parte della settimana con temperature al di sotto della media stagionale come usano dire i meteorologi.
Noto con piacere che le acque del Golfo di Marina di Campo sono placide e spero di rivederle in queste condizioni di lì a due giorni perchè le previsioni meteo seguite in rete per diversi giorni mi avevano abbattutto moralmente in quanto si preannunciava la presenza di mare mosso. Dopo aver depositato i bagagli al Residence Elite m'imbatto nell'amico Eto Fornasari il quale mi preannuncia l'arrivo del Gira scortato da "Mr. Tigella" Mazzo in sella ai loro mezzi.
L'intenzione è quella di sgranchire le gambe con un'agile pedalata di mezz'ora in compagnia di Ernia e di altri "Pastaroli" ma poi il ritmo imposto dal Gira non è molto rilassante per cui arrivati a Fetovaia faccio rientro alla base calando notevolmente la velocità di crociera......
Il pasta party è sempre una speciale occasione per rivedere i soliti volti noti ed allargare la cerchia delle conoscenze magari incontrando qualche amico del fantaforum come ad esempio Giorgio Innocenti al suo esordio nella lunga distanza e rivelatosi un ragazzo molto intelligente con la giusta dose d'umiltà qualità indispensabile per rendere al meglio nelle discipline d'endurance. Se la pasta non era ,come si suol dire, al dente le crostate al contrario erano squisite per cui mi sono sentito in dovere di soddisfare la mia famigerata golosità facendo più volte visita al tavolo dei dolci!
Il sabato mattina conoscendo il ricco buffet dell' Hotel Select (cucina da favola!) ho continuato imperterrito con il carbo load mentre ero in apprensione per il Dino in quanto lo vedevo impaziente di provare a nuotare in acque libere per sconfiggere la sua innata paura che lo rende ansioso in siffatte condizioni. Purtroppo mi sono reso conto immediatamente che questa sua fobìa gli avrebbe pregiudicato la possibilità d'essere tra i partenti nella prova individuale dopo aver assistito all'inutile tentativo, con tanto di ciambella di salvataggio legata in vita, effettuato il sabato mattina senza riuscire a superare questo scoglio psicologico. La sorte è però stata benevola con lui in quanto ha potuto offrire il suo contributo di ottimo pedalatore ad una staffetta mista ritrovatasi senza un elemento. Grande Dino vedrai che riuscirai un giorno a realizzare il tuo sogno d'essere un IM Finisher e dedicare la prova a chi sai tu.
A farmi compagnia, in qualità di rappresentanti la pattuglia del Tri Lecco, il compagno di sventura dello scorso anno Giovanni "Gentleman Gio' " Fumagalli, gli esordienti Davide "il Gigante buono" Riva , il forte atleta Dario "Overtraining" Martocchi. Ciliegina sulla torta tra gli amici della spedizione è Max Contardo un componente del trio di disperati (c'ero anch'io....) che 10 anni or sono si cimentò nel campionato italiano di lungo disputatosi sempre a Marina di Campo. Stessa spiaggia ,stesso mare ma con qualche annetto in più sulle spalle vero Max ? Quel giorno, il 5 ottobre del 1997 ,presi due piccioni con una fava perchè riuscii con immensa gioia a concludere la gara festeggiando contemporaneamente anche il mio compleanno.
Dopo il solito tortuoso e faticoso percorso tra i vari IM d'Europa condizionato dalle sfibranti trasferte che dal villaggio sardo mi catapultavano in continente, il desiderio di staccare la spina era forte ma per amor di squadra (nel caso ce ne fosse bisogno dopo 12 anni di fedeltà al Triathlon Lecco.....) su invito del Presidente del mio sodalizio Renzo Straniero e dell'amico organizzatore Marco Scotti ho deciso di raschiare il fondo del barile e contribuire per quel poco che potevo alla causa societaria disputando la terza edizione dell'ELBAMAN manifestazione che verrà ricordata negli annali del triathlon italico come prima edizione del Campionato Italiano corso su distanza Ironman.
