lunedì 28 gennaio 2013

Joy and pain....

                                      E' fatta !                                                           foto Antonini
                                          con l'allievo Roberto prima della gara

 Anzi per meglio dire pain and joy e la memoria musicale mi rimanda ad un vecchio successo dei Maze...
Sembrerebbe destino, oppure più ragionevolmente una logica conseguenza del sovraccarico nel competere col fisico perennemente non allenato, ma quando riprendo a correre dopo la stagione dedicata alla multidisciplina fuoriescono problemi tendinei.
Convivo da un mese e mezzo con un dannato acciacco e chi ha letto i precedenti post sa di cosa parlo e probabilmente m'avrà già mandato giustamente a quel paese....
Pensavo d'aver imboccato la strada della guarigione dopo la Maratona della Pace corsa su sterrato, invece il fisico ha presentato il conto costringendomi ai box per una settimana intera. A metà della scorsa, rimesse le scarpe per un test, dopo quasi 7 km ho dovuto riprendere la via di casa, dolorante e piuttosto adirato.
Sempre terrorizzato dallo spauracchio "pubalgia" sono tornato a far visita all'amico fisioterapista Flavio, il quale dopo un'attenta manipolazione ha decretato che l'annoso disturbo era da catalogare alla voce affaticamento. Alla  domanda "sei pronto per sentire un po' di male?" la risposta è stata "se è per il mio bene ancora un po' di male non guasta...".
Ora non restava che mettere alla prova la zona trattata, nell'appuntamento di fine gennaio in quel di Novara per la tradizionale Mezza di San Gaudenzio, la quale ha raggiunto numeri significativi con più di 1000 partenti al via.
E te pareva che, al termine di una settimana contraddistinta da temperature decenti, non arrivasse un fronte freddo a far scendere in picchiata il termometro!!!!
Infatti giunto nei pressi del Palazzetto dello Sport le strade, dopo la gelata notturna, si presentano completamente imbiancate con un tasso d'umidità elevato ed una temperatura percepita ben al di sotto dello zero. Il tepore all'interno della struttura inviterebbe a rimanervici per ore evitando l'ostile clima esterno e dello stesso parere è l'amico Roberto Cornaglia quello che scherzosamente definisco il mio allievo :-)
 Il traffico e la ressa nel palazzetto s'intensificano quindi, dopo il cambio d'abiti, decidiamo di consegnare le borse al deposito ed uscire per acclimatarci e riscaldarci corricchiando. L'impatto è traumatico e Roberto se ne esce con un "Ame a me pare più freddo di Reggio ! " ed effettivamente non si può rimanere fermi, occorre mantenersi costantemente in movimento, pena il "surgelamento" corporeo.
Ultima sosta al calduccio nella bocciofila dove distribuiscono i pettorali della "non competitiva" e poi c'addentriamo in griglia pronti al colpo di pistola. Via si parte ! Lungo rettifilo dove, come di norma, vengo sverniciato dai podisti seri e sin dalle prima battute la mente è concentrata sulla zona infortunata. Non sono mai stato schiavo del cronometro, figuriamoci ora con quasi tre chili in più rispetto al peso ottimale, però desidererei correre con la mente libera evitando la compagnia dell'annoso fastidio.....
A fasi alterne rimango attaccato o vengo staccato da qualche gruppetto e non oso fare il passo più lungo della gamba in quanto la deflagrazione è dietro l'angolo, subendo i due piccoli strappetti situati all' 11° ed al 17° km ma ritrovando morale e gambe per il finale. Il fastidio è rimasto confinato lì , nessun dolore e come si suol dire "abbiam portato a casa anche questa !"
Felicità e soddisfazione ripagano lo sforzo compiuto, rispunta il sorriso.
La mezza è sempre una competizione che mette alla frusta la scarsa propensione del sottoscritto per la distanza, dove occorre lavorare sulla velocità cosa mai presa in considerazione. Di contro è un ottimo allenamento veloce in vista di una maratona perchè consente di tenere ritmi impensabili se corsi in allenamenti solitari. Il pettorale è, per l'atleta, uno stimolo a dare il meglio di sè stesso. Ineguagliabile, perchè l'adrenalina durante la competizione contribuisce ad aumentare la soglia del dolore.
Sinceri complimenti a Roberto per la prestazione, un buon auspicio per il prossimo traguardo podistico dove ci ritroveremo nuovamente a condividere la nostra passione sportiva.

God bless you !!!


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