giovedì 23 giugno 2011

Allons enfants de Lombardie......

adesso non esageriamo !
l'arrivo del Gigante Buono. Grande Filippo !
indicazioni per la strada che conduce al carbo load ;-)
bontà inaudita.....

.......Le jour de gloire est arrivè !
Ma facciamo un passo a ritroso nel tempo perchè lo scorso anno parlando con l'amico Franco mi confidò di voler tornare sulla scena IM dopo un anno sabbatico. Sfogliando il calendario scoprii l'esistenza di tale "Triathlon du Sud" che si sarebbe disputato a metà giugno in una località poco distante da Nimes. Conoscendo il viscerale amore di Franco per le regioni situate nel sud della Francia non avevo dubbi sul fatto che avrebbe accettato con entusiasmo questa nuova sfida. Oltre a lui si sono aggiunti al progetto due personaggi dal carattere diametralmente opposto per quanto concerne l'approccio sportivo. Il primo Filippo, da me soprannominato "il Gigante Buono" dalle indiscusse capacità natatorie, infaticabile ciclista ma neofita come podista ed ovviamente in difficoltà nella corsa per via della sua potente stazza fisica. Quando mi chiese qualche dritta su come affrontare la competizione gli consigliai di centellinare le forze nelle prime due frazioni perchè sarebbe stato faticoso correre per 42 km non avendolo mai fatto prima d'ora. A completare il quartetto ecco a voi Max un quasi quarantenne "vintage" al quale calza a pennello il nick name "Mr. F.A.Q." Costui non risulta essere molto ferrato in materia, se rapportata alla tecnologia riguardante la bicicletta, indi per cui veniamo sommersi di quesiti ai quali rispondiamo con molta ironia. Ne vien fuori un bel teatrino ed una serie di "situation comedy" :)
Venerdì scorso i quattro "mosquetaire" comodamente seduti sul capiente "Scudo" abilmente condotto da Filippo si son mesi in viaggio direzione Sommières arrivando, a metà pomeriggio, nell'amena cittadina ubicata nel dipartimento Gard facente parte delle Regione Linguadoca-Rossignone. Impresa ardua riuscire a trovare l'appartamento prenotato per il soggiorno in quanto intrufolato all'interno di una via sterrata larga poco più del nostro furgone. Ammirevoli le capacità del Gigante buono nel destreggiarsi in questo toboga con virtuosismi da pilota navigato, mentre vorrei sottolineare la cordiale accoglienza ricevuta dai proprietari della casa, tali Jean e Suzanne, la cui dimora è adiacente alla nostra. Scaricati i bagagli scendiamo nella zona bassa di Sommières per il ritiro del pettorale ed in attesa del pasta party optiamo per un giro nel caratteristico centro cittadino d'origine mediovale. Degni di nota anche il ponte d'origine romana e le rovine di un castello sovrastante la città. Due piatti di penne, qualche vaschetta di macedonia et voilà la prima tappa del nostro carbo load  è completata. Non resta che far ritorno all'appartamento e mettersi sotto le coperte perchè la stanchezza è affiorata in modo significativo. Nubi minacciose sopra le nostre teste, non si trasformano in pioggia ed al nostro risveglio la mattina seguente sono ancora lì. Terminata la colazione ecco spuntare il sole, il quale col calore dei sui raggi ci rammenta l'arrivo dell'estate fra pochi giorni. ;-) 
 "Andiamo a fare un giro del percorso bike? " e col senno di poi debbo rimarcare la fortuna dell'aver voluto visionare l'anello di 90 km totalmente diverso da come ce l'eravamo immaginato se rapportato al dislivello altimetrico fornito dal sito ufficiale della prova. Sconsolati nel constatare la presenza di moltepli saliscendi, della mancanza di tratti pianeggianti dove poter recuperare, di un manto stradale a tratti pessimo. Aggiungerei anche discese pericolose sprovviste di guard rail a bordo strada per cui un'eventuale eccesso di confidenza poteva essere pericoloso in termini di salute fisica :-O Messo il cuore in pace mi son travestito da cuoco per un pranzo composto da penne integrali al tonno con porzioni significative per la truppa. Preparate biciclette e sacche per le transizioni  carichiamo il tutto sul furgone ed in pochi istanti la formalità del bike check- è archiviata. Visionato il percorso natatorio si fa ritorno in appartamento ed il menu "c'est le meme" del pranzo completando il tal modo la ricarica di carboidrati utili per il giorno seguente. Passeggiatina per agevolare la digestione e poi alla disperata ricerca di un notiziario meteo per sapere se, durante lo svolgimento della prova, avremo come nemico il famigerato vento di queste lande ovverosia il Mistral. Purtroppo il meteorologo conferma che verrà a farci visita ma non si riesce a comprendere la velocità alla quale soffierà, un parametro di notevole importanza. Notte trascorsa tranquillamente ma alle 3.50 sento Max  scendere in cucina e lo seguo con in mano la mia usuale colazione  