Altro giro, altro regalo e nuovo compagno di viaggio per la trasferta all'isola d' Elba. Stiamo parlando del "Sciur" Dino Beretta over 50 ma con un fisico ed una grinta da far invidia ai ventenni caricato a mille per l'esordio sulla distanza IM. Purtroppo non amo navigare per cui arrivati a Piombino mi tocca salire sull'odiato traghetto e causa la presenza di un leggero moto ondoso la nausea mi prende d'acchito. Finalmente dopo un'ora raggiungiamo Portoferraio e la temperatura mite mi rallegra dopo aver trascorso la prima parte della settimana con temperature al di sotto della media stagionale come usano dire i meteorologi.
Noto con piacere che le acque del Golfo di Marina di Campo sono placide e spero di rivederle in queste condizioni di lì a due giorni perchè le previsioni meteo seguite in rete per diversi giorni mi avevano abbattutto moralmente in quanto si preannunciava la presenza di mare mosso. Dopo aver depositato i bagagli al Residence Elite m'imbatto nell'amico Eto Fornasari il quale mi preannuncia l'arrivo del Gira scortato da "Mr. Tigella" Mazzo in sella ai loro mezzi.
L'intenzione è quella di sgranchire le gambe con un'agile pedalata di mezz'ora in compagnia di Ernia e di altri "Pastaroli" ma poi il ritmo imposto dal Gira non è molto rilassante per cui arrivati a Fetovaia faccio rientro alla base calando notevolmente la velocità di crociera......
Il pasta party è sempre una speciale occasione per rivedere i soliti volti noti ed allargare la cerchia delle conoscenze magari incontrando qualche amico del fantaforum come ad esempio Giorgio Innocenti al suo esordio nella lunga distanza e rivelatosi un ragazzo molto intelligente con la giusta dose d'umiltà qualità indispensabile per rendere al meglio nelle discipline d'endurance. Se la pasta non era ,come si suol dire, al dente le crostate al contrario erano squisite per cui mi sono sentito in dovere di soddisfare la mia famigerata golosità facendo più volte visita al tavolo dei dolci!
Il sabato mattina conoscendo il ricco buffet dell' Hotel Select (cucina da favola!) ho continuato imperterrito con il carbo load mentre ero in apprensione per il Dino in quanto lo vedevo impaziente di provare a nuotare in acque libere per sconfiggere la sua innata paura che lo rende ansioso in siffatte condizioni. Purtroppo mi sono reso conto immediatamente che questa sua fobìa gli avrebbe pregiudicato la possibilità d'essere tra i partenti nella prova individuale dopo aver assistito all'inutile tentativo, con tanto di ciambella di salvataggio legata in vita, effettuato il sabato mattina senza riuscire a superare questo scoglio psicologico. La sorte è però stata benevola con lui in quanto ha potuto offrire il suo contributo di ottimo pedalatore ad una staffetta mista ritrovatasi senza un elemento. Grande Dino vedrai che riuscirai un giorno a realizzare il tuo sogno d'essere un IM Finisher e dedicare la prova a chi sai tu.
A farmi compagnia, in qualità di rappresentanti la pattuglia del Tri Lecco, il compagno di sventura dello scorso anno Giovanni "Gentleman Gio' " Fumagalli, gli esordienti Davide "il Gigante buono" Riva , il forte atleta Dario "Overtraining" Martocchi. Ciliegina sulla torta tra gli amici della spedizione è Max Contardo un componente del trio di disperati (c'ero anch'io....) che 10 anni or sono si cimentò nel campionato italiano di lungo disputatosi sempre a Marina di Campo. Stessa spiaggia ,stesso mare ma con qualche annetto in più sulle spalle vero Max ? Quel giorno, il 5 ottobre del 1997 ,presi due piccioni con una fava perchè riuscii con immensa gioia a concludere la gara festeggiando contemporaneamente anche il mio compleanno.
