giovedì 26 giugno 2008

Quel plaisir !


 Ame quando metterai la testa a posto? quando toglierò la parrucca :-)

In compagnia del Giampi prima di partire per la nuotatina in mare dove siamo due assi anzi due sassi ! .....

 Il talentuoso Filippo Dal Maso, il....lasciamo perdere Ame e il simpatico Andrea

Dalla vulcanica isola canaria di Lanzarote la seconda tappa dell’ Ame Irontour prevedeva, a tre anni dalla prima esperienza,il ritorno a Nizza nella rinomata Costa Azzurra con la curiosità d’ispezionare il nuovo tracciato bike modificato due anni or sono. Per questa trasferta in terra francese mi sono felicemente aggregato alla compagine bergamasca dello Steel Triathlon capitanata dal Lucianone Bonomi e della quale fanno parte gli storici amici come l’Ale Sartori , Paolo Lazzaroni, Luca Bergamini .Il ritrovo con Luciano accompagnato dalla gentile e santa mogliettina Laura era per sabato mattina di buon ora con l’intenzione strada facendo di ricompattarci con la combriccola dell’ Ironinfermiere Giampietro desideroso di riscattarsi dopo la debacle al Bodensee e non farsi più ripetere da un qualsiasi giudice la mitica frase:”c’est l’heure d’aller a la maison ….” La serata di venerdì l’avevo trascorsa piacevolmente a casa d’amici coricandomi dopo mezzanotte ed in effetti durante il viaggio l’abbiocco era piuttosto frequente ma l’incontro in un’area di servizio con il Giampietro & Co. mi ha risollevato l’umore e risvegliato dal torpore. Momento d’ilarità durante il tragitto quando Laura cercava di rintracciare telefonicamente Isa moglie dell’Ironinfermiere e si sentiva rispondere la classica frase “l’utente da lei cercato non è al momento raggiungibile” . Pronta e involontaria la mia battuta : te credo che non è raggiungibile è dietro di noi…… Sin dall’arrivo nell'affollata ed affascinante Nizza m’accorgo che il clima sensibilmente afoso ed il caldo al quale non siamo abituati, dopo un periodo contraddistinto da temperature al di sotto della media del periodo , sarà un arma a nostro sfavore nella gara del giorno seguente quindi sarà opportuno ricordarsi di bere frequentemente per evitare pericolose disidratazioni. L’ Hotel Mercure dove alloggeremo per due notti è ubicato a poche centinaia di metri dalla zona cambio quindi logisticamente perfetto sia per il bike check –in che per recarsi in zona cambio e ritornare al termine della prova evitando inutili e fastidiosi trasferimenti. Per pranzo azzardo una pizza ma non sono particolarmente fortunato perché la mozzarella naviga nell’acqua e solo la gran fame mi consente di finirla. Decido che sia opportuno concedersi un bel gelato per non concludere così amaramente il pasto. Da segnalare come la zona adiacente alla Promenade sia la classica trappola per i turisti con prezzi al consumo decisamente al di fuori dalla norma .. Dopo un riposino in camera eccoci al primo step d’avvicinamento all’evento con la consegna del materiale per la gara. Non avendo utilizzato la solita tattica del presentarsi molto presto per evitare code ed attese snervanti , ci ritroviamo io ed il Luciano sotto un cocente sole ad aspettare pazientemente il nostro turno. Ritrovo numerosi amici come Filippo Dal Maso ed Andrea Masiero compagni d’avventura l’anno scorso a Lanzarote fedeli scudieri nelle sessioni d’allenamento anche della nostra punta di diamante al femminile ossia Martina Dogana. Rivedo anche con piacere Guido ”Gipsy” Esposito e Francesco Brembilla i quali hanno minuziosamente preparato questo evento e mi dispiace assai constatare come la sfortuna d’aver trovato la giornata no abbia condizionato negativamente la loro prestazione. Classe e talento ne hanno da vendere quindi l’appuntamento con la gloria è solo rimandato. Finalmente termina il calvario del bike check-in e dopo un breve giro all’Expo decido di ritornare subito in camera perché la calura è insopportabile e la stanchezza, in una giornata dove il dispendio d’energie nervose è sostanzioso , s’ avverte in maniera considerevole. Come sono solito fare ceno piuttosto presto e scelgo un ristorante gestito da italiani dove ordino un bel piattone di spaghetti olio e grana. Nel frattempo scambio una serie di sms con l’amica massaggiatrice Susan la quale deve raggiungermi e mi dice che si trova poco distante dalla zona in cui mi trovo. Terminata la cena cerco un punto d’incontro e finalmente la scorgo all’orizzonte visibilmente stanca e dopo una doccia ristoratrice decido d’offrirle un gelato. Con grande sorpresa sento una voce che mi chiama mi volto e vedo seduti al tavolino di un ristorante il Mitico Gira con la deliziosa Silvia i quali dopo un caloroso abbraccio mi confidano che domani saranno presenti sul percorso per sostenerci a gran voce. Dopo una breve passeggiata visitando anche la movimentata Place Messena faccio ritorno il hotel e la tensione comincia a salire perché la sveglia del giorno dopo sarà mooolto mattutina e il menu di giornata sarà un condensato d’emozioni,fatica,sudore,crisi e se Dio vuole gioia infinita…. Allons enfants de la patrie le jour de gloire est arrivé! Così recita la Marsigliese e dopo la solita triste colazione consumata alle 3.50 comprendente 4 barrette ingerite malvolentieri accompagnate da qualche bicchiere d’acqua. Attendo le 4.50 e con gli amici bergamaschi ci dirigiamo in zona cambio per sbrigare le ultime formalità del pre gara , poi faccio ritorno in albergo per prendere la muta e dirigermi alla partenza della frazione di nuoto dove m’imbatto nel Franchino Viganò col quale mi vedo spesso per qualche pizzata ma generalmente per grandi scorpacciate di gelati dei quali il sottoscritto è un gran consumatore. Vero Franchino? Si forma un simpatico trio allorché incrociamo Giampietro quindi decidiamo d’attendere ancora quache minuto prima d’indossare la muta perché la temperatura è piuttosto