foto Roberto Mandelli
E non stiamo parlando di atti vandalici o di qualche spiacevole episodio di cronaca presente in un qualsiasi tg nazionale ma di una manifestazione sportiva, la Milano City Marathon....
La popolazione milanese non ci merita ,non ha un briciolo di cultura sportiva , ci vede come il fumo negli occhi, in poche parole l'unica soluzione al problema sarebbe istituire una giornata ecologica in concomitanza con la gara.
Veniamo alle cose più legate all'evento è cioè a come mi son presentato domenica mattina in P.zza Cairoli in compagnia di Osso Fabbri e di Pier Piscina da me cosi denominato in quanto responsabile della piscina dove di solito sguazzo...
Come? vergognosamente satollo della miriade di fette di torta inglobate il giorno precedente al rinfresco dei Gasparotti gruppo capeggiato dall'amico Manlio Gasparotto cosi gentile da offrirmi la possibilità di partecipare gratuitamente alla prova milanese. Infatti alla sveglia domenicale delle 6 ho fatto parecchia fatica ad assaporare le due splendide barrette Maxim una al gusto cannella mela veramente ghiotta. Il tanto temuto vento che flagellava il capoluogo lombardo sabato sembra sia svanito allorchè giungiamo in zona Castello Sforzesco intorno alle 7,45 giusto il tempo di rinchuderci in un bar mega affollato e non soffrire il freddo di questo fine novembre.
Mi cambio nei mattatoi ..ooops tendoni messi a disposizione dall'organizzazione dove in virtù del sovraffollamento la temperatura è gradevole, poi consegno lo zainetto incontro alcuni compagni dei RB e l'amico Luca Gallitognotta.
Cerco di corricchiare verso l'entrata dei box ma non riesco a scaldarmi ,tremo come una foglia al vento e la tensione cresce perchè lo stomaco è un po' in disordine e gli stimoli per affrontare codesta maratona prossimi allo zero. Raggiungo il box degli atleti Top per salutare Manlio ed alcuni Gasparotti ed indosso la canotta gialla col logo "Humanitas Fondazione per la Ricerca" riportante sul retro il nome Manlio,poi al colpo di pistola ho la fortuna di non dover slalomeggiare tra la massa come nelle edizioni passate quindi noto come di norma avviene al primo km svariati concorrenti sorpassarmi a velocità supersoniche e non credo che tutti siano dei fulmini di guerra!
Io li ho da sempre soprannominati i "velocisti" o "galletti" perchè poi la dura legge non scritta della maratona presenta a loro il conto nel momento cruciale della gara e li trovi che si trascinano al traguardo......
Riesco ad aver un po di compagnia ma non mi faccio influenzare da nessuno vado alla mia velocità che a grosso modo s'aggira sui 3'55 al km almeno cosi mi sussurra uno dei miei compagni di viaggio. Tale ritmo poi dopo metà gara subirà un leggero calo causa la presenza di tratti affrontati con vento freddo contrario e la stanchezza fisica che ahimè comincia a far sentire la sua indesiderata presenza. Sono in difficoltà ma non come avevo previsto alla vigilia, quindi cerco di stringere i denti senza però farmi prendere dalla smania di voler dimostrare a me stesso che posso combattere questo fastidioso vento. A malincuore prendo atto che dovrò impiegare 5 secondi in più al km per poter gestirmi al meglio e riuscire a tener questa andatura sino alla fine. Nella mia mente comincio a fantasticare sul crono finale quando al passaggio del 30° km sono sotto le 2h e la cosa mi risulta assai inspiegabile se faccio mente locale al penoso stato di forma riscontrato nell'unica uscita di corsa settimanale affrontata il giovedi a tre giorni dalla gara!!!
Come sono solito dire la maratona inizia dopo il 30° km ed anche stavolta devo ribadire come questo teorema sia incontestabile perchè ho notato come molti atleti da me sorpassati erano al lumicino ed alcuni procedevano al passo.....
Peccato convivere con il fastidioso rumore dei clacson delle autovetture ferme in colonna ma è universalmente risaputo che la popolazione milanese non accetta di buon grado questa kermesse podistica quindi non ci ho fatto minimamente caso alle lamentele degli automobilisti inferociti sennonché un genialoide ha ben pensato d'eludere il posto di blocco e svoltare repentinamente tagliandomi la strada....
Ovviamente non gliele mando a dire ma non voglio sperperare inutili energie nervose per cui continuo imperterrito il mio sofferente cammino verso il traguardo pur sapendo che i km non trascorreranno molto rapdamente. Una scritta che mi è rimasta impressa lungo il tragitto è la seguente : " limitare la velocità" e mi son fatto una risata molto ironica....
