venerdì 24 novembre 2006

Approdo alla triplice disciplina -Le prime gare

Felice d'essere stato accettato nella neonata società del Triathlon Lecco un altro ostacolo da superare era comunicare questa mia nuova attività sportiva a mia madre la quale dopo l'esperienze calcistiche mi aveva visto coinvolto in numerosi tentativi sportivi che affrontavo sempre con la mia classica vitalità. Ricordo ancora l'espressione del volto di quest'ultima quando cercavo con parole semplici di spiegarle la successione dei tre sport senza soluzione di continuità e lei che sbatteva il capo pensando ad un'altra delle mie trovate sportive.....
Sinceramente nemmeno il sottoscritto era molto sicuro dei propri mezzi per cui l'unico modo per fugare ogni perplessità era quello di mettersi alla prova e sancire il battesimo con il nuovo sport partecipando alla mia prima gara di triathlon. Lo sprint prescelto fu quello di Vignola (MO) il 24 maggio 1996 e questo esordio rimarrà impresso nella mia mente vita natural durante così come la gioiosa compagnia che m'accompagnò nella trasferta emiliana della quale fecero parte il Pres. Renzo ma sopratutto l'amico e proprietario dello sgangherato furgone utilizzato per il viaggio ossia Matteo Rigamonti tragicamente scomparso qualche anno più tardi ed al quale dedicherò un post commemorativo. La frazione natatoria si svolgeva in piscina e ricordo ancora adesso come fosse ieri la traumatica partenza della mia batteria dove venni risucchiato dai componenti la mia corsia e lasciato al mio destino.......
Per fortuna pur non avendo trascorsi come pedalatore riusci a barcamenarmi e terminai senza grossi patemi d'animo anche la corsa mia frazione preferita arrivando felice come una Pasqua sotto lo striscione d'arrivo. Dopo un paio d'ore stavo già progettando il mio prossimo step lanciando la sfida a me stesso sulla classica distanza olimpica. Infatti il week end successivo molto titubante decisi di partecipare all'olimpico di Campogalliano (MO) caratterizzato da un clima afoso sempre accompagnato dal Pres Renzo e da altri atleti della società. La domanda che mi ero posto prima della partenza era la seguente :"non avrai fatto il passo più lungo della gamba?" e con la dovuta calma affrontai i 1500 mt nuotati all'interno dei Laghi Curiel regno delle nutrie e dei sassi galleggianti dopo il mio ingresso in acqua......
Uscito stravolto dall'acqua mi lasciai trasportare dalla foga e riuscii a completare il facile percorso ciclistico per poi galvanizzato concludere al settimo cielo i 10 km .finali di corsa. Avevo portato a termine un olimpico che soddisfazione!!!!! Non ebbi nemmeno il tempo di godermi l'impresa che il lunedì seguente la varicella s'impossessò delle mie stanche membra e per due settimane fu un castigo divino. Appena risorto mi aspettava seppur debilitato la gara più famosa d'allora nel panorama italiano vale a dire Bardolino (VR) e di quella prova ricordo la frazione di nuoto dove feci una fatica immane perchè avevo nuotato poco dopo la malattia e la grandinata durante la pedalata. Seguirono altre gare come lo sprint di Acqui Terme (AL) dove se non ricordo male uscii ultimo dalla splendida piscina da 50 metri, l'olimpico a Monate (VA) e il suggestivo Triathlon delle Mura di Bergamo dove,in una mitica diapositiva del pres Renzo, sono ritratto mentre di corsa salgo verso Città Alta. In quel frangente tutti i chili accumulati negli anni di body building si fecero sentire e rivedermi a distanza di dieci anni resto impressionato dall'osservare le mie masse muscolari d'allora.... Concludo il primo anno con l'olimpico del Cavallino a Ca' Savio Venezia e ricordo la vana attesa del pres Renzo che doveva portarmi la muta ma ahimè arrivò in ritardo..... e la spassosa compagnia dell'amico Maurizio "Vecchio Lupo" Farina il quale mi fece provare l'ebbrezza della sua rinomata Fiat Duna lanciata a velocità cosmiche!!!

4 commenti:

Unknown ha detto...

grazie Ame,

ora inizio a ricomporre i pezzi.
tutti i consigli ricevuti, l'impulsività, al fretta di arrivare...
e ripenso ad una canzone che dice.

"CHI ARRIVA PRIMA..ASPETTA".

Ame ha detto...

ecco una pillola di saggezza.....la pazienza ti servirà anche quando dovrai affrontare l'IM una lunga giornata che inizia prima del'alba e si spera finisca prima del tramonto in cui la fretta deve essere bandita e la fatica t'accompagna sino a pochi metri dal traguardo.Poi per un istante adrenalina pura mentre si taglia il traguardo!! Ogni volta è sempre una grande emozione....

Anonimo ha detto...

ottimo post amedeo, ne farò anche io uno con i miei esordi nel "lontano" 1998

OSSO ha detto...

Vediamoci una sera, guarda il mio blog per conferma ciao.