Ora comprendo lo sdegno di Pinocchio per la sua condizione di burattino di legno desideroso d'assumere le sembianze umane e poter camminare più comodamente.....
The day after e la gioia per aver concluso un'impresa sportiva improvvisata s'unisce al dolore muscolare ed articolare dono indesiderato della faticosa prova.
Il film della trasferta ,organizzata insieme all'amico Beppe per concorrere nella Ultramaratona degli Etruschi ,ha inizio lo scorso venerdì mattina quando da Campofiorenzo dopo un tranquillo viaggio raggiungiamo nel primo pomeriggio l'amena località laziale denominata Tuscania.
Subito rimaniamo affascinati da questa splendida cittadina racchiusa all'interno d'antiche mura e prima di raggiungere l'albergo ci rechiamo a ritirare il pacco gara dove incontro con enorme piacere l'amico di tante ironesperienze Giacomo Maritati. La sua solita disponibilità ci consente di parcheggiare la macchina a Tarquinia, cittadina destinata ad accogliere l'arrivo degli ultramaratoneti , evitandoci in tal modo lo scomodo viaggio col pulman che il giorno della gara trasporterà i concorrenti a Tuscania dove avverrà la partenza della stessa. Il tenero Giacomo praticamente si è fatto quattro volte il tragitto Tarquinia-Tuscania e non posso esimermi dal ringraziarlo immensamente. Sei un grande !
Il clima non è dei migliori ed infatti la sera mentre dall'Hotel Tuscania (ottima struttura alberghiera) ci rechiamo in pizzeria per il carbo load comincia a piovere e tira un fastidiosissimo vento. Tutta settimana con temperature miti e proprio ora doveva sopraggiungere questo sbalzo termico ? Consumata una lauta cena a base d'insalata mista, focaccia,pizza e doppio dolce facciamo rientro in hotel dove sistemiamo il vestiario per la prova del giorno seguente che s'annuncia soleggiato ma puttosto freddo nelle prime ore del mattino.
In effetti al risveglio notiamo la presenza di un cielo terso associato ad una temperatura molto frizzante e dopo colazione passeggiando per Tuscania il freddo c'induce a variare l'abbigliamento da indossare in gara utilizzando una maglia a maniche lunghe. Il sole con il passare delle ore scalda con vigore l'aria ed il Beppe ,contrariamente al sottoscritto, cambia idea indossando una t-shirt a maniche corte. Prima dello start incontro i vari amici tra i quali ,oltre ai compagni di società dei Runners Bergamo ,segnalo la presenza dei cremonesi Luca Zava ed Ireneo Antonioli esperti ultramaratoneti. Alle 10 lo sparo annuncia che la lunga giornata di corsa è iniziata e subito dai primi passi m'accorgo come il fastidio sotto ai glutei non sia scomparso contribuendo ad innervosirmi ed affollando la mente di cattivi pensieri circa la possibilità d'arrivare al traguardo.
A farmi compagnia nei primi 30 km vi è Livio Tretto un " giovane cinquantenne" reduce dalla massacrante Spartathlon, gara di 246 km che porta i concorrenti da Atene a Sparta!
