sabato 15 ottobre 2011

S...Carpi...nando e zoppicando....


il primo gelato del sabato :-)

la meritata ricompensa della domenica ;-)

Ed ahimè ora ne pago le conseguenze, ma avrò modo di parlarne strada facendo.....
Ringalluzzito dalla dignitosa prestazione nella mezza corsa in quel di Novi Ligure e seppur conscio di non aver nelle gambe un buon ritmo per i canonici 42,195 km  ho deciso in extremis di partecipare alla Maratona d'Italia, una prova insidiosa nella seconda parte con difficoltà altimetriche a me già note dopo averle testate nella passata edizione. Quest'anno niente più sveglie prima dell'alba e come raramente capita in siffatte occasioni, sfrutto l'opportunità della gentile ospitalità offerta dall'amico Angelo,gloria sportiva carpigiana :-)
Ergo parto il sabato di primo pomeriggio e giunto al casello di Carpi incontro Angelo, il quale mi guida verso la sua dimora e da lì ,depositati i bagagli, nei pressi del centro cittadino dove fortunosamente riusciamo a scovare un parcheggio gratuito ;-)
Raggiungiamo la meravigliosa Piazza Martiri , teatro nel lontano 1996 del mio primo arrivo in una maratona ufficiale e credo di poter dire d'aver ricevuto il battesimo in una cornice degna di nota. Già sogno ad occhi aperti gli ultimi 200 metri del giorno seguente accolgo dall'applauso della gente mentre corro verso il traguardo. Brividi !
Ritiro il pettorale poi col buono situato all'interno della busta vado a prendere la t-shirt col logo della gara e quando alla domanda "Taglia preferita?" rispondo "M grazie "mi vien gentilmente consigliata la S. Sorrido credendo stiano scherzando però quando la provo sottoscrivo per la S chiedendomi se la L sia destinata all'incredibile Hulk :-)))))
Visita alle bancarelle degli espositori ma le gambe reclamano riposo e si torna a casa in attesa dell'arrivo di Katia fidanzata di Angelo . Il terzetto affamato trasloca in una pizzeria dove l'attesa per poter mettere qualcosa sotto i denti diventa estenuante a tal punto da farci spazientire ! Nel momento in cui decidiamo di chiedere spiegazioni al cameriere ,compaiono le tre pizze ed il nostro spirito battagliero si placa...
Il tempo di divorarle e si decide, con immensa  gioia del sottoscritto, di concludere la cena con un gelato in centro a Carpi che diventeranno due allorchè fuori dalla gelateria odo il richiamo della coppia d'amici Filippo ed Anna. E come posso non far compagnia a Filippo con un piccolo cono?  L'alibi tirato in ballo è l'opportunità di smaltire il surplus calorico il giorno seguente ;-)
Breve passeggiatina con un'arietta sempre più fresca, un anticipo di quel che c'aspetterà l'indomani mattina, e tempo un'ora sono sotto le coperte alla ricerca del sonno ristoratore, difficile da trovare.Ore 6.15 l'impietosa suoneria del cellulare mi riporta alla realtà ed appena metto i piedi a terra scarto le famigerate due barrette diventate la colazione standard il giorno in cui gareggio. A farci da traghettatore, da Carpi al luogo di partenza della maratona situato nei pressi della Galleria Ferrari a Maranello, si è reso disponibile il papà di Angelo il quale riporterà poi l'auto a Carpi. In tal modo abbiamo evitato il noioso trasbordo coi bus navetta predisposti dall'organizzazione e dai vari commenti ascoltati alcuni si son lamentati d'essersi ritrovati a ritirare il pettorale e cambiarsi molto rapidamente per poter partire in orario :-O
Aria alquanto frizzante al nostro sbarco nel tempio dei motori ferraristi con immediato rifugio nella struttura preposta al cambio d'abiti dove si discute circa l'orario di partenza . Alla fine per esigenze televisive si ritarderà lo start di 20 minuti, ed essere in griglia mezz'ora ad aspettare l'inizio della competizione è snervante.Difatti 5 minuti prima del colpo di pistola passo sotto la staccionata che delimita le griglie e scarico la tensione nei pressi di un cassonetto :-D
Il sole appare con tutto il suo...calore condizionando positivamente la temperatua,tolgo i manicotti, l'infilo nella tasca posteriore della maglia e finalmente odo lo sparo col quale si dà inizio alle tre prove di corsa presenti nel programma di giornata, vale a dire mezza maratona , 33 km e maratona.
Superato il toboga del primo km, dove occorre prestare attenzione evitando pericolose collisioni con chi vuol farsi largo a tutti i costi , ci s'immette su un lungo e monotono stradone in leggera discesa. Ed ecco il colpo di sorpresa inaspettato, una stilettata al morale...