Avrei desiderato avere una colonna sonora capace di ricaricare lo spirito durante gli ultimi km quando non vedi l'ora di giungere all'arrivo e proprio nelle ultime fasi di gara scorgo e saluto il Pres Gualla poi mentre sprinto felice vedo con immensa gioia la coppia Orni e Mauro. 200,175,150,125,100,75,50,25 mt poi l'apoteosi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Evvai AME anche questa è andata e con grande soddisfazione direi......
Appena terminata la gara entro nel tendone per un trattamento defaticante poi ritiro lo zainetto con gli indumenti personali e vago per il Parco Sempione alla disperata ricerca dell'Arena Civica dove sono collocate le tanto agoniate docce.
Cosa c' è di più bello dopo un'estenuante competizione come la maratona corsa combattendo contro il clima poco amichevole di una doccia ristoratrice? nulla e per completare la splendida giornata mi sarei aspettato anche un ristoro degno di tale nome ma il convento passava solo arance e banane. La fame era tanta e dopo due mele ho ben pensato di saziarmi con un po' di caldarroste ed una merendina divisa con l'amico Osso trovato nel dopo gara in comapgnia della Vale mentre veniva dato per disperso il Pier che maldestramente si era dimenticato d'accendere il cellulare nel dopo gara. Riesco a mettermi in contatto con il fidato preparatore Diego che stava seguendo la prova di Manlio e l'ha sostenuto psicologicamente mentre stava lottando coi crampi e sul punto di ritirarsi. Un doveroso ringraziamento lo rivolgo proprio a Diego titolare del centro Fitness Angels che mi sta monitorando prima e dopo ogni mia competizione tramite un test che sfrutta la Bioimpedenza e che consiglio a tutti di provare.
Il mitico Pier finalmente compare provato fisicamente ma galvanizzato dall'esser riuscito ad abbattere il muro delle 4 ore quindi credo sia più che giusto tributargli un grosso applauso per la sua memorabile impresa.
Un bravo anche all'amico Carlo per l'ottima prestazione.
Un saluto a tutti i preziosi volontari ed alle forze dell'ordine che han dovuto subire le invettive della moltitudine di maleducati sopraccitati.
God bless you !!!
E non stiamo parlando di atti vandalici o di qualche spiacevole episodio di cronaca presente in un qualsiasi tg nazionale ma di una manifestazione sportiva, la Milano City Marathon....
La popolazione milanese non ci merita ,non ha un briciolo di cultura sportiva , ci vede come il fumo negli occhi, in poche parole l'unica soluzione al problema sarebbe istituire una giornata ecologica in concomitanza con la gara.
Veniamo alle cose più legate all'evento è cioè a come mi son presentato domenica mattina in P.zza Cairoli in compagnia di Osso Fabbri e di Pier Piscina da me cosi denominato in quanto responsabile della piscina dove di solito sguazzo...
Come? vergognosamente satollo della miriade di fette di torta inglobate il giorno precedente al rinfresco dei Gasparotti gruppo capeggiato dall'amico Manlio Gasparotto cosi gentile da offrirmi la possibilità di partecipare gratuitamente alla prova milanese. Infatti alla sveglia domenicale delle 6 ho fatto parecchia fatica ad assaporare le due splendide barrette Maxim una al gusto cannella mela veramente ghiotta. Il tanto temuto vento che flagellava il capoluogo lombardo sabato sembra sia svanito allorchè giungiamo in zona Castello Sforzesco intorno alle 7,45 giusto il tempo di rinchuderci in un bar mega affollato e non soffrire il freddo di questo fine novembre.
Mi cambio nei mattatoi ..ooops tendoni messi a disposizione dall'organizzazione dove in virtù del sovraffollamento la temperatura è gradevole, poi consegno lo zainetto incontro alcuni compagni dei RB e l'amico Luca Gallitognotta.
Cerco di corricchiare verso l'entrata dei box ma non riesco a scaldarmi ,tremo come una foglia al vento e la tensione cresce perchè lo stomaco è un po' in disordine e gli stimoli per affrontare codesta maratona prossimi allo zero. Raggiungo il box degli atleti Top per salutare Manlio ed alcuni Gasparotti ed indosso la canotta gialla col logo "Humanitas Fondazione per la Ricerca" riportante sul retro il nome Manlio,poi al colpo di pistola ho la fortuna di non dover slalomeggiare tra la massa come nelle edizioni passate quindi noto come di norma avviene al primo km svariati concorrenti sorpassarmi a velocità supersoniche e non credo che tutti siano dei fulmini di guerra!
