la vecchia casa dei pastori
Ultime falcate prima del traguardo :-)
......questa la ricorrente frase che la voce del navigatore satellitare in dialetto varesotto ripeteva ai tre avventurieri partiti alla volta di Hannover per vivere un'esperienza sportiva che alla fine ha gratificato tutti quanti sia per il contesto che per il contatto con una realtà tedesca a tratti buffa ma genuina nei contenuti.
Venerdì mattina ore 8.30 ed ecco arrivare i due miei compagni d'avventura provenienti dal lodigiano, Chicco e Alberto con il Mitsubishi Outlander di quest'ultimo che, dopo aver inserito bici , borsa e zainetto del sottoscritto, era stipato all'inverosimile :-)
Destinazione Limmer, periferia di Hannover , per partecipare al Wasserstadt Triathlon manifestazione che offriva in calendario gare sulle brevi distanze il sabato, mentre il giorno seguente era dedicato all' IM ed al 70.3.
Il viaggio d'andata prevedeva sosta a Budingen, cittadina rurale poco distante da Francoforte dove ad attenderci alla casa I.P.A. (associazione che raggruppa le diverse forze di polizia) vi era il simpatico Fritz, classico tedesco amante della birra con un ventre di dimensioni planetarie molto gentile e premuroso.
Ci mostra con orgoglio la nostra dimora denominata "vecchia casa dei pastori", dove si ritrova ogni mese in compagnia di poliziotti locali, poi scendiamo in cantina ed i nostri occhi rimangono sbalorditi nel vedere l'arsenale alcolico presente ! Gran parte di questa collezione di birre di ogni tipo verrà annientata allorchè l'indomani vi sarà una delle riunioni di cui sopra ;-)
Ai lati della strada che conduceva alla casa mi ha colpito l'estesa coltivazione di asparagi e fragole venduti entrambi ad in chiosco dove non ci siam fatti mancare un bel cestino di fragole direi gustose e dissetanti considerata la temperatura piuttosto estiva.
La mente ed i miei pensieri erano già sintonizzati sulla temperatura del canale dove ,due giorni dopo, si sarebbe disputata la prima delle tre prove. La settimana antecedente la gara sul sito della stessa compariva in bella vista un 16 gradi riguardante una misurazione fatta artigianalmente a 30 cm di profondità e con siffatte condizioni era per me impossibile poter concludere i 3,8 km di nuoto. La sola speranza era riposta nel clima estivo dei giorni di venerdi e sabato scorsi e quindi del possibile innalzamento di qualche grado dello stato termico dell'acqua.
Destinazione Limmer, periferia di Hannover , per partecipare al Wasserstadt Triathlon manifestazione che offriva in calendario gare sulle brevi distanze il sabato, mentre il giorno seguente era dedicato all' IM ed al 70.3.
Il viaggio d'andata prevedeva sosta a Budingen, cittadina rurale poco distante da Francoforte dove ad attenderci alla casa I.P.A. (associazione che raggruppa le diverse forze di polizia) vi era il simpatico Fritz, classico tedesco amante della birra con un ventre di dimensioni planetarie molto gentile e premuroso.
Ci mostra con orgoglio la nostra dimora denominata "vecchia casa dei pastori", dove si ritrova ogni mese in compagnia di poliziotti locali, poi scendiamo in cantina ed i nostri occhi rimangono sbalorditi nel vedere l'arsenale alcolico presente ! Gran parte di questa collezione di birre di ogni tipo verrà annientata allorchè l'indomani vi sarà una delle riunioni di cui sopra ;-)
Ai lati della strada che conduceva alla casa mi ha colpito l'estesa coltivazione di asparagi e fragole venduti entrambi ad in chiosco dove non ci siam fatti mancare un bel cestino di fragole direi gustose e dissetanti considerata la temperatura piuttosto estiva.
La mente ed i miei pensieri erano già sintonizzati sulla temperatura del canale dove ,due giorni dopo, si sarebbe disputata la prima delle tre prove. La settimana antecedente la gara sul sito della stessa compariva in bella vista un 16 gradi riguardante una misurazione fatta artigianalmente a 30 cm di profondità e con siffatte condizioni era per me impossibile poter concludere i 3,8 km di nuoto. La sola speranza era riposta nel clima estivo dei giorni di venerdi e sabato scorsi e quindi del possibile innalzamento di qualche grado dello stato termico dell'acqua.