prima di un IM, tre barrette veicolate svogliatamente da un tazza di tè. Un'ora dopo siamo in viaggio diretti alla zona cambio, col riscaldamento del furgone acceso in quanto il display del termometro, posizionato a lato del contachilometri, indica 13  gradi ! Depositiamo le borracce contenenti sali minerali sulle bici , pompiamo le ruote delle stesse, poi alle ore 6 ci travestiamo da pinguini in neoprene per dirigerci alla partenza. Un breve tuffo per sentire l'effetto che fa....poi "Attention trois, duex , un" e mi ritrovo solo dopo poche centinaia di metri alla ricerca della giusta traiettoria. Una grossa pecca organizzativa è stata la mancanza nel delimitare, tramite l'utilizzo di boe, le corsie dei due sensi di marcia ed a farne le spese è stato il povero Franco autore di un frontale e costretto a proseguire col braccio sinistro dolorante. Effettivamente devo slalomeggiare pure io ma senza cozzare contro nessuno. Un po' di folklore non guasta mai ed ogni atleta, all'uscita dall'acqua, viene festeggiato dalle majorettes  per poi dirigersi sotto il tendone per la prima transizione. I volontari sono molti premurosi e gentili quasi frenetici ma percepiscono il mio desiderio d'effettuare il cambio in tutta tranquillità. Salgo in bici ed al primo avvallamento una delle due borracce m'abbandona con un volo planare ma, oltre ad un vaffa sgorgato spontaneamente, la cosa non mi preoccupa conscio del fatto che all'altezza del 30° km vi sarà un ristoro. Sin dai primi saliscendi percepisco la nervosità del tracciato e nei brevi rettifili presenti il mistral si fa notare così come i fastidiosissimi dossi stradali presenti nei piccoli paesini attraversati. Il paesaggio è caratterizzato da una scarsa vegetazione ma è ugualmente affascinante pedalare in solitaria ammirando sullo sfondo la montagna simbolo della zona,  il Pic Saint Loup la quale domina il territorio con l' inconfondibile forma. Per fortuna il tratto finale che riconduce a Sommières è a favore di vento,con asfalto accettabile ma sin dai primi strappetti della seconda tornata avverto la pesantezza dei quadricipiti ed i primi sintomi di stanchezza. Ripensare mentalmente a cosa m'attende mi consiglia di procedere al risparmio ed in agilità riuscendo a giungere in zona cambio provato ma pronto ad affrontare la maratona finale. Raggiungo Filippo,lo vedo sorridente e tranquillo mentre nei pressi di un ristoro al secondo giro affianco Max .E Franco ? nemmeno ci fossimo dati appuntamento prima della gara, lo affianco nel momento in cui s'appresta  ad uscire dalla zona cambio quando inizio il terzo dei quattro giri previsti. Soffro il caldo e lo combatto intingendo, nella tinozza deputata allo spugnaggio, il cappellino e non appena lo rimetto al suo posto provo un enorme senso di piacere. In meno di 2,5 km è di nuovo asciutto e la mia testa desiderosa d'esser rinfrescata. Mi alimento regolarmente con gel ma la nausea è oramai giunta al limite così come le forze. Ultimo giro di boa, mancano poco più di 5 km quindi ritengo opportuno scalare una marcia e godermeli senza accumulare ulteriore fatica. A 200 metri dal traguardo abbandono l'asfalto ed entro sullo sterrato che conduce sotto lo striscione d'arrivo. In questi frangenti non si corre, si vola a prendersi la meritata gloria dopo una lunga giornata spesa a combattere la fatica e qualche crisi passeggera. Approfitto del servizio massaggi situato nei pressi del traguardo poi attendo con trepidazione l'arrivo del Gigante buono e quando scorgo la sua sagoma mi piazzo a pochi metri dalla finish line ed immortalo il suo battesimo con l' IM . Chapeau Filippo ! Complimenti anche a Max per la sua prova ma sono in ansia per Franco che non vedo arrivare. Purtroppo lo vedo seduto nei pressi dell'ambulanza e mi spiega il motivo del suo abbandono causato da crampi ai vasti mediali con l'aggiunta di problemi allo stomaco. La gioia per aver concluso la gara svanisce in un attimo di fronte al dispiacere nel vedere l'amico sofferente e giustamente sconsolato. Conosco bene Franco e la festa è solo rimandata al prossimo IM dove si presenterà ancor di più carico e motivato per cancellare questa sfortunata  prova !!!
Raccogliamo l'invito di Monsieur Jean e Madame Suzanne per un aperitivo a casa loro ed una volta docciati ci ritroviamo seduti sul divano a deliziare il palato con una specialità a base di baccalà , la Brandade de Nimes. Ci viene offerto anche del patè ma personalmente preferisco di gran lunga la prima leccornia. Quasi a mezzanotte ritroviamo il letto abbandonato di prima mattina ma l'adrenalina in corpo non ci permette di dormire a lungo quindi già alle 7.30 ci ritroviamo in cucina ad intingere le fette biscottate spalmate di marmellata nel tè :-)  Prima di partire un saluto alla squisita coppia J. e S., poi chiedo cortesemente agli amici di concedermi una sosta alla locale patisserie per saziare la mia voglia di dolci e mi delizio il palato con due gateaux da paura!
Sosta per pranzare a Laigueglia dall'amico Antonio nel suo rinomato Pacan iniziando con una farinata da dividere in quattro, una sostanziosa porzione di linguine al sugo di polpo per il sottoscritto seguita da mezza pizza. Dulcis in fundo una squisita coppa di gelato. "Anche questa è andata"......ma rimarranno dentro di noi i ricordi e gli aneddoti di un fine settimana allegro e spensierato. E tutto questo per merito di Franco, Filippo e Max che ringrazio calorosamente.
God bless you !!!