mercoledì 14 dicembre 2011

Fisicamente decima....to

foto modenacorre.it
Sguardo assente sul vialone finale :-O

foto Morselli
l'indisciplinato Ciro :-)

Ragionando a mente fredda ,come lo era tutto il mio corpo negli ultimi sofferenti 12 km della maratona corsa tre giorni or sono , mi debbo ritenere soddisfatto se ripenso che la settimana prima avevo la cavità poplitea del ginocchio sinistro gonfia. Malgrado il versamento l'ecografia fatta scongiurava la presenza di una lesione muscolare ma l'edema era esteso e con l'aiuto della tecar son riuscito ad eliminarlo. Quando Renzo, forte maratoneta collega del fedele fisio Cris, ha "tecarizzato" per l'ultima volta la zona dolorante era dell'idea che sarebbe stato opportuno evitare di correrci sopra 42 km.
Purtroppo mi conosce sin troppo bene ed in accordo coi gentili organizzatori della Maratona di Reggio Emilia ho potuto prender tempo, per decidere se schierarmi al via, sino a 48 ore dalla gara. Ero motivato dall'opportunità di giungere a 10 partecipazioni di quella che io ritengo sia la miglior maratona in Italia per logistica ed organizzazione.
Sebbene preoccupato per il dolore fuoriuscito in Sardegna, un'inizio di fascite plantare, a metà pomeriggio di sabato salutavo, sotto uno dei ponti di Calatrava, il folletto napoletano Ciro, il quale s'era detto contento d'ospitarmi per la notte di sabato. Prima tappa di giornata il ritiro del pettorale.
Fortunosamente siamo riusciti a scovare un parcheggio nei pressi del palazzetto dello sport, fulcro  per l'intero week-end della kermesse reggiana. Al suo interno oltre al ritiro del pettorale e del gadget previsto (una bella maglia tecnica a maniche corte) si potevano visitare i pochi stand presenti mentre la domenica si sarebbe trasformato in spogliatoio e deposito borse per i maratoneti.
Sabato sera ritrovo con alcuni amici romani di Ciro, una coppia di reggiani e due ragazze modenesi ma la scelta della pizzeria si rivelerà una bufala colossale con un rapporto qualità- prezzo scadente....
L'indomani alle 6.20 mi risveglio piuttosto demotivato, speranzoso di non ripercorrere il supplizio sportivo fiorentino e seppur armato di pomata riscaldante d'applicare sulla pianta del piede non avverto il calore sperato. M'innervosisco ulteriormente perchè l'effetto riscaldante avrebbe dovuto teoricamente alleviare il fastidio. Con Ciro raggiungiamo il palazzetto, ci cambiamo, poi ritrovo gli amici del gruppo podistico dove sono tesserato capitanati dal Presidente Giovanni  ed è un piacere riabbracciarlo dopo tanto tempo. Esco a corricchiare verificando come risponde alle sollecitazioni della corsa la presunta fascite e le sensazioni sono pessime, ma il tempo è ormai scaduto perchè si entra in griglia ad attendere il via.
Per farla breve, bastano un paio di km e non avverto più alcun fastidio fisico, l'umore torna a buoni livelli perchè son conscio, dopo le vicissitudini fisiche dell'ultimo periodo, che sarà un successo finirla...
Al passaggio della mezzamaratona noto con piacere, sul display posizionato accanto al tappeto del rilevamento chip, il buon ritmo tenuto sino a quel momento illudendomi di poter concludere degnamente la prova. Non ho fatto i conti con l'oste, in quest'occasione rappresentato dal freddo, il quale s'impossessa della muscolatura in toto anche quella facciale ed a nulla valgono i tentativi di rianimarla con spugnaggi d'acqua calda. Ho anche desiderio di bere come se fosse estate ed invece paradossalmente sto soffrendo il freddo!!!
Sprofondo moralmente per l'inaspettato calo termico ed ovviamente prestazionale , sfruttando i ristori del 30°e 35° km per saziare il desiderio di sete, bevendo complessivamente 9 bicchieri tra acqua, sali e coca :-O
Trascino al traguardo quel poco d'atletico rimasto dentro me, camminando qualche tratto e negli ultimi 50 metri scarico la rabbia accumulata accelerando per poi afflosciarmi privo di forze al di là del traguardo. Al ristoro continuo a bere intensamente e mai capirò quale è stata la causa di questo tracollo fisico. Credo sia riconducibile all'aver sottoposto il fisico a competizioni ravvicinate e, nel caso specifico di Firenze, corso sopportando per molti km un fastidio fortunatamente non trasformatosi in lesione muscolare. E non dimentichiamoci gli anni che passano ed il logorìo corporeo causato da 15 anni di gare.;-)
Nella filosofia sportiva del sottoscritto, come ben sapete molto amatoriale, si deve sempre accettare il verdetto del campo...
Nota positiva il pranzo al self service nel dopo gara, con un'appetito degno di un leone ed il vassoio svuotato in un battibaleno :-O
Faccio in tempo ad incrociare Ciro ringraziandolo per l'ospitalità e rinnovo qui la gratitudine ed aggiungo un abbraccio fraterno all'interista più incallito che conosca :-)

God bless you !!!

3 commenti:

Cirinho69 ha detto...

Sei sempre un grande Atleta.Con piacere ti ho rivisto e ospitato.Ciao

Unknown ha detto...

Ame, ha ragione Ciro ... sei un grande!!! Mi ha fatto piacere vederti ... anzi vedervi ... :)

Ame ha detto...

esageratamente gentili! sono un grande Pirla ma posso far di meglio mentre atleticamente son sul viale del tramonto :-)