martedì 30 novembre 2010

Are you strong enough ?


Palazzo Vecchio
in versione condom per ripararmi dalla pioggia :-)
foto Atletica Week
stanco sul finire della gara ....

Me lo domandavo la scorsa domenica mattina mentre scherzavo coi vari amici in griglia prima della partenza della Firenze Marathon sotto una fitta pioggia ghiacciata ...
Sbattevo i denti cercando vanamente di riscaldarmi saltellando sul posto e col senno di poi, considerato il clima proibitivo ospite indesiderato per tutta la gara , posso ritenermi soddisfatto d'averla conclusa.
Tendenzialmente sono un amante delle maratone a misura d'uomo dove è possibile vivere l'evento con maggiore tranquillità presentandosi senza largo anticipo al via, ma non avevo mai corso in una città d'arte quindi Firenze capitava ad hoc.
Iscrizione ottenuta tramite l'intercessione dell'amico Cesare e molto gradito è stato l'invito dell'amica Lucy, offertasi per ospitarmi durante il w.e. e mia personale guida turistica. L'unica incognita durante la prova fiorentina sarà il responso delle mie gambe seriamente provate dopo la lunga sequela di competizioni e come sempre farò affidamento al mio istinto adeguandomi cammin facendo alle sensazioni di stanchezza provenienti dagli arti inferiori ;-)
Alleata nel mio trasferimento dalla Milano da bere alla città gigliata sarà donna Alfia, reduce dalla ultramaratona di 46 km in quel di Salsomaggiore, e sin dalla partenza il sabato mattina si discute sulle pessime condizioni atmosferiche previste per il giorno seguente. A memoria non ricordo una serie di gare caratterizzate dalla presenza costante di maltempo come quest'anno però i siti meteo parlano di pioggerellina e quindi non mi sto a preoccupare più di tanto.
Il viaggio scorre piacevolmente e nel primissimo pomeriggio raggiungiamo l'abitazione di Lucy poi Alfia ci lascia per incontrare i compagni di squadra nell' hotel dove alloggerà, situato nel centro storico della città. Il sottoscritto invece dà inizio al carboload della vigilia con un bel piatto di pasta al pomodoro cucinato dalla padrona di casa seguito da qualche fetta di bresaola. Dovendo sbrigare le formalità del ritiro pettorale e pacco gara all'expo della maratona ritengo salutare fare una passeggiatina invece d'utilizzare i mezzi pubblici .Il clima è piacevole,splende il sole e parlando con altri podisti vorremmo ritrovarlo il giorno dopo, un sogno ahimè che rimarrà tale :-(
Stanco di girovagare in lungo ed in largo tra gli stand con le gambe che desiderano riposare, faccio ritorno a casa per rifinire il carico di glicogeno con un megapiatto di fusilli al tonno. Sono sazio a tal punto da decidere sia indispensabile un giro a piedi  per facilitare la digestione e la cosa mi stuzzica assai in quanto contento di poter rivedere monumenti che sono talmente perfetti da risultare quasi irreali e lasciarti senza fiato....
Piazza del Duomo è qualcosa di grandioso ed al contempo affascinante con la maestosa Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto, il Battistero ma non di meno è Piazza della Signoria col celebre Palazzo Vecchio.
La golosità s'imprigiona di me, quindi un bel gelato è d'obbligo anche se la temperatura comincia ad abbassarsi bruscamente consigliandomi il ritorno al calduccio.....
Notte tranquilla ed al risveglio aprendo la finestra ecco l'odiata pioggerellina, l'aria carica d'umidità e dopo una frugale colazione m'incammino in direzione Lungarno dove ad attendere la folta folla di podisti ci sono i bus navetta pronti a depositarci sul luogo di partenza ovverosia Piazzale Michelangelo. Vedo i camion destinati al deposito borse disposti vicino alle navette, mi cambio sotto una pensilina indossando l'abbigliamento da gara ed anche lo pseudo impermeabile di plastica verde. La pioggia aumenta d'intensità e raggiunta la partenza non accenna a diminuire anzi, per rovinarci per bene la festa, chiede rinforzi ad un fastidiosissimo vento. Incontro la simpatica amica Erika e mentre sono al riparo dalla pioggia sotto una tettoia vengo "amabilmente" preso in giro da lei ma non ho argomenti per replicare se non imprecare per il maltempo :-)