This is the question : venerdì sera in un paesino sperduto nella campagna tedesca, dove si può cenare in modo decente? Semplice , ci pensa l'amico Fritz il quale è un cliente fisso del ristorante "da Michele" e cortesemente prenota un tavolo per cinque persone facendoci conoscere l'adorata mogliettina. La fortuna vuole che il buon Alberto conosca perfettamente l'idioma locale altrimenti sarebbe stata una serata in stile pagina 777 del televideo :-)
Si presenta al tavolo per salutarci il titolare del locale Michele al quale chiedo se i frutti di mare sono freschi , lui colto di sorpresa esclama che posso star tranquillo ed allora mi concedo la mia pizza preferita mentre i due miei compagni di viaggio si lasciano convincere per un piatto di spaghetti con vongole veraci.
Diamo merito allo chef Michele perchè le porzioni dei primi piatti da lui confezionati non rispecchiano le misere porzioni servite nei ristoranti italiani ed in questo caso,dopo aver assaggiato una forchettata di spaghetti ,anche la qualità è da considerarsi ottima.
Riguardo la mia pizza non posso andare oltre la sufficienza ma per chi mi conosce sa che è il mio piatto preferito e quindi il solo pensiero di rinunciarvi a favore di un primo piatto risulta essere un'utopia.....
Piacevole scoprire il borgo antico di Budingen col castello mediovale degno di nota. La prima giornata volge al termine , la stanchezza comincia ad affiorare quindi la truppa si mette sotto le coperte per una salutare dormita. La mattina seguente attendiamo l'arrivo di Fritz e consorte pronti per berci il caffè da loro promesso la sera prima ma ci vogliono stupire con effetti speciali e si presentano poco dopo le 8.30 armati di pane, formaggio, salumi e caffè :-O
Prima di partire firma con dedica sul libro degli ospiti e foto di rito poi di nuovo in auto direzione Peinerstrasse ad Hannover e questa è la destinazione alla quale ci conduce il "varesotto".
Ahimè Alberto ha digitato la località errata sul navigatore e dopo una serie di giri a vuoto chiediamo lumi ad un poliziotto locale il quale sogghigna e poi ci indica la retta via per arrivare a Sehnde, la località dove si trova realmente il tanto agoniato aparthotel.
Depositati i bagagli , il tempo di fare una spesa veloce, pranzare con due panini e siamo di nuovo in viaggio perchè il luogo dove si svolgerà la gara è distante ben 25 km dall'hotel. Al nostro arrivo sul posto notiamo un certo fermento in quanto stanno per partire le batterie del triathon sprint ed una volta sbrigata la formalità del ritiro della busta contenente l'occorrente per la gara, mi precipito a sentire con mano la temperatura dell'acqua. Ovviamente non è calda ma nemmeno fredda come me l'ero immaginata quindi le possibilità di un possibile ritiro per ipotermia scongiurate.
Ritornati alla base proviamo le biciclette poi mi metto ai fornelli e cucino della pasta integrale gentilmente offerta da Alberto condita con un sugo in scatola di tonno e pomodoro ed "imbiancata" con dell'abbondante grana padano e debbo dire che non era malaccio ....
Per digerire decidiamo di farci una passeggiata ed in giro non troviamo un'anima viva quando finalmente giunti in una piazzetta notiamo una gelateria e ci sediamo con l'intento di bere qualcosa. Alla fine si opterà per un gelato e la panna montata sopra non me la son fatta mancare ;-)
Una cosa indigesta al sottoscritto è doversi alzare prima delle 4 del mattino ed essere costretto a far colazione ingerendo svogliatamente qualcosa, perchè presentarsi poi alla partenza della gara a digiuno è severamente sconsigliato se si desidera terminarla. Due barrette ,una fetta di pane all'uvetta scaldato al microonde per restituirgli una certa fragranza e mezz'ora dopo eccoci in viaggio per Limmer. Ad attenderci il solito menù sportivo che contempla l'ennesima sfida ai nostri personali limiti fisici e mentali dove, per giungere alla meta, occorre tanta pazienza ed umiltà perchè ogni sgarro sarà punito a dovere.
Con nostra grande sorpresa e disappunto apprendiamo che l'inizio della gara non sarà come previsto alle 6,15 ma posticipato alle 6,50 !!!!
Ho i piedi inumiditi perchè la zona cambio si trova in un campo di calcio e l'erba bagnata è penetrata nei miei sandali aperti causando un repentino ed indesiderato raffreddamento degli stessi.
Bene bene, non sono ancora partito e l'umore è già pessimo ci manca solo di trovar l'acqua gelida e poi ,come si è soliti dire da noi in Brianza ,"sem a post".
Lasciamo la zona cambio dopo aver indossato la nostra seconda pelle, la muta in neoprene, metto anche la cuffia sempre dell'identico materiale indispensabile per coprire il capo e mantenerlo al caldo quindi tramite scaletta ci s'immerge nelle fresche acque del canale dove si effettuerà la frazione natatoria. Attendiamo qualche minuto e la cosa m'infastidisce a tal punto che vorrei gridare "starter non ci troviamo ai tropici vedi di darti una mossa che sto congelando !!!!"
