mercoledì 16 ottobre 2013

Spesso si torna.....

Con l'allievo Roberto prima del via
Con Mauro Fiorini 
                                                A Feletto (foto M. Crispi)

....nei luoghi dove si hanno piacevoli ricordi, per poterli in parte rivivere e generarne altri da custodire gelosamente nella stanza dei ricordi, che ognuno di noi possiede all'interno della propria mente.
Il tutto è scaturito al rientro dall'estenuante trasferta elbana, florida d'emozioni ma nel contempo capace di prosciugare l'ultime energie nervose e fisiche in me presenti.
M'ero ripromesso di staccare la spina dalle gare per almeno tre settimane , ed ecco arrivare a sconvolgere i piani la mail spedita da "Il Giro d'Italia Run" abile a solleticare vecchi ricordi sopiti. In aggiunta a tutto ciò l'allievo Roberto riesce nell'intento di riattizzare il "fuoco sportivo" spentosi al rientro dall'Elba e col tradizionale slancio emotivo ci sono ricascato. Per usare un gergo colorito si potrebbe sentenziare : "la frittata è fatta!".
Questa prolissa introduzione riguarda una competizione podistica denominata "100 Km delle Alpi", tornata alla luce quattro anni fa, alla quale sono particolarmente legato per un'inaspettata e casuale vittoria nella seconda edizione della stessa. Fu grazie all'assenza d'atleti di un certo spessore qualitativo a concedermi l'opportunità di provare una gioia irripetibile.
Quest'anno però, sapendo a cosa andavo incontro per la stanchezza mentale accumulata durante la stagione multidisciplinare appena conclusasi, ho precettato Roberto in qualità di fido accompagnatore.
Entusiasta dell'invito, l'amico alessandrino sarà una figura basilare per contrastare i periodi critici, inevitabili nella seconda parte della prova. Si porterà una mountain bike al seguito ed a tratti sarà affiancato al sottoscritto pronto a qualsiasi evenienza.
Ritrovo di prima mattina alle porte di Torino, accolti da un tiepido sole associato ad un'arietta frizzante ed una temperatura non consona al periodo in cui siamo.
Il mondo delle ultramaratone è lontano anni luce da quelli eccitati e frenetici delle maratone o peggio ancora degli Ironman del circuito ufficiale. Trattasi di una grande comunità, caratterizzata da personaggi decisamente pittoreschi  facenti parte di una grossa famiglia che si ritrova e non di rado corrono l'intera gara insieme, senza alcun tipo d'assillo cronometrico.
Alla stregua di un ping pong sportivo, sino alla prossima primavera frequenterò il mondo podistico ritrovando amici di vecchia data come Nerino Paoletti ora dedicatosi anima e .."cuore" alle ultra. Con quest'ultimo mi sono soffermato prima del via ed ho rivisto anche Mauro Fiorini, esordiente al Powerman Zofingen e talmente galvanizzato dall'esperienza da volerla ripetere il prossimo anno.
Il sole, dopo la visitina mattutina, dice d'aver un appuntamemto importante e saluta la comitiva lasciandoci alle prese con un cielo grigio.
Saluto Roberto e sollecitato dallo speaker ed organizzatore Enzo Caporaso raggiungo la zona di partenza poco distante dall'arco gonfiabile. Favorito d'obbligo nonchè vincitore della passata edizione Armuzzi e difatti al colpo di pistola s'invola e la sua sagoma si perde all'orizzonte....
Detesto partire molto piano, occorre essere abituati al gesto anche in allenamento, quindi sin dall'inizio tengo un ritmo discreto e nei primi 10 km seguo alcuni atleti impegnati nella staffetta. Da lì in poi farò gara praticamente solitaria molto regolare,con buone sensazioni e qualche "recupero attivo" durante l'ascesa ad Alice Superiore, località posta a quasi 600 metri d'altitudine. La successiva discesa come prevedevo si è rivelata deleteria per i quadricipiti e difatti al termine della stessa inizierà un lungo calvario sino al traguardo.
Mentre scendo, nella direzione opposta, scorgo con la coda dell'occhio un ciclista, mi riconosce, torna indietro e quando lo vedo in volto scoppiamo a ridere entrambi. Un'inaspettata e graditissima sorpresa è stato imbattersi nell'amico biellese Massimiliano Rossetti, col quale ebbi modo di condividere diversi Ironman e durante la discesa, rammentando la casualità dell'episodio, ho pensato all'imprevedibilità della vita.
Roberto fa la spola lasciando l'auto parcheggiata 10-15 km più avanti rispetto alla mia posizione, scarica la sua mtb, torna pedalando controvento nell'intento di risollevare l'umore di un podista con l'energie ridotte al lumicino. La testa può risultare un'arma vincente se determinata a raggiungere un preciso scopo e desiderosa di soffrire, ma nel mio caso è già andata in letargo, quindi alterno brevi tratti al passo a corse con medie da bradipo lento :)
Ogni singolo metro è pesante da digerire e quando attacco la salita finale vorrei camminarla ma spronato da Roberto corro il più possibile superato da qualche concorrente con molta più benzina in corpo. Giunto nei pressi dello svincolo dove, nell'edizioni precedenti,  per giungere al traguardo si svoltava a sinistra imboccando la via principale di Saint Vincent , si materializza una sgradita sorpresa.
Avevano preannunciato il cambiamento del luogo d'arrivo, ubicato presso le nuove Terme, però chi s'immaginava di dover correre ancora un abbondante chilometro in salita, peraltro ripida, per raggiungerlo?
Vorrei evitare di passeggiare ma le significative  pendenze e la stanchezza accumulata costringono le gambe a "tirare il fiato". Anche Roberto comprende l'inutilità di soffrire ulteriormente e consiglia di prendermela comoda.
"Dai Ame dietro quelle macchine c'è il traguardo! " esclama l'amico alessandrino ed io rispondo "ma anche l'arrivo è in salita?". Alla risposta affermativa ricevuta parte un vaffa ed una risata comune :)
Eccolo lì, seppur triste in quanto senza pubblico, lo striscione sotto il quale transito alzando le braccia al cielo perchè ogni avventura sportiva è una vittoria personale da gustarsi non solo in quell'attimo ma per sempre.
Entro nelle Terme molto provato nel fisico ne riesco dopo un massaggio ed una doccia rinato e festeggio con Roberto in pizzeria questa nostra lunga missione sportiva conclusasi positivamente.
Un grazie di cuore a quest'ultimo, prezioso alleato nei momenti di crisi e complimenti a tutti i finisher poichè non è stato una giorno meteorologicamente perfetto e lo sforzo richiesto al nostro corpo maggiore del preventivato.

God bless you !!!

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