Sono consapevole di procedere ad un andatura troppo brillante per la mia scarna preparazione, relativamente ad una simile competizione, ma preferisco mettere fieno in cascina per poi alternare corsa e cammino. In aggiunta a ciò ,contrariamente a quanto riportato sul volantino presente nel pacco gara, il tragitto verso Tarquinia non è in leggera discesa con qualche avvallamento ma denso di tratti in salita. Purtroppo dopo il 60°km le gambe sono diventate due macigni e la via crucis per coprire i restanti 40 km rimarrà impressa nel libro dei ricordi concernente le mie esperienze sportive. Molto traumatica era la ripartenza dopo la sosta ai ristori necessaria per rifocillarsi e concedere una tregua ai quadricipiti dilaniati dal dolore. Il procedere stancamente ed al contempo svogliatamente,il calar del sole e il desiderio di "passeggiare" sempre più frequente contribuiscono ad abbassare notevolmente il morale del sottoscritto. I quattro giri attorno a Tarquinia sono psicologicamente pesanti così come l'approdo al primo ristoro dei tre presenti sull'anello di 14 km. Percorro alcuni tratti con un attempato atleta valtellinese arrabbiato con se stesso perchè ormai conscio di non riuscire a concludere la prova sotto le 9 ore e nei tratti in cui quest'ultimo procede di passo mi rendo conto pur correndo d'andare alla stessa velocità ! Mi sembra d'essere protagonista di una situazione surreale dove l'agoniato traguardo stenta a materializzarsi ed i km scorrono molto lentamente. Con immenso gaudio dopo 97,1 km abbandono l'odioso anello e scortato da una moto dell'organizzazione m'avvicino alle storiche mura che cingono Tarquinia dove m'aspetta l'ultima fatica di giornata ossia 860 mt di fastidiosa salita i quali mi condurranno in Piazza Cavour dov'è collocato l'arrivo. Me la prendo con calma e cammino gran parte dell'erta finale ma poi una volta arrivato in prossimità della mèta riprendo vigore e realizzo d'aver vinto la mia battaglia assecondando le numerose crisi vissute in codesta avventura sportiva varcando a braccia alzate la linea d'arrivo.
Col senno di poi sono cosciente d'aver osato oltre il dovuto partendo a ritmi troppo elevati ma in ogni caso ritengo che lo scarso allenamento dello scrivente a correre consecutivamante per svariate ore m'avrebbe comunque costretto ad alternare corsa e cammino.
Giunto al traguardo e ritirata la borsa con gli indumenti il personale addetto m'informa che causa black out elettrico le docce non sono al momento disponibili. Quando decido di ritornare nei pressi del traguardo ecco comparire gli amici Beppe e Giacomo raggianti per aver chiuso la prova sotto le 10h.30' obiettivo prefissato alla vigilia.
Dopo aver salutato e ringraziato l'amico Giacomo facciamo rientro in albergo per la tanto sospirata doccia ristoratrice e successivamente saziamo il nostro appetito in pizzeria con antipasti ed insalate in quanto il proprietario nonchè pizzaiolo aveva già spento il forno!!!!!
Debbo esprimere gratitudine e sincera riconoscenza per l'indimenticabile fine settimana al mio compagno d'avventura Beppe un atleta dalle grandi doti umane con una mente votata alla sofferenza capacità che gli permetterà l'anno prossimo di realizzare il suo sogno nel cassetto vale a dire l'accoppiata Nove Colli Running (209KM) e la mitica Spartathlon.
Ora mi concedo un meritato riposo cercando di curare i vari acciacchi......
God bless you !
7 commenti:
Beh allora sei davvero forte... i miei più vivi complimenti per l'impresa... e adesso "Pònsat" (riposati)
Bellabigo
grazie Ame.
sempre a rimepirmi di gioia e consigli.
a motivarmi...
anche tu non scherzi però!!!
ieri è andata bene..mi sono divertito molto..questo è quello che conta
@bellabigo: forte lo sono con le gambe sotto al tavolo......
@Ale:divertirsi e soffrendo restando in compagnia è la ricetta ideale per fare sport, poi con le tue ottime doti atletiche arrivano anche i risultati.
mi inchino davanti a questa grande prestazione, ricordo che nella mail che mi avevi mandato al momento dell'iscrizione dicevi di voler chiudere in 10/11 ore...... mi hai fatto lo scaramantico ahahahah.
beh, visto il tempone e i tuoi acciacchi credo che tu possa essere molto contento!!!!!!! Mi racconterai i dettagli sabato sera in occasione della pizzata, ci sentiamo x accordarci.
ciao
ame... sei un grande.
ora però comincia la off-season ;)
l'unico momento in cui non sono in off season è con le gambe sotto il tavolo quando faccio ripetute tra i dolci.....
ho già divorato i dolci del pacco gara sia i miei che quelli gentilmente offerti dall'amico Beppe!
Grande Ame, anche questa è messa dietro le spalle ;-)
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