Il quarto appuntamento stagionale del mio personale Irontour prevedeva il ritorno nella metropoli tedesca di Francoforte dove nell'agosto del 2002 partecipai alla prima edizione dell'Ironman Germany organizzata in questa città dopo l'abbandono di Roth dal circuito ufficiale WTC.
La formazione ,puramente di supporto ,prevista per la gita fuori porta in terra teutonica era composta da Giampaolo Gualla Presidente della Pro Patria Triathlon che da ora in poi verrà citato con il nick name "Two times" ovverosia il numero di IM conclusi nel secolo scorso cosa ampiamente ribadita ad un altro componente la squadra tale Bazzoni Lucio al quale dedicherò fra qualche giorno un post significativo. Mitiche durante tutto il soggiorno le diatribe verbali tra i due elementi sopraccitati sempre all'insegna della pura goliardia....
Il quintetto era completato dallo scrivente e dalla gradevole coppia composta dal Cristian Carniselli e dalla Ironwoman Valentina Leucari già entrambi finishers nella scorsa edizione.
Partenza un po' attardata il venerdì mattina alle 9 ed arrivo ,dopo un viaggio piuttosto rocambolesco causa lavori stradali in corso e code del fine settimana, alle 18 a Francoforte con il desiderio di ritirare in modo celere il pacco gara dove all'interno era presente l'indispensabile braccialetto con la scritta Athlete lasciapassare per il pasta party della sera. Two times , Lucio nonchè il sottoscritto veri amanti della cucina ricevevano dallo stomaco segnali d'insofferenza per cui dopo aver scaricato bici e bagagli nei rispettivi hotels ci siamo diretti a passo spedito alla Forum Festhalle dove la mia voracità ha raggiunto vette inenarrabili lasciando inebetito anche Two times già giustamente indispettito per l'elevato costo sborsato per la cena (22 euro !!) In questa piacevole occasione ho avuto il piacere d'incontrare Cristian Fiorito (alias Mr. Podio) e la compagine partenopea capitanata da Giacomo Vinci (alias Ironmin) i quali mi hanno comunicato con mio grande rammarico che l'organizzazione ,considerata l'elevata temperatura dello specchio d'acqua predisposto per la frazione natatoria, vietava l'uso della muta vera e propria ancòra di salvezza per l'Ironmerd per i primi 3,8 km. di nuoto.
Nella serata di venerdì si é aggregata alla nostra combriccola anche la simpaticissima ragazza di Mr. Podio Debora che spero al più presto di vedere, in qualità di partecipante, al via in una triplice prova e l'amico Max Rovelli anch'egli preoccupato per l'impossibilità d'indossare la muta il giorno della gara. Al rientro in hotel m'accorgo che non esiste l'aria condizionata e che la camera situata nel sottotetto è un forno. La presenza di uno pseudo ventilatore non migliora l'afa ormai padrona dell'ambiente allora decido di spostare il materasso sotto la finestra della mansarda alla ricerca di uno spiffero d'aria ma il risultato non è dei più incoraggianti e la nottata diventa una via crucis. La mattina successiva alle 8.30 mi associo a Valentina e grazie ad una sgambatina di 20 minuti riesco a liberarmi dal torpore generato dalla passata notte insonne. Ritorno in hotel e chiedo gentilmente a qualsiasi costo una camera con aria condizionata ma alla reception mi rispondono che da loro non ve ne sono!!!! Desidero ringraziare pubblicamente il Pres. Gualla e Lucio che nei momenti di difficoltà respiratoria mi hanno ospitato nella loro suite dotata d'aria condizionata.
Un altro piccolo calvario a Francoforte è a mio modesto parere la consegna delle biciclette in zona cambio situata a circa 15 km. dalla città. Occorre dotarsi di una buona dose di pazienza e aspettare uno dei bus che l'organizzazione mette a disposizione per recarsi al bike check-in restando anche un'ora sotto il sole alla tiepida temperatura del periodo estivo. Finalmente dopo tre ore riesco ad espletare questa fastidiosa operazione e dopo una passeggiata negli stands con Two times e Lucio mi concedo un pasto frugale di riso misto a carne e verdure che ovviamente divoro in un batter d'occhio. Dopo aver osservato la rincorsa alla maglia gialla di F. Landis nella crono del Tour de France con il suddetto duo delle meraviglie notiamo la presenza in cielo di nubi minacciose che in un baleno scaricano una consistente quantità d'acqua sulla città rinfrescando un po' l'aria e dimunendo l'umidità presente in essa. Il famoso carbo load della sera pre gara si è svolto all'interno del lussuoso Intercontinental Hotel in compagnia anche di Mr. Podio suo padre ,vero amante della competizione sportiva e di Debora. Si cerca di stemperare la tensione buttandola sul ridere e la speranza di tutti noi è che il giorno seguente l'organizzazione cambi idea dopo l'acquazzone serale e ci consenta di utilizzare la muta.
Durante il tragitto per ritornare in hotel il mio unico neurone presente nella scatola cranica ha escogitato una soluzione estrema che mi ha permesso di dormire qualche ora prima del fatidico giorno ovverosia ho traslocato in compagnia del mio amato materasso nel corridoio vicino alle due finestre presenti e finalmente ho avvertito la presenza di una leggera brezza. Che sollievo!
