mercoledì 19 febbraio 2014

Infangato....

                               Arrivo....... (foto V.Capasso)
               Pasta e fagioli ottima, così come le gentili signore arancioni :)

Doveva essere un allenamento pre-maratona senza sforzi eccessivi, preferito ad una noiosa corsa in solitaria nei soliti luoghi casalinghi ed invece......
Contattato l'amico Alessandro, riguardo i suoi programmi podistici del fine settimana, mi comunica l'intenzione di correre questa prima edizione della "22 km in Valmorea" con partenza ed arrivo ad Olgiate Olona. Entro nel sito della manifestazione e noto che l'iscrizioni on line sono chiuse,  ma gli organizzatori si riservano la possibilità d'accettarle il giorno della gara. Ricevo conferma positiva della cosa dopo aver scritto, a tal proposito , un'email all'organizzazione della manifestazione.
Il trio formato dal sottoscritto, Alessandro e Luigi parte alle 7,15 alla volta di Olgiate Olona con un imprevisto allungamento del tragitto dovuto alle scarse capacità d'orientamento del navigatore Luigi. Grasse risate, perchè lo spirito del gruppo è molto improntato allo scherzo :)
Purtroppo il tempo peggiora ed al nostro arrivo nella cittadina varesina la pioggia aumenta d'intensità. Nel breve riscaldamento, pochi istanti prima del via, notiamo a fondo strada numerose pozzanghere e ironizziamo con un volontario sul fatto che durante la prova in quel punto svolteremo a destra evitandole.
Nessuno dei tre conosceva il tracciato, sul sito si parlava di pista ciclabile quindi s'ipotizzava di poter correre senza alcun problema su un terreno misto formato da asfalto o sterrato battuto.
In effetti i primi 3 km c'illudono riguardo le nostre aspettative e quando scendiamo in prossimità della ciclabile si riesce a correre con continuità, ma il bello (o brutto) deve ancora venire.....
Purtroppo le continue piogge dell'ultimo periodo hanno reso impraticabile il fondo sterrato e, barcollare in mezzo ai campi con fango sino alle caviglie e pozzanghere ovunque, si è rivelata un'indigesta esibizione d'equilibrismo. Facile incorrere in spiacevoli capitomboli com'è successo ad Alessandro eroico nel proseguire nonostante qualche ammaccatura ed abrasione.
E la salita nel bosco in prossimità del 12° km ? Il volontario dice di prestare attenzione perchè si scivola.
Infatti la camminerò tutta per poi riprendere a correre con poca convinzione, demoralizzato dal dover correre ancora 10 km tra una pozzanghera e l'altra. Nel lento incedere affronto una scalinata in discesa assistendo ad un'evoluzione acrobatica di un concorrente, il quale aveva tentato di correre in discesa anzichè rimanere sui gradini. Ora posso buttarla sul ridere, ma se fosse caduto avrebbe rischiato di farsi male seriamente e questo episodio è un monito ad usare la testa in tali situazioni.
Ripresa la strada principale asfaltata pensavo d'aver abbondonato definitivamente il fango invece mi rimarrà impresso a lungo un tratto dove, anche volendo, non si poteva correre, perchè si pattinava nel vero senso del termine :-O
Ancora due salite asfaltate e mentre la prima decido i correrla la seconda invece l'affronto "farcendola" di qualche camminata prima di percorrere gli ultimi km in scioltezza. Come dicevo ad uno degli organizzatori nel dopo gara , non è colpa loro se Giove Pluvio ha deciso d'essere presente massicciamente all'interno di questo bizzarro inverno. Sarebbe stata tutt'altra cosa correre col fondo asciutto, sicuramente un percorso impegnativo però non così assurdo e pericoloso come si è dimostrato....
Un bravo ai miei due compari Luigi ed Alessandro ed a tutti i partecipanti tra i quali si è ben comportato l'amico Marco Scotti , Presidente ed organizzatore di Elbaman e della neonata Mezza sull'Adda. Lo ritroverò domenica prossima alla Maratona delle Terre Verdiane e sarà fatica doppia con il classicco arrivo sotto la statua del Maestro Verdi a Busseto.

God bless you !!!

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