mercoledì 12 settembre 2007

Un meraviglioso fine settimana



Dopo la stilettata a livello muscolare procurata alle mie ormai logore fibre dai nervosi saliscendi del Powerman Zofingen ero titubante relativamente ad un rapido recupero della forma fisica necessaria per affrontare una prova impegnativa come il Bodensee Tri-Challenge.
Un aspetto positivo della trasferta sulle sponde del meraviglioso lago di Costanza era la piacevole prospettiva di poter condividere la trasferta in compagnia dell'amico Ironinfermiere Gianpietro e della sua claque composta dall'adorabile mogliettina Isa, dal pittoresco fratello Beppe e dal cognato Marco.
Per combattere l'inevitabile noia associata a simili viaggi chiedo a Marco di sedersi al mio fianco rinunciando per una volta alla solita colonna sonora che m'assiste durante i miei pellegrinaggi sportivi e già di prima mattina s'avverte la presenza di un'aria decisamente frizzante.Le previsioni meteo sono rassicuranti relativamente alla presenza di sole ma la temperatura minima prevista per il giorno fatidico è ,udite udite ,di 10 gradi!Fortuna vuole che nel ricco cadeau ricevuto dagli amici Gigi ed Amedeo della STEG si trova un preziosissimo gilet antivento che risulterà poi indispensabile sulle due ruote.Arrivo a Rorschach cittadina svizzera sede della gara poco dopo le 12.30 ed una volta sistemati i bagagli nella spaziosa ma gelida camera d'albergo il sottoscritto G.Pietro ed Isa optano per un pranzo all'italiana mentre Marco e Beppe preferiscono birra e patitine fritte in riva al lago.La pizzeria ristorante scelta per saziare la nostra fame si rivela una "bufala" enorme in quanto lo scrivente mentre assaggia la prima fetta di bresaola presente sulla pizza s'accorge che il sapore non è propriamente quello desiderato. Con i rebbi della forchetta alzo un'altra fetta ed un nauseante odore d'ammoniaca mi stordisce........
Richiamo l'attenzione del titolare il quale accampa una miriade di scuse e mi riporta una margherita dove la mozzarella naviga tra la presunta salsa di pomodoro nello stesso modo in cui i traghetti trasportano i turisti da uno sponda all'altra del Bodensee!
Per la cronaca il caffè al termine del luculliano pasto ci è stato gentilmente offerto dal generoso proprietario del ristorante sopraccitato.
Incontro con immenso piacere il tris d'amici spagnoli formato da Talin , Zuri ,Tante e scattiamo insieme qualche foto ricordo.
Il briefing pre gara è solamente in lingua tedesca per cui attendiamo la fine dello stesso per iniziare il pasta party dove ,malgrado le penne e gli spaghetti siano un pochino collosi ,il bis è necessario per completare il carico di carboidrati . Nella passeggiata post cena noto che il cielo si è rannuvolato e la cosa non mi dispiace affatto perchè in tal modo la temperatura dell'aria non avrà la mattina successiva un calo eccessivo.
Infatti al risveglio, dopo la solita nottata in stile dormiveglia, prendo atto che le nubi hanno impedito alla colonnina del termometro di scendere oltre il lecito anche se non mi trovo comunque a mio agio in simili condizioni atmosferiche e dello stesso avviso è l'amico GP.
Incredibile ma vero i giudici ci avvertono che dobbiamo lasciare libera la zona cambio alle 6.15 e dirigerci alla partenza del nuoto situata qualche centinaio di metri più a nord.
Anche GP, come gli avevo consigliato, indossa la cuffia in neoprene e la scelta si rivela azzeccatissima nel zigzagare all'interno del lago dove le boe direzionali sono piccole e dello colore delle cuffie dei partecipanti. Più volte m'innervosisco perchè non riesco a orientarmi a dovere considerata anche la scarsa visibilità generatasi dal cielo nuvoloso.
Il quasi nullo allenamento natatorio del recente periodo sardo non influisce sulla mia solita penosa performance per cui ,seppur intontito, riesco a concludere i maledetti 3,8 km di nuoto cosciente del fatto che il bello deve ancora venire e le mie gambe dovranno ora entrare seriamente in azione sul nervoso percorso ciclistico.
Dopo qualche strappetto iniziale mal digerito dai miei quadricipiti la strada in territorio austriaco sino a Bregenz è pianeggiante ma poi si sale di quota prima gradatamente poi sempre più decisamente sino a raggiungere e superare gli 800 mt. slm. Entrati in Germania si deve affrontare un anello di 20 km da ripetersi tre volte all'interno del quale desidero porre in evidenza la presenza di un breve tratto con pendenze da capogiro e nel quale rispolvero il 25 inutilizzato a Zofingen.....