Lo speaker annuncia che entro le 8.50 tutti gli atleti dovranno posizionarsi all'interno delle griglie a loro assegnate e mi vien male al solo pensiero di dover rimanere sotto la pioggia per quasi mezz'ora prima dello start !!!!
Si cerca con gli altri concorrenti di stemperare la tensione con qualche battuta, ma tutti sono visibilmente infreddoliti , scoraggiati dal clima ostile e desiderosi di partire.
Finalmente il colpo di pistola liberatorio e nel primo tratto in discesa corro col solo intento di riscaldarmi e scaricare tutta la tensione accumulata durante la logorante attesa. Raggiunto il piano viaggio ad un ritmo costante e sino all'uscita dal Parco delle Cascine avverto buone sensazioni ma subito dopo la mezza, oltre alla naturale stanchezza fisica, la presenza a tratti di un vento gelido e contrario mi dà il colpo di grazia. Le cosce diventano marmoree e solo l'incoraggiamento del pubblico in alcuni tratti caloroso riesce a strapparmi un sorriso. Un breve cavalcavia ed  il fondo sconnesso del centro storico contribuiscono ad appesantire ancor di più la mia falcata ma ormai la testa è da un bel po' che ha deciso di calare visibilmente il ritmo.Praticamente corro seduto sino al traguardo e raggiungerlo è una vera e propria liberazione , la fine di una dura lotta contro le avversità climatiche. Bello rivedere subito dopo il traguardo Enzo, conosciuto il giorno prima all'expo , ma rimango negativamente sorpreso dall'assenza di un vero e proprio ristoro a fine gara. Bevo un paio di bicchieri di tè tiepido poi ci viene consegnato un misero sacchetto di plastica contenente un'arancia praticamente surgelata, una pseudo brioche, una bottiglietta d'acqua e un succo di frutta. A mio modesto parere era lecito aspettarsi un maggior sforzo organizzativo e dedicare maggior cura agli atleti considerando l'impegno fisico profuso e l'elevato costo d'iscrizione per chi lo ha fatto all'ultimo momento ed ha sborsato 60 euro. E non scordiamoci il lungo ed obbligato tragitto per riprendere le borse....
Se nella malcapitata ipotesi un'atleta giunto/a non fosse nelle condizioni fisiche per riprendersi la borsa a più di mezzo km dal traguardo perchè esausta e quindi svuotata d'energie a chi si doveva rivolgere?
Agli organizzatori l'ardua risposta.....
Ritirata la borsa m'infilo sotto minuscole tende dove, nella bolgia, indosso maglione e giaccone e di seguito, dopo una lunga passeggiata sotto la pioggia, riesco finalmente ad usufruire di una doccia calda :-O Maremma maiala direbbero nel capoluogo toscano !!!!! e poi un bel ripristino dell'energie disperse con un pranzo a base di pasta al ragù, una bella bistecca ed un piatto di cime di rapa. Attendo l'arrivo di Alfia, infreddolita e bagnata, e poco prima delle 18 ha inizio il viaggio di ritorno piuttosto tribolato causa la presenza di neve nel tratto appenninico.
Giunti a Milano un veloce saluto ad Alfia e poi.... alleluia rieccomi "à la maison" dopo un turbinio d'emozioni e stati d'animo da otto volante.
Ringrazio Lucy  per l'ospitalità e mi complimento con tutti i finisher che han saputo combattere le avversità climatiche con una forza d'animo interiore degna di nota, ma al contempo rivolgo un significativo abbraccio agli sfortunati atleti non giunti al traguardo per svariati motivi.

God bless you !!!

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