mercoledì 26 febbraio 2014

Un anno dalla scomparsa ...

                                   con Antonio prima del via.....
     pittoresco passaggio ed alle mie spalle Maurizio (foto Teida Seghedoni)
         il sofferto arrivo immortalato da Angela Bolis
       Legnata sulla testa di Maurizio sotto l'occhio attento del Maestro

.....dell'amico Simone Grassi e "come passa il tempo...." potrebbe essere la classica frase fatta, scontata, ma personalmente non è così se ripenso alla commemorazione podistica avvenuta nella Maratona delle Terre Verdiane di dodici mesi fa. Si corse in un clima surreale, con i campi completamente innevati, ed il gelo esterno mi ricordava la sensazione agghiacciante avvertita nel momento in cui appresi la tragica notizia. Nacque l'idea di creare una t-shirt dedicata all'amico ceseante , diventata compagna di fatica in diverse gare podistiche.
Personalmente considero la partecipazione alla competizione parmense come il modo migliore per ricordare l'anniversario della scomparsa di Simone. Difatti la scorsa domenica mattina ero nuovamente presente al via della Maratona organizzata dall'istrionico Giancarlo Chittolini, il quale ha deciso di tornare all'antico e far partire le quattro distanze previste nel menu da Salsomaggiore Terme.
Nella passata edizione, per motivi a me sconosciuti, lo start era stato dato da Fidenza presso il famoso outlet sempre con arrivo sotto la statua del Maestro Verdi in quel di Busseto.
E, contrariamente a com'ero solito fare, ho programmato la trasferta pernottando la vigilia della gara presso un carino B&B a pochi chilometri da Busseto, evitando in tal modo il traumatico viaggio in pulman per tornare a riprendermi l'auto a Salsomaggiore. L'unico sacrificio è stato il doversi alzare all'alba per raggiungere Busseto, dove l'organizzazione aveva predisposto i bus diretti alla partenza, peraltro ripagato dal poter gustare a colazione dei ravioli dolci deliziosi. La pasta frolla si scioglieva in bocca per la gioia delle papille gustative :)
Domenica ore 6,45. Il parabrezza ghiacciato dell'auto è il segnale della temperatura frizzante dell'aria, mentre il clima nel viaggio verso Salsomaggiore è da foresta tropicale. Infatti appena sceso nella Capitale di Miss Italia lo sbalzo termico si avverte considerevolmente. La coda per il ritiro del pettorale diventa, mano a mano, sempre più consistente ed il locale dove vengono distribuiti troppo piccolo per contenere tutti gli atleti , i quali attendono poco felicemente all'esterno dello stesso. Nell'osservare la lunga fila ritengo sia stata una mossa intelligente farselo ritirare, da un amico, una settimana fa...
Inizio ad aver freddo, quindi seguo la massa podistica, la quale si dirige negli pseudo spogliatoi situati non molto lontano dalla zona di partenza. Sono in compagnia dell'amico Antonio, anch'egli amico di Simone, il quale indossa una maglia creata appositamente per ricordarne la scomparsa . Immortaliamo le due t-shirt con una bella foto ricordo.
Una peculiarità di questa maratona è la coincidenza con i festeggiamenti del Gran Carnevale a Busseto, una kermesse molto spettacolare con carri allegorici giganti in cartapesta, ragion per cui cerco nel mio piccolo di dare un contributo indossando qualcosa di pittoresco. E stavolta la scelta è caduta su una voluminosa parrucca rossa, scenografica, però significativamente poco traspirante :)
Il congestionamento atleti formatosi a ridosso della linea di partenza, causato dalle quattro gare in contemporanea , consiglia di prendere posto nelle prime posizioni dello schieramento, perchè allo start sarà fondamentale trovare uno spiraglio evitando spiacevoli intoppi. E la scelta si rivela perfetta poichè, percorsi un centinaio di metri, corro libero, quasi trattenuto nella lunga discesa verso Fidenza, intervallata da un breve tratto a salire in prossimità del 2° km . La tentazione di lasciar andare le gambe è elevata ma i conti con l'oste si fanno alla fine ....
Il lato positivo dei primi 8 km è stato il poter scambiare quattro chiacchere con l'amico Simone Confalonieri iscritto alla 30 km e questa opportunità ha contribuito a far sì che il tempo è scivolato via....sotto i piedi senza accorgermene.
L'entrata nel centro cittadino di Fidenza è salutare nel "rompere" la monotonia dei lunghi rettifili, i quali saranno protagonisti nella seconda parte di gara dopo il passaggio a Fontanellato, traguardo della Mezza Maratona. Corro in compagnia di Federico, podista che ritrovo spesso, dedito alle lunghissime distanze e visibilmente brillante come passo. Dice di sentirsi bene ma è decisamente rischioso mantenere tale andatura quindi decido di lasciarlo andare. Credevo di perderlo col passare dei chilometri invece dopo aver attraversato Soragna , arrivo della Corsa del Principe, il distacco rimane invariato. Correre soli  in questi frangenti, quando la stanchezza inizia a dettare legge su corpo e mente, aumenta notevolmente il disagio generale. Ed in aggiunta a tutto ciò si formano delle sgradite vesciche sotto le pianta dei piedi ed il procedere diventa arduo nonchè doloroso. La reattività e meccanica di corsa, già di per sè precarie, vengono accentuate da una postura condizionata negativamente dall'errato appoggio e spinta dei piedi. Ed anche dalla paura che le vesciche perdano il liquido al loro interno ed il dolore mi costringa a diminuire marcatamente il ritmo . Un leggero vento contrario ci fa visita, vengo raggiunto da Maurizio conosciuto la mattina sul pulman nel tragitto verso Salsomaggiore. Amante dei trail , anch'egli Ironman finisher, è all'esordio in maratona. Ombretta , la sua simpatica ragazza conosciuta anni addietro,  sempre per frequentazioni legate al mondo della triplice, l'aveva esortato a seguirmi. E' stato di parola e forse senza il problema vesciche avrei potuto rimanere al suo fianco, non sino all'arrivo in Piazza Verdi, però sicuramente qualche chilometro ancora. Complimenti a lui, avrà modo di migliorarsi ulteriormente grazie all'entusiamo tipico di chi si è avvicinato da poco alla maratona e soprattutto perchè seguito nella preparazione da chi se ne intende.
Raggiunto il 41°km il desiderio di camminare è elevato e l'assecondo passeggiando brevemente prima di svoltare a sinistra ed immettermi in un altro lungo rettilineo, alla fine del quale, svoltando a destra è posizionato il cartello che ogni maratoneta in gara leggerà con immane gioia: quello del 42° km.
Giunto nel centro di Busseto odo lo speaker Brighenti complimentarsi con ogni concorrente e quando m'immetto negli ultimi 100 metri provo la solita infinita soddisfazione, elevata all'ennesima potenza, allorchè transito sotto il traguardo. Ed è lo stesso Brighenti a ricordarne il perchè dopo aver assistito alla stessa scena l'anno scorso quando inagurai la t-shirt dedicata a Simone ....
E come allora da lassù avrà apprezzato :-)

God bless you !!!

2 commenti:

er Moro ha detto...

Se l'è goduta tutta la corsa, con te, al tuo fianco! Grande AME

Ame ha detto...

Condivido anche se la mia parrucca era più pesante della sua :-D