lunedì 21 giugno 2010

Emozioni eterne !

                       Premiazione con Sindaco e l'organizzatore Enzo Caporaso
                          Ame & Osso pronti per la partenza quindi ancora sorridenti :-)

Come si possono narrare concentrandoli tutti in un post i sentimenti , gli stati d'animo, l'emozioni vissute in una lunga ed estenuante corsa di 100 km?
Proverò a far del mio meglio e vorrei partire dalla richiesta pervenutami dall'amico Roberto "Osso" Fabbri ,il quale era nuovamente intenzionato a sfidare le ultradistanze podistiche, dopo un periodo condizionato da problemi fisici, correndo la seconda riedizione della 100 Km delle Alpi da Torino a Saint Vincent.
Affascinato dal percorso in linea partecipai lo scorso ottobre alla prima edizione ed ero combattuto, nonchè timoroso, sul da farsi in quanto reduce dall'aver concluso due IM in 15 giorni di distanza l'uno dall'altro e l'inserimento della 100 km avrebbe causato un "tour de force" non indifferente se consideriamo la mia presenza ai nastri di partenza il prossimo 4 luglio a Klagenfurt per l' IM Austria.
Spesso seguo il mio istinto e senza arrovellarmi troppo il cervello mi son deciso ad accettare l'invito dell'amico Osso curioso di verificare il mio recupero dopo i due sforzi precedenti piuttosto ravvicinati.
Il ritrovo è fissato per le ore 6.30 di sabato mattina presso l'abitazione di Osso ed una volta caricate sull'auto del suo vicino di casa Andrea borse e rifornimenti personali ,si parte per Torino dove arriviamo dopo un viaggio tranquillo con assenza di traffico. Il disbrigo delle formalità inerenti al ritiro del pacco gara avviene in un attimo considerati i pochi partenti e quindi si cerca d'ingannare l'attesa chiacchierando con gli amici conosciuti. Con immenso piacere riabbraccio il valdostano Stefano Puiati grande amante degli ultratrail col quale ho condiviso un IM Lanzarote e mi racconta della pazzia che dovrà affrontare a settembre, vale a dire i 330 km di sentieri alpini girovagando per la Val d'Aosta.
Siamo ormai all'ora X il prete impartisce la benedizione e poco dopo le 10 un centinaio di cosiddetti ultramaratoneti parte con tanta pazienza alla volta di Saint Vincent attraversando nel primo tratto la periferia torinese per poi dirigersi verso Leinì ,Rivarolo Canavese , Agliè e salire verso Alice Superiore completando in tal modo i primi 50 km del percorso. Pronti via e mi ritrovo a sgambettare fianco a fianco al nazionale della 24h e compagno di squadra Montagner e subito notiamo come il caldo umido sia particolarmente fastidioso e la traspirazione cutanea difficoltosa. Noto l'allenatore personale di Montagner piuttosto deciso nel consigliare al suo allievo di calare il ritmo perchè poi la seconda parte di gara sarà particolarmente ostica.
A pochi km. dal centro abitato di Rivarolo incontriamo la prima staffetta di podisti, la quale accompagnerà il duo di testa sino al prossimo paese attraversato dove, a dare il cambio, troveremo altri volontari pronti a sostenerci e così sin quasi al traguardo. Devo complimentarmi con l'organizzazione per questa lodevole iniziativa determinante per distrarre la mente e non pensare all'inevitabile fatica.
Pur non aumentando il ritmo, mentre dialogo con due staffettisti m'accorgo del momento di defaillance del mio compare distaccatosi leggermente mentre sopraggiunge a velocità sostenuta tale Gennaro col quale percorrerò la fasi più salienti della gara.
Quest'ultimo, valente maratoneta dal fisico esile tipico del corridore di lunga lena, mi confida d'esser alla prima partecipazione ad una 100km e quindi indeciso sulla velocità da tenere. Conoscendo il percorso lo porto a conoscenza del fatto che oltre alla salita per giungere ad Alice Superiore e la successiva ripida discesa vi saranno una serie di tratti in falsopiano prima di attaccare l'erta finale posta a 5 km dal traguardo.