elevata considerando che sono appena le 6 del mattino. I nostri sguardi s’incrociano ormai …. c’est l’heure d’aller à la plage peraltro ghiaiosa perché di lì a poco il colpo di pistola darà il via al nostro lungo e tortuoso viaggio all’interno di una prova dove mente e corpo debbono interagire in perfetta simbiosi per poter raggiungere il nirvana che per ognuno dei circa 2500 partecipanti all’ Ironman France significa raggiungere con le proprie gambe la finish line. I have a dream this day ! questo è il motto per la totalità dei triatleti schierati sulla spiaggia poco prima delle 6.30 consapevoli che per veder realizzato il loro sogno dovranno dare il meglio di se stessi e far ricorso a tutte l’energie a loro disposizione. Per il sottoscritto la prova natatoria è stata è e sarà sempre un boccone amaro da digerire se poi il tracciato è segnalato in modo osceno con il primo tratto di 1000 metri senza la presenza di una serie di boe direzionali ,allora il nervosismo raggiunge l’apice perché si cerca di seguire il branco senza essere certi che la traiettoria sia quella ideale. Infatti debbo continuamente alzarmi per cercare all’orizzonte il punto dove effettuare la prima svolta ma la ressa in mare è notevole e numerosi gli indesiderati scontri ! Comunque per farla breve esco ancora discretamente integro fisicamente dalla Baia degli Angeli e noto con piacere che il crono è all’incirca di 1h.20 nonostante la travagliata frazione. Risalgo dalla spiaggia in zona cambio ed ecco la prima sventura di giornata con l’affannosa ricerca mia e di un volontario della mia sacca per la prima transizione. Dopo qualche minuto di comprensibile panico la ritrovo mi fiondo sotto il tendone e dopo un cambio tranquillo parto alla volta dell’entroterra per visionare questo circuito ciclistico a me sconosciuto. Come da info dell’amico Franchino profondo conoscitore della zona e già presente lo scorso anno a codesta gara dopo una ventina di km senza asperità di rilievo ecco la segnalazione di un’erta breve ma significativa dove sfortunatamente lotto col deragliatore per riuscire a far scendere la catena sul 39 ma quest’ultimo non ne vuol sapere d'esaudire la mia richiesta. Ad un certo punto all'inizio della rampa mi scende la catena , allora la posiziono sul 39 e con la mano destra bella nera come l’umore risalgo in sella e proseguo la passeggiata sulle due ruote. Incontro diversi amici tra i quali Giambattista e Raffaele , Carla Maria e con immenso piacere il rumeno Valentin conosciuto in Ungheria qualche anno fa e rivisto successivamente a qualche altro IM. La lunga salita preannunciata ed interminabile che porta ai 1100 metri di quota non è particolarmente dura come pendenze ma logorante a livello mentale perché affrontata senza un briciolo d’ombra e sotto un sole feroce il quale prepotentemente ci rammenta la sua presenza. Si resta in quota ancora per una quarantina di km poi si scende ed anche in questi frangenti dimostro tutta la mia inettitudine nell’affrontare le numerose curve con alcuni grossolani errori di traiettoria che per poco non mi causano fantozziane cadute…. Negli ultimi 20 km cerco di risparmiare energie preziose per la rovente maratona che mi dovrò sorbire subito dopo lungo l’assolata Promenade des Anglais ed infatti appena sceso dalla bici constato come il caldo sia opprimente ed il correre con la parrucca bionda sarà un’ulteriore sofferenza. Il connubio parrucca-papillon riscuote i consensi degli spettatori e noto come un gruppo di fanciulle ad ogni mio passaggio m’incita a squarciagola. Al termine del primo giro di 10.5 km scorgo la Susan che mi riserva un tifo da stadio poi il Gira e l’amico Ivano mi sostengono ad ogni passaggio ma il calore sprigionato dalla mia bandana riccioluta è significativo per cui debbo costantemente far ricorso agli spugnaggi e la cosa sarà deleteria per i miei piedi perché entrambi gli alluci scivolando in avanti all’interno delle scarpe subiranno una forte contusione che tra il 37° ed il 40° km mi costringeranno ad effettuare qualche passeggiata. Quando sull’asfalto nizzardo leggo 40 scatta in me un modo d'impeto, riprendo vigore e corro stringendo i denti sopportando il fastidioso dolore soprattutto quello proveniente dall’alluce sinistro.Non so quali termini utilizzare per descrivere la gioia immensa ed i brividi provati nel percorrere gli ultimi metri del rettilineo finale. Una cosa sola posso confidarvi: in quegli istanti si ringrazia il Signore d’averci dato l’opportunità di godere di una salute invidiabile cosa di non poca rilevanza se consideriamo quanta gente soffre senza aver la fortuna d’assaporare questi momenti memorabili. Devo ringraziare l’amico Luciano per avermi dato l’opportunità di trascorrere uno splendido fine settimana con tutta la truppa dello Steel Triathlon ed auguro a lui ed a tutti coloro che non hanno, per svariati motivi, potuto terminar la prova un pronto riscatto. Grazie anche alla simpaticissima Susan per la compagnia , ii supporto morale durante la competizione e il massaggio ristoratore del giorno seguente. Come non citare la grande coppia formata dall' Ironfermiere Giampi e dalla sua consorte nonchè mia personale tifosa Isa ! Siete semplicemente fantastici. Questa volta alla maison ci sei andato ma dopo aver tagliato col tuo solito smagliante sorriso il traguardo. Tiè !.....e lo sai benissimo a chi lo rivolgiamo idealmente :-) Sarebbe utopistico cercare di ricordarmi tutti gli amici incontrati ma rivolgo a loro indistintamente un caloroso abbraccio perché essere accolti con sincera amicizia è sempre gratificante. Per concludere vorrei complimentarmi con Martina Dogana per la splendida vittoria ed augurarle che sia solo la prima di una lunga serie e con l’amico Filippo Dal Maso grande mattatore e primo degli italiani al traguardo. Sempre mitico!