Incontro anche la truppa del Cus Ferrara composta da tanti e cari amici come la peperina Bet sicura protagonista a Kona, il suo Max, Giona, Paolo e molti altri sempre cordiali e con la battuta pronta. Mentre sono a pranzo vedo arrivare Guido "Gipsy" Esposito dato in grande forma e concentrato sull'evento . Scopro ,e ne sono entusiasta, che la famosa coppia formata da Elena Spaggiari e Andrea Denti valorosi triatleti nonchè miei grandi sostenitori durante la Maratona di Reggio Emilia, saranno impegnati come volontari ai ristori. Dopo aver effettuato il bike check-in ,come da programma mi sono recato dai medici del CNR di Pisa per effettuare una serie di tests da ripetersi poi immediatamente al termine della gara.
Quando l'evento s'avvicina ,ed in particolar modo il sabato sera, la tensione monta e personalmente scarico la stessa cenando a velocità supersonica cosa sconsigliabile per chiunque, mentre assisto con grande invidia allo spettacolo offerto da Gentleman Gio' il quale con grande flemma e maestrìa si gusta ogni singola forchettata....
E' giunta l'ora di coricarsi e dopo il classico dormiveglia pre IM mi ritrovo poco dopo le 4 della domenica a far colazione sgranocchiando tre barrette accompagnato dall'abituale malavoglia di chi è consapevole che dovrà buttarsi in acqua, un fluido a lui poco congeniale. Il vento soffia già dalle prime ore del mattino e in zona cambio circolano voci poco rassicuranti riguardanti lo stato del mare il quale viene dato per mosso cosa che mi manda in fibrilllazione e nel contempo mi demoralizza in quanto nelle ultime 48 ore si era presentato in condizioni ottimali. Giunto sulla spiaggia ci s'interroga l'un l'altro cercando di scorgere le boe del percorso swim cambiato all'ultimo istante. Un concorrente mi dice con fare da esperto Giuliacci : "non preoccuparti il mare non è mosso". A Roma direbbero "l'immortacci tua......." perchè dopo il fatidico colpo di pistola appena usciti al largo le onde facevano sentire la loro fastidiosa presenza ed i prodi triatleti come il sottoscritto, ossia scarsi nuotatori ,dovevano subire questo saliscendi che procurava un accentuato senso di nausea.
Se poi aggiungiamo a tutto ciò una marcata assenza di boe direzionali nel ritorno ecco che la frittata è fatta ed il gruppo, del quale facevo parte anch'io, si è ritrovato a girovagare per il Golfo alla ricerca della strada perduta......
Oh my God devo rifarne un altro! Testa bassa e ....... nuotare caro il mio Ironmerd perchè la strada verso il traguardo passa anche per i rognosi 3.8 km. di nuoto. Con grande spirito di sacrificio riesco ad uscire seppur nauseato e dopo aver ballato il valzer e il cha cha cha dalle cristalline acque elbane e mi dirigo molto tranquillamente verso la zona cambio camminando con accortezza sul porfido evitando spiacevoli cadute. Salito in bici cerco di riprendermi dallo stato di torpore e l'ascesa verso Sant'Ilario è un buon antidoto, mentre con la mente cerco di ricordare la salita di Chiessi che risulta la più impegnativa del giro in quanto a pendenze. Effettivamente in questo tratto occorre rispolverare il 39 mentre sulle altre si può salire con il 53-19 o 21 anche se il terzo passaggio sulla lunga salita in direzione Marciana vengo colto da una crisi che mi costringe a rallentare il ritmo. Un 'altra nota stonata è il pessimo stato del manto stradale tanto che in ben tre occasioni l'eccessive vibrazioni trasmesse al manubrio della bici lo dispongono in una posizione a dir poco scomoda per quanto concerne la guidabilità della bicicletta. Morale della favola ,ad ogni discesa verso Marciana Marina l'incapacità del sottoscritto nell'affrontare le tortuose curve e la paura di cadere generano un indolenzimento sia delle spalle che dei tricipiti costretti continuamente ad agire sulle leve dei freni. Che impedito che sono e quanto tempo perso grazie alla mia inettitudine senza aver la possibilità di recuperare un po' d'energie durante le discese!