Io li ho da sempre soprannominati i "velocisti" o "galletti" perchè poi la dura legge non scritta della maratona presenta a loro il conto nel momento cruciale della gara e li trovi che si trascinano al traguardo......
Riesco ad aver un po di compagnia ma non mi faccio influenzare da nessuno vado alla mia velocità che a grosso modo s'aggira sui 3'55 al km almeno cosi mi sussurra uno dei miei compagni di viaggio. Tale ritmo poi dopo metà gara subirà un leggero calo causa la presenza di tratti affrontati con vento freddo contrario e la stanchezza fisica che ahimè comincia a far sentire la sua indesiderata presenza. Sono in difficoltà ma non come avevo previsto alla vigilia, quindi cerco di stringere i denti senza però farmi prendere dalla smania di voler dimostrare a me stesso che posso combattere questo fastidioso vento. A malincuore prendo atto che dovrò impiegare 5 secondi in più al km per poter gestirmi al meglio e riuscire a tener questa andatura sino alla fine. Nella mia mente comincio a fantasticare sul crono finale quando al passaggio del 30° km sono sotto le 2h e la cosa mi risulta assai inspiegabile se faccio mente locale al penoso stato di forma riscontrato nell'unica uscita di corsa settimanale affrontata il giovedi a tre giorni dalla gara!!!
Come sono solito dire la maratona inizia dopo il 30° km ed anche stavolta devo ribadire come questo teorema sia incontestabile perchè ho notato come molti atleti da me sorpassati erano al lumicino ed alcuni procedevano al passo.....
Peccato convivere con il fastidioso rumore dei clacson delle autovetture ferme in colonna ma è universalmente risaputo che la popolazione milanese non accetta di buon grado questa kermesse podistica quindi non ci ho fatto minimamente caso alle lamentele degli automobilisti inferociti sennonché un genialoide ha ben pensato d'eludere il posto di blocco e svoltare repentinamente tagliandomi la strada....
Ovviamente non gliele mando a dire ma non voglio sperperare inutili energie nervose per cui continuo imperterrito il mio sofferente cammino verso il traguardo pur sapendo che i km non trascorreranno molto rapdamente. Una scritta che mi è rimasta impressa lungo il tragitto è la seguente : " limitare la velocità" e mi son fatto una risata molto ironica....
Avrei desiderato avere una colonna sonora capace di ricaricare lo spirito durante gli ultimi km quando non vedi l'ora di giungere all'arrivo e proprio nelle ultime fasi di gara scorgo e saluto il Pres Gualla poi mentre sprinto felice vedo con immensa gioia la coppia Orni e Mauro. 200,175,150,125,100,75,50,25 mt poi l'apoteosi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Evvai AME anche questa è andata e con grande soddisfazione direi......
Appena terminata la gara entro nel tendone per un trattamento defaticante poi ritiro lo zainetto con gli indumenti personali e vago per il Parco Sempione alla disperata ricerca dell'Arena Civica dove sono collocate le tanto agoniate docce.
Cosa c' è di più bello dopo un'estenuante competizione come la maratona corsa combattendo contro il clima poco amichevole di una doccia ristoratrice? nulla e per completare la splendida giornata mi sarei aspettato anche un ristoro degno di tale nome ma il convento passava solo arance e banane. La fame era tanta e dopo due mele ho ben pensato di saziarmi con un po' di caldarroste ed una merendina divisa con l'amico Osso trovato nel dopo gara in comapgnia della Vale mentre veniva dato per disperso il Pier che maldestramente si era dimenticato d'accendere il cellulare nel dopo gara. Riesco a mettermi in contatto con il fidato preparatore Diego che stava seguendo la prova di Manlio e l'ha sostenuto psicologicamente mentre stava lottando coi crampi e sul punto di ritirarsi. Un doveroso ringraziamento lo rivolgo proprio a Diego titolare del centro Fitness Angels che mi sta monitorando prima e dopo ogni mia competizione tramite un test che sfrutta la Bioimpedenza e che consiglio a tutti di provare.
Il mitico Pier finalmente compare provato fisicamente ma galvanizzato dall'esser riuscito ad abbattere il muro delle 4 ore quindi credo sia più che giusto tributargli un grosso applauso per la sua memorabile impresa.
Un bravo anche all'amico Carlo per l'ottima prestazione.
Un saluto a tutti i preziosi volontari ed alle forze dell'ordine che han dovuto subire le invettive della moltitudine di maleducati sopraccitati.
God bless you !!!
2 commenti:
AMEEEEEEEEEEE!
....azzo corri forte come 10 anni fa', per fortuna non c'ero mi avresti stracciato alla grande.
Complimenti
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