giovedì 2 gennaio 2014

Ippopotamo run a San Silvestro...

Foto di gruppo ed alla mia dx l'amico Stefano (foto Angela Bolis)
                                con l'amica Cinzia nel pre gara....
                     e dopo, sempre con lei, e la sua squisita torta  :-)

Ma cos'è ? Una neonata competizione podistica per runners in sovrappeso? A ben vedere dopo le irrinunciabili e tradizionali abbuffate consumate durante le feste natalizie con pranzi e cenoni luculliani per molti sportivi urge lo smaltimento dei chili in eccesso.
Personalmente ho solo abusato di tutti i dolci classici del periodo ovverosia il famigerato "panetun" milanese, cioccolatini marchiati Lindt , torrone morbido, datteri e frutta secca varia.
Se consideriamo che sono trascorsi diversi mesi da quando diedi l'addio al peso forma estivo, il surplus calorico della settimana natalizia ha contribuito ad aggravare la situazione e la bilancia si è stupefatta nel vedermi così ingrassato :O
Fine anno, come da copione, è un momento ludico-sportivo utile per riabbracciare la famiglia Girasole e veder brillare gli occhietti delle due gemelline Agnese ed Alice mentre scartano il regalo portato dall'adottivo zio brianzolo. Ricevo a mia volta dalle mani di papà Federico, per gli amici "il Gira", e mamma Silvia il consueto e prestigioso berretto Odlo, regalo assai gradito dal sottoscritto :-)
A completare la combriccola s'aggregano Monica ed il marito Fabrizio, alias il "Mazzo", compagno di merende d'alcune iron-trasferte affrontate col solito approccio goliardico e trasformatesi in momenti d'autentico folklore in qualche angolo dell'est europeo...
Mentre il ragazzo della pizzeria ci consegna la nostra cena ecco giungere il forte triatleta Emanuele, il quale dice d'aver già cenato quindi si fermerà solo per far due chiacchiere. Ottima la "Tenerina", torta al cacao confezionata con amore da Monica, a conoscenza della mia innata predisposizione verso i dolci e l'insaziabile golosità :D
Il tempo trascorre velocemente ed è sempre piacevole sentire i racconti ricchi d'anedddoti relativi a personaggi conosciuti tramite lo sport, però la stanchezza inizia ad affiorare ed il giorno seguente m'attende una lunga ed estenuante corsa. L'indomani l'intenzione era quelle di far colazione con le tradizionali barrette ma dopo aver consumato la prima cedo alla tentazione di provare i biscotti Colussi sgranocchiati dal Gira e continuo con quelli abbandonando l'idea primitiva ;)
L'aria esterna è si frizzantina però in linea con la stagione e si prospetta un innalzamento delle temperature in tarda mattina per l'assenza di nebbia e l'arrivo dell'amato sole. Giungo con largo anticipo al palazzetto dello sport posto all'interno del Centro Pederzini, situato alla periferia di Calderara di Reno, e ne godo il tepore mentre sbrigo le solite formalità pre gara. Incontro diversi amici, alcuni di loro sono degli habituè di questa competizione, dal percorso direi poco attrattivo a livello paesaggistico ma capace di schierare al via più di 250 atleti escluse le staffette. L'ambiente scanzonato e familiare della manifestazione, orchestrata da patron Gozzi, è una peculiarità consolidatasi col passare degli anni e viene largamente apprezzato dagli atleti amanti della Maratona di S. Silvestro , l'ultima prevista per l'anno 2013 sull'italico suolo.
Dopo una prima tornata più breve, i concorrenti dovranno completare 7 giri della lunghezza di poco inferiore ai 5,5 km e, seppur privi di vere e proprie salite saranno, a lungo andare, probanti anche per la presenza di un ostico sottopasso in corrispondenza del 5° km. Vi posso garantire che quel breve indesiderato strappetto sarà percepito con malcelata antipatia dai quadricipiti dei maratoneti :-)
Se dovessi dar retta al teorema espresso dall'esimio Dott. Arcelli, secondo cui ogni chilo corporeo superfluo (leggasi grasso) incide negativamente sulla prestazione nell'ordine di due minuti, dovrei mettere in preventivo un surplus di 6 minuti sul crono finale. Noncurante di tutto ciò adotto la tattica di gara sperimentata con successo a Reggio e parto con un'andatura abbastanza controllata.
Si forma ben presto un terzetto, viaggiamo di pari passo per 22 km circa poi uno di loro, Raffaello, dà un'accellerata e l'esperienza, nonchè le sensazioni fisiche del momento, sconsigliano di seguirlo poichè rischierei di finire la benzina anzitempo. Purtroppo l'altro socio è temporaneamente assalito da una crisi passeggera e si stacca leggermente per ritornare al mio fianco negli ultimi due giri. Ha ritrovato vigore e rimango aggrappato a lui sino all'inizio del giro finale quando la lancetta del serbatoio inizia a lampeggiare e comprendo l'inutilità di voler tenere quel ritmo. Sarebbe un suicidio, una morte annunciata con tanto di deflagrazione.
A sensazione calo la velocità di una decina di secondi al chilometro e nei tratti a salire gestisco la crisi autoincoraggiandomi in quanto, conoscendo a menadito il tracciato, so che la sofferenza finirà allorchè giungerò al 4° km. Da quel punto in avanti vi sarà un breve tratto per riallacciarsi alla strada principale ed a seguire un lungo rettifilo, leggermente in discesa, interrotto solo dal maledetto sottopasso.
Nel percorrerlo per l'ultima volta vorrei girarmi e dedicargli un amorevole gesto dell'ombrello invece continuo il rilassamento mentale intrapreso pochi minuti prima. Comincio a pregustare il sapore adrenalinico, dell'appagamento percepito nel concludere uno sforzo logorante come lo è correre senza soluzione di continuità per 42.195 metri. E' gioia breve, intensa , un orgasmo sportivo.
Al termine della canonica doccia soddisfo l'appetito prima col bis di pasta cucinata dai volontari dell'organizzazione e, dulcis in fundo, delizio il palato con la torta preparata dall'amica reggiana Cinzia. Una delizia!
Concludo ringraziando di cuore Gira e Silvia per la solita fraterna ospitalità, non potevo chiudere in miglior modo, sportivamente parlando, il 2013 un anno ricco di soddisfazioni. Per il resto nulla di nuovo all'orizzonte, meglio stendere un velo pietoso e guardare avanti vivendo alla giornata....

God bless you !!!

2 commenti:

KayakRunner ha detto...

un ippopotamo che chiude in 2h:53'? alla faccia, grande Ame!

Ame ha detto...

3 kg in più c'erano e ci sono ancora ..... trop duls Paolo non finiscono mai e la tentazione è troppo elevata! ghe la fò mìa a tiras indrè :D