Il trio delle meraviglie Alina , Angelo , Ame :-)
Kurt Carr con alle spalle i suoi Singers
Ma partiamo dalla sveglia mattutina alle 4,45 dopo una nottata passata a soffiarsi il naso, irritato più che mai, dal cloro presente in piscina nonostante una sguazzata di soli 30 minuti il sabato mattina. Quando il cellulare, tramite suoneria della sveglia , ha decretato l'inizio della giornata mi son sentito catapultato dal mondo dei sogni a quello reale in malomodo. Tempo di cambiarmi e mi ritrovo in auto a litigare col navigatore satellitare ricevuto, come regalo di compleanno, da mio fratello confortato dal traffico pressochè assente che mi permette di raggiungere comodamente Maranello poco dopo le 7,30. Ritirato il pettorale e considerata la temperatura sotto i dieci gradi mi reco negli spogliatoi dove faccio conoscenza dell'ultratriatleta Angelo Sorrentino profeta in patria in quanto abitante a Carpi , luogo d'arrivo della Maratona d'Italia. Giunge negli spogliatoi la romana Grazia amica di Angelo partecipante alla combinata che prevede la disputa il giorno prima della Granfondo di Carpi.
Perchè il mio desiderio di correre questa maratona? Per una sorta di ritorno al passato esattamente 14 anni dopo il mio battesimo ufficiale con la regina delle corse avvenuto proprio in codesta gara..
Vengo a sapere che la partenza della gara avverrà alle 9.20 e non alle 9 come previsto e la cosa, scusate il termine, "me le fa girare non poco" però l'irritazione passa in secondo piano perchè riesco ad incontrare e finalmente conoscere personalmente pochi minuti prima dello start Alina.
Anche lei come Grazia ha preso parte alla combinata vincendo la propria categoria e le prometto d'aspettarla al traguardo per festeggiare il suo arrivo.
Purtroppo il numero di pettorale alto non mi permette di partire a ridosso dei primi così al via perdo un sacco di tempo per slalomeggiare e cercare di districarmi tra coloro che si trovano davanti e vanno molto a rilento....
Il primo km è un'imprecazione unica, poi raggiungo un gruppetto al cui interno riconosco un amico lecchese, il quale dice sta correndo la 30 km utilizzandola come allenamento e suddividendola in tre parti aumentando ogni 10 km la velocità. Riesco a star con loro sino al 9° km ad un'andatura un po' troppo baldanzosa per i miei gusti e sino alla mezza riesco a correre in compagnia, poi le gambe han cominciato a dar segnali di stanchezza ed inevitabile è stato l'alzare il piede dall'accelleratore. Sino a Soliera, al passaggio del 30° km, son riuscito a non cedere alla tentazione proveniente dalla mente di calare vistosamente il ritmo ,cosa che è avvenuta negli ultimi km perchè la sofferenza muscolare aveva raggiunto livelli elevati. Non fa parte del mio modo d'intendere lo sport amatoriale l'arrivare con la bava alla bocca per guadagnare 30 secondi sul crono finale in quanto il mio intento è quello di gustarmi la cornice di pubblico e la magnifica Piazza Martiri di Carpi al mio arrivo. La maratona ti chiede tanto in termini di dispendio fisico e mentale ma nell'istante in cui la finisci ti ripaga dello sforzo compiuto. Raggiungo gli spogliatoi piuttosto provato ma basta una doccia per ritrovare smalto ed appetito saziato al pasta party con un buon piatto di pasta. Ritrovo Angelo attendiamo l'arrivo di Alina, la quale giunge osannata dallo speaker per essere riuscita a vincere la combinata. Grande Alina!
Ci complimentiamo con lei ,poi saluto Grazia e ringrazio Angelo per avermi fatto compagnia e mi reco alla partenza dei bus che ci riporterà a Maranello e qui casca l'asino perchè erroneamente io ed un altro saliamo su un mezzo la cui destinazione è un hotel fuori Carpi cosicchè dobbiamo farci riportare alla base ed aspettare quello giusto..... :-(
Purtroppo la lunga attesa innervosirà i numerosi atleti e solo dopo un'ora apparirà miracolosamente l' l'agoniato torpedone, il quale alle 16.20 farà scalo a Maranello costringendomi ad un tour de force inaspettato.Facendo i dovuti calcoli avrò il tempo d'arrivare a casa cambiarmi, mangiare frettolosamente un panino e risalire in macchina per raggiungere il Teatro Coccia a Novara ed assistere al concerto gospel della stella americana Kurt Carr. Mi spaventano le code a tratti dopo la barreria di Cinisello ed il nervosismo sale perchè ho paura d'arrivare in ritardo al ritiro del biglietto ma dalla mia ho il posto prenotato ed il navigatore che indica come orario d'arrivo alle 20.20 quindi anche impiegandoci qualcosina in più non avrò problemi a seguire l'evento musicale. Poco prima delle 20.30, dopo un girovagare nei pressi del teatro, trovo parcheggio nei pressi dello stesso e mi dirigo dritto filato alla biglietteria. La coda è breve, ritiro il biglietto esco, mi mangio un gelato poi rientro ed appena aprono al pubblico vengo gentilmente accompagnato in platea da una ragazza, la quale m'indica il posto da dove mi gusterò lo spettacolo canoro.
Ore 21.20 annunciano l'entrata in scena di Kurt Carr e dei suoi Singers cosa che scatena il pubblico in piedi a battere le mani ed a saltellare a ritmo di gospel. Mi risulta difficile riuscire a trasmettere a parole il clima e l'emozioni provate perchè spesso rimanevo a bocca aperta nell'udire performance vocali quasi irreali tanto erano portentose e cariche di passione. Ogni corista si è esibito individualmente deliziando il pubblico seduto rigorosamente in silenzio ma spesso l'interpretazione ricca di pathos era interrotta dall'applauso che sgorgava spontaneo per la bravura ed i virtuosismi dei cantanti. Come di consuetudine il finale è stato da pelle d'oca con l'uscita e la ricomparsa in scena del gruppo statunitense sulle note di uno dei brani più famosi intitolato "In the Sanctuary" il preferito del sottoscritto, il quale dimenticando lo sforzo mattuttino saltellava battendo le mani sino a non sentirle più! :-D
Ma il clou della serata è risultato l'irrinunciabile invito, di salire sul palco, rivolto da Kurt al pubblico un'esperienza elettrizzante che ricorderò per sempre. A completare la scena canora anche Myron Butler & Levi ,giovani stelle del panorama Gospel americano esibitisi la sera precedente coi quali è stato singolare cantare brani come "We are the world" e "That's what friends are for".
Durante un monologo Kurt Carr ha pronunciato una frase che condivido appieno : "Music is an universal language" e come si può non essere d'accordo dopo cotanto spettacolo ?
All'una di notte son riuscito a guadagnare il meritato riposo al termine di una giornata all'insegna della fatica, frenetica , ripagata da tante emozioni da rivivere per sentirsi vivo....
God bless you !!!
3 commenti:
Ame rivederti è sempre un piacere :)
sei sempre da esempio per me...
alla prossima :)
sti uomini mi rovinano la foto!!!
Vedrai Ale che un giorno scenderai sotto le 2h40 parola di Zio Ame ;-)
Hai ragione Alina con due pistola come quelli al tuo fianco non ci fai una bella figura hihi :-)
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