martedì 7 settembre 2010

La nona è stata una sinfonia, la dedica assai speciale....

 
  
Antonio, Andrea , Ame , Michele
Ame assonnato col vispo Andrea :-) 
è fatta !!!

... e non me ne voglia il celebre Beethoven ma tutto è filato per il verso giusto..
L'approccio col classico appuntamento d'inizio settembre in quel di Zofingen per il rinomato Powerman non è stato dei migliori in quanto dopo l'IM Austria non avevo disputato altre gare e privilegiando l'allenamento in gara ero molto timoroso riguardo la mia tenuta in una competizione così impegnativa.
Fedele alla mia filosofia d'accettare il verdetto del campo mi son armato di tanto coraggio e dell'esperienza maturata nelle precedenti partecipazioni a questo duathlon, per qualcuno demodè ma che riveste per il sottoscritto un fascino inalterato.
Il Powerman Zofingen incarna la massima espressione della duplice disciplina e ne rimane la più prestigiosa kermesse esistente sul pianeta. Purtroppo la mancanza di un elevato budget a disposizione degli organizzatori svizzeri comporta l'impossibilità d'assistere alle elettrizzanti sfide del passato tra duatleti e triatleti di grido ma per noi age group rimane un mito.
Il programma del sottoscritto prevede, così come per gli anni passati,la partenza il sabato mattina ed il ritorno "at home" subito dopo la gara. Il meteo, nemico giurato del Powerman per diverse edizioni, quest'anno sarà dalla nostra parte ed infatti l'abbigliamento da indossare durante la prova non prevederà k-way di nessun tipo :-)
Il viaggio d'andata mi riserva una doppia coda prima dell'ingresso nel noioso tunnel del San Gottardo e tanta pazienza per rispettare i limiti di velocità presenti sull'autostrade svizzere.Non sono il tipo che corre in auto ma in certi casi si cade nel ridicolo :-O
Poco dopo le 12.30 eccomi suonare alla porta del Gasthof  Linde a Muhletal frazione di Zofingen situata in posizione più elevata rispetto al centro cittadino. Mi ritrovo nella solita camera che utilizzerò esclusivamente per dormire poi il resto della giornata la trascorrerò ritirando il pacco gara e cercando di trovare qualche volto amico per vincere la noia della vigilia.
Per fortuna terminato il briefing in inglese esco dalla sala ed incrocio l'amico Andrea Puerini con la moglie Claudia una coppia simpaticissima con la quale è un piacere scherzare e passeggiare per il nucleo storico di Zofingen dominato dalla piazza dove è possibile ammirare la celebre fontana e l'antico municipio. Classica sosta in un panificio-pasticceria dove non posso esimermi dal soddisfare la mia voglia di dolci e consumare due deliziose paste ;-)
Purtroppo Andrea e consorte non saranno presenti al pasta party della sera quindi ci salutiamo dandoci appuntamento per il giorno dopo. Nella piccola salita che conduce dalla Staadtsal , l'edificio dove hanno luogo le principali attività inerenti la competizione, alla zona cambio faccio amicizia con due atleti livornesi Michele ed Antonio accompagnati dalle relative mogli.
Mi chiedono se ho già partecipato alla gara e poi giustamente vengo subissato di domande riguardanti le difficoltà delle singole frazioni.
Spiego loro i punti situati all'interno del circuito ciclistico ove è necesario prestare particolare attenzione per la presenza di curve a 90° posizionate al termine delle due discese più lunghe.
Particolarmente spassosa l'involontaria "gag" originatasi allorché Michele mi confida d'aver trovato in internet un resoconto ben scritto riguardante il Powerman Zofingen, sale sul camper prende i fogli stampati me li porge e m'accorgo che l'autore sono io :-D
Son quasi le 18 e sebbene stia ancora digerendo il pranzo e la merenda mi dirigo alla volta del pasta party durante il quale stringo amicizia col quartetto dell' Atletica Lambro capitanato dall'esperto Vittorio,Michele , Fabio col quale ho già condiviso gare podistiche e Gerardo. Sono tutti accompagnati dalle loro consorti desiderose di sostenerli a gran voce nei momenti in cui potranno osservarli da vicino :-)
Il carbo load pre gara è un rito irrinunciabile quindi, anche se la pasta non è proprio al dente, si cerca di stipare una buona dose di glicogeno nei nostri muscoli per prevenire cali ipoglicemi il giorno seguente :-)
Dopo un balletto ed una dimostrazione di bravura di due bikers la truppa lombarda alza i glutei dalle cadreghe (sedie in idioma lombardo..), lascia la sala e si dirige nella Old Zofingen per favorire la digestione dell'abbondante cena con una piacevole passeggiata.
Foto di gruppo alla fontana di cui sopra e poi tutti a nanna perchè la giornata è stata movimentata e la  stanchezza affiora.
Notte tranquilla e quando alle 6.15 la sveglia suona, il desiderio di non ascoltarla vorrebbe aver la meglio sull'impegno sportivo da onorare ma anche stavolta ci si fa forza e si parte verso l'Arena di Zofingen.