Cos'è successo? un fastidioso dolore sotto il polpaccio sinistro all'altezza del 3° km si fa notare ad ogni spinta e la paura di doversi fermare anzitempo diventa un incubo acuito dall'aver a fianco un atleta veneto particolarmente fastidioso. Costui fa calcoli di medie al km , si lamenta spesso e gli rispondo di non aver cronometro nè gps, bensì  problemi d'altra natura ahimè :-(
Mi sbarazzo della noiosa compagnia aumentando considerevolmente l'andatura raggiungendo un terzetto e con loro rimango solo un paio di km in quanto abbiamo velocità diverse.Preferisco proseguire in solitudine sino a metà gara correndo purtroppo in maniera contratta nel vano tentativo d'isolare il dolore. Dalle retrovie giunge un nuovo compagno di fatica il quale ad un certo punto rallenta vistosamente ed in maniera poco ortodossa vuole il cambio. Prontamente gli rispondo d'essere al massimo delle mie possibilità e lui ,infastidito, s'accoda ad un altro concorrente con un passo decisamente più elevato in quanto iscritto alla 33km. Oltre al fastidioso dolore si è fatto vivo un maledetto vento contrario e nei tre cavalcavia affrontati dal 21° al 30° km, sia a salire che a scendere la maggiore sollecitazione a cui son sottoposti i polpacci durante la spinta determina alcune fitte. Lo spettro del ritiro torna a farsi minaccioso, cerco di non pensarci pur sapendo quanto sia arduo distrarre la mente già parecchio stanca.
Se dovessimo fare un sondaggio fra i podisti sulla frase più fastidosa ed irritante sentita sul finire di una gara la quasi totalità sarebbe concorde nel sostenere sia la seguente " dai che è finita ! ":-O
In effetti non è stato piacevole ritrovarsi al 35°km dolorante e seriamente affaticato udire , una gentile signora, gridare la frase di cui sopra :-)
Cosa vedono i miei occhi ! Questo non me lo ricordavo! e per completare l'opera ecco un bel sottopasso a 2 km dal termine e le gambe sentitamente ....s'incazzano per non parlare della zona già di per sè sofferente...
Km 41, si entra nell'abitato di Carpi, non vedo l'ora di porre fine alla via crucis e proseguo a correre quasi in trance sino a quando scorgo il fatidico cartello con la scritta 42 , preludio del reffilo d'arrivo. Pubblico applaudente ai due lati l'affascinante Piazza Martiri, la gioia nel cuore, una forte emozione mi conduce sino alla linea del traguardo. Il tempo d'oltrepassarla e son piegato sulle ginocchia a riprendere fiato prima di ricevere la medaglia al collo e passare al ritiro della borsa. Al rallenty, zoppicando, raggiungo gli spogliatoi, scarni di sedie,con qualche doccia fredda ma il destino me ne riserva una con acqua calda e riprendo vigore. Consumo con appetito un bel piatto di pasta ,scambiando qualche impressione sulla corsa con l'amico Giuseppe, terminato il quale cerco di contattare Angelo con esito negativo. Lo incrocio visibilmente provato mentre stavo percorrendo, in direzione opposta, la strada dove vengono incanalati gli atleti al termine della prova.Mentre si cambia chiacchero col padre, poi lasciamo il centro della città molto movimentato dai continui arrivi e facciamo ritorno a casa. Ad attenderci in tenuta ciclistica riabbraccio Katia, impavida nonostante il freddo mattutino a seguire l'amato Angelo, ed in simbiosi col sottoscritto ci divertiamo a prendere in giro l'esausto ironman del Galileo Triathlon :-D
Angelo da persona ironica sta al gioco e ritorna in sè dopo aver pranzato,insieme a padre e Katia,con un piattone di spaghetti e qualche fetta di salame irpino portato direttamente dal padre. Osservo i commensali prima di scatenare tutta la mia golosità nei confronti della meravigliosa torta meringata offerta nell'occasione dal generoso Angelo ed in coppia diamo spettacolo lasciando agli altri due poco più delle briciole :-)))))
C'est l'heure d'aller à la maison, recitava il titolo di un vecchio post e dopo aver abbracciato e ringraziato Angelo , il padre di quest'ultimo e Katia per la loro cortesia e gentilezza lascio l'amata Emilia dopo 24h trascorse in un tourbillon ricco d'emozioni di varia natura . Divertimento, sofferenza, stanchezza, allegria si sono fuse lasciando nella mente un altro indelebile ricordo....
E per finire....Grazieeeeeeeeeee Angelooooooooooo :-D

God bless you !!!

1 commento:

alina ha detto...

quel sottopasso ha fatto vittime