God bless you !

8 commenti:

Unknown ha detto...

mi fanno male le mani per gli applausi che ti ho riservato..a te e gli altri atleti.
il racconto è fantastcio, la gara ancor di più...

sempre di grande esempio Ame

Sara V. ha detto...

Sei semplicemente fantastico :-*

Bellabigo ha detto...

ma io pensavo che facessi un iron a Lanzarote e che poi ti riposassi.... mannaggia a me: se lo sapevo ti avrei fatto un in bocca al lupo telefonico.... BRAVISSIMOOOOOOOOOOOOO
Connubio parrucca-papillon? Foto Please.......

Anonimo ha detto...

AME le ruoooooteeeee! ;)

Ame ha detto...

un doveroso grazie a tutti sempre particolarmente cortesi con me

FILIPPO DAL MASO ha detto...

Ame è stato un piacere gareggiare con te spero di poterci rivedere al più presto in qualche altra gara o perchè no in qualche festa..

ciao filippo

Talin ha detto...

BRAVO Ame, bravo!!!!

Monto75 ha detto...

grande GURU!!!
ogni volta che leggo i tuoi racconti sulle gare, cresce sempre di in me la voglia di affronatare il mio primo IM, non vedo l'ora che sia il 12 luglio per condividere con te, anche se solo da spettatore, questa avventura, per poi il prossimo anno, finalmente coronare il sogno IM, magari tagliando il traguardo assieme!!! ahahahahah, naturalmente scherzo, però tu dovrai essere li quando arrivo!!!