Da segnalare l'ironica battuta di un atleta il quale sentendomi brontolare per i continui sussulti sulla sella mi dice."più che un IM mi sembra un X-Terra tanto che l'anno prossimo se ritorno correrò con la mountain bike ......"
Quando l'evento s'avvicina ,ed in particolar modo il sabato sera, la tensione monta e personalmente scarico la stessa cenando a velocità supersonica cosa sconsigliabile per chiunque, mentre assisto con grande invidia allo spettacolo offerto da Gentleman Gio' il quale con grande flemma e maestrìa si gusta ogni singola forchettata....
E' giunta l'ora di coricarsi e dopo il classico dormiveglia pre IM mi ritrovo poco dopo le 4 della domenica a far colazione sgranocchiando tre barrette accompagnato dall'abituale malavoglia di chi è consapevole che dovrà buttarsi in acqua, un fluido a lui poco congeniale. Il vento soffia già dalle prime ore del mattino e in zona cambio circolano voci poco rassicuranti riguardanti lo stato del mare il quale viene dato per mosso cosa che mi manda in fibrilllazione e nel contempo mi demoralizza in quanto nelle ultime 48 ore si era presentato in condizioni ottimali. Giunto sulla spiaggia ci s'interroga l'un l'altro cercando di scorgere le boe del percorso swim cambiato all'ultimo istante. Un concorrente mi dice con fare da esperto Giuliacci : "non preoccuparti il mare non è mosso". A Roma direbbero "l'immortacci tua......." perchè dopo il fatidico colpo di pistola appena usciti al largo le onde facevano sentire la loro fastidiosa presenza ed i prodi triatleti come il sottoscritto, ossia scarsi nuotatori ,dovevano subire questo saliscendi che procurava un accentuato senso di nausea.
Se poi aggiungiamo a tutto ciò una marcata assenza di boe direzionali nel ritorno ecco che la frittata è fatta ed il gruppo, del quale facevo parte anch'io, si è ritrovato a girovagare per il Golfo alla ricerca della strada perduta......
Oh my God devo rifarne un altro! Testa bassa e ....... nuotare caro il mio Ironmerd perchè la strada verso il traguardo passa anche per i rognosi 3.8 km. di nuoto. Con grande spirito di sacrificio riesco ad uscire seppur nauseato e dopo aver ballato il valzer e il cha cha cha dalle cristalline acque elbane e mi dirigo molto tranquillamente verso la zona cambio camminando con accortezza sul porfido evitando spiacevoli cadute. Salito in bici cerco di riprendermi dallo stato di torpore e l'ascesa verso Sant'Ilario è un buon antidoto, mentre con la mente cerco di ricordare la salita di Chiessi che risulta la più impegnativa del giro in quanto a pendenze. Effettivamente in questo tratto occorre rispolverare il 39 mentre sulle altre si può salire con il 53-19 o 21 anche se il terzo passaggio sulla lunga salita in direzione Marciana vengo colto da una crisi che mi costringe a rallentare il ritmo. Un 'altra nota stonata è il pessimo stato del manto stradale tanto che in ben tre occasioni l'eccessive vibrazioni trasmesse al manubrio della bici lo dispongono in una posizione a dir poco scomoda per quanto concerne la guidabilità della bicicletta. Morale della favola ,ad ogni discesa verso Marciana Marina l'incapacità del sottoscritto nell'affrontare le tortuose curve e la paura di cadere generano un indolenzimento sia delle spalle che dei tricipiti costretti continuamente ad agire sulle leve dei freni. Che impedito che sono e quanto tempo perso grazie alla mia inettitudine senza aver la possibilità di recuperare un po' d'energie durante le discese!
Da segnalare l'ironica battuta di un atleta il quale sentendomi brontolare per i continui sussulti sulla sella mi dice."più che un IM mi sembra un X-Terra tanto che l'anno prossimo se ritorno correrò con la mountain bike ......"