Il cielo è plumbeo e il terrore di prendere un bell'acquazzone mi disturba ma poi lasciato l'Allgau tedesco , nonostante il sole non si faccia vivo, le possibilità di pioggia sono scongiurate.
Che bello raggiungere la zona cambio dopo 182,9 km così faticosi anche se un attimo dopo ricado nello sconforto più totale pensando alla maratona da correre subito dopo con dolori provenienti dalla zona lombare e dal solito fastidio presente nei bicipiti femorali.
Gli ultimi 10 km sono stati una dura lotta che mi ha prosciugato dal punto di vista psicofisico ed in questa situazione autoincitandomi ho raschiato il fondo del barile arrivando al traguardo come desidero farlo ossia correndo con il sorriso sulle labbra applaudito calorosamente anche dagli amici e compagni di viaggio Isa, Marco e Beppe .
Singolare episodio durante la maratona quando una ragazza attraversa la strada senza curarsi del mio arrivo ed io sbotto dicendo : "ma dove hai gli occhi nel c......?" Secca giunge la risposta proveniente da una seconda persona che dice: "no li ha davanti....."
Che figuraccia!
La gioia per un altra gara felicemente conclusa viene però immediatamente rovinata dall'incontro con lo sconsolato GP il quale arrivato fuori tempo limite per soli 10 minuti dopo la frazione ciclistica viene stoppato dagli organizzatori.
Sono sicuro che l'anno prossimo l'Ironinfermiere ritornerà sulle sponde del Bodensee e si vendicherà sportivamente con l'infame cronometro che gli ha vietato di gustarsi le indescrivibili sensazioni di godimento assoluto che un Ironman ti dona.
Caricata la bici in macchina telefono all'amico Gigi il quale m'invita a passare un paio di giorni da lui in quel di Littau cittadina alla periferia di Lucerna ed io accetto volentieri la sua proposta per cui mi dirigo in direzione San Gallo e dopo due ore di viaggio raggiungo la sua splendida dimora. Ritorno a visitare dopo parecchi anni la città di Lucerna e il suo caratteristico ponte di legno denominato Kapellbrücke (il più antico ponte coperto in legno d'Europa) scortato da Fabio, figlio di Amedeo. Degno di nota anche il museo dal nome impronunciabile che tradotto in italiano signfica "casa del traffico" dove si possono ammirare tutti i mezzi di locomozione dai vecchi treni sino alle recenti Sauber protagoniste in Formula 1. Ottimo inoltre il pranzo presso il ristorante denominato "La cucina" dove mi sono rifatto della beffa subita a Rorschach e in un nanosecondo ho divorato una sfiziosa pizza ai gamberi.
Ieri mattina in compagnia d'Amedeo (che strano trovare questo nome nei miei post......) sono andato nel negozio di biciclette di un ex ciclista professionista svizzero ma italiano d'adozione in quanto vincitore della prestigiosa Milano-Sanremo nel 1987 quando indossava la maglia della Carrera ovverosia Eric Maechler ed osservando i suoi cimeli appesi ad una parete, tra i quali una maglia gialla indossata per una settimana intera sempre nel glorioso per lui 87 , sono rimasto affascinato.
Sarò ripetitivo ma sinceramente non trovo le giuste parole per esprimere la mia gratitudine agli amici sponsor della STEG Computer,Gigi ed Amedeo e alle rispettive consorti Emilia e Rosy per la fraterna amicizia e l'ospitalità principesca riservatami nel recente soggiorno . Spero in futuro di poter ricambiare il favore perchè stare in loro compagnia è molto piacevole.
Ovviamente un caloroso abbraccio anche ai miei compagni d'avventura GP, Isa, Beppe e Marco i quali si sono divertiti e supportato il povero Ironmerd in maniera lodevole durante la gara .
Non può mancare un sentito ringraziamento per Caspar membro dell'organizzazione del Bodensee Tri-Challenge sempre molto gentile e disponibile ed a tutti coloro presenti sulla linea di partenza alle 7 e pronti coraggiosamente a sfidare i propri limiti. Questa è la vera essenza della parola SPORT.

God bless you !


4 commenti:

stefano spina ha detto...

Grande ame!
nonostante non ti alleni un c....0 riesci anche a finire gli Ironmen!!
Decisamente hai una testa fuori dalla norma...
Bravo!
Quanto a me, sul mio blog c' il racconto della settimana un pò pesantina e dispendiosa ( nel senso economico del termine...) appena passata...
Ste

robert mayoral ha detto...

impresionante!!
cuántos IronMan llevas ya este año?

Marco Scotti ha detto...

grande Ame
allora sei tornato!
ottimo.. ci si vede all'Elba
Marco

Unknown ha detto...

ehu Ame,
io ho un'ottima amicizia con Max Brighindi.
poi conosco Ezio amatucci ed il pres.

che grande gruppo.
io domani e domenica convegno di neuroscienze a roma....