giovedì 8 luglio 2010

Non dire quattro se non ce l'hai nel....

                                                                   bel mosaico in centro città
 il biscotto che ti mettono al collo a fine gara oltre alla medaglia ma preferisco il primo :-)

 come si dissacra una Campionessa come la Edith e Filippo finge d'esser serio :-)

                                 un bel terzetto di pirla sorridenti Ame , Monto e Luca GT

....sacco :-)
Non saprei da dove cominciare a raccontare la girandola di sensazioni vissute nel lungo ed afoso fine settimana appena trascorso e ,come sono solito fare, direi di presentare la truppa con la quale ho condiviso l'evento sportivo al quale facevo riferimento nel mio ultimo post ,ovverosia l' IM Austria.
Alla guida della sua Audi, con a fianco il sottoscritto, l'Avvocato Filippo Ciaccia alla sua seconda esperienza sulla distanza ,personaggio pittoresco che ritroveremo spesso durante il resoconto.
Gli altri due equipaggi erano formati dal mio ex Beg Andrea "Monto" Montonati che ritornava in quel di Klagenfurt per migliorare la prestazione della passata edizione, Luca "GT" Gallitognotta, Gianpiero e Paolo. Quest'ultimo dopo una sostanziosa gavetta nei cosiddetti 70.3 o half IM si presentava determinato a fare il grande salto.
Classico ritrovo ad uno degli innumerevoli Autogrill presenti in autostrada, colazione e poi tutti quanti in auto per raggiungere la verde e soleggiata Carinzia la quale c'accoglie con un clima tipicamente tropicale condito da un elevato tasso d'umidità.
La prima sorpresona di giornata è constatare come un hotel a 4 stelle non abbia vergognosamente l'aria condizionata in camera e tale mancanza "condizionerà" il nostro sonno ,in quanto dormire in siffatte condizioni climatiche ,seppur con la finestra aperta, è stato proibitivo...
Per evitare la ressa del sabato mattina passiamo all' Expo, allestito come ogni anno vicino al Lago Worthersee , per il ritiro del pacco gara e curiosare negli stand, vivamente sconsigliati ai cattivi utlizzatori della carta di credito pena il salasso economico :-))))
La stanchezza ,per la sveglia all'alba ed il lungo trasferimento, comincia ad affiorare quindi di comune accordo decidiamo sia giunta l'ora di tornare in hotel per rilassare le stanche membra e ritrovarci per la cena.
Fortunatamente la "Trattoria Siciliana" dove abitualmente mi reco ogni anno è situata a circa 200 metri dall'hotel quindi il battaglione affamato si siede e non si fa pregare per consumare velocemente un bel prino ed una mezza pizza. Ma non posso esimermi ,ottenendo l'approvazione degli amici , di passare a gustare l'ottimo gelato confezionato dalla Gelateria Arcobaleno gestita da italiani.
Da buon intenditore di stress pre IM noto, dai comportamenti e dalle continue considerazioni riguardanti gli accorgimenti d'adottare in gara, come il fido Filippo seguito a ruota dall'esordiente Paolo , dal Monto e per finire col GT siano "leggermente" tesi .
Finalmente il meritato riposo dopo una giornata movimentata e tale sarà la nottata per il gran caldo avvertito tanto che al risveglio la mattina seguente non potrò sentirmi fresco come una rosa.....
La vigilia di un IM ,dedicata principalmente al tradizionale bike check-in del pomeriggio, è noia allo stato puro in quanto si cerca di non disperdere inutili energie fisiche e nervose indi per cui mi prendo sottobraccio Filippo portandolo a fare una passeggiata nel centro storico di Klagenfurt.
L'abbondante colazione del mattino ci consiglia di consumare un frugale pasto con un banale panino e poi di dirigerci verso la zona cambio per depositare, all'interno della stessa, la bici e le sacche per le due transizioni.
Espletate le formalità pre gara come previsto ho l'onore ed il piacere di riabbracciare la mitica Edith Niderfriniger fresca vincitrice dell'oro a squadre all'europeo sulla lunga distanza e Campionessa non solo sportiva ma soprattutto di semplicità!