Qui c'aspetta, come sono solito definirla, un'altra lunga e faticosa giornata di sport accompagnato da tanti amici accumunati dalla stessa passione. In compagnia d'Andrea,dei 4 moschettieri milanesi ed i due livornesi ci rifugiamo negli spogliatoi adiacenti alla zona cambio perchè l'aria è particolarmente umida, ma ci conforta la comparsa del gradito sole grazie al quale potremo usufruire di una  temperatura ideale per gareggiare.
Si cerca d'allentare la tensione pre gara con ironiche battute, ma in tutti noi c'è il desiderio di poter transitare sotto lo striscione d'arrivo che ammiriamo al di là della vetrata mentre osserviamo le donne impegnate nella prima frazione podistica.
"Ragazzi è giunta l'ora di fare una corsetta di riscaldamento" dico agli amici e tutto il gruppo sgranchisce le gambe prima di recarsi nei pressi della partenza ed aspettare il colpo di pistola. Un minuto prima dello sparo un amichevole abbraccio con l'amico catalano David poi... "booooom" ed i baldi duatleti affrontano la prima erta di giornata consapevoli che questo è solo l'antipasto del ricco e succulento menu che li attende.
Cerco come sempre di non forzare il ritmo ma la strada sale vertiginosamente sin dal primo km. e mi risulta impossibile non faticare !!
Conosco bene il percorso quindi al solo pensiero che devo rifare codesta salita mi vien la nausea ed infatti al secondo passaggio la maledico.
Sfrutto la seconda parte del circuito per recuperare e presentarmi al primo cambio con le gambe non troppo imballate.
Ora viene il bello ed il mio intento è quello di passare indenne il secondo dei tre giri per non arrancare sulle salite dell'ultimo cosa che avverrà puntualmente causa assenza d'allenamento sulle due ruote.
Sapevo di non poter sfruttare il 25 presente sul mio pacco pignoni e confidavo bastasse il 23 ma col senno di poi rimpiango la sua assenza :-(
Raggiungere per la terza volta il Bodenberg si è rivelato difficoltoso ma ero psicologicamente preparato ed il mio unico pensiero a questo punto è stato quello di non dilaniare i quadricipiti oltre misura.
"Su Ame è l'ultimo giro fai girare le gambe non stancarti perchè altrimenti dovrai camminare più del previsto nell'ultima frazione !"
Finalmente raggiungo il vialetto che mi condurrà all'ingresso della zona cambio per la seconda transizione ed il morale sale, nonostante sia a conoscenza della durezza dei 30 km di corsa che m'attendono. Così come nelle precedenti apparizioni ripartire di corsa e non aver il tempo di sciogliere le gambe, costretto ad affrontare subito tratti in salita, mi ha procurato parecchio disagio. Mi sembrava d'essere un podista impacciato che mette le scarpe ai piedi ed affronta la sua prima uscita di corsa :-O
Vorrei poter correre seppur a ritmi da bradipo la prima ascesa nel bosco ma poco dopo metà della stessa decido sia più utile camminare, perchè la velocità di percorrenza non varia di molto ed i quadricipiti urgono un po' di relax....
Correre nell'altipiano sopra Zofingen mi ha sempre trasmesso una sensazione positiva per il contesto naturale lontano dalle classiche e noiose frazioni corse sull'asfalto. Il primo giro scorre abbastanza rapidamente, incrocio gli amici, scambiamo rapide battute ma son contento di vederli tutti in ottimo stato. Emozionante passare all'interno dell'Arena accolti dal sostegno e dal tifo del pubblico ma ahimè siamo solo a metà e mentre rivedo la salita nel bosco metto il cuore in pace e la cammino quasi totalmente. Le passeggiate sui malefici strappetti disseminati qua e là diventano sempre più frequenti ma eran già incluse nel menu quindi poco male, in alto i cuori Ame la fine è dietro l'angolo ;-)
Lunga camminata a poco meno di 5 km dal Paradiso ed una breve ai meno 3 dove vengo raggiunto da un amico spagnolo, forte podista,il quale m'incita a seguirlo cosa improbabile considerando l'andatura a cui viaggia di gran lunga superiore alla mia. Sorrido dandogli una pacca sulla spalla e proseguo col mio ritmo leggermente aumentato perchè ormai la strada scende e da qui sino al traguardo godo come non mai perchè assaporo d'avercela fatta. Termina la discesa che mi proietta fuori dal bosco da dove inizia il tratto asfaltato e già da questo istante inizio a sorridere ma la gioia raggiunge il top mentre percorro il perimetro dell'Arena applaudito dagli astanti. Alzo le braccia al cielo perchè come cita lo slogan del Powerman Zofingen.....sono sopravvissuto.
Desidero mandare un caloroso abbraccio e complimentarmi con tutti gli amici coi quali ho condiviso questo breve fine settimana.
Come qualche anno or sono in occasione della prematura scomparsa dell'amico Celestino Beretta, al quale dedicai l'IM corso al Bodensee, non potendo partecipare all'happening a lui dedicato nel mio piccolo desidero dedicargli questa mia prova.

God bless you Cele !!!

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