Sembra banale ma i meravigliosi scorci intravisti durante il pittoresco percorso ciclistico mi hanno indotto a pensare, mentre pedalavo, a come siamo fortunati noi triatleti rispetto ad atleti d'altri sport confinati in un rettangolo di gioco dove non è loro concesso il potersi gustare questi capolavori della natura. Al termine di una lunga e faticosa battaglia ,affrontata per riuscire a domare i continui saliscendi proposti all'interno dei 180 km. sulle due ruote ,eccomi stremato ma felice d'arrivare in T2. Con la dovuta calma mi cambio e poi indosso la bandana con i riccioli biondi che debbo dire ha riscosso il consenso degli spettatori presenti a bordo strada i quali mi hanno rivolto un particolare incitamento durante la stressante maratona finale. Ho cercato di correre mantenendo un ritmo costante e nonostante l'immancabili crisi sono soddisfatto della mia prova perchè sono giunto al traguardo in discrete condizioni fisiche e con il sorriso di chi si sente al settimo cielo per essere riuscito a concludere una prova come l'Ironman che ti chiede tanto in termini di fatica ma ti ripaga con sensazioni inenarrabili.
Ed ora via alle riflessioni finali:
- Complimenti vivissimi a tutti i finishers perchè concludere un prova tosta come l'Elbaman significa saper soffrire e convivere con le proprie crisi
- Un ringraziamento a tutti gli amici vecchi e nuovi per la festosa accoglienza e la sincera simpatia dimostrata ad ogni incontro nei miei confronti
- Un applauso ai vincitori della prova Alessandro Alessandri e Maria Sella
- Complimenti all'amico Gira per il secondo posto finale ma soprattutto un grazie di cuore per avermi generosamente donato la sua giacca della tuta vedendomi infreddolito dopo che mi ero sottosposto ai test post gara con i medici del CNR
- Una lode particolare la rivolgo agli amici organizzatori Marco e Renzo ed alla moltitudine di volontari per il loro ammirevole e indispensabile contributo
- All'amico e compagno di viaggio Dino Beretta per la sua carica di vitalità e la generosità dimostrata nell'aiutare la staffetta rimasta orfana di un componente
Aspetto con trepidazione le foto relative all'Elbaman ed appena le riceverò dagli amici ci scapperà il solito nutrito album fotografico. Per quanto mi riguarda la stagione della multidisciplina chiude i battenti con la speranza di ritrovarci tutti in forma per la prossima.
GOD bless you!
6 commenti:
eccheccazzo! nessuno che posta un commento!
Ci penso io....Ame sei il solito ...un grande!!
Due settimane dopo il bodensee eccoti lì all'elbaman....non ci sono parole!
Bravo, sono contento che hai conosciuto Giorgio Innocenti alias MrIndy...m'è diapiaciuto non essere lì ad incitarlo come il io aico Enrico Caroli...ma io se vengo a una gara devo gareggiare...
alla prossima.
Stai bene
Ste
ti capisco Ste per un agonista vedere gli altri gareggiare è una sofferenza....Ho chiesto di te mentre parlavo con due amici laziali Fabrizio Terrinoni e Fabio Faiola. Fabrizio mi ha detto che ti avrebbe visto e portato i miei personali saluti.
Speriamo prima o poi di vederci...
Una altra volta Ame "Complimenti" sei Grande, ma ora riposati. So ce no me dai ascolto, ma al meno ci provo.
Ciao - Talín
hai ragione Talin.... ero già stanco dopo il Bodensee ora riposerò un po' perchè la gara è stata impegnativa
Dear Ame,
Many thanks for your recent post and the information about the Hungria Ironman.
Sorry for not answer in Italian and my English is quite poor, but anyway,thank you for let me know your opinión about the event.
At these moment I’m waiting for a reply from the Nirvana Europe Travel Agency, about the prices of South Africa Ironman.
Precisely they make packages (race entry is optional.. ) to the Austria, Zurich, ect, and South Africa Ironman ( flights, bike carriage, accomodation..).
If the price is no too hight, it would be my Cristmas present…;-), if is not posible, I will take the option of Hungria Iron.
Ame, nice to meet you and I’ll keep in touch!
R
Grande sempre immenso Ame, veramente complimenti.
Ora giustamente riposati lo meriti, in gamba!
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