Incontro all'Expo anche l'amico Marco "Mavergat" Gatti e la sua amabile ragazza Emanuela i quali si uniranno a noi per la cena della vigilia assai importante per completare il carbo load e rifornire di glicogeno i nostri amati muscoli ;-) Folcloristico incontrare in albergo atleti provenienti da paesi stranieri situati piuttosto lontani dalla Carinzia e scambiare qualche divertente battuta con loro. Breve camminata in Neuer Platz dominata dal Drago simbolo della città e dalla statua di Maria Teresa d'Austria movimentata da un megaschermo dove vengono proiettate le partite del mondiale di calcio "innaffiate" da parecchi litri di birra che aiutano a surriscaldare l'ambiente.
Adoro questa città, ordinata, a misura d'uomo ,dove non vi è caos e si respira un'atmosfera tale da rilassarti e farti sentire a tuo agio ma la sera prima di una prova estenuante come può esserlo un IM la mente è concentrata solo ed unicamente su di esso.
A nanna ragazzi , la sveglia dell'orologio il giorno dopo suonerà fastidiosamente alle 3,45 ed il desiderio di rimanere in branda assai elevato ma anche stavolta ci si fa coraggio e si scende a far colazione. Ore 5.05 si parte per lasciare al parcheggio del Minimundus l'auto e poi, sacca in mano, si percorre la strada che conduce in zona cambio dove rivedo Carlo Pupeschi ed insieme gonfiamo le ruote delle biciclette, operazione che a rigor di logica dovrebbe eseguire anche Filippo. Quest'ultimo è agitato, indeciso sul da farsi perchè timoroso di bucare quindi lo tranquillizzo e gli dico di lasciar tutto come è.
Contrariamente all'anno scorso non abbiamo la possibilità di cambiarci ed indossare la muta allo Strandbad ,ossia i bagni che danno sul lago da dove avverrà la partenza, ma si dovrà depositare in un tendone la sacca contenente l'abbigliamento indossato da ritirare al termine della prova. Certo che a volte si rendono complicate anche le cose più semplici......
Manca un quarto d'ora al via, ci si trasforma in tanti "pinguini" indossando la muta in neoprene ed avverto un indesiderato senso di calore perchè la temperatura dell'aria malgrado sia mattina presto è già elevata. Si scherza per stemperare la tensione m'abbraccio col gemello Mirco molto concentrato poi lo speaker c'avvisa che non c'è più tempo per parlare quindi al colpo di pistola la miriade di pinguini ,anzi di bisonti imbazzarriti ,aggredisce il lago Worthersee e lo increspa mulinando vorticosamente le braccia. Avessi in questi frangenti una doppietta credo farei una strage innervosito dalla brutalità d'alcuni atleti che si fan largo senza un minimo di correttezza. Difficile per un pessimo nuotatore come il sottoscritto districarsi senza andare nel panico, ma mi sforzo di rimanere tranquillo cercando un buco dove infilarmi quando sono nel mucchio. Il tempo sembra non passare mai in acqua ed interminabile è il canale dove si percorreranno gli ultimi 800 metri per poi risalire sulla terra ferma che io considero alla stregua di una terra promessa. "Anche stavolta è fatta Ame, ora inizia la tua gara! " quindi, intontito dalla fastidiosa sguazzata, mi reco a prendere la sacca con gli indumenti per la frazione ciclistica e mi cambio tranquillamente. Già lo so cosa m'aspetta , vale a dire una serie infinita di sorpassi e l'unico concorrente che mi segue passo passo per tutto il primo giro è un certo Wolfang.
Raggiungo Filippo e lo vedo sereno cosi come gli altri amici . Preoccupato per l'eventuale calo fisico preventivato ,considerando le gare concluse nell'ultimo periodo, tengo un'andatura impegnativa ma con un buon margine ed al secondo passaggio sull'erta che porta a Rupertiberg affianco il Monto ed entrambi siamo contrariati perchè inizia a piovere ed il cielo minaccia un temporale di quelli tosti :-(
Et voilà! appena inizia la discesa si scatena il finimondo con un acquazzone misto a grandine e vento con un repentino abbassamento della temperatura cosa che mi procura brividi ovunque.
Azzardo una simulazione di frenata ma come temo le ruote in carbonio non rispondono positivamente alla mia azione ed il terrore di cadere sale a livello esponenziale costringendomi a ridurre drasticamente la velocità. Ma questi impavidi tedesconi che mi sorpassano a velocità doppia non hanno un briciolo di paura ? sono solo io il cagasotto?
Non mi lascio condizionare dall'incoscienza altrui, tiro il freno a mano ed appena raggiungo un tratto in pianura pedalo per riscaldarmi e giunto ad una decina di km dal secondo cambio smette di piovere, percepisco un benefico tepore e giungo alla seconda transizione coi piedi fradici.
