Dopo una maratona corsa la domenica precedente e con la prospettiva di correrne un'altra in quella successiva cosa suggerirebbe la logica al maratoneta intenzionato al programma podistico predetto?
Ovvio... un fine settimana all'insegna del recupero ,scevro da qualsiasi impegno agonistico per poi far confluire tutte le proprie energie fisiche e mentali nella competizione sportiva da disputare sette giorni dopo. Ma il corridore in questione ,ossia il sottoscritto, si è espresso venerdì e sabato a grandi livelli prestazionali in virtù della sua famigerata mandibola, quindi bis del suo connubio preferito preferito pizza -gelato con conseguente stato di pesantezza e la voglia di smaltire parte del surplus calorico inglobato... :-)
Indi per cui ,anche se le previsioni meteo non erano delle più rosee, eccomi in questa grigia mattinata di fine novembre alle 6.50 al ritrovo previsto con gli amici Runners Marco Cattaneo e Luciano Micheletti pronti ad affrontare il clima freddo del basso vercellese a Trino. Arriviamo nella cittadina e scesi dall'auto notiamo un'arietta umida che ti penetra nelle ossa a tal punto da consigliarci l'immediato rifugio all'interno della calda palestra adibita a spogliatoio e consegna dei pettorali per gli atleti. La partenza della competizione è fissata per le 9.30 e sino a 10 minuti dal fischio d'inizio non me la sento d'affrontare la dura realtà meteorologica ,poi tremante m'apposto sulla linea di partenza e viaaaa eccomi in men che non si dica a mulinare velocemente le gambe per cercare di riscaldarmi. M'accorgo sin dal primo km che il ritmo intrapreso non è quello stabilito alla vigilia ma confido di trovar la compagnia di qualcuno intenzionato ad impostare una velocità di crociera meno rapida. Rallento ma rimango solo per cui, terrorizzato dal dover far gara in solitaria, allungo il passo per riagganciare un gruppetto poco avanti e l'imprevisto sforzo mi costa non poco in termini di fatica.
Ame , ma non dovevi correre una mezza in "total control" ? La testa comincia a rifiutarsi di soffrire ma l'angoscioso pensiero di rimaner solo soletto mi spinge a tener duro sino a quando il fisico e la mente me lo permetteranno. Il percorso non è totalmente pianeggiante, presenta alcuni brevi saliscendi che m'infastidiscono ed accentuano la fatica già di per sè pronunciata, ma seppur tentato dal mollare il duo di testa come ormai han fatto tutti quelli facenti parte del gruppo, raschio il barile e resisto sino all'ultimo km. Ad un 'ulteriore accelerazione del ragazzo non vedente in odor di primato personale decido che sia illogico forzare oltremodo e doveroso lasciare a lui la soddisfazione di tagliare il traguardo osannato dai presenti.
Mi complimento anch'io con tale Carlo del Gruppo sportivo non vedenti Torball e poi dopo aver bevuto con immensa gioia un paio di bicchieri di tè caldo mi reco nella palestra per il cambio abiti. Rivedo successivamente gli amici Marco, sempre stoico nel correre lottando con problemi di natura fisica, Luciano in grande spolvero ed il Forrest Gump dei RB Santo Borella.
Lasciata la fredda campagna vercellese speriamo ,il prossimo fine settimana a Sanremo, di ritrovare il clima mite che da sempre caratterizza la Riviera Ligure.
Ringrazio gli amici Marco e Luciano per la solita gradevole compagnia.
God bless you !
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