Clima favorevole,paesaggi da favola,entusiasmo alle stelle,cultura sportiva, sono gli ingredienti per confezionare una kermesse che coinvolge per un intero fine settimana la città di Zurigo dove il variopinto mondo del triathlon mette in vetrina tutte le distanze della triplice partendo dallo sprint e concludendo la tri-parata con il blasonato Ironman.
Come previsto quest'anno, partenza molto soft al venerdì mattina in compagnia del Franchino e arrivo nel primo pomeriggio direttamente al cuore pulsante dell'Ironman Switzerland ovverosia la Landiwiese. Il caldo si fa sentire e i numerosi stands ricchi di novità riguardante "tutto l'indispensabile per il provetto triatleta"sono presi d'assalto dai visitatori.
Ritirato il pacco gara incontro come di norma i vari personaggi che ho avuto il piacere di conoscere ed apprezzare in questi anni di vagabondaggio tra le varie competizioni.
Il folto ed affiatato gruppo del Flipper Triathlon capitanato dal presidente Raffaele mi accoglie sempre con grande simpatia e prendo lo spunto per farmi immortalare in loro compagnia con una foto che conserverò piacevolmente nel mio personale archivio.Per chi non fosse al corrente lo scrivente detesta medaglie e magliette da finisher mentre adora le foto perchè immortalano l'evento a cui si riferiscono. Incontro anche l'amico Bonelli in compagnia di altri italiani i quali mi coinvolgono in un mini briefing per sapere com'è strutturata la logistica di questo Ironman che non prevede al bike check-in la consegna dell'abbigliamento da utilizzare durante la gara il giorno seguente. Praticamente un olimpico in versione superlunga.......
Un plauso va riconosciuto al mio compagno d'avventura che sopporta con flemma tipicamente inglese i miei innumerevoli incontri con i vari amici conosciuti nel mio personale irontour.
Raggiunta la vettura ci dirigiamo alla volta di Zumikon sede del nostro ritiro elvetico dove avremo la possibilità d'usufruire della splendida abitazione di proprietà della mitica coppia fomata da Francesca e Frank ,assente in questo weekend in quanto quest'ultimo sarà impegnato nella disputa dell'Ironman a Roth . Devo ringraziarli immensamente con la speranza di poter un giorno contraccambiare il favore. Per evitare di ritrovarsi disidratati durante l'estenuante prova domenicale in accordo con Franchino cerchiamo di bere il più possibile acqua addizionata con integratori salini. Morale della favola siamo costantemente alla ricerca sul lungolago di Zurigo di un cespuglio dove poter espletare le nostre funzioni fisiologiche.
Facendo tesoro dell'esperienze passate decidiamo di consegnare la bicicletta in zona cambio nel primo pomeriggio anzichè ,come prevedeva il programma ufficiale, in tarda serata e poi ritorniamo al nostro alloggio dove consumiamo una cena ricca di carboidrati e cerchiamo guardando il primo tempo di Brasile-Francia di stemperare la tensione pre gara che comincia ad affiorare.
Personalmente odio dormire a lungo ma alzarmi alle 3.50 del mattino per preparare la colazione è una cosa che detesto perchè sei nervoso e non hai il desiderio di alimentarti.
Compiuto lo sforzo d'ingoiare controvoglia qualche fetta biscottata e una volta controllato d'avere con sè tutto l'occorrente per la gara ci dirigiamo dalla quiete zona collinare sopra Zurigo alla zona cambio dove fervono i preparativi dei partecipanti intenti a distendere, nell'esiguo spazio a loro disposizione,l'abbigliamento previsto per la competizione.
Come al solito rido e scherzo con gli amici del CNM Triathlon e scambio qualche battuta anche con l'intramontabile Klaus Runer una persona squisita ed umile qualità riscontrabili solo tra i veri campioni.
Purtroppo il clima festoso viene turbato dalla sconcertante notizia riguardante il furto avvenuto durante la notte di tre biciclette all'interno della zona cambio!!!!