Li asciugo, cambio i calzini, mi vesto di tutto punto col mio classico papillon giallo ed un gilet disegnato su una t-shirt ritagliata grossolanamente.
Appena m'immetto sul percorso ,noto l'ilarità suscitata dal mio travestimento e sorrido correndo sin dal principio ad un ritmo piuttosto allegro per coprire velocemente la prima mezza maratona poi il caldo asfissiante, il desiderio di non distruggersi fisicamente oltre il dovuto mi consigliano di scalare una marcia e gestire sapientemente l'energie rimaste.
Incrocio gli amici ,vedo Monto e Gianpiero correre affiancati e sorridenti, Paolo tranquillo e lo stesso dicasi di Filippo quindi tutto sembra procedere per il verso giusto ma nello sport d'endurance non di rado le crisi od i problemi fisici arrivano quando meno te l'aspetti.......
Sul mal di gambe potrei fare un trattato ed a volte preferisco camminare per un breve tratto per rigenerarmi e riprendere a correre. Questo metodo l'utilizzo in occasione dei ristori e sinora si è rivelato efficace per chi come me non ha particolari aspettative a livello cronometrico.
Ultimo passaggio accanto al Drago, un salto per suonare la campana posta prima d'uscire dalla Neuer Platz e non restano che 6 km o poco più all'arrivo quindi mio caro Ame la strada è virtualmente in discesa ;-)
I continui spugnaggi hanno scolorito i miei finti bottoni rossi disegnati sulla t-shirt, m'avvicino all'arrivo aumentando l'andatura incitato dal folto pubblico e sento il profumo della finish line :-)
Dalla stretta strada asfaltata immersa tra due ali di folla svolto a sinistra, sento una persona gridare "bravo Ame" percorro un piccolo tratto sterrato poi giunto all'altezza del primo ristoro tengo la sinistra e sempre supportato a gran voce percorro in progressione il vialone transennato che costeggia il lago. La passerella finale in un clima festoso è un qualcosa d'adrenalico ed ogni partecipante vorrebbe non finisse mai.
Aspetto l'arrivo dei miei compari e la prima persona che incontro è Gianpiero il quale mi comunica della crisi del Monto e di GT cosa che mi rammarica perchè conosco la lunga e meticolosa preparazione alla quale si sono sottoposti quest'ultimi due e meritavano d'ottenere il risultato sperato. Complimenti ad entrambi per la caparbietà dimostrata nel giungere al traguardo nonostante i problemi di natura fisica.
Al ristoro finale mi soffermo un attimo con Mavergat , poi con un raggiante Paolo che ha coronato il suo "IM Dream" e dopo un lungo girovagare riecco il crazy Avv. Filippo che beato e tranquillo aveva già ritirato sacche e bici dalla zona cambio. Ovviamente lo riprendo per comportamento irrispettoso nei confronti del suo guru :-)
Sono rimasto impressionato positivamente dalla mia prestazione in quanto stanco mentalmente dall'aver corso prove impegnative così ravvicinate.
Ringrazio calorosamente in primo luogo il mio compagno di viaggio Filippo spassoso ed ironico al punto giusto e tutti quanti hanno allietato il lungo fine settimana trascorso in Carinzia ossia Monto,GT, Gianpiero,Paolo, Mavergat ed Emanuela la splendida donna che lo "sopporta" e mi ha "supportato" durante la maratona con un gran tifo :-)
God bless you !!!

2 commenti:

margantonio ha detto...

Ame un racconto-resoconto che mi entusiasma e allo stesso tempo mi mette ansia. il 3 luglio 2011 ci sarò io lì carico d'emozione, pronto all'esordio, pronto a sfidare quel lago per cercare di uscirne sano e salvo. tutto il resto sarà durissimo ma mettere i piedi a terra sarà l'impresa più dura.
questo come tanti tuoi racconti di gare mi saranno d'aiuto in quell'occasione come guida verso un obiettivo e filosofia giusta per il raggiungimento del traguardo: la finish line.
ciao
antonio

Ame ha detto...

Ansia? potrei esser al mio millesimo IM e da pessimo nuotatore quale sono sarei cmq in ansia prima del via.Antonio uno sportivo come te avvezzo allo sport d'endurance e con la dovuta determinazione non ha, anzi non avrà perchè si parla del luglio 2011, nessun problema a terminare la prova.Ovviamente essendo una gara alla quale non hai mai preso parte e non conosci in modo approfondito come ad es. la maratona sarà un apprendistato per le seguenti ;-) speriamo d'esserci perchè l'organizzazione mi sta creando dei problemi con l'iscrizione....