Pittoresco salire nell'abitato di Agliè ed ammirare lo splendido Castello ma purtroppo, com'era logico prevedere osservando i nuvoloni neri presenti sopra le nostre teste, ecco far la sua comparsa un bell'acquazzone. Il cambio repentino di clima mi procura qualche brivido di freddo salendo verso Alice e devo ringraziare Paolo, amico di Gennaro, arrivato in bicicletta da Saint Vincent per la premurosa assistenza.
Dopo lo scollinamento del 50° km la lunga discesa sino a Lessolo si è rivelata tutt'altro che agevole per via dei quadricipiti induriti e particolarmente solllecitati durante la fase eccentrica della corsa. Finalmente ecco il ristoro tanto agoniato e qui voglio toccare un tasto dolente perchè da regolamento erano previsti rifornimenti ogni 5 km mentre purtroppo così non è stato e questa pecca organizzativa ha irritato parecchio i partecipanti.
Gennaro avverte problemi muscolari, si massaggia le cosce, lo attendo e se involontariamente mi avvantaggio calo il ritmo perchè mi spiace staccarmi da lui anche se entrambi siamo in ottima compagnia scortati dai volontari sempre gentili nell'incoraggiarci.
Son sorpreso del mio rendimento seppur abbia dovuto sensibilmente calare la velocità per evidente stanchezza e dolori ai quadricipiti ma timoroso riguardo la mia tenuta. Mi trovo un po' spaesato ed a disagio in quanto non potevo immaginare di trovarmi al 65° km nelle posizioni di testa della gara :-O
Nell'affrontare un lungo ed impegnativo falsopiano in prossimità del 70° km resto solo in compagnia di tre volontari , Franco, Ivonne e Gianni . Sono ammirevoli e sarò loro riconoscente in eterno per l'assistenza ricevuta in gara ed il continuo sostegno morale importante per vincere le numerose crisi di testa causate dall'ormai martellante e logorante mal di gambe. Sogno i ristori, divenuti a questo punto della prova oasi per poter rilassare la mente e camminare ma poi non vorresti più riprendere a correre.
"Amedeo ricomincia pian piano a corricchiare" mi sollecita Franco ed Ivonne , australiana trapiantata in Italia, ci parla dei suoi travagli fisici e m'invita a non mollare perchè una mia eventuale vittoria la riempirebbe di gioia ed esalterebbe il contributo di tutti loro. Pur di non lasciarmi solo percorrono altri 5 km in aggiunta a quelli previsti e mi "consegnano" all'ultima staffetta. Mancano 15 km al termine della gara e con immenso piacere verrò scortato da un considerevole numero di volontari composto da deliziose ragazze. Quando s'avvicina l'operatore di Sky per rallegrare il gruppo me ne esco con una battuta che sottolinea la mia felicità nel poter correre in mezzo a cotanta "gnocca" :-)
Le ragazze scoppiano a ridere ed al mio fianco mi ritrovo Dominique , famosa da queste parti per la pratica del mio sport preferito, il biathlon , e chiacchierando con lei scopro che è stata plasmata dall'amico Paolo Riva. Altro momento d'ilarità quando ,passando da Montjovet, Dominique m'indica la figlioletta a bordo strada e poi più avanti saluta la madre alla quale grido " complimenti per la figlia !"
S'instaura un bel feeling con tutti quanti ed arrivati ai piedi della salita che conduce a Saint Vincent mi fermo ,passeggio per un centinaio di metri ed a trascinarmi al traguardo rimangono un ragazzo, il quale a corto di fiato rimarrà ben presto solo, e Dominique il mio angelo custode che mi spronerà a tener duro nei momenti critici .
