domenica 26 gennaio 2014

Decisamente impegnativa.....

                        Con l'amico organizzatore Marco Scotti
                         col Catu e Bruno due amici triatleti

                                   con Miss Tavoletta Sara :-)

                                la sorridente Alessia col suo trofeo

Gli ultimi due mesi sono trascorsi "maratoneggiando" o, come due settimane or sono, superando la fatidica distanza dei 42,195 km., ragion per cui oltre all'aumento ponderale si è aggiunta la prolungata assenza da competizioni veloci, delle quali avverto la necessità una tantum per dare una "sgasata" al motore imballato. In settimana, come ben sanno i miei storici lettori, effettuo solo un'uscita di mantenimento e l'appuntamento con la Mezza nel Parco Adda era l'occasione buona per togliere un po' di ruggine dalle fibre veloci :)
Il percorso, sulla carta impegnativo, consigliava una doverosa gestione delle risorse energetiche in quanto l'altimetria risultava essere particolarmente ostica.
La gara , al suo battesimo nel calendario delle mezze nostrane, è stata concepita dall'amico Marco Scotti coadiuvato dal suo entourage familiare e dal rodato gruppo di volontari presenti anche all' Elbaman, fiore all'occhiello del sopraccitato Marco ed organizzato con molta abilità
L'unica incognita era rappresentata dal meteo di fine gennaio notoriamente rigido nelle lande padane. Fortunatamente, come si è verificato ultimamente nelle competizioni invernali, abbiamo riscontrato un clima insolito per il periodo associato a temperature gradevoli. Unica nota stonata la presenza di un irritante vento infiltratosi in una giornata perfetta.
Cielo azzurro, splendido panorama, caratterizzato dalle prealpi lecchesi sullo sfondo con cime abbondantemente innevate e ritrovo dei partecipanti a Cornate d'Adda nel locale palazzetto dello Sport.
Raccolgo sotto casa l'amica Alessia , convinta all'ultimo a prendere parte alla prova, e pur giungendo con abbondante anticipo all'interno della struttura osserviamo una lunga coda d'atleti in attesa di ritirare la busta contenente chip e pettorale. I volontari dell'organizzazione risultano visibilmente indaffarati a gestire un numero di partecipanti ben oltre le previsioni e sono felice del successo ottenuto dall'evento sportivo sin dalla sua prima edizione.
E' divertente incontrare e salutare i molteplici amici, ironizzare con loro nel tragitto che conduce agli spogliatoi , caldi e spaziosi, il sogno di ogni podista che s'accinge a gareggiare .
Consegna borse al deposito, condito da un momento d'ilarità a tre coi Kailua Brothers Ernesto e Roberto. Tutti e tre con lo stesso modello running di Hoka ai piedi , da qui l'idea d'immortalare la cosa con uno spiritoso scatto fotografico. Segue trasferimento di corsa verso la zona di partenza situata qualche centinaio di metri dal palazzetto e già affollata dagli atleti intenti a riscaldarsi .
Memore dell'esperienze passate sono posizionato in terza fila accanto all'amico Matteo Bruletti ed al fatidico colpo di pistola riesco a sfruttare abilmente lo spazio venutosi a creare fra un concorente e l'altro, evitando rallentamenti o spiacevoli capitomboli. Dopo un giro lancio nella zona industriale ci si dirige verso Villa Paradiso e successivamente nel centro abitato di Cornate d'Adda per poi raggiungere la frazione di Porto d'Adda. Sinora il ritmo tenuto è piuttosto allegro quindi, conscio di cosa m'attende nell'ultimo segmento, affronto rilassato la discesa asfaltata che termina sulla strada parallela al fiume Adda. Seppur in leggera discesa,e con diversi tratti fangosi , la scarsa propensione del momento a correre veloce ne condiziona l'andatura e sino al 14° km cerco di tenerla sotto controllo.
Vedo in fondo lo sbarramento, l'inizio del preventivato calvario ed abbandonato il fondo sterrato ritorno a calpestare l'asfalto attaccando un'erta, non lunga, però capace di dare la stilettata finale a carico dei quadricipiti. Si torna brevemente in piano ma la seconda salita, "condita" da due tornanti, invita a due passi di camminata per alleviare la sofferenza e mentre svolto a destra covo l'illusione che il peggio sia  passato.
Eh no Ame, dovrai gustarti anche un bel falsopiano a salire controvento, contraddistinto da un'aria gelida col morale sceso al limite minimo, così come la capacità di sopportazione del dolore.
"Dai non mollare del tutto, mantieni questo passo !" e considerata la perentorietà del messaggio pervenuto dalla vocina dentro me, l'accontento nonostante l'evidente dèbacle fisica.
Ad un chilometro dall'arrivo ulteriore strappetto indigesto ed al termine dello stesso, un lungo interminabile rettilineo durante il quale ringrazio la vocina perchè, senza il suo proverbiale intervento, ero sul punto di mettere la ridotta "switchando" in modalità passeggiata .
Il traguardo è in ogni caso il raggiungimento di una meta, un cammino affrontato di corsa con i suoi alti e bassi e oggi non solo quelli dell'umore, cosiderando i saliscendi della competizione.
Complimenti ad Alessia, perseguitata da qualche acciacco fisico,vincitrice della sua categoria d'età :- )
Un abbraccio a tutti i simpatici amici coi quali ho condiviso l'ennesima giornata di sport.
Un plauso per la perfetta orchestrazione della neonata mezza a Marco, dimostratosi come sempre all'altezza della situazione.Sentendo i commenti entusiasti degli atleti al termine della loro fatica, credo diverrà un appuntamento sportivo di rilievo per gli anni a venire.

God bless you !!! 


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