Purtroppo alle ore 3.55 l'orologio mi ricorda che devo alzarmi e dopo aver ingoiato due fette biscottate, una barretta e una pesca il tutto annaffiato da un Powerade d'annata mi ritrovo con gli altri compagni di merenda e andiamo alla fermata del bus che ci permetterà di raggiungere la zona cambio. Il mezzo di trasporto saturo di triatleti è praticamente la mia camera d'albergo con quattro ruote e mi ritrovo inaspettatamente a sudare alle 5 del mattino cosa che m'indispettisce non poco. Raggiunta destinazione scopro con immenso dispiacere che la muta la dovrò riportare a casa senza averla utilizzata e m'accorgo che dal cielo nuvoloso cominciano a cadere gocce di pioggia. Scambio qualche battuta con alcuni atleti e sinceramente mi auguro che la temperatura dell'acqua sia più calda di quella dell'aria perchè comincio ad avvertire qualche brivido di freddo. Incontro mentre faccio il mio ingresso in acqua un ragazzo del Freezone e anch'egli come il sottoscritto rimane sconcertato dal fatto che con una simile temperatura l'uso della muta, anche per una questione di sicurezza, non sia concesso.
Il fatidico start avviene in acqua e aggrappato ad una corda aspetto con timore che la furia dei bisonti parta all'impazzata cercando con cura d'evitare spiacevoli contatti. Sono contratto ma mi sforzo mentalmente per combattere questa sensazione di panico che m'attanaglia rimanendo concentrato e attento a non cozzare contro gli altri. Il primo giro esco abbastanza soddisfatto ma comincio a percepire un tremolio dovuto al freddo e mi preoccupo perchè dovrò rimanere in acqua ancora parecchio e senza la muta la dispersione termica è notevole.
Lassù qualcuno mi ama cosicché terminata la mia odissea in acqua correndo verso la zona cambio incontro Two times manifestandogli la mia soddisfazione per avercela fatta.Lui per incoraggiarmi mi grida: "Vai Amedeo che la tua gara comincia adesso!"
Dopo un venerdì e un sabato torridi mi devo sorbire la prima parte del percorso ciclistico in compagnia dapprima di una leggera pioggia seguita da un irritante temporale che non ti permette di scorgere le asperità del manto stradale in quanto gli schizzi d'acqua sbattono violentemente contro le lenti degli occhiali. Finalmente la bufera meteorologica termina e posso proseguire in totale tranquillità la mia pedalata passando tra le varie località attorno a Francoforte inclusa Maintal dove non riesco a godermi in pieno la calorosa accoglienza della folla in quanto la pavimentazione stradale composta da porfido e lastrami vari in stile Paris-Roubaix mi rende alquanto nervoso e mi provoca l'allentamento delle brugole dell'appendice in carbonio.
Le gambe sembrano come si suol dire girare bene sino alla salita finale posta a 10 km. dal secondo cambio dove utilizzo il 38 -23 perchè la stanchezza comincia ad affiorare. Fedele al mio famoso motto che dice "finita la bici finito l'Ironman al massimo cammino..." parto agghindato con tanto di papillon giallo fucsia per correre degnamente la maratona finale incontrando all'altezza del secondo km. l'amico Guidarelli poco distante da Mr. Podio che alla mia domanda riguardante la sua condizione fisica risponde con una mimica facciale che lascia trasparire uno stato di disagio. Infatti lo ritrovo che cammina dopo qualche minuto e malgrado io cerchi d'incitarlo verbalmente verrò a sapere al termine della gara,con mio grande dispiacere, del suo ritiro. Sono sicuro che il suo animo da combattente nato gli consentirà di centrare l'anno prossimo la tanto agoniata qualifica per Kona ed io sarò tra i primi a congratularmi con lui.
Il caldo durante la mia corsetta a ritmo lento si fa notare costringendomi ad usufrire dei numerosi spugnaggi presenti nei riforniti ristori ma l'acqua mi penetra nelle scarpe e con il passare del tempo causa la formazione di fastidiose vesciche che oltre a rallentare la mia ridicola andatura prolungano il mio calvario.
Incontro finalmente durante il percorso Two times mentre Lucio risulta latitante probabilmente impegnato nella pennichella pomeridiana e quando chiedo notizie del Carniselli mi riferiscono che si è ritirato in bicicletta. Brutto colpo anche per lui ottimo nuotatore ma che ha sofferto il freddo durante la frazione in bici dovendo terminare anzitempo la competizione. Da esperto finisher qual è saprà dimenticare questa negativa esperienza ripresentandosi più competitivo che mai ai nastri di partenza del prossimo Ironman.
Decido di alzare il ritmo durante gli ultimi km. e una volta imboccato il rettilineo d'arrivo infilo il naso da maiale che avevo acquistato insieme al papillon e tra l'ilarità degli invasati spettatori presenti sulle tribune taglio a braccia alzate il sospirato traguardo. Dopo aver fatto una doccia ristoratrice ritrovo un amico navarro e mi complimento con Valentina autrice di una prova maiuscola in virtù di una maratona corsa con un parziale di poco superiore alle quattro ore.
Dopo aver ritirato la bici e le sacche con l'abbigliamento adoperato in gara faccio ritorno in hotel dove ha inizio la quarta frazione del mio personale Ironman che consiste nel trasportare il tutto all'interno del mio solario......
Seconda doccia in mezz'ora e poi ritrovo con tutti gli altri per andare ad assistere all'arrivo dell'ultimo concorrente il quale sarà osannato dalla folla ancora numerosamente assiepata sulle tribune adiacenti al toboga che conduce alla meta ,malgrado il solito temporale tipicamente estivo. Commentando con gli altri amici tale spettacolo non si può sottolineare la distanza siderale che intercorre tra l'enorme cultura sportiva teutonica e l'ignoranza in materia delle nostre genti incapaci di sopportare e supportare qualsiasi evento sportivo al di fuori del calcio.
Un sincero ringraziamento ai miei compagni di viaggio per la gioviale compagnia e a tutti i triatleti finisher in questo IM.
1 commento:
Tanti auguri Amedeo!!!
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