In stile Hitchcok ecco che il finale di gara si tinge di giallo allorché un auto mi sorpassa e c'informa che il secondo concorrente si trova a circa 500 metri dietri di me. La cosa mi manda in tilt perchè credevo d'aver un largo vantaggio ma reagisco e pesco dal serbatoio energetico le ultime molecole di glicogeno rimaste per dare un'accelerazione finale da sprinter. La paura della beffa m'attanaglia e continuo a chiedere a Dominique di dare un'occhiata alle mie spalle per sapere se sopraggiunge qualcuno. Lei mi continua a ripetere " dai Amedeo che è fatta non ti prende più !" e giunto all'imbocco della via principale della cittadina valdostana vedo sullo sfondo l'arco con la scritta Arrivo e l'adrenalina sale alle stelle.
Ma dai siamo su scherzi a parte non è possibile che io vinca una 100km di corsa e sarà dura accettare la realtà al mio risveglio quando il sogno finirà ma giunto a pochi metri dal traguardo Gregorio Zucchinali, Presidente IUTA si congratula con me ed allora percepisco d'aver vinto :-O
Passare sotto lo striscione d'arrivo accolto dagli applausi della gente lì presente è un'emozione che non scorderò per il resto della mia vita e subito vengo intervistato da Sky, blaterando qualcosa ancora confuso e provato. Il mio desiderio è di ringraziare Dominique ed appena la vedo l'abbraccio vigorosamente ed i nostri sguardi commossi valgono più di qualsiasi frase di circostanza. Anche un'altra staffettista, d'origini russe, giunta in auto per vedermi arrivare mi abbraccia e vuole scattare una foto ricordo col vincitore . Questi momenti di sincera amicizia nata su campi di gara condividendo attimi d'intensa passione, dove la gioia dell'uno corrisponde alla felicità dell'altro, son quelli che mi fan sentire fiero d'appartenere a questo mondo.
Potrei parafrasare un motivetto di C. Cremonini che dice :"ho visto un posto che mi piace si chiama mondo (sportivo), ci cammino (ci corro) , lo respiro la mia vita è sempre intorno..."
Attendo l'arrivo di Osso, mi complimento con lui, ci raggiunge il fido Andrea ed entrambi fanno ritorno all'ovile mentre il sottoscritto non avendo prenotato nessun albergo si rifugia su un lettino offerto dall'organizzazione all'interno del palazzetto dello sport.
L'indomani piuttosto imbarazzato, considerata la mia ritrosia a salire sul palco delle premiazioni ,ho indossato felpa RB gentilmente prestata da Don Gregorio e poi via alle foto di rito coi simpatici compagni di squadra.
Prima d'essere premiato ho stretto la mano uno ad uno ai componenti di una staffetta riconoscendo il loro importantissimo contributo cosi come quello offerto da tutti i volontari presenti ai ristori.
Doveroso inoltre ringraziare l'amico Osso che mi ha coinvolto in questa fortunata ultra-esperienza ed Andrea per l'assistenza effettuata durante la prova.

God bless you !!!

9 commenti:

emiliano ha detto...

Complimenti sei un grandeee

Simone ha detto...

qua scarseggiano gli aggettivi, ora mai non bastano piu, 2 iron fatti da poco, un'altra 100km non troppe settimane prima, vincere una 100 cosi, in attesa di un altro Iron!!!

Altro che Iron sei fatto di Acciaio caro,

:D

Unknown ha detto...

Ma complimenti!!!! Sei un campione vero.... abituati ai podi, d'ora in poi le tue gare termineranno sempre lì sopra ;)

Ame ha detto...

@Emiliano : ma che fin te fà non ti vedo più in giro ! :-)
@Simone : hai colto nel segno per quanto riguarda la mia miglior qualità vale a dire un recupero veloce fuori dalla norma per il resto quelli forti son come te ...;-)
@Alessandro : Campione di costanza nulla più

alina ha detto...

grandioso!

emiliano ha detto...

...meglio starti alla larga ...uccidi gli avversari.

Davide R. ha detto...

Complimenti!!!!!

Bruno Boris ha detto...

ciao Ame.
Inutile aggiungere il mio commento.

Ci vediamo a klag !!!

Admin - G.Giorgio ha detto...

Bravo Ame!!