Uno degli atleti vittima di questo deplorevole gesto è un ragazzo del Molinari che a questo punto è costretto a rinunciare al sogno di diventare Ironman Finisher. L'increscioso episodio mi ha turbato a tal punto da commuovermi allorché incontrato il sopraccitato sfortunato atleta gli ho comunicato il mio disappunto.
The show must go on e alle 7 in punto il tranquillo Zurich See diventa una tonnara dove risulta difficoltoso muoversi per la carica dei 1800 triatleti desiderosi di sfuggire alla ressa e di trovare uno spazio dove poter finalmente nuotare con regolarità.
Anche l'Ironmerd si becca qualche botta in pieno viso ma una volta passata l'orda barbarica si ritrova come al solito con il gruppetto dei nuotatori mediocri e ripensa ai consigli che il Franchino gli ha fornito la sera precedente riguardo la tecnica natatoria.
Finalmente ritrovo la terraferma e dopo la nauseante nuotata mi cambio con calma e parto per i tre giri cercando di mantenere fede ai propositi della vigilia e cioè di pedalare con discreta agilità. In effetti nei primi 120 km. le sensazioni sono positive mentre durante il terzo giro la paventata crisi si presenta e in previsione della maratona finale rallento la velocità di crociera.
Nonostante l'asperità è sempre spettacolare salire l'Heartbreak Hill tra due ali di folla che ti incita senza sosta. In questi momenti una scarica adrenalinica si diffonde per l'intero corpo dell'atleta eliminando la sensazione di fatica avvertita un attimo prima.
Una mia peculiarità da quando mi cimento negli Ironman è quella di sdrammatizzare tale prova per cui ho deciso di correre la maratona con un finto naso al quale sono collegati occhiali,baffi e sopracciglia facendo il verso ad un famoso personaggio interpretato dallo scomparso Walter Chiari. Il pubblico e i volontari ai ristori hanno compreso il mio gesto goliardico e si sono anch'essi divertiti mentre il sottoscritto dopo la mezza maratona ha cominciato ad accusare i primi segni di stanchezza sia fisica che mentale. La volontà di camminare era tanta ma ho preferito calare notevolmente il ritmo concludendo in bellezza la lunga giornata sportiva. Ringrazio e dedico codesto IM all'amico Matteo che da lassù mi sostiene durante i momenti di sconforto e mi permette ogni volta di portare a compimento una prova così logorante.
Dopo una salutare doccia sono rimasto nei pressi del traguardo in trepida attesa per l'arrivo dell' amico Franchino il quale a dispetto di una crisi patita durante il terzo giro di corsa ,è giunto in grande spolvero alla meta concludendo il suo decimo IM.
Come promesso in un precedente post con grande esultanza ho abbracciato il mio compare e dopo la foto di rito ci siamo sfamati con un piatto di spaghetti offerti dall'organizzazione, molto generosa per quanto concerne il buffet post gara . Un altro aspetto caratteristico al termine della competizione è il ritrovare i vari amici partecipanti e condividere con loro l'emozioni della gara appena conclusa raccontandosi a vicenda le sensazioni avvertite durante lo svolgimento della stessa. Essendo un eterno romantico sognatore mi sono di nuovo notevolmente emozionato nell'osservare all'arrivo l'incontenibile felicità dei vari concorrenti finalmente appagati dopo l'estenuante e sofferto percorso necessario per coronare il sogno di una vita sportiva :diventare un Ironman Finisher.
Un doveroso ringraziamento a tutti i triatleti incontrati in questa trasferta per la cordialità mostrata nei miei confronti e allo scatenato pubblico presente lungo il percorso per l'incessante incitamento.
Prossima trasferta il 23 luglio a Francoforte in occasione dell'Ironman Germany.
2 commenti:
Ciao Amedeo, complimenti per la gara a Zurigo e per un altro Finisher cosi come per la vela cronica scritta. Sicuro ce me succede come a te ce devo lecere 2 volte per capirlo tutto, ma a la fine ci riesco.
Stati bene e ora riposa un poco.
caro Talin... altro che riposare questo sta quasi pensando di inserire Klagenfurth con già Francoforte sicuro !!
forza Amedeo, sei un grande
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