Vengo accontentato ed il colpo di pistola mi catapulta nell'ennesima lotta con il fluido a me sportivamente parlando più ostico e son convinto che la distanza nuotata sia stata superiore ai canonici 3,8 km previsti. Malgrado una leggera sensazione di freddo la soddisfazione d'esser sopravvissuto alla prima frazione mi rinfranca e dopo il lungo tragitto per raggiungere la zona cambio effettuo come di norma tranquillamente la prima transizione.
Sin dalle prima pedalate m'accorgo d'aver azzeccato l'abbigliamento ed il sole mi regala quel tepore necessario per riprendere quella vitalità svanita mentre nuotavo e la pedalata dapprima contratta è diventata col passare del tempo sempre più fluida.
Ero particolarmente curioso di conoscere il percorso ciclistico, un anello di 30 km. da percorrere per sei volte e sin dalla prima tornata ho potuto constatare la presenza di qualche insidia, sotto forma di piccole salitelle e falsipiani in leggera salita ,che negli ultimi giri han contributo ad accrescere la stanchezza fisica generale. Conscio di dover poi correre una maratona con un caldo estivo ho ben pensato d'amministrare le forze negli ultimi 60 km e giunto in zona cambio me la son presa comoda desideroso di rilassare la mente oltre al corpo già di per sè provato.
Come a Lanzarote mi son imposto in maratona di fermarmi a tutti i ristori e camminare mentre mi dissetavo o bagnavo sperando in tal modo di correrla tutta senza soste intermedie tra un rifornimento e l'altro.
Sin dalla vigilia discutendo con gli altri due amici si era notato come l'anello di 10,5 km fosse molto articolato riuscendo in tal senso a scongiurare la monotonia di percorsi come ad esempio quello dell'IM a Nizza. Splendido il poter correre su varie superfici e non solo su asfalto.
All'inizio mi son trovato da solo poi con l'avvento dei partecipanti al mezzo IM la corsa si è animata ed ho potuto usufruire della loro compagnia, fattore importante per distrarsi e non pensare alla fatica.
Corro per diversi tratti fianco a fianco con una donna minuta ,molto leggera che ad un certo punto debbo lasciar andare poichè quest'ultima riduce al minimo le soste ai ristori ed io come da programma ho necessità di tirar il fiato.
La paura di dover camminare, per la comparsa di dolori muscolari ai quadricipiti, è sempre stata una spada di Damocle negli IM ma cerco di non pensarci e di rallentare il ritmo se avverto stanchezza ponendomi come traguardo il punto di ristoro successivo.
Siamo all'ultimo giro dei quattro previsti ,il fisico seppur debilitato dopo svariate ore di competizione riceve il sostegno dalla mente ormai conscia che siamo alla fine e quindi sgombra da cattivi pensieri. Ultimo passaggio sotto il ponte e dopo aver costeggiato il canale si sale sulla rampa dove si trova l'addetto che distribuisce i braccialetti al termine di ogni giro e mi consegna l'ultimo.....
Leggo sull'asfalto che debbo svoltare a destra per giungere all'arrivo ,la strada scende e noto in lontananza il tappeto azzurro che m'immette nei 100 metri finali, lo raggiungo a ritmo sostenuto mi par di veleggiare e dentro il cuore avverto un senso d'appagamento indescrivibile quando transito sotto lo striscione d'arrivo. Il sorriso sulle labbra anche stavolta ha fatto bella mostra di sè ! :-)
Attendo all'arrivo Alberto molto sfortunato durante la prova ciclistica e costretto a soste forzate per tre forature. Deve ringraziare Chicco che è vento in suo soccorso donandogli una sua camera d'aria altrimenti per lui la gara si sarebbe conclusa anzitempo.
Arrivato al traguardo anche Chicco ritiriamo bici e borse ,carichiamo tutto quanto in auto e dopo una rigenerante doccia si brinda con una birra dal sapore speciale perchè sancisce la felicità di tutti e tre. Il mattino seguente colazione di buon ora e poi eccoci protagonisti di un secondo IM vale a dire il lungo ed interminabile viaggio verso casa.
Ringrazio Alberto e Chicco per la spassosa compagnia ed aver potuto trascorrere un lungo fine settimana goliardico in un ambiente assai diverso da quello della celeberrima M col pallino molto più soft, senza paillettes e più consono al mio modo d'intendere lo sport .
Vorrei dedicare questa mio ultimo IM all'amico d'infanzia Sandro, fotografo del giornale locale scomparso qualche giorno fa e che ho immaginato da lassù imbracciare la sua Nikon ed immortalare con grande professionalità e bravura il mio arrivo....
God bless